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IL CONCETTO DI CITTA'
La città è per definizione un abitato di notevole estensione con edifici disposti in modo da formare
vie di comoda transitabilità fornendo condizioni favorevoli alla vita sociale. Il concetto di città è
legato a quello di una molteplicità di funzioni di varia origine, economiche, sociali, culturali,
religiose, amministrative ecc.
Benevolo elaborò il concetto di Metamorfosi all'idea di città essendo questa metamorfica, distingue
due tipi di città: comunità organizzata e scena fisica dove la comunità risiede. La seconda è più
durevole del corpo sociale. La fondazione di una città è un avvenimento sempre mitico e raramente
si conosce realmente la storia.
Un tema onnipresente nella storia delle città è il concetto di città ideale che soprattutto nel
Quattrocento con Alberti ed altri autori si ricercava la perfezione di città, secondo Benevolo essendo
questa metamorfica non può esserci una città ideale per eccellenza.
La città antica rappresenta il mondo in un duplice senso:
- Rappresenta una realtà politica ed economica a se stante, circoscritta da mura, cui si contrappone
tutto ciò che sta al di la.
- la forma della città riflette le condizioni cosmologiche dei suoi abitanti
Con il tempo le caratteristiche, la forma, il concetto stesso di città si sono evoluti. Brogiolo scrive
sulla fine della città classica e definisce cinque aspetti della trasformazione della città antica:
1- il venir meno di elementi infrastrutturali di base quali strade, acquedotti;
2- la destrutturazione del foro e degli edifici pubblici;
3- il declino delle grandi terme
4- la fine dei templi
5- fine dei luoghi di spettacolo
Secondo Agostino nel De Urbis excidio l'essenza della città sta negli uomini e non nelle pietre.
Durante l'impero di Roma esisteva un concetto preciso di città, per i romani le città erano in primo
luogo parti di sistema di potere e questo modello si espanse in tutta l'Europa.
STORIA E SITUAZIONE DI BISANZIO
Il mondo tardoantico, dal sesto secolo fu dominato da quattro territori: l'Asia minore, il Medio
oriente e i Balcani. Il mediterraneo e il Mar Nero univano queste regioni diverse. Il clima di questi
territori determinò un modello di agricoltura e pastorizia. L'Anatolia può essere divisa in varie
zone:nella parte orientale e meridionale abbiamo la Persia e la Siria-Palestina regioni molto fertili ai
confini e desertiche al centro poi c'è l'Egitto che era il granaio di Roma.
Per questi motivi Costantino riconobbe che l'impero non poteva essere governato a lungo da Roma,
mosse così la sua capitale a Bisanzio, rinominata poi Costantinopoli. La sua posizione strategica
permetteva di controllare gli affari dell'est e dell'ovest.. La città fu espansa a partire dalle mura,
l'atto ufficiale di fondazione avviene 330 d.C. Costantino attua anche una serie di riforme il sistema
fiscale fu revisionato e coniata una nuova moneta, il soldo.
Per quanto riguarda la città vennero individuati sette colli come quelli di Roma (si dice che
Costantinopoli sia la nuova Roma, in realtà non è così infatti Costantino crea una capitale dinastica
per assicurare una successione al suo impero). Venne posto un cippo per indicare il centro
dell'impero, il Milion, il grandioso complesso dei Palazzi imperiali venne eretto all'estremità della
penisola, accanto al circo e al foro. Venne introdotta una nuova chiesa ovvero la basilica di Santa
Sofia, costruito anche l'ippodromo sede non solo di manifestazioni sportive ma anche della vita
politica delle città tardoantiche.
Il Milion era un monumento miliare eretto all'inizio del IV secolo, era il Miliario di riferimento
della capitale romana d'Oriente, fu eretto nei pressi delle antiche Mura di Bisanzio, all'inizio della
via principale della nuova città, la Mese.
La via Mese era la principale via affiancata da portici colonnati all'interno dei quali erano ospitati i
negozi. Scenario delle più importanti processioni imperiali bizantine.
La crescita della nuova capitale richiamò una grande massa di popolazione, e questo obbligò
l'imperatore Teodosio II a costruire una seconda cinta muraria. Una grande colonna di porfido
venne fatta portare da Costantino collocata nell'ippodromo sormontata dalla statua dell'imperatore
rappresentato con in testa il disco radiato del sole.
Costantinopoli divenne la vera capitale del mondo bizantino con Teodosio.
Poi c'era la chiesa dei Santi Apostoli costruita su di un edificio precedente di epoca costantiniana e
inizialmente non era una chiesa ma un edificio di celebrazione (martirium) come un'area sepolcrale
dove si trovavano le reliquie dei dodici apostoli, divenne soprattutto un mausoleo per molti
imperatori (Costantino fu il primo ad esserci sepolto). L'edificio fu ricostruito da Giustiniano in una
forma grandiosa. Procopio di Cesarea riporta la ricostruzione . A pianta a croce greca con cinque
cupole. L'epoca giustinianea si caratterizza per il completamento infrastrutturale della città
soprattutto delle cisterne, fece inoltre edificare la santa Irene e la chiesa dei SS Sergio e Bacco.
La chiesa dei SS Sergio e Bacco è sostenuta da quattro grandi pilastri che ai lati formano un
passaggio, che da l'idea delle due navate ristrette e la navata centrale.
PROCOPIO DI CESAREA
è stato uno storico bizantino che scrisse tre opere:
1- Giustiniano come conquistatore del mondo
2 De Aedificis che celebra Giustiniano come costruttore del mondo
3- Le storie segrete, dove dice veramente quello che pensa dell'imperatore e racconta ciò che
realmente è accaduto
Per capire l'idea di città bizantina ci aiuta molto il suo scritto “De Aedificis” che racconta delle
ricostruzioni effettuate ad Heleanopolis da Giustiniano in base alle loro priorità:
- acquedotto, destinato a supportare le case e i bagni pubblici
- alcune nuove chiese
- palazzo, porticati e una residenza per i magistrati
Dobbiamo ricordare che è un panegirico dell'imperatore quindi non si sa con certezza la veridicità
delle informazioni
Altri scritti su Giustiniano sono le Novellae
DARA
è stata un'importante fortezza romana nella Mesopotamia settentrionale. Costruita tra il 504 e il 506
per ordine dell'imperatore Adriano. In una zona pianeggiante era protetta da due montagne e
avevano il fiume Cordes. Dai bizantini fu costruita una diga, un acquedotto e due cisterne furono
fatte imponenti opere di canalizzazione sottoterra.
Il progetto e la realizzazione
Una cinta muraria possente ,intervallata da torri circolari e semicircolari con contrafforti quadrati,
racchiudeva tutto l'abitato e le tre alture in una forma quasi triangolare. L' elemento architettonico
ed urbanistico che maggiormente caratterizzò le mura e di conseguenza la città, fu la realizzazione
di due porte fluviali disposte secondo un'asse nord/est-sud che costituirono di per se un vero
capolavoro di urbanistica ed ingegneria idraulica.
Durante la ristrutturazione giustianea le porte e tutto il corso del fiume furono oggetto di una serie
di lavori .
Furono realizzate delle dighe di sbarramento per contenere le piene del fiume, fu proseguita la
canalizzazione del corso d'acqua mediante l'irrobustimento degli argini e, a completamento delle
opere idrauliche, fu eseguito l'ampliamento della grande cisterna ubicata alle pendici delle tre alture
(creata in precedenza per raccogliere le acque sorgive e piovane) .
Il centro monumentale,posto anch'esso alla base delle tre colline, fu arricchito mediante la
realizzazione di una grande basilica con battistero che si affiancò alla residenza del dux o
demosion .
Dara nacque con il preciso intento di città cisterna e controllo del sistema di adduzione delle acque
in una zona sempre in continuo assedio ove tale risorsa era indispensabile.
Per tale motivo la città era tenuta in grande considerazione nel sistema difensivo bizantino di quel
settore.
Infatti le opere di ingegneria furono ideate dai due grandi architetti che progettarono l'Hagia Sofhia:
Antemio di Tralle e Isidoro da Mileto.
Motivazioni politico/religiose
Nel VI secolo la situazione sul limes persiano si era ribaltata rispetto al passato.
I Romani di fronte alla crescente aggressività dei Persiani, dovettero adottare una strategia difensiva
diversa.
La difesa dei confini della zona siriaca -mesopotamica fu organizzata su tre elementi fondamentali:
1) la presenza di città fortificate;
2) l 'organizzazione di un'esercito mobile;
3) il supporto di forze ausiliarie e limitanie composte da locali ,per la difesa e l'organizzazione
delle fortezze quando mancava l'esercito regolare.
Dara come Zenobia risponde ad un duplice esigenza cioè supporto logistico all'esercito mobile e
difesa di tale riserva idrica grazie alle poderose mura e alla presenza di truppe limitanie.
Tali esigenze non vennero trascurate da Costantinopoli poichè Dara controllava una delle strade di
maggior penetrazione dell'esercito Persiano.
Dara era nata per uno scopo preciso:difendere il limes orientale da eventuali attacchi dei
persiani.Nonostante la pace vigente tra le due potenze, la precedente caduta della città di Amida
avvenuta nel 503 e la facilità di penetrazione dell'esercito avversario nei territori orientali, indussero
l'imperatore Anastasio I ad intervenire durante il periodo di pace.
Interventi giustianei
Giustiniano dopo la distruzione del forte di Mindouos nel 527 e le invasioni del 532 e 540 rinforzò
ulteriormente la struttura difensiva e di approvvigionamento delle acque per cui la città di Dara fu
un esempio delle grandi risorse finanziarie ,umane ed intellettuali impiegate dall'impero nel VI sec.,
dal periodo di Anastasio fino a quello di Giustiniano.
In essa trovarono impiego le migliori menti e maestranze dell'architettura e dell'ingegneria
bizantina, che contribuirono a creare un 'opera unica sia nelle strutture specifiche per cui fu
concepita,sia per la versatilità che di volta in volta dovette dimostrare in seguito al mutare delle
vicende geopolitiche.
Oggi Dara è un villaggio della Turchia sud-orientale ,ma conserva ancora parti importanti delle sue
strutture che rappresentano un bagaglio conoscitivo importante per gli archeologi e i vari esperti del
settore.
Le sue strutture risultano poco incontaminate,omogenee e, grazie a questo importante particolare, il
lavoro di chi ricostruisce le fasi costruttive di organismi difensivi simili di quel periodo risultano
preziose poichè contribuiscono a rendere più chiare le distinzioni tra le varie fasi ed interventi