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La grammatica nativa
La grammatica nativa è una descrizione dei principi e dei processi generali che permettono al parlante nativo di produrre e interpretare frasi nella propria lingua e di decidere se una frase è accettabile o meno.
Questa grammatica rappresenta in modo esplicito le conoscenze linguistiche del parlante nativo, compresa la sua conoscenza tacita della propria lingua madre.
La grammatica è la rappresentazione della conoscenza linguistica interna del parlante nativo.
La nozione di grammaticalità è una nozione teorica. Una frase è grammaticale se è formata secondo la grammatica della lingua considerata, come formulata dal linguista.
La nozione di accettabilità riguarda le intuizioni del parlante nativo.
riguardo ai dati linguistici. Il parlante nativo ha intuizioni solo riguardo all'accettabilità (e la non accettabilità) delle frasi. L'inaccettabilità (di una frase) può avere a che fare anche con motivazioni indipendenti dallinguaggio (altri domini della cognizione umana), come la memoria (non possono esistere frasi lunghe decine e decine di parole sebbene la grammatica possa permetterlo, perché non riusciremmo a memorizzarle correttamente. Alla fine della frase ci saremmo già scordati quali erano gli elementi iniziali. Così facendo, non riusciremmo a capire cosa intende dirci il nostro interlocutore). Il linguista solo può determinare se l'inaccettabilità di una frase è dovuta a principi grammaticali o può essere dovuta ad altri fattori. Attenzione: è a questo livello che si situano le possibilità di divergenze di analisi tra i linguisti. I linguisti possono proporre analisi (spiegazioni intermini di funzionamento della grammatica/principi della grammatica) diverse per fenomeni considerati dal parlante nativo non accettabili (o accettabili). Le intuizioni del parlante nativo sono il risultato dell'interazione tra la sua grammatica interna e altri fattori.
1.7 Principi della grammatica
L'essere umano ha una memoria finita. Per questo non possiamo pensare che la grammatica sia un elenco di frasi pressoché infinito contenuto nel cervello umano e richiamato ogni qualvolta vi sia bisogno di formulare una frase o di comprenderla (operando una sorta di operazione di match tra la frase contenuta nel proprio repertorio mentale e quella pronunciata dall'interlocutore).
Per tale ragione, i linguisti hanno ritenuto più ragionevole ipotizzare l'esistenza di un sistema di conoscenza finito che permetta agli esseri umani di costruire e interpretare un numero infinito di frasi.
Tale sistema
Il termine finito di conoscenza è denominato PRINCIPI. I principi sono la competenza del parlante nativo. La grammatica di una lingua genera le frasi della lingua e assegna a ogni frase una serie di rappresentazioni che forniscono la caratterizzazione formale di alcune proprietà della frase (semantiche, sintattiche, morfologiche, fonologiche ecc.).
È compito del linguista rendere esplicita la grammatica interna del parlante di una lingua. Il linguista farà riferimento a DATI DI USO (fonte incompleta di informazione, si tratta solo di una parte delle frasi che il parlante potrebbe produrre), cioè alle produzioni dei parlanti, e alla CAPACITÀ DEL PARLANTE DI GIUDICARE LE ESPRESSIONI LINGUISTICHE DELLA SUA LINGUA MADRE (conoscenza tacita, implicita del parlante nativo).
1.8 Acquisizione del linguaggio
Come arrivano i parlanti nativi di una lingua a possedere la conoscenza tacita della loro lingua? Una grammatica raggiungerà l'ADEGUATEZZA DAL PUNTO DI VISTA
ESPLICATIVO se potrà rendere conto del fatto che i principi della grammatica interna di una lingua possono essere appresi dai parlanti di quella lingua, cioè se può rendere conto dell'acquisizione del linguaggio.
1.9 Argomentazione della povertà dello stimolo
Povertà dello stimolo: la nostra capacità linguistica va al di là dei dati linguistici (input) a cui siamo stati esposti nella nostra infanzia. Lo stimolo, ovvero l'esperienza linguistica, è inadeguata. Questo perché (1) non sentiamo solo frasi grammaticali (ma anche lapsus, esitazioni ecc...); (2) lo stimolo è finito mentre noi invece diventiamo capaci di produrre e comprendere un numero infinito di frasi; (3) acquisiamo conoscenze delle quali non abbiamo evidenze positive (esplicite), ad esempio abbiamo evidenze positive di come si formi una certa struttura e abbiamo evidenze negative di come non si formi, abbiamo intuizioni anche su queste ultime.
Dunque,
In sostanza, l'esperienza di partenza non è sufficiente per permettere al bambino di costruire la grammatica della sua lingua. Né l'insegnamento formale, né l'evidenza esplicita sembrano essere la fonte delle intuizioni del parlante tout court. Pertanto viene proposto che gran parte della conoscenza che egli ha della sua lingua, la sua grammatica interna, sia innata. L'idea è questa: gli esseri umani sono dotati di una capacità innata (è questa che il linguista cerca di caratterizzare) geneticamente determinata che permette loro di apprendere le lingue. Gli esseri umani sono in grado di imparare qualsiasi lingua, dunque non si nasce con la capacità innata di imparare l'italiano o il cinese, ad esempio, le capacità innate devono adattarsi a qualsiasi lingua. Si parla di Grammatica Universale.
1.10 La Grammatica Universale
I principi innati che valgono per tutte le lingue si definiscono parte della
GRAMMATICAUNIVERSALE (GU). La GU è innata, geneticamente determinata, specie-specifica ed è la base per l'acquisizione del linguaggio e il fondamento di tutte le lingue umane.3 Erika Petrocchi La prospettiva chomskyana allo studio del linguaggio Si tratta dei principi comuni a tutte le lingue, un sistema di principi accessibili a ciascun individuo prima dell'esperienza (input, dati linguistici disponibili nell'ambiente).1.11 La lingua nativa è quella parlata nell'ambiente che circonda il bambino. Gli esseri umani solitamente sono in grado di padroneggiare una sola lingua come parlanti nativi (bilingui a parte) e solo con molti sforzi riescono ad apprenderne altre più tardi nel corso della vita. Ci possono essere anche molte differenze tra le lingue umane. Queste differenze (variazione interlinguistica) sono determinate dalla fissazione di parametri differenti. La GU fornisce l'opportunità di una scelta in merito.alla fissazione di un certo valore all'interno di un principio optano per una fissazione o per l'altra di questo parametro.
Esempio: un principio universale della GU è il seguente: ogni frase deve necessariamente contenere un soggetto (Principio di Proiezione Esteso). Questo è vero per tutte le lingue del mondo, può essere nullo (è vero per l'italiano, cfr. (3)) o non può essere nullo (è vero per l'inglese, cfr. 4)) (parametro del pro-drop, vedi sezione 1.13).
(3). a. Luca ha incontrato Mario1. b. Ha incontrato Mario
(4). a. John met Mary1. b. *met Mary
L'esposizione al materiale linguistico è un ingrediente essenziale del processo di apprendimento, senza esposizione ai dati linguistici il bambino non sarebbe in grado di costruire la sua grammatica interna. GU è di
La grammatica generativa ha una primaria importanza nell'organizzazione dell'esperienza linguistica. Questa guida il modo in cui il bambino interpreterà e organizzerà la lingua cui è esposto. Attenzione: sia i principi che i parametri sono rigidamente fissati, si tratta di opzioni comunque determinate dalla GU. Alcuni dei principi sono parametrizzati.
Esperienza di partenza lingua UG (con parametri) Grammatica Centrale della X (input) Lingua X
Le costruzioni meno usuali della lingua, quelle marcate, eccezionali costituiscono la periferia marcata della grammatica di quella lingua.
Convenzioni sociali e culturali associate alla lingua fanno parte di altri ambiti del comportamento umano, non fanno capo al linguaggio.
1.12 Scopo della grammatica generativa
Sviluppare una teoria del linguaggio che costituisca un modello per l'acquisizione della lingua attraverso la formulazione esplicita di 3 componenti:
i. i principi della GU e la variazione parametrica tra le lingue;
4Erika Petrocchi La
La prospettiva chomskyana allo studio del linguaggio è basata sull'esperienza di partenza necessaria per attivare i principi della Grammatica Universale (GU). La grammatica centrale delle lingue specifiche deriva dall'interazione di queste tre componenti. Una grammatica di questo tipo sarà considerata adeguata dal punto di vista esplicativo. Pertanto, il lavoro del linguista generativo è per definizione comparativo, incentrato sullo studio di quali proprietà della lingua X sono universali e quali sono invece specifiche e come si rapportano ai parametri della GU. Anche lo studio dell'acquisizione del linguaggio è fondamentale per il linguista generativo: che cos'è la conoscenza del linguaggio? Come viene acquisita? Quanto è necessaria l'esperienza? Quanto il meccanismo mentale predeterminato (GU)? 1.13 Il parametro del pro-drop: il soggetto di una frase temporalizzata può restare inespresso. (5). a. Lucaha già telefonato. Ha già telefonato. Questa proprietà in italiano non è isolata, ma si accompagna regolarmente ad altre proprietà:- il soggetto esplicito in quella stessa lingua può occupare una posizione post-verbale;
- il soggetto di una frase subordinata può essere spostato nel dominio della frase principale "scavalcando" la congiunzione "che":
- a. Chi credi che abbia telefonato?
- b. *Who do you think that has telephoned?
- Il soggetto di verbi atmosferici come piovere è necessariamente omesso:
- a. Piove
- b. *ciò piove
- c. *rains
- d. it rains
- le frasi subordinate del tipo [che Luisa non partirà] fungono da soggetto delle frasi complesse in cui sono inserite. Queste frasi possono essere parafrasate spostando la frase subordinata in posizione finale. In italiano la posizione lasciata vuota dallo spostamento resta vuota e non può essere riempita da alcun elemento pronominale. In inglese,
tale