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Fortunatamente gli uomini non infliggono tutte le sofferenze che potrebbero alle proprie mogli
Ciò basta ai detrattori della subordinazione per dire che va tutto bene: credono che vi sia un'autorità morale superiore che ordini tutto per il meglio. Ma ciò significa regolare le leggi sui più buoni quando invece dovrebbero basarsi sui più cattivi. Non possiamo sapere come un uomo si comporterà in casa da come si comporta fuori casa: di fatto si dà un potere assoluto nel potenziale peggiore degli uomini. Inoltre i peggiori istinti vengono tenuti a bada se non solleticati: con questo potere vengono riportati alla luce, a galla.
Si dice che la donna potrebbe difendersi rendendo la vita un inferno: ma ciò sarebbe possibile solo con i migliori mariti. Di fatto una ingiustizia degna di una donna cattiva e non amabile. È l'affetto che si sviluppa con il tempo, l'amorvolezza, la cura e le richieste e le preghiere che leniscono la.
situazione. Ma tutto questo non è sufficiente a compensare la perdita della libertà e di ciò che le spetta: i diritti. Si potrebbe dire, dice Mill, che non esiste società in cui non vi sia un superiore ed un subordinato: ciò non è vero, basta guardare agli affari. Che dunque il matrimonio si regoli così, senza alcuna regola di azione e comportamento e competenze già scritte per legge, ma che siano i coniugi a sceglierle in base alle inclinazioni e preferenze. In questo modo il matrimonio diverrà la miglior scuola di civiltà morale: i mariti, gli uomini, impareranno e saranno educati a non considerare la propria volontà come assoluta e saranno meno arroganti; alle donne verranno garantiti i diritti e non dovranno più ricorrere a cattivi sotterfugi per ottenerli, visto che se non glieli dai implicitamente riconosci che quelli che possono avere sono quelli che essi riusciranno a guadagnarsi, ad avere, ad ottenere.direzione della modernità è quella di erodere queste differenze per creare una società di eguali (socialismo?), rispetto al passato dove prevalevano le differenze adesso queste vengono livellate ed eliminate. Di fatto l'attuale condizione del matrimonio è il peggior ostacolo al progresso, o perlomeno uno dei maggiori. Molti uomini, nell'attuale condizione legislativa, vivono nell'eguaglianza. Il problema è che molti mariti ritengono lo stesso che la legislazione vada bene così come è. Non si rendono conto che gli altri non sono come loro e che comunque, per legge di natura, un potere così forte ne reclama altro e va a riversarsi su chi è più vicino, e che inoltre in una situazione di subordinazione si crea un sentimento di disprezzo per l'inferiore. Neanche la religione cattolico cristiana impone questa condizione e che non vi sia un miglioramento, anzi essa tende a favorire il progresso, suggerisce il.milgioramento. È dunque necessario creare parità di condizione nel matrimonio. Per farlo la donna deve poter disporre delle proprie proprietà, del proprio denaro e della propria eredità se la ha. Questo perché la possibilità della donna di guadagnare e di realizzarsi tramite il lavoro fa parte della dignità della donna.
Capitolo III – Sulla natura e la funzione pubblica:
Introduzione
Riprendendo il capitlo II, sul matrimonio, Mill sostiene che questo serve a confinarle fra le mura domestiche di modo che siano interdette dalla sfera pubblica. Questo anche perché l’uomo non è ancora pronto a vivere con qualcuno che gli è uguale accanto.
In passato si giustificava dicendo che ciò era utile per la società (cioè che era utile per gli uomini, vedi la Tesi di Trasimaco). Oggi lo si fa dicendo che sono incapaci.
Ma se fosse davvero così, non solo bisognerebbe ammettere e dimostrare che non vi
è donnacapace, ma che la migliore di esse è comunque peggiore del peggior uomo sulla faccia della terra. Chiaramente non è cosi e l’esperienza ce lo dimostra. Ma passiamo, ora, dice Mill, alla vera natura e funzione pubblica dell’argomento.Suffragio
Il primo argomento è particolare: riguarda l’accesso al suffragio. Difatti il diritto al voto nonsiginifica necessarimente poi poter concorrere per la carica in questione. Garantire il diritto di voto, quindi il suffragio, è garantire e dare un sistema di autodifesa a tutti chenon puà essere negato. Inoltre, se la legge sostiene che la donna è in grado di scegliersi il marito, implicitamenteciò vuoldire che è in grado di scegliere un rappresentante, quindi di votare. Inoltre, se votasse, probabilmente voterebbe il partito della classe di provenienza, quindi quelloche è anche del marito.
Accesso alle questioni pubbliche
Altra questione è quella
Dell'accesso alle funzioni pubbliche: ogni volta che una donna ricopre un incarico dimostra di essere adatta a farlo. In questo senso l'esperienza non ha ancora parlato: non sappiamo se possono essere dei Michelangelo, degli Omero, o degli Aristotele. Sappiamo però che possono essere ottime condottiere, come Giovanna d'Arco, o ottime regnanti, come la regine Elisabetta fu. Difatti la legge vieta alle donne proprio ciò che si è sicuri che esse sanno far bene. Addirittura, c'è un detto secondo cui sotto il miglior re governa una donna e viceversa. Al di là del fatto che ci sono stati uomini, come Carlo V, che hanno affidato incarichi politici di altà importanza alle donne con successo, e che appunto ci sono state ottime regnanti, e molti cattivi sovrani, se il detto fosse vero dimostrerebbe che le donne hanno maggior capacità pratica, che è quella necessaria per il buon governo e di giudizio nel scegliere i collaboratori.
al governo. Se queste donne sono state all'altezza è stato anche grazie al fatto che alle donne di alto rango è consentito la stessa educazione e interessi degli uomini: ciò dimostra che non c'è assolutamente niente di dato per natura. Capacità pratica Se osserviamo la donna per come è adesso, notiamo che essa ha grande capacità pratica, per come viene educata, il che significa grande capacità di apprendimento veloce di intuizione, tutte doti necessarie al buon governo. Anzi, in questo senso vedono più degli uomini, che aspettano già ciò che vedono hanno una percezione distorta. La donna può quindi così correggere degli errori ed inoltre, con la sua propensione pratica, può anche essere utile in filosofia là dove vi siano derive metafisiche (che mi illaborrisce) e nella trasposizione dalla teoria alla prassi, alla pratica. Suscettibilità nervosa Si potrà obiettare che hanno unamaggiore suscettibilità nervosa (l'isteria). Molti uomini hanno il medesimo problema e non sono esclusi dai pubblici uffici. Inoltre la maggior suscettibilità nervosa, contrariamente a quanto si pensi, è l'elemento essenziale per raggiungere il successo. Infatti permette di elevarsi sopra se stessi e compiere degli sforzi straordinari (si ricollega al capitolo tre di On liberty dove parlava degli impulsi e dei desideri che se ben corretti e sorretti da una coscienza forte e non debole, garantiscono un carattere energico necessario agli uomini di genio). Dimensioni del cervello C'è chi sostiene che però le donne hanno un cervello più piccolo: ciò non è vero e comunque la qualità di un organo non è data dalla sua grandezza, ma dal suo uso. Allora si potrebbe dire che l'uomo, essendo più grosso, ci mette più tempo a far affluire sangue al cervello ma che a quel punto a piùresistenza. Tutte queste, dice Mill, sono solo congetture ed invita ad attenersi ai fatti esterni. L'artificiosità e i fattori esterni Se guardiamo ai fattori esterni, notiamo che quasi ovunque l'artificiosità ha sostituito la natura, dunque è difficile capire quale può essere la vera natura di una persona. Questo soprattutto in Inghilterra, un po' meno in Francia (i francesi hanno infatti una percezione più distorta rispetto agli inglesi in questo senso). È necessario dunque capire quali sono le cause artificiali esterne che agiscono sulla formazione dell'individuo in modo da tentare così di comprendere come sia in natura. Produzione di opere e fattore tempo ed educativo Su questa base, ci si potrebbe chiedere perché le donne non hanno ancora prodotto niente di rilievo sul piano filosofico, scientifico e artistico. In primo luogo bisogna non scordarsi che l'esperienza non ha ancora parlato: diamogli tempo. Làinvece dove gli è stato dato modo di cimentarsi, esse si sono dimostrare all'altezza delle aspettative. Ciò che manca è l'originalità, cioè la capacità di portare idee nuove che generino una nuova epoca del e nel pensiero. Ma per farlo, al giorno d'oggi, è necessaria una grande erudizione, per cui non lamentiamoci visto che le donne sono state appena ammesse ed è difficile anche per gli uomini raggiungere questo standard. Se ci spostiamo sul piano concreto, e guardiamo alla letteratura si vede che esse copiano quella degli uomini, esattamente come i romani fecero all'inizio con i greci: si copia ciò che viene prima. Anche qui, diamogli tempo di emanciparsi. Altro esempio è quello delle belle arti, dove sono state sempre predisposte ad inclinarsi dall'uomo: qui il problema è che non le si permette di passare da uno stato dilettantistico ad un professionistico. Come se poi tutto ciò nonfosse sufficiente, c'è il fattore tempo: non le è concesso di dedicarsi con il giusto tempo a tutto questo perché devono prendersi cura della casa, degli affari sociali, dei figli ed essere attrenti. E tutto questo non è neanche, dice Mill, creduto valido come giustificazione per l'assenza di tempo.
Inoltre la loro educazione le ha rese prive dell'avidità per la celebrità, rendendole soddisfatte nella cerchia familiare e del proprio uomo.
Qualità morali
Se passiamo poi alle qualità morali queste sono tutte in loro favore: la schiavitù corrompe più lo schiavista dello schiavo.
Ma allora, perché il peggiore deve governare il migliore, si chiede Mill?
Conclusione
È dunque necessario attuare questi provvedimenti e far si che anche gli uomini, i mariti si uniscano, anche perché potrebbero fermare tutto questo movimento di progresso.
Capitolo IV - Benefici generali:
Il capitolo si apre con una
domanda: "l'umanità starebbe meglio se vi fosse l'uguaglianza fra i sessi?"