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Estratto del documento

Trova una stanza buia per la seduta spiritica, con Guido che prova a comunicare con

gli spiriti Zeno prova a ridicolizzarlo muovendo lui stesso il tavolo, inganno che però

verrà infine scoperto. Credendo di avere a proprio fianco Ada, dichiara il suo amore a

quella che in realtà è pero Agusta. La seduta viene però interrotta dalla piccola Anna la

quale nel buio inciampa e piange. Vengono allora accese le luci e restano da soli Zeno

ed Ada, con Ada che ha in mano il violino di Guido e non vuole neppure affidare il

violino a Zeno. Quest’ultimo le confessa i suoi sentimenti ed allora ha quasi

‘impressione che Ada potesse scoppiare ad urlare al pari della sorella. Zeno però la

solleva dal’imbarazzo affermando che le ue attenzioni erano rivolte ad Ada,non ad

Agusta; ma lo fa mettendo enfasi al posto sbagliato ed allora le sue parole risultano

quasi come una sorta di insulto ad Agusta. Ada adirata inveisce contro Zeno, ma

calmatasi lo spinge verso Agusta con una dolcezza che mai aveva manifestato; cosa

che lo spinge effettivamente a darle retta. Ma prima si rivolge alla seconda sorella,

Alberta, la quale però rifiuta affermando di voler prima ultimare i suoi studi, e

spingendolo anch’essa verso Agusta. Allora Zeno, che nella sua Nevrosi non vuole

tornare a casa senza una proposta di matrimonio accettata, fa effettivamente la

proposta anche ad Agusta ma è una proposta tremenda e rude, palesando anche che

prima ha fatto la medesima proposta alle sorelle e che lei è solo la sua ultima scelta.

Zeno è pronto a prendere cappotto e cappello e a non rimettere più piede in quella

casa ma contro ogni aspettativa Agusta accetta a proposta. Afferma infatti che Zeno

ha semplicemente bisogno di una donna che si prenda cura di lui e che i vuole essere

quella donna, potendo convivere con quello che non sarà mai un vero amore. Si viene

quindi incontro ad un duplice desiderio; quello di Agusta nello sposarsi e quello di

Zeno di rimpiazzare la figura del padre morto. I due sono da subito molto festeggiati .

Probabilmente Zeno aveva scelto già da principio Agusta; infatti essa è il suo esatto

opposto, ciò di cui aveva bisogno, e quindi è stato condotto dal suo subconscio nel

farsi rifiutare dalle due sorelle per poi giungere infine da Agusta. MA nella coscienza

tutto è doppio; dopo lui ed Agusta si fidanzano anche Guido e Ada ma Zeno avrà

sempre occhi per Ada, giustificando ciò come un fratello che veglia su di una sorella.

Abbiamo poi un episodio particolare; Guido tra le sue varie caratteristiche è anche un

discreto pittore, e in particolare viene ricollegato alla che illumina i capelli di Ada visti

da dietro. Da lì in poi Zeno affermerà che quando pensa ad un colore gli viene in

mentre quello dei capelli di Ada. Scena del matrimonio: Zeno fa tardi, ed anzi medita

di abbandonare Agusta sull’altare, ma possa poi a prenderlo Guido. Giunto in chiesa

nessuno lo rimprovera, sono solo sollevati che sia arrivato. Agusta è pallida;temeva di

essere abbandonata all’altare e Zeno ha ideato tre scuse che gli sembrano plausibili.

Ma mentre elabora una quarta, dice il fatidico “si” distrattamente e questo basta a far

tornare il viso di Agusta nel suo colore naturale. Questo episodio infastidisce un poco

Zeno il quale non credeva che un semplice si bastasse a scusarlo. Giunti a casa

abbiamo il fulcro del loro rapporto; Agusta afferma che non dimenticherà mai che

nonostante non la ami abbia scelto ugualmente di sposarla; il loro rapporto non si basa

sull’amore ma sulla gratitudine; lo stesso Zeno le è grato. Da sposato Zeno i meravigli

come l’essere sposato sia più semplice dell’essere fidanzati e si meraviglia soprattutto

dell’affetto che Agusta prova nei sui confronti, affetto che a mano a mano ha il sentore

lo stia guarendo. Tuttavia la nevrosi di Zeno non guarisce mai, ha solo miglioramenti e

poi ricadute; durante il viaggio di nozze va infatti a manifestare questo timore, questa

inquietudine per il prossimo temendo addirittura che un giornalaio possa accusarlo di

aver rubato un giornale acquistato altrove. Inoltre mentre la moglie si sofferma su

musei e le bellezze della città, lui invece si sofferma su questo canale sporco.

Rovesciamento continuo di malattia e guarigione; è Agusta la sana ma nel descrivere

la sua forza e la sua sanità Zeno fiisce inevitabilmente con l’infettarla; descrive una

sorta di gelosia in un futuro ipotetico nel quale Zeno stesso è morto ed allora la moglie

ha scelto di rimpiazzarlo. La moglie scoppia a pingere; Zeno vuole colpire la moglie,

dimostrare che in realtà è lui il forte.

Capitolo 4: La moglie e l’amante

Zeno scopre meravigliato di provare affetto per la propria moglie, la reputa quasi come

una sorta di sua protettrice. questa piacevole situazione dura fino a quando Zeno

rivede un suo vecchio compagno di università, Copler, il quale lo invita a dedicarsi con

lui alla beneficenza, e più precisamente ad apportare un aiuto economico a Carla, una

giovanissima cantante.

Quando Copler invita Zeno a giudicare il canto di Carla, egli comincia a desiderarla,

fino a quando Carla diventa la sua amante, incitata da Zeno a migliorarsi nel canto nei

suoi momenti di sconforto. Per farle migliorare la voce, assume per l’amante un

maestro di canto, del quale però Carla si innamora, fino a lasciare Zeno, che cade in

una profonda desolazione. Nel racconto della sua avventura Zeno oscilla tra

l’atteggiamento di aperta confessione e la ricerca di una giustificazione qualsiasi.

Mentre si confessa, egli vuol apparire agli altri ed a se stesso (riuscendoci) innocente e

puro, parole che costituiscono l’intera anima della sua storia d’amore. Per quanto

riguarda le giustificazioni, invece, quella da lui più accreditata era di non amare

Augusta, perché quindi avrebbe dovuto provare rimorso? Infine in lui non mancò del

tutto la resistenza al peccato, in quanto non giunse a Carla “in uno slancio solo, ma a

tappe”.

Zeno ricorda, inoltre, che quando si trova tra le mani, per puro caso, il trattato di canto

da donare a Carla, è “costretto” dalla moglie a portarglielo. Intanto egli considera la

colpa come un avanzamento della malattia, mentre l’innocenza gli si configura come

salute.

Capitolo 5: Storia di un’associazione commerciale

Quando Guido (divenuto il marito di Ada) decide di mettersi in affari, aprendo una casa

commerciale, coinvolge Zeno, ed assume una segretaria, Carmen. Guido, su consiglio di alcuni

affaristi inglesi, compra del solfato di rame, poi lo avrebbe rivenduto quando il prezzo sarebbe

salito, ma invece di seguire i buoni consigli fa di testa sua e vende subito il prodotto,

contraendo una grave perdita. Intanto si manifesta un menefreghismo da entrambe le parti

verso l’agenzia, e sono i primi passi verso la rovina.

Nel frattempo Ada dà alla luce due gemelli, e viene colta da una malattia che la fa

progressivamente imbruttire, Guido diventa l’amante di Carmen. Quindi l’ “affarista” non

accetta I consigli di dichiarare bancarotta, con la conseguenza dell’annullamento dei debiti, e

sia Ada che Augusta si preoccupano non poco per la situazione. Vorrebbe abbandonare la

collaborazione con Guido, ma cambia idea in seguito ad un dialogo con Ada. Durante questo

Ada gli afferra le mani; ed afferma che quando le donne o afferravano per mano aveva come

l’impressione di averle tutte per se; immagine delle mani che quindi ritorna così come il suo

desiderio per le donne. Prima afferma che non è più interessato ad Ada, ma poi è deluso

quando quest’ultima non gli chiede altro, non vuole amore da lui, e rivede in lei Carla che lo

aspettava in cima alle scale quando scende da queste ultime e se ne va. A zeno non piace la

figura del Nalini; è un investitore migliore di lui che aiuta meglio Guido (Zeno finge solo di

aiutarlo, quando in realtà lo spinge progressivamente verso la bancarotta). Zeno è infastidito

dal comportamento disinvolto di Guido; gli da fastidio che sorrida in un momento come quello,

vuole educarlo; tema ripreso sia con Carla che con Angelica, nel secondo romanzo Senilità. Non

sapendo cosa fare, Guido attua una subdola strategia che lo aveva portato precedentemente al

successo: ingerisce un potente sonnifero, il Veronal, che, se assunto in dosi elevate, poteva

apportare non indifferenti danni all’organismo, e c’era anche l’eventualità della

morte.Eventualità che si verifica per caso, in quanto Guido voleva solo fingere di essere in

punto di morte, per avere affetto. Zeno comincia quindi a lavorare per due, al posto di Guido, e

proprio per questa ragione si dimentica completamente del funerale del collega- amico. Infatti

lui ed il Nalini sbagliano funerale, seguendo il cordoglio funebre di uno sconosciuto giungendo

in un cimitero ebraico. È Zeno il colpevole; è Zeno che consiglia il veleno a Guido che gli sarà

mortale ed inoltre è Zeno a non inviare la ricevuta del pagamento dello Zolfo in tempo, ce

avrebbe permesso a Guido di revocare l’acquisto. Sa di avere colpe, infatti dice che sul

cadavere di Guido vi er una smorfi di rimprovero ma che certamente non era rivolto a lui,

perché si discolpa fingend di non avere colpe quando in realtà provò già in passato a buttarlo

giù dalla torre di trieste. Ada ha capito tutto; non solo che Zeno non amava Guido ma che lei

stessa non lo amava, e che si era approfittata dell’amore che Zeno nutriva per lei per spingere

Zeno d aiutare Guido. Zeno piange per dimostrare la sua innocenza a lei a se stesso ed al

lettore; si ripete la scena con il padre. Ada va via a Bueno Saires con la famiglia di Guido; Zeno

vedendola in lontananza piange ma perché ora non può più dimostrarle a sua innocenza; scena

analoga alla morte del padre.

Ultimo capitolo:Psicanalisi

Dice che non ha ultimato il percorso psicanalitico ma che ancora non ha congedato lo

psicanalista; anzi gli manderà poi il suo diario dopo il secondo conflitto mondiale per

dimostrargli di essere guarito. Torna però a scrivere perché si sente più malato di prima; vita

letteraturizzata come unica fonte di vita. Dice che la sua malattia presunta era stata scoperta e

pertanto sarebbe dovuto guarire; complesso di edipo. A questa diagnosi Zeno non si arrabbia,

ma deride il processo psicanalitico. Dice che simulava le immagini della sua infanzia

estrapolate dal processo psicanalitico, di dare allo psicanalista ciò che voleva ma una volta

arrivato in tale immagini queste sembravano reali, come assistere ad una storia narrata da un

altro, in terza persona. La prima immagine vede uno Zeno costretto a recarsi a scuola mentre il

fratello, ancora piccolo, restava a casa a studiare; invidia di Zeno per

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A.A. 2018-2019
8 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Basilneo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Acocella Silvia.