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Karl Marx, concetto di alienazione in Hegel Pag. 1
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Estratto del documento

Egli si

occupò di disuguaglianza sociale e lo fece secondo un approccio conflittualità, cioè facendo

attenzione a cosa creava conflitto all'interno di una società. Il conflitto per Marx era il più

potente

generatore della storia e aveva quindi un'importanza cruciale. Il conflitto di classe, ovvero

l'opposizione dei proprietari ai borghesi, secondo Marx avrebbe dovuto generare un conflitto

di

vaste proporzioni e cambiare radicalmente la storia. Marx fu per lungo tempo lasciato nel

“dimenticatoio” perché chi utilizzava Marx veniva considerato ideologico (una ideologia è

una

forma del pensiero totalizzante che tende a giustificare l'esistente, quindi fornisce delle

giustificazioni per ciò che si vuole sostenere. Nasconde il conflitto, crea delle tesi e lo

estremizza tanto da farla sembrare reale). Secondo Marx l'ideologia è tipica delle classi

dominanti (la borghesia, ossia coloro che detengono i mezzi di produzione) perché tendono a

giustificare l'esistente e occultare, nascondere il conflitto. L'ideologia è dogmatica ma è

spesso priva di oggettività.

Marx intendeva per società comunista una società senza classi, senza una distinzione tra

borghesia

e proletariato.

Marx nacque a Treveri nel 1818. Treveri si trova in Germania, nella regione della

Renania-Palatinato al confine con il Belgio. In questa regione vi era una forte concentrazione

operaia, la quale influenzò la produzione scientifica di Marx, che fin da giovane osservò e

descrisse

la condizione disagiata di questa classe sociale. Marx diede vita ad una rivista che si

occupava

delle condizioni dei lavoratori (operai) della Renania. Dopo che la rivista fu soppressa perché

ritenuta troppo radicale, Marx si trasferì a Parigi dove conobbe Engels, venne da qui espulso

poiché ritenuto radicale in quanto difendeva gli operai. Andò così a Bruxelles dove scrisse il

manifesto ed entrò a contatto con idee comuniste. Inizialmente Marx fu un filosofo

Da Hegel, Marx, mutuò il concetto di dialettica:

hegeliano. posta una tesi si crea una antitesi

e si arriva ad un livello superiore, al superamento di entrambe, sia della tesi, sia della

antitesi con la conseguente affermazione di un altro concetto, la sintesi. Il Comunismo

rappresentava il superamento della società capitalistica nata con la rivoluzione industriale, la

quale dispiegandosi aveva prodotto delle contraddizioni. La dialettica (da dialogo): è un

percorso che diventa processo mediante il quale si giunge ad un altro risultato. La dialettica

si fonda su tre momenti: conservare, far scomparire, portare ad un livello superiore. Il

comunismo rappresentava per Marx un livello superiore rispetto al capitalismo; il comunismo

avrebbe superato le contraddizioni che il capitalismo aveva prodotto nel corso del suo

processo. alienazione.

Oltre che il concetto di dialettica, Marx mutò anche il concetto di

Hegel sosteneva che quando si produce un oggetto (nel lavoro industriale) questo oggetto si

fa altro rispetto al soggetto che lo ha prodotto: io produco un oggetto. Dopo la produzione

tale oggetto non mi appartiene più per una serie di ragioni. Il concetto di alienazione viene

fatto coincidere da Hegel con il concetto di oggettivazione (il farsi altro dell'oggetto prodotto,

rispetto a chi lo ha prodotto). Se un artigiano realizza un prodotto, difficilmente quel prodotto

(benché l'artigiano ne perda la proprietà) si fa completamente altro rispetto all'artigiano.

Questo perché nel prodotto realizzato artigianalmente rimangono dei segni distintivi, come

la firma dell'artigiano o della sua bottega, che invece il prodotto industriale perde.

Marx tuttavia non è d'accordo con quanto afferma, il quale come detto fa coincidere il

concetto di alienazione con quello di oggettivazione. Per Marx non è il lavoro industriale in

quanto tale che produce alienazione. L'alienazione per Marx è il prodotto del lavoro sfruttato.

Marx introduce una categoria che Hegel non aveva considerato, cioè esiste l'alienazione

quando il lavoro viene fatto in determinante condizioni, ossia solo quando vi è sfruttamento.

Per Marx l'alienazione non è un derivato del lavoro in quanto tale. Una persona può lavorare

senza sentirsi alienata. Di contro ci si può sentire alienato quando si capisce che qualcun

altro sfrutta il mio lavoro.

Quando si supera l'alienazione? Secondo Marx ciò avviene quando il lavoratore, in particolare

l'operaio, mette in atto un processo di autocoscienza, cioè quando l'operaio capisce che lo

stanno sfruttando e cerca di riappropriarsi del suo lavoro. Affinché ciò si potesse realizzare

Marx auspicava la lotta di classe.

Marx fa una netta distinzione tra la classe in sé e la classe per sé. Con il concetto di classe in

sé si intende l'appartenenza ad una determinata classe sociale, serve per indicare il lavoro

che si svolge e la posizione che si occupa, es. l'imprenditore; classe per essere significa che

la classe prende coscienza della posizione in cui si trova, quindi della posizione in cui si è

sfruttati (classe per se). Il concetto di “classe per se” non si sviluppa nella prima fase

dell'industrializzazione, quando gli operai iniziarono a recarsi nelle città, bensì

successivamente, quando gli operai presero coscienza della loro forza numerica, della loro

numerosità e da quel momento ingaggiarono una lotta per la loro classe sociale, acquistando

coscienza di ciò che erano. Questa è una differenza sostanziale. La classe è un concetto

legato al capitale economico.

Marx appartiene a un filone di pensiero che si chiama materialismo storico, cioè studiava la

società a partire dalle condizioni materiali, così come esse si sono storicamente determinate,

come materialmente le persone vivono. In Marx sono poi fondamentali i concetti di struttura

e sovrastruttura. La struttura di una società

è data per Marx dai rapporti di produzione e dalle forze produttive. I rapporti di produzione si

generano in base alla divisione del lavoro sociale, quindi i rapporti di produzione tra

borghesia e proletariato saranno rapporti diseguali o meglio. Secondo Marx la struttura

determina tutto il resto, la sovrastruttura è secondo Marx qualcosa che non possiede una

propria storia ma è un derivato della struttura, dei rapporti di produzione. Della

sovrastruttura fanno dunque parte le istituzioni giuridiche, i rapporti religiosi, le Università.

Le parti che compongono la sovrastruttura cambiano da società a società. Ad esempio un

carcere americano sarà sicuramente diverso da un carcere italiano.

Per Marx il capitale è quella cosa che genera differenza di classe. Il capitale può essere di tre

tipi:

1. capitale economico, ossia divisione della società in base a quanto si possiede;

2. capitale culturale, viene fatta una divisione soprattutto in base agli studi che vengono

fatti. Esso è legato al possesso di titoli legati alla società. Può essere anche la cultura

che uno possiede, al di la dei titoli che uno acquisisce;

3. capitale sociale, ossia le reti di relazione all'interno della società. Il capitale sociale

sono le reti relazionali che si possono attivare all'interno della società, soprattutto in

base al concetto di fiducia ovvero un'aspettativa positiva per l'attore sociale maturata

in condizioni di incertezza, cioè l'attore sociale non ha la certezza che tale fiducia sia

ben riposta. Se la fiducia viene tradita si rovina il rapporto, in quanto si avevano altre

aspettative. Si può generare capitale sociale se si crea cooperazione con gli altri

attraverso la fiducia. Di conseguenza la fiducia genera anche capitale economico.

Per Marx il capitale viene dato dal lavoro accumulato e dai rapporti sociali di produzione,

quindi rapporti tra borghesia e proletariato.

Per avere capitale non basta investire denaro nella produzione; per avere capitale dovrò

ottenere una maggiore somma di denaro rispetto alla somma di denaro investita

inizialmente: società capitalistica = D(denaro) → M(merce) → D1(denaro aumentato).

Il profitto deriva dal pluslavoro speso dall'operaio per produrre la merce, è una parte della

giornata lavorativa dell'operaio che non viene retribuita mediante il salario, producendo

quindi per il capitalista il plusvalore.

C'è solo una cosa che può produrre plusvalore: il lavoro dell'uomo, perché le macchine hanno

costi di manutenzione e devono essere usate dagli uomini. Per Marx è la forza lavoro che

produce valore. Se ad esempio 8 h di lavoro sono sufficienti ad un operaio per essere

ripagato del suo stipendio (lavoro salariato), ad esso (operaio) sono richieste, da parte del

capitalista, 2 h in più (non pagate) per generare plusvalore. Questo è tutto lavoro sfruttato.

Concetti nel ragionamento di Marx

Capitale culturale → espressione del sociologo francese, sono i crediti che acquisiamo attraverso le informazioni

che riceviamo. Se si vede che ci sono delle disparità sociali, si cerca di eliminarle. Non è vero che un'appartenenza di

una classe sociale meno abbiente equivale al suo grado di cultura;

Capitale sociale → è dato dalle reti di relazioni che uno riesce a costruire basato sulla fiducia. È ciò che in Italia,

rimanda sul concetto di classi, ha portato alla creazione delle industrie in Emilia Romagna, idea di cooperazione

usata anche per produrre. In Sardegna non c'è perché si dice che siamo molto conflittuali.

Non esiste un solo capitale, ne esistono altri due: sociale e culturale.

Concetto di classe, a scuola l'appartenenza delle persone è fondamentale per cercare di eliminare le differenza;

Materialismo storico → gli studiosi studiavano la realtà a partire dalle condizioni materiali della società, così come

si sono determinate. Significa dove materialmente la gente vive e come queste condizioni si sono determinate

storicamente;

Struttura → in una società è data dai rapporti di produzioni e forze produttive che si generano in base alla divisione

del lavoro sociale. Questi sono i rapporti tra le classi sociali (borghesia e proletariato) in base alla divisione del

lavoro. Sono rapporti diseguali tra le due classi sociali. Durkheim ci parla di divisione sociale ma non di rapporti di

produzione, che sono diseguali tra chi comanda e chi esegue. Secondo Marx la struttura determina tutto il resto della

società;

Sovrastruttura → deriva dalla struttura, è qualcosa che non possiede una sua storia propria, ma è un derivato dei

rapporti di struttura della società. Anche

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ang18 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Deriu Romina.