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PROVVEDIMENTI E CONTRATTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO

Il provvedimento è l'atto con cui la pubblica amministrazione provvede alla cura in concreto dell'interesse pubblico primario.

Le caratteristiche dei provvedimenti amministrativi sono:

  • tipicità: la legge (principio di legalità) determina in modo puntuale l'organo competente, i presupposti che consentono il rilascio del provvedimento, il procedimento da seguire, gli effetti giuridici che può produrre il provvedimento e l'interesse pubblico da realizzare;
  • imperatività: capacità del provvedimento di produrre effetti giuridici a prescindere dal consenso del destinatario;
  • esecutività: idoneità a produrre effetti (efficacia) a prescindere dal preventivo accertamento della sua legittimità;
  • esecutorietà: potere di dare esecuzione in forma coattiva agli obblighi nascenti dal provvedimento.
L'esecutorietà sussiste nei soli casi previsti dalla legge e per i provvedimenti che hanno effetti obbligatori (es: sanzione interdittiva). L'autotutela decisoria, che caratterizza i provvedimenti di secondo grado, offre la possibilità alle P.A. di annullare d'ufficio o revocare il provvedimento. TIPOLOGIE DI PROVVEDIMENTI In base agli effetti che producono, i provvedimenti amministrativi si classificano in: - provvedimenti restrittivi: limitano la sfera giuridica dei privati e si dividono in: - ordinatori: impongono limiti al contenuto di diritti dei destinatari (es. la libertà di impresa) imponendo ordini o divieti; - ablatori: impongono limitazioni sui diritti patrimoniali e si dividono in reali (es: espropriazioni) o obbligatori (es: imposte); - sanzionatori: impongono una "punizione" a seguito della violazione della legge o di atti amministrativi. Essi si dividono in pecuniarie (pagamento di una somma di denaro) e

interdittive (impediscono lo svolgimento di un'attività);

provvedimenti ampliativi: ampliano la sfera giuridica dei privati e si dividono in:

  • autorizzatori: hanno lo scopo di consentire alla P.A. di verificare (in via preventiva) la conformità di un'attività privata ai parametri normativi (posti a tutela degli interessi pubblici coinvolti);
  • sovvenzioni con finalità commerciale e con finalità sociale (es: incentivi, finanziamenti, contributi);
  • concessioni: provvedimenti con cui la P.A. conferisce al privato lo svolgimento di un'attività di interesse pubblico o l'utilizzo di un bene pubblico (es: lido del mare, porzione di suolo pubblico). Tale istituto è soggetto ad una fase di trasformazione per effetto del diritto comunitario, che tende a qualificare le concessioni come un contratto.

PROVVEDIMENTI DI DI SECONDO GRADO

I provvedimenti di secondo grado sono atti con cui la P.A. può intervenire sui

Provvedimenti in precedenza adottati (autotutela decisoria). Essi possono avere due finalità: eliminare l'atto o eliminare le cause di illegittimità di un altro atto (convalida e conversione).

I provvedimenti che eliminano l'atto si distinguono in:

  • annullamento d'ufficio: provvedimento con cui una P.A. elimina (ex tunc) gli effetti di un provvedimento amministrativo illegittimo. I presupposti affinché la P.A. possa agire con l'annullamento d'ufficio sono:
    • provvedimento viziato da incompetenza (adottato da un organo non competente), violazione di legge o eccesso di potere (violazione dei principi fondamentali nella discrezionalità amministrativa);
    • ragioni di interesse pubblico;
    • considerazione di tutti interessi in gioco.
    L'annullamento d'ufficio deve essere adottato entro un termine ragionevole (solitamente dodici mesi dal momento dell'adozione del provvedimento), ad eccezione dei provvedimenti...

amministrativiconseguiti sulla base di false e mendaci rappresentazioni dei fatti (possono essere annullati anche dopododici mesi).Il provvedimento di annullamento d'ufficio elimina gli effetti del provvedimento illegittimo conefficacia retroattiva.

revoca: provvedimento con cui una P.A. elimina (ex nunc) gli effetti di un provvedimentoamministrativo emanato in precedenza che risulta non più idoneo a garantire l'interesse pubblico inconcreto. I presupposti affinché la P.A. possa agire con la revoca sono:sopravvenuti motivi di pubblico interesse;

mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento;

nuova valutazione dell'interesse pubblico originario;

Il provvedimento di revoca determina la inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti.

Se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere al loro

indennizzo. L'autotutela è un ottimo strumento con il quale la P.A. assicura la tutela dell'interesse pubblico concreto. D'altro canto però essa provoca incertezza per i privati, i quali confidano sull'efficacia dei provvedimenti amministrativi.

ACCORDI DI DIRITTO PUBBLICO

Gli accordi di diritto pubblico hanno due finalità:

  • integrare un provvedimento al fine di determinarne il suo contenuto discrezionale;
  • concludere il provvedimento in sostituzione di quest'ultimo.

L'amministrazione può concludere un accordo se esso non provoca pregiudizio ai terzi e se realizza un interesse pubblico.

Agli accordi si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti.

Ai fini della legittimità, l'accordo deve essere preceduto dalla determinazione a contrattare e deve essere motivato.

L'amministrazione può recedere unilateralmente dall'accordo per

sopravvenuti motivi di pubblico interesse. In questo caso il privato ha diritto ad indennizzo (in relazione agli eventuali pregiudizi subiti dal privato). Infine le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi al fine di collaborare (es: Comune - Regione) in attività di interesse comune (es: smaltimento rifiuti). A questi tipi di accordi si applicano le stesse regole, ad eccezione del recesso.

CONTRATTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Attraverso i contratti le P.A. intervengono nel mercato attribuendo utilità economiche e influenzando le dinamiche concorrenziali.

L'Amministrazione è dotata di capacità negoziale regolata e vigilata dall'autorità nazionale anticorruzione (ANAC).

I contratti che la P.A. può stipulare si dividono in:

  • contratti "attivi": implicano un'entrata e si dividono a loro volta in:
    • contratti di alienazione di beni pubblici
    • contratti di locazione di beni pubblici
  • L'affidamento
dei contratti attivi e dei contratti pubblici avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, efficienza, imparzialità, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e tutela dell'ambiente. Contratti "passivi": comportano una spesa e si dividono a loro volta in:
  • Contratti di acquisto di beni strumentali;
  • Contratti di appalto di lavori, servizi e forniture: contratti a titolo oneroso (stipulati per iscritto tra un ente pubblico e uno o più operatori economici) aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti e la prestazione di servizi;
  • Contratti di concessione di lavori e di servizi: contratti a titolo oneroso in virtù dei quali l'amministrazione affida l'esecuzione dei lavori e/o dei servizi ad uno o più operatori economici. In questo caso il corrispettivo consiste nel diritto di gestire i lavori.
A garanzia di trasparenza, dell'imparzialità e della concorrenza,le amministrazioni devono porre in essere una serie di procedure (cd. procedure ad evidenza pubblica) per la scelta del contraente. A seconda delle procedure che possono essere applicate i contratti si dividono in: contratti sopra soglia (dirilevanza comunitaria) e contratti sotto-soglia (l'amministrazione sceglie il soggetto a cui affidare la gara). La procedura si articola in diverse fasi: 1. Elaborazione di un atto di rilevanza interna con cui determina la facoltà di contrattare. 2. Comunicazione, mediante la pubblicazione del bando di gara, ai potenziali interessati. Con il bando di gara l'amministrazione definisce i contenuti del contratto da stipulare (es: requisiti partecipanti). 3. Verifica dei requisiti (di ordine tecnico e morale) dei partecipanti. 4. Valutazione della qualità e del prezzo delle offerte: l'amministrazione deve scegliere l'offerta economicamente più vantaggiosa. 5. Aggiudicazione: atto con cui l'amministrazione individua il contraente a cui affidare la gara.il soggetto con cui stipulare il contratto è l'impresa pubblica "A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale." L'art. 43 Cost. dispone la possibilità di riservare o trasferire la proprietà e la gestione di un'azienda a una collettività o a un ente pubblico, per un fine di utilità generale. In tale disposizione occorre distinguere: ● la riserva originaria: lo Stato mediante disposizione di legge crea una situazione di monopolio; ● il trasferimento mediante espropriazione e salvo indennizzo: gli enti privati vengono pubblicizzati. Nelcorso degli anni l'attività d'impresa dello Stato è cambiata: si è passati da imprese organo ad imprese ente, per arrivare oggi alle società a partecipazione pubblica. Nel dettaglio: - l'impresa organo: ente pubblico privo di personalità giuridica che esercita attività di impresa. È sottoposta al diritto privato ed assoggettata al potere di indirizzo degli enti politici, al controllo della Corte dei conti ed al regime pubblicistico del rapporto di lavoro (reclutamento del personale basato sul concorso a garanzia dell'imparzialità, professionalità e competenza). - le imprese ente (IRI, INA, ENI, ENEL): enti strumentali che svolgono attività di impresa disciplinata in parte al diritto pubblico e in parte al diritto privato. Operano con atti negoziali e non con provvedimenti amministrativi. Tali enti hanno ampia autonomia operativa, ma sono sottoposti allavigilanza del Ministero ed ai controlli della Corte dei conti; la società
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
34 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher PieroGrassano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Vettori Nicoletta.