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ELEFANTE→FANTE

- Riduzione dittonghi:

PIEDE→PEDE

- Cancellazione di consonante o vocale:

SEDIA→SEJA

- Metatesi (scambio sillabe):

CAMERETTA→CAREMETTA

- Epentesi di consonante (inserimento):

VETRO→VRETRO

- Armonia consonantica/vocale:

DORME→MOMME

- Riduzione gruppi consonantici:

1° stadio (cancellazione): ‘’ANDE

2° stadio (riduzione 1 elemento): ‘COPA

3° stadio (sostituzione): ANTO

• Difficoltà nel bambino a percepire e riconoscere in modo adeguato il

sistema delle opposizioni

Fonetiche (Cervo--‐Servo)

- Stopping (fricative/affricate→occlusive):

BAFFI→BAPPI VINO→BINO

- Affricazione (fricativa→affricata):

SCIARPA→TCARPA

- Fricazione (occlusiva/affricata→fricativa):

CIOCCOLATA→SOKKOLATA

- Gliding (consonanti→w/j):

AEREO→AEIO

Disturbo fonologico espressivo

Come il DSA, il DSL si compensa ma non si risolve mai del tutto, persistono

delle difficoltà.

Difficoltà di denominazione rapida

• Difficoltà nella denominazione rapida di stimoli visivi (di numeri,

lettere,parole, oggetti…)

N.B.

• La consapevolezza fonologica ha una buona capacità di prevedere la

prima acquisizione della lingua scritta e l’accuratezza nell’applicazione delle

regole di transcodifica Grafema--‐Fonema

• Il deficit nella denominazione rapida ha una migliore capacità di

prevedere il corso futuro e l’automatizzazione di questi processi

Difficoltà di accesso lessicale

Più che un indice di rischio è una manifestazione del disturbo.

Difficoltà nei compiti di denominazione (i bambini sanno cos’è, ma non sanno

denominarlo)

Familiarità per il disturbo

• Numerosi studi hanno accertato il maggior rischio di sviluppare dislessia tra

I figli

di genitori dislessici.

• Tra questi si segnala per numerosità del campione e lunghezza del follow ‐up

lo studio longitudinale “Jyvaskyla Longitudinal Study of Dyslexia” (Lyytinen,

2004; Lyttinen, 2001; Torppa, 2006)

Ottica di prevenzione

L’individuazione precoce di indicatori di rischio DSA in bambini molto piccoli

• una tempestiva presa in carico terapeutica (logopedica)

• una riduzione dei tempi e dei costi di risoluzione del problema

• una prevenzione di eventuali disturbi correlati (DSA…)

Si può prevenire il DSA?

Trattamento fonologico del bambino con Disturbo fonologico espressivo,

anche se le realizzazioni fonologiche sono adeguate nel semestre che

precede l’ingresso a scuola

L’importanza del potenziamento fonologico

• E’ importante organizzare laboratori linguistici nella scuola dell’infanzia per

favorire lo sviluppo di tutti I bambini

• La possibilità di usufruire di rieducazione fonologica nell’anno precedente la

scolarizzazione riduce le difficoltà funzionali del dislessico (Harm e

Seidenberg 1999) e produce benefici, che, se non consentono di evitare la

dislessia, rendono comunque più facile il percorso scolastico (Leonard 1998)

Cosa può fare la scuola dell’infanzia?

• Sviluppare la capacità di identificazione dei bambini con difficoltà di

linguaggio (SCREENING)

• Organizzare laboratori linguistici con obbiettivi diversi a seconda delle eta

del bambino

• Indirizzarli ai servizi di logopedia

• Collaborare con la logopedista per applicare quotidianamente parte del

programma di rieducazione

IDENTIFICAZIONE PRECOCE: QUANDO EFFETTUARLA?

Essa può avvenire in qualunque momento durante il processo di acquisizione

della letto-scrittura, nel primo anno della scuola primaria.

Tuttavia tipicamente essa avviene già in età pre-scolare nell’ultimo anno della

scuola dell’infanzia.

Prima di questa età si ha un alto numero di “falsi positivi”, a causa dell’ancora

elevata eterogeneità dei profili individuali di sviluppo

Come identificare a scuola i bambini a rischio DSA?

• In maniera informale con OSSERVAZIONI ACCURATE (l’insegnante può

creare delle Check-list)

• In maniera formale con la somministrazione di PROVE SPECIFICHE

(SCREENING)

Screening (Wood et al. 2002)

Non è un test diagnostico ma predittivo

Individua con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un

determinato disturbo

Indirizza verso uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni

indici caratterizzanti.

Caratteristiche dello Screening

 - PROVE SEMPLICI

 - RAPIDE DA SOMMINISTRARE

 - POCO COSTOSE

POPOLAZIONE INTERA

CASI IDENTIFICATI DALLO SCREENING

CASI CONFERMATI ALLA VALUTAZIONE SUCCESSIVA

Lo screening quali vantaggi offre?

• far individuare precocemente soggetti a rischio di DSA

• aiutare a individuare i bambini che, nonostante l’impossibilità nel fare una

diagnosi di DSA, possono cercare e ottenere un aiuto specialistico precoce,

all’interno della finestra evolutiva in cui l’intervento (ri)abilitativo è

maggiormente efficace;

• far attivare percorsi intrascolastici di recupero mirato, con attività

fondamentalmente fonologiche e meta-fonologiche, rivolti a bambini emersi

dallo screening come << a rischio>>, ossia con difficoltà di letto-scrittura;

• fornire un assessment valutativo per quei casi con difficoltà persistenti, al

fine di ridurre i tempi di identificazione dei bambini con disturbo specifico

dell’apprendimento, consentendo di massimizzare l’efficacia dell’intervento

Il Gioco consiste nella:

• RIPETIZIONI DI STIMOLI VERBALI – 16 PAROLE, 16 NON PAROLE

La padronanza di una struttura fonologica o sintattica in un compito di

ripetizione di

Stimoli verbali e un buon indicatore del futuro sviluppo linguistico del

bambino (Devescovi e Caselli, 2007)

Perché una prova di ripetizione?

• Informa sulle capacità di elaborazione fonologica (Bortolini 2002)

• Informa sulla capacità di registrare lo stimolo (memoria) e di riprodurlo

• Consente di selezionare I processi fonetico-fonologici che devono essere

studiati

• Consente di valutare struture linguistiche specifiche in situazioni controllate

• E’ facilmente somministrabile

• Può essere somministrata a un’eta precoce ( dai 3 anni)

Perchè due prove?

LE DUE LISTE DI STIMOLI:

La prova “IL GIOCO DEL PAPPAGALLO”

A chi somministrare il Gioco:

• ai bambini di 3 anni, 4 anni e 5‐6 anni

• Somministrare il Gioco a tutti I bambini della sezione, ma non ritenere

significativi i

risultati dei :

- bambini anticipatari (meno di 3 anni)

- bambini stranieri (a parte quelli nati in Italia o arrivati in Italia a pochi mesi

di vita e che hanno frequentato il nido in Italia)

- bambini con deficit fisici legati alle capacità uditive e di parola

- bambini con deficit cognitivi

Perché due prove?

• Dalla ricerca scientifica e dalla sperimentazione è emerso che alcune prove

discriminano meno a determinate età e altre invece meglio.

• Le due prove vanno proposte ai bambini secondo questa suddivisione per

età:

Condizioni minime per fare il Gioco:

• ambiente: stanza tranquilla e soprattutto in ambiente lontano dai rumori

• postazione: un tavolo con due sedie poste una a fianco all’altra

• materiale:

 - software: computer con casse acustiche

- cartacea: fondali con i personaggi e le schede per la registrazione dei

risultati (contenuti nel kit)

GIOCO VERSIONE SOFTWARE: Istruzioni per l’uso

• inserire il cd nel lettore del pc e installare il programma seguendo le

indicazioni

• inserire il codice del prodotto (riportato nellibro) e poi riavviare il Gioco

• poi si procede scegliendo il Gioco

RISULTATI GIOCO PAPPAGALLO LALLO:

GIOCO VERSIONE SOFTWARE: Dove vengono salvati i dati

• in “Documenti” viene creata in automatico una cartella “Dati Pappagallo”:

- file pdf del singolo

- file excel con le prove di tutti

GIOCO VERSIONE CARTACEA: Istruzioni per l’uso

• prepara il materiale della prova sistemando I fondali e I personaggi

(contenuti nel kit) per animare la presentazione del gioco

• presenta il Pappagallo Lallo e spiega al bambino il gioco

• usa il Dialogo di presentazione per inscenare il dialogo fra I personaggi del

gioco

• chiediamo al bambino di ripetere la parola di prova (tutte le volte

necessarie finchè il bambino non ha compreso bene la consegna)

• adesso chiediamo al bambino di ripetere ciascuna delle 16 parole (o non

parole) da noi pronunciate, seguendo le indicazioni dei “requisiti della lettura

degli stimoli”

• trascrivere I risultati nell’apposita scheda di registrazione

• conteggiamo errori e controlliamo il risultato nella tabella sotto

Quando consideriamo una ripetizione come errore?

ERRORE = ogni ripetizione diversa dalla parola o non parola che è stata

pronunciata

Non vengono considerate errori le parole/non parole ripetute che contengono

queste caratteristiche:

• distorsione della R (rotacismo)

• distorsione della S che non ne impedisce la riconoscibilita (sigmatismo

interdentale)

• differenza tra vocali aperte/chiuse

• raddoppiamento della consonante

• allungamento della vocale

Analizziamo i risultati dei singoli e del gruppo sezione al Gioco per valutare se

dobbiamo adottare (e per chi) i suggerimenti per chi è in difficoltà durante le

attività dei Laboratori.

Nei Laboratori troviamo nella rubrica “Cosa fare se…c’è un bambino in

difficoltà” accorgimenti e

Indicazioni operative per adattare, semplificare o rafforzare le attivita

proposte in presenza di

Bambini in difficoltà.

LABORATORI FONOLOGICI

• Tre percorsi di giochi linguistici e fonologici per il potenziamento delle abilità

linguistiche e fonologiche nei bambini di 3, 4 e 5 anni

• I Laboratori sono autoportanti anno per anno

• le attivita sono rivolte all’intero gruppo sezione, alcuni giochi possono

essere proposte a

un numero più ristretto di bambini

• Composti da:

- Atelier per costruire Lallo

- Indicazioni su come presentare Lallo

- Laboratorio 3 anni

- Laboratorio 4 anni

- Laboratorio 5 anni

QUANDO PARLARE AI GENITORI:

All’inizio dell’anno = riunione di sezione per presentare il percorso didattico

del “Pappagallo Lallo”: illustriamo il lavoro che si svolgerà attra

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
38 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu1312 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Stella Giacomo.