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Johann Wolfgang Goethe
La Vita
Johann Wolfgang Goethe nacque a Francoforte sul Meno nel 1749 , da un agiata famiglia. Il padre, un consigliere imperiale, colto e
curioso di ogni sapere, e la madre, giovane e intelligente, furono i suoi primi precettori; da loro apprese piu lingue (anche l’italiano) ed
ereditò la passione per la letteratura. In seguito ad una lunga malattia che lo aveva costretto a ritornare a casa a Francoforte, Goethe
terminò gli studi giuridici Strasburgo. Qui strinse amicizia con Gottfried Herder, uno dei principali teorici e divulgatori dello Stum und
Drang, il movimento letterario e culturale che fiorì in Germania tra il 1770 e il 1785 e che, in opposizione al razionalismo illuministico,
esaltava la passionalità, l’istinto e il sentimento.
Goethe ne fu per qualche anno l’esponente piu fecondo e creativo; si ricordano:
• la produzione di inni del cosiddetto Ciclo del Viandante (composti tra il 1772 e il 1777);
• il monologo intitolato Prometeo (1773) in cui l’autore esalta la figura del titano che si era ribellato agli dei per amore degli uomini;
• il romanzo pastorale I Dolori del Giovane Werther (1774), con il quale Goethe diventava il dominatore incontrastato della scena
letteraria tedesca.
Nel 1775 Goethe si trasferì a Weimer, accettando un incarico di ministro e consigliere del duca Karl August di Sassonia-Weimer. In questi
anni Goethe fu intento alla sua opera maggiore, il Faust (1783-1832), è inizio la composizione di un romanzo che nella stesura definitiva si
intitola Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister. Si dedicò anche alla composizione di due celebri BALLATE:
• Il pescatore (1778)
• il Re degli Elfi (1782)
E degli inni:
• Limiti dell’umano (1778)
• il Divino (1783)
Il 3 Settembre 1786, all’apice della sua carriera politica, Goethe lasciò Weimer per intraprendere un viaggio in Italia, la cui cronaca apparve quarant’anni dopo nel volume
Viaggio in Italia (1828). Furono due anni contemplazione di arte e cultura e di intenso lavoro letterario: le Elegie romane (1789), riprese il Fausa e versificò l’Ifigenia in Taurine
• le Elegie romane (1789)
• il Faust (1782)
• L’Ifigenia in Tauride (1787)
Tornato a Weimer nel 1788, Goethe si distaccò dalla corte e dalla società, dedicandosi unicamente all’attività letteraria. Anche la fase senile della vita di Goethe fu
caratterizzata dalla varietà dei suoi interessi, da un’intensa produzione e da alcune relazioni d’amore. Nel 1809 pubblicava Le Affinità elettive, un esempio di ROMANZO
PSICOLOGICO, che tratta di due coppie che vincano cerca un piu aiuto legame d’amore. Nel 1814 iniziò a stendere la sua autobiografia intitolata Poesia e verità; nel 1819
pubblicò una raccolta di liriche nate in seguito a uno studio appassionato della civiltà orientale: Divano Occidentale-orientale. Solo poco prima della morta (1832) suggellò
l’opera capitale della sua vita, il Faust, con la seconda parte.