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LA MUSEOGRAFIA SI SVILUPPA EL XX SECOLO E HA INIZIO IL PROCESSO DI
PROFESSIONALIZZAZIONE TECNICA DELLE ISTITUZIONI MUSEALI. DIVERSI CONGRESSI
INSTAURARONO BASI E TEORE COME RENDERE LE ESPOSIZIONI PIU’ SELETTIVE , USANDO
MAGAZZINI O CREANDO MUSEI PARALLELI, UNO PER IL PUBBLICO E UNO PER GLI
SPECIALISTI; LA NECESSITA’ DI ACCOMPAGNARE OGNI OGGETTI CON CARTELLINI,
ORDINARE LE ESPOSIZIONI SECONDO CRITERI PIU’ CULTURALI.
Anni 50: si vedono definiti i nuovi principi museografici, l’attenzione viene focalizzata sull’opera d’arte.
CARLO SCARPA: sosteneva che doveva essere l’architetto a fornire al pubblico il punto di vista migliore.
L’architetto deve conoscere tutto dello spazio espositivo che dell’opera.
PALAZO ABATELLIS ( 1953/54) – GALLERIA D’ARTE MODERNA- PALAZZO BIANCO.
Anni 60: il giudizio di valore o l’istituzione critica dell’edificio a determinare i criteri di collocazione delle
opere, l’ordine delle sequenze e stessa articolazione degli spazi. Una museografia della forma.
ANNI 70: Vi è l’esigenza di esporre al di fuori del museo intesa come senso di ribellione alla
decontestualizzazione museale dell’arte.
ANNI 80: il ritorno alla pittura favorisce ricompone la frattura tra arte e museo. Si esorta la museografia ad
uscire dalla fisionomia della collezione e alla riflessione sull’oggetto singolo per accordare il suo oggetto al
contesto.
La museografia attuale ha una più stretta connessione con la comunicazione rispetto al passato , si parla di
museografia sensibile, che rende parte integrante del museo la multimedialità
Il pubblico incide molto sul museo , è mutato nel tempo .
Se fino al 700 il pubblico era costituito da studiosi, successivamente il pubblico da elitè venta massa da
educare alla conoscenza della storia dell’arte. Nell’800 l’approccio cambia perché il pubblico viene visto
come un utente che ha bisogno di soddisfare i propri bisogni. Si arriva ad una concenzione nuova, attuale in
cui l’utente diviene spettatore, un interlocutore attivo ( grazie alla tecnologia). Si crea quindi un pubblico che
partecipa oltre che visita. Oggi si parla di pubblici e non di pubblico, poichè si parla di persone con diverse
esigenze.
PERSONALE: figure professionali che concorrono a fornire al museo tutti i servizi richiesti. E’ un aspetto
importante perché oggi le figure professionali del museo si basano sul documento ( carta nazionale delle
professionalità museale).
Esistono 4 tipi di percorsi: percorso arteriale che ha il difetto di creare affollamento perché obbligano a
seguire una sola direzione.
Percorsi a pettine che hanno sempre lo svantaggio dell’affollamento.
Percorsi radiali dove il visitatore sceglie il proprio cammino
Percorsi a blocchi dove il visitatore è pienamente libero
Ulteriore distinzione tra percorsi unidirezionali e bidirezionali
1) Non causano la crisi del ritorno. Si dividono in unidirezionali obbligati; con alcune possibilità di
scelta; sdoppiati, dove sono a scorrimento veloce e il visitatore è parzialmente libero
2) Buoni per motivi di sicurezza, richiedono minor personale di controllo.