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La musica è però connessa con altre sfere dell'intelletto e pur non essendo usata
con fini di comunicazione esplicita o di sopravvivenza è centrale nella vita di
tutti.
Pensiamo alla musica associata ai gesti, al corpo ma anche alla musica che una
volta assimilata in modo appropriato viene"vista". I bambini mettono
naturalmente in relazione musica e movimento corporeo e non cantano senza
muoversi. Gli stessi compositori dipendono dalle loro forti abilità spaziali che li
aiutano a controllare la complessa architettura delle composizioni che creano.
C'è chi dice che ci sono meno compositrici femmine perchè esse hanno
prestazioni spaziali più modeste.
La musica è connessa con i sistemi sensoriali, le vibrazioni sono percepibili dai
sordi (vedi Beethoven) e la competenza musicale dipende anche dalle strutture
subcorticali che sono centrali al sentimento e alla motivazione.
Sviluppo delle competenze musicali in relazione con le altre
intelligenze.
Abbiamo appurato che l'intelligenza musicale pur essendo in relazione con le
altre intelligenze è sostanzialmente indipendente e vi sono opinioni molto
diverse su come si sviluppa la competenza musicale: da un lato vi è una idea
diffusa che che la comprensione della musica necessiti di istruzione e pratica,
dall'altro si sostiene che la percezione musicale non ha bisogno di un particolare
apprendimento e viene paragonata alla percezione visiva. Sono soprattutto i
ricercatori ad affermare quest'ultima ipotesi.
In realtà entrambi i punti di vista sono corretti: la maggior pare delle persone è
in grado di apprezzare la musica, di cantare una melodia, di riconoscere una
buona esecuzione, di sentire gli errori e queste competenze derivano dal
semplice ascolto. D'altra parte per poter leggere e suonare uno strumento
occorre una specifica educazione musicale che permette di acquisire nuove
conoscenze e formalizzarle. La capacità di percepire e rielaborare la musica è
una capacità universale ma ogni società ha elaborato una propria cultura
musicale per cui strutture e strumenti sono peculiari di aree geografiche o
addirittura di gruppi e tribù quindi l'ascoltatore di quel gruppo acquisisce quelle
conoscenze che servono poi a facilitate la comprensione della specifica cultura.
I meccanismi neurologici che permettono o facilitano l'acquisizione di
sentimenti non sono invece stati accertati ma si può supporre che in questo caso
agiscano oltre alle strutture corticali anche quelle subcorticali che sono ritenute
centrali al sentimento e alla motivazione. Sappiamo che gli individui con danni
in queste aree sono piatti e privi di emotività. Musicisti con lesione all'emisfero
destro insegnano musica e scrivono libri ma non hanno più composto perchè
avevano perso il senso di ciò che funzionava e ciò che non funzionava e il senso
estetico, inoltre, era venuto meno.
Dobbiamo sempre ricordarci che l'intelligenza musicale, pur essendo in contatto
con le altre intelligenze, è autonoma perchè ha una sua propria traiettoria di
sviluppo e una sua propria rappresentazione neurologica.
Paralleli col linguaggio ci sono senz'altro ma si notano solo a livello di analisi
formale non nell'elaborazione dei linguaggi anche perchè nella musica l'aspetto
semantico è assai poco sviluppato e la violazione delle regole viene apprezzata.
La connessione tra musica e matematica fin dall'antichità ha stimolato
gl'individui(pensiamo a Pitagora). Nel Medioevo lo studio teorico della musica
ha condiviso molto con alcuni caratteri della matematica (proporzioni, rapporti,
schemi). Con l'avvento dell'armonia gli aspetti matematici della musica
divennero meno evidenti. Nel 900, con la musica dodecafonica e l'uso sempre
più diffuso del computer in campo musicale, si è parlato più diffusamente del
rapporto musica-matematica.
Nella musica ci sono sicuramente elementi numerici nel ritmo e nei rapporti tra
le parti ma il livello matematico è per lo più di livello elementare.
Quando parliamo invece di trasformazioni di strutture di base il discorso si fa
più complesso. Stravinskij diceva che la musica è più vicina alla matematica
che alla letteratura anche se affermava che comunque musica e matematica non
sono simili. La forma musicale è matematica ma il compositore non deve
ricercare una formula matematica.
Molti compositori hanno avuto questa sensibilità matematica, a volte
semplicemente anche come gioco (Mozart compose musica secondo numeri
ottenuti gettando un dado).
Le connessioni tra i vari tipi di intelligenze non sono difficili da trovare anche
perchè la musica si presta particolarmente ad essere simbolizzata ma dobbiamo
dire che le operazioni centrali della musica non hanno connessioni con le
operazioni centrali di altre aree. Essa è fondamentalmente autonoma perchè il
compito del musicista è diverso da quello del matematico il quale è interessato
alle forme per se stesse senza fini comunicativi. Per lui la musica è una struttura
come tante altre. Per il musicista invece le strutture sono suoni con potere
espressivo, hanno il potere di suscitare emozioni, di accelerare i battiti cardiaci,
di calmare un neonato.
Per il musicista le strutture formali sono utili ma solo a fini espressivi per il cui
conseguimento usano le proprie capacità.
L'educazione delle intelligenze.
Quali sono i processi d'istruzione che sviluppano le competenze e come queste
competenze possono essere valutate in modo appropriato?
Gli studiosi i concentrano sull'individuo in sviluppo, la cultura è considerata
come lo sfondo i cui sistemi sono un mezzo per promuovere lo sviluppo
dell'individuo ma ci si dovrebbe soffermare anche sulla società in generale
perchè ogni individuo è socializzato secondo norme e valori della società in cui
vive ed è la società che determina i modi di educazione e di addestramento delle
giovani generazioni. La società ha sempre svolto un ruolo centrale
nell'educazione fin dai tempi più antichi e l'istruzione dei giovani secondo i
dettami della tribù era fondamentale. Pur sapendo ciò se guardiamo la
situazione relativa all'educazione e all'addestramento delle competenze dal
punto di vista della società ci avventuriamo in ambiti immensi e di difficile
analisi sia perchè molteplici sono i modelli di società sia perchè il numero di
variabili per ognuna è significativo. Costruire modelli scientifici è quari
impossibile. L'unica cosa che si può fare è attingere a informazioni disponibili
su contesti pedagogici diversi ma comparabili per giungere alla stesura generale
di alcune forme di apprendimento. Se ne individuano fondamentalmente 3 tipi:
1- acquisizione di abilità specifiche in una società non scolarizzata
2- conseguimento di una cultura letteraria in una scuola religiosa tradizionale
3- trasmissione di un curriculum scientifico in un scuola laica
Sviluppare un sistema di riferimento permette di spiegare le ragioni per cui certi
sforzi educativi hanno avuto successo e altri no inoltre si possono capire meglio
processi educativi completamente diversi tra loro e constatare che ci sono
difficoltà quando si tenta di imporre i nostri ad altre culture.
Nell' educazione delle intelligenze bisogna tener conto che le abilità applicate
ad una intelligenza possono essere usate per altre intelligenze, ad esempio se si
impara a suonare uno strumento musicale la conoscenza da acquisire è musicale
ma il mezzo per conseguire lo scopo è anche di natura linguistica e logico-