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Le prime servono a garantire all'interprete la possibilità di estrapolare più possibilità dalla
disposizione in uso. Esse vengono messe in pratica quando quando viene realizzata un'”apertura
interpretativa”, fondata sull'uso di un principio costituzionale, dalla quale vengono fatte discendere
conseguenze tramite l'utilizzo di strumenti normativi che hanno come fine di proteggere quel
principio.
creazione giurisprudenziale
La significa, invece, l'esplicitare un diritto che è riconducibile a
disposizioni costituzionali. Così facendo si crea un nuovo diritto; esso è semplicemente uno
sviluppo di diritti già esistenti, che ricevono garanzia e tutela grazie al loro legame con disposizioni
costituzionali. peso
I diritti vanno valutati tenendo conto del loro ; per questo, in fase applicativa si utilizza la
tecnica della ponderazione e del bilanciamento . Difatti, ogni diritto può essere soggetto a
limitazioni sulla base di un test comparativo con altri diritti concorrenti (che agiscono nello stesso
ambito). E' chiaro che questo bilanciamento non può far prevalere completamente un diritto su un
altro; esso deve essere, inoltre, giustificato. contenuto essenziale
Il bilanciamento deve avvenire tenendo conto del “ ” del diritto, ovvero non
deve andare a ledere quel significato irrinunciabile del diritto; esso serve in senso difensivo per far
rispettare le regole, ma anche in senso positivo, in quanto questo “contenuto essenziale” rappresenta
la giustificazione della tutela ed è quell'elemento alla quale si può fare appello nell'eventualità che il
diritto non venga rispettato. deve unire l'universalità e l'astrattezza dei diritti
L'attività di applicazione del diritto, che
con le casistiche specifiche e concrete, phronesis
richiede inoltre l'esercizio della
(saggezza). Essa consente la mediazione tra questi due elementi e svolge un compito critico verso
gli elementi normativi da applicare al caso.
I diritti umani sono quindi fondamentali per espandere la giustizia. requisiti
Vediamo come i diritti umani limitano il perimetro dell'agire pratico, ponendosi come che
vincoli
danno la priorità alle esigenze e alla tutela dell'uomo e come che limitano l'agire altrui
richiedendo ,non solo agli altri soggetti, ma anche alle istituzioni che questi diritti vengano garantiti.
Questi sono diritti solidali e uno non può essere sacrificato in nome dell'altro. Essi riguardano: a) la
difesa del diritto di essere se stessi; b) la difesa della propria personalità giuridica; c) la sicurezza e
la difesa contro i bisogni altrui; d) la difesa nella relazione interpersonale.
sono in continua evoluzione
Questi diritti, essendo peculiari dell'uomo, .
rapporto verticale “individuo- Stato”
Questi diritti umani possono essere considerati in un e
rapporto orizzontale
chiaramente anche in un che lega tra loro i privati cittadini; in quest'ultimo
tipo di rapporto servono ad ostacolare i possibili abusi di potere tra soggetti privati.
Per concludere possiamo dire che i diritti umani funzionano come canoni di validità degli atti
normativi e dei comportamenti delle istituzioni; ponendosi, quindi, come controllo sulle decisioni
prese dagli organi normativamente competenti.
Inoltre questi diritti sono utili, chiaramente, anche per indirizzare verso la giustizia tutte le azioni
umane.
Abbiamo già detto precedentemente come i diritti formano una barriera insormontabile per la
produzione legislativa ordinaria e anche per la revisione costituzionale, in quanto sono inderogabili
e “fondamentali”.
Contemporaneamente è però inevitabile considerare il fatto che questi non possono essere
finanziamento pubblico
riconosciuti e tutelati senza un (la tutela dei diritti costa, basti pensare al
il potere
costo degli organi di polizia per la tutela individuale). Va quindi riconosciuto che
politico , distribuendo i finanziamenti pubblici nei vari settori, vada ad influenzare indirettamente
anche il valore e la portata di questi diritti.