Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
L'intervento di rete – Laboratorio Pag. 1 L'intervento di rete – Laboratorio Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
L'intervento di rete – Laboratorio Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'integrazione attraverso il lavoro di rete

Dott.ssa Marica Ruberto Amato Maria Angela

Matr. 008002938

Integrare etimologicamente significa "inserire una persona o un gruppo in un contesto in modo che ne diventi parte organica", ma anche "rendere qualcosa completo, più valido, più efficace": il riferimento va, dunque, sia al punto di vista di chi è da integrare, sia a quello del contesto che integra. L'integrazione è la possibilità di incontro, la possibilità di stabilire dei legami. Essa è tale solo quando sa essere interattiva: per questo, l'integrazione si realizza a pieno se c'è interazione fra tutti gli elementi della rete sociale. Il lavoro di rete, infatti, diventa un modo permettere in relazione il benessere fisico con quello sociale, introducendo il carattere di reciprocità dello scambio, in base al quale la persona non è più semplicemente fruitore passivo di

risorse (per pietismo), ma è altrettanto responsabile per la circolazione di esse. Il lavoro di rete, inteso come "lavoro sul e nel territorio", permette di costruire oggettivamente le connessioni tra i sistemi del Sistema Formativo Integrato.

Sistema Formativo Integrato

L'idea del Sistema Formativo Integrato rappresenta uno dei principali concetti dell'odierna pedagogia. Tale idea è solo un'idea-guida della pedagogia, un traguardo verso cui indirizzare gli sforzi progettuali della formazione.

La struttura del sistema formativo

Il Sistema Formativo Integrato si compone di tre differenti sottosistemi, denominati formale, non formale e informale.

Il sottosistema formativo formale, ossia il sistema scolastico, è composto da un insieme di istituzioni intenzionalmente formative, secondo finalità indicate nei Programmi ministeriali.

Il sottosistema formativo non formale corrisponde alle agenzie formative extrascolastiche, quali famiglie, associazioni,

Chiese, enti locali…, caratterizzate da intenzionalità formativa, non scritta però in un Progetto giuridico. Il sottosistema formativo informale è formato da quelle agenzie sociali che, pur non possedendo autentici intenti formativi, producono comunque degli effetti formativi: come ad esempio i mass media, come sistema della comunicazione sociale, e i contesti sociali come il gruppo dei pari. Questa articolazione nei tre diversi livelli si riferisce ovviamente ad una società "evoluta", complessa e tecnologicamente avanzata, caratterizzata da un certo grado di differenziazione e di specializzazione dei suoi sottosistemi sociali, nella cui società alcuni di quei sistemi, come per esempio la famiglia, acquisisce un grado di consapevolezza della problematica formativa connessa all'intenzionalità rispetto ad essa. Le dinamiche del Sistema Formativo Integrato Il sistema formativo è oggi investito da dinamiche e da tensioni che

tendono a riconfigurarne la struttura. Alcune di queste dinamiche sono "esterne", cioè riguardano la società nel suo complesso che ovviamente investe anche tale sistema. L'odierna società appare, infatti, sempre più come una società dell'informazione: le tecnologie informatiche e quelle delle telecomunicazioni ne hanno modificato l'assetto sociale, economico e culturale. In questo modo, la comunicazione sociale si è intensificata, i contatti si sono allargati, grazie alle grandi "ragnatele" telematiche e alle nuove tecnologie mass-mediali. Ma allo stesso tempo, si assiste anche ad un decremento delle relazioni faccia a faccia: il tutto influisce sui processi di socializzazione/interculturazione che, tendono a collocarsi al di fuori della comunicazione interpersonale diretta. Dal punto di vista culturale, si assiste ad una forte crescita della quantità di informazioni disponibili per un individuo, - con un

sì incremento delle occasioni formative di questi - ma tale cultura non appare più ordinata secondo il modello dell'"enciclopedia"; la conoscenza diventa, allora, frammentaria, disordinata, mutevole: lo stesso processo di apprendimento ne esce trasformato, diventa un apprendimento intuitivo e asistematico nel contesto cognitivo. Tuttavia, l'avvento di tali agenzie si è verificato in modo del tutto spontaneo e casuale, senza nessun tentativo di governare dall'"alto" questo processo, e senza nessuna ricerca di raccordo tra il "basso", tra le stesse agenzie. Il sistema formativo, appare, così, come "policentrico" (dalla pluralità di agenzie), come "acentrico" (dalla mancanza di coordinamento tra le stesse), come "frammentato" (dalla chiusura autoreferenziale delle agenzie), e infine "discontinuo" per orientamenti ideologico-culturali. Il distacco maggiore riguarda,

Soprattutto, i rapporti tra le stesse agenzie intenzionalmente educative: tra la scuola, le associazioni, la Chiesa, gli enti locali, le connessioni sono sporadiche ed incerte. A ciò si aggiunge il fatto che le agenzie formative informali perseguono scopi che non sono sempre di natura formativa, ma di natura meramente commerciale per gli spettatori/clienti che ne fanno domanda: infatti, ad un atteggiamento basato sui valori, si è sostituito un atteggiamento pragmatico, basato su scopi sociali circoscritti. La conoscenza cessa di essere un valore in sé, un valore d'uso, per diventare un mero "valore di scambio", un particolare tipo di merce.

Ne emerge il quadro di un sistema formativo caotico, nel quale l'individuo è bombardato dall'azione delle molteplici agenzie. Si assiste ad un indebolimento delle capacità di controllo sul percorso formativo da parte delle agenzie "storiche" intenzionalmente educative (la scuola, la famiglia).

In tale situazione, il percorso educativo rischia di diventare casuale, e lo stesso significato di cultura ne esce modificato.

L'egemonia del sistema informale

L'attuale sistema formativo sembra essere, inoltre, caratterizzato da un ulteriore fenomeno: l'egemonia del sistema informale. L'impatto formativo maggiore sembra essere esercitato proprio da quest'ultimo, mentre l'influenza delle agenzie storiche intenzionalmente educative appare in declino. A determinare tale stato di cose contribuiscono sia la frammentazione del sistema educativo, sia l'invadenza delle agenzie informali, soprattutto la massiccia diffusione dei mass media, in grado di raggiungere gli individui nelle loro abitazioni e alla cui influenza si spongono per molto tempo bambini e adolescenti. Ma comunque è bene sottolineare che, gli

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio Metodologico didattico e socio-pedagogico on-line e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Ruberto Marica.