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L’inquinamento delle
acque
Le acque interne – fiumi, laghi e falde sotterranee – possono
essere inquinate in modo naturale, per esempio da rifiuti
organici che si deteriorano, o dai residui di frane, terremoti e
polveri eruttate dai vulcani. Tuttavia le forme di inquinamento
più devastanti sono prodotte dall’uomo, attraverso gli scarichi
industriali (chimici), le acque reflue (emesse dalle fogne), i rifiuti
dell’agricoltura (fertilizzanti e pesticidi).
▶ Uno dei fenomeni più gravi prodotti dall’inquinamento, che
colpisce soprattutto i laghi, è quello dell’eutrofizzazione, che
consiste in una che consumano
crescita eccessiva delle alghe
l’ossigeno presente nell’acqua e provocano la morte di pesci e di
altri organismi animali o vegetali.
▶ Molto dannoso è anche l’inquinamento delle falde acquifere,
che forniscono alla popolazione, alle industrie e
acqua potabile
all’agricoltura.
▶ Anche l’inquinamento desta forti
delle acque di mari e oceani
preoccupazioni. Le portate dai fiumi, gli
sostanze tossiche
che perdono petrolio o che lavano
scarichi delle navi petroliere,
in mare aperto le cisterne, i delle centrali
rifiuti radioattivi
nucleari, provocano danni irreparabili alla salute dell’uomo e
all’ambiente.
▶ Si calcola che vengano abbandonati negli oceani
ogni anno
quasi come per
sei milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti solidi,
esempio plastica o attrezzature da pesca e sportive. Quasi il 90%
è scaricato da imbarcazioni mercantili.