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ORGANIZZAZIONE DELLE FIBRE MUSCOLARI STRIATE CARDIACHE 4

Sono striate quindi si può notare nettamente un sarcomero e la presenza di

numerosi mitocondri (i mitocondri del cuore sono i più grandi del corpo perché

il cuore ha bisogno di un grande apporto energetico per funzionare). Anche nel

cuore è molto sviluppato il reticolo sarcoplasmatico ma nel cuore non si

formano le triadi ma si formano le DIADI all’altezza delle bande Z. Inoltre, i

punti di contatto tra le fibre cardiache sono composti da un complesso di

giunzioni (strie chiamate scalariformi). Se le giunzioni sono multiple (in

associazione) si parla di complesso o sistema di giunzioni ed è quello che

accade tra le fibre cardiache. Questo sistema è composto da vari tipi di

giunzioni : aderenti (A – DESMOSOMI cioè macula aderente) e comunicanti (C).

E’ da ricordare che le fibre muscolari ventricoli sono più robuste di quelle degli

atri (in particolare quelle del ventricolo sinistro). Aldilà del tessuto muscolare

vero e proprio, il cuore è composto da un tessuto di conduzione (nodo del seno,

atrio-ventricolare- fascio di His). A livello del cuore (che non è una ghiandola

endocrina) vengono elaborato i fattori natriuretici, che controllano le escrezioni

del sodio e dell’acqua e sono importanti nella gestione della pressione

arteriosa. Anche il rene non è una ghiandola endocrina ma produce

l’eritropoietina (che implementa la produzione dei globuli rossi e non ha molto

a che fare con la funzione standard del rene). Questo vuol dire che anche le

sedi non endocrine, producono dei fattori che agiscono come gli ormoni anche

a grandi distanze. TESSUTO NERVOSO

Morfologicamente e funzionalmente è il tessuto più complesso e il più

differenziato dell’organismo (la differenziazione è l’assunzione da parte delle

cellule di caratteristiche morfologiche, biochimiche e funzionali tali da

permettere di svolgere un’attività distinta dalle altre). Il tessuto nervoso è il più

sensibile a insulti esterni ed è quindi protetto (il sistema nervoso è protetto dal

cranio e dalle meningi). Deriva dall’ECTODERMA (l’epitelio deriva da tutti e 3 i

foglietti embrionali ; il connettivo e il muscolo derivano dal mesoderma). Nello

specifico deriva da una regione particolare dell’ectoderma chiamata

NEUROECTODERMA, in cui si delinea il TUBO NEURALE (la struttura primitiva

del tessuto nervoso). Il tessuto nervoso è composto da 2 tipi di cellule :

- Neuroni = sono cellule eccitabili e sono in grado di accogliere lo stimolo,

trasmetterlo e elaborare delle risposte (produrre degli effetti). I neuroni

sono molto numerosi (più di quanti ne servano) ma sono meno numerosi

delle gliali. Variano tra di loro in dimensione (i neuroni motori, situati

nelle corna anteriori del midolllo spinale, sono molto grandi – mentre ci

sono dei neuroni molto piccoli detti “granuli”). Viariano anche per la

forma del corpo cellulare (che può essere rotondeggiante, a forma di

pera). I neuroni sono composti da un SOMA (corpo cellulare) di forma

poligonale che generalmente presenta due prolungamenti :

1. dendriti = dendrita significa “albero” perché? Perché nascono da

una base e ad una certa distanza dal corpo cellulare si diramano

come un albero. Nei dendriti,l’impulso nervoso viaggia dalla

periferia verso il soma.

2. assoni = ha un calibro inferiore rispetto al dendrite ma mantiene

tale calibro lungo tutta la sua lunghezza. Inoltre non si ramifica ma

dal tronco principale possono partire delle collaterali ad angolo

retto. Nell’assone, l’impulso viaggia dal soma verso la periferia.

L’assone può essere avvolto da una guaina, cioè un rivestimento

denominato GUAINA MIELINICA, la quale ha la funzione di

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proteggere (serve da isolante) il prolungamento e di velocizzare la

conduzione dell’impulso (conduzione saltatoria). È importante

ricordare che quando si parla di FIBRA NERVOSA, in

istologia, si intende l’assone con la guaina. La guaina

mielinica è formata da cellule gliali : nel SNC si forma a partire da

oligodendrociti mentre nel SNP si forma a partire dalle cellule di

Schwann. Le cellule di Schwann hanno un rapporto di 1 : 1 con

l’assone (quindi possono mielinizzare un assone per cellula) ;

invece gli oligodendrociti possono mielinizzare più assoni (anche 3

assoni a volta).

Come fa la guaina mielinica ad avvolgere l’assone? La cellula di Schwann

(o l’oligodendrocita) si avvicina e avvolge l’assone fondendosi con esso

costituendo una struttura chiamata MESASSONE. Questo mesassone

comincia a girare più volte intorno all’assone formando vari strati

concentrici. La guaina mielinica è lipoproteica proprio come la membrana

plasmatica. L’assetto della guaina mielinica, la quale deve essere

compatta, è mantenuto grazie alla presenza di proteine come la PQ, la

MBP e la PMP 22 (alterazioni della mielina si vedono nella sclerosi

multipla). Inoltre più la guaina mielinica si avvolge intorno all’assone, più

sarà rapida la conduzione dell’impulso. Sempre in base alla presenza e

quantità di mielina si distinguono 3 tipi di fibre nervose : fibra mielinica,

amielinica e oligomieliniche (dove la mielina è poca e si avvolge poco).

Tuttavia fino ad un certo punto la cellula di Schwann finisce, quindi si

affianca un’altra cellula di Schwann e continuare la mielinizzazione : tra

una cellula di Schwann e l’altra vi è uno spazio amielinico chiamato

NODO DI RANVIER. È da ricordare che tanto più l’assone sarà fortemente

mielinizzato, tanto più saranno numerosi i nodi di Ranvier. Grazie alla

presenza dei nodi di Ranvier e della mielina la conduzione dell’impulso è

saltatoria e veloce. Se l’assone è amielinizzato, i canali ionici che servono

per la creazione del potenziale di membrana sono distribuiti lungo tutto

l’assone ; mentre se l’assone è mielinizzato, questi canali ionici sono

situati presso i nodi di ranvier (conduzione saltatoria).

Si possono classificare i neuroni sulla base dei loro prolungamenti in :

1. UNIPOLARE = composto dal soma e dal prolungamento assonico

(non ci sono dendriti).

2. BIPOLARE = composto dal soma al lato del quale vi è un dendrite e

un assone.

3. MULTIPOLARE = composto dal soma al lato del quale vi è un assone

e più dendriti. Un esempio è la cellula di Purkinje del cervelletto.

4. PSEUDOUNIPOLARE = composto dal soma, da un prolungamento

dal quale partono un dendrite e un assone.

I prolungamenti dipendono dalla funzione che la cellula deve svolgere (se

è un neurone sensitivo o motorio).

Indipendentemente dalla grandezza e dalla forma, il corpo cellulare ha

delle caratteristiche comuni a tutti i neuroni : tutti i neuroni sono

composti da :

1. nucleo molto voluminoso detto NUCLEO VESCICOLOSO (perché è

rigonfio come una vescica) che contiene un NUCLEOLO evidente. La

presenza di un nucleo voluminoso significa che la cellula nervosa è

impegnata in attività sintetiche. Inoltre,la cromatina all’interno del

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nucleo è dispersa quindi si può dedurre che è attiva la trascrizione

del gene (riconferma la funzione sintetica del neurone). Abbiamo

detto che il tessuto nervoso è stato da sempre classificato come

tessuto perenne. E se così fosse, necessiterebbe di una

componente riparatoria in caso di danneggiamento (proprio perché

non si può rinnovare). Le cellule nervose perenni sono soggette a

danneggiamento ed è questo il motivo per cui la cellula nervosa è

impegnata nella sintesi proteica. Un altro motivo per cui è coinvolta

nella sintesi proteica consiste nel fatto che alcuni neuroni

producono i neurotrasmettitori (sostanze impegnate nella

trasmissione dell’impulso nervoso) e altri secernono delle sostanze

che vanno a regolare altre aree come l’ipotalamo il quale produce i

fattori di rilascio (per esempio per le gonadotropine ipofisarie,

rilascia una sostanza di rilascio che si chiama GRLH e che va a

bersagliare l’ipofisi la quale va a bersagliare le gonadi). Ora

siccome questi fattori di rilascio sono di natura proteica, è

necessario che il neurone svolga attività di sintesi proteica. Il

nucleo è circondato da macchie denominate “sostanza tigroide” o

“corpi di Nissl” proprio perché sono visibili con la colorazione di

Nissl. Questi corpi di Nissl sono semplicemente che gli aggregati di

reticolo endoplasmatico rugoso.

2. RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO (o ergastoplasma)

abbondante, in cui si esplica la sintesi proteica.

3. MITOCONDRI per garantire l’energia necessaria

4. LISOZOMI per eliminare le sostanze e organelli di rifiuto

5. CITOPLASMA = il quale con qualsiasi colorazione (sia con

ematossilina, sia con eosina, sia con colorazione di Nissl) appare

intensamente basofilo.

6. APPARATO DI GOLGI in cui si ha il perfezionamento delle proteine

fabbricate dal reticolo endoplasmatico rugoso.

7. CITOSCHELETRO ben strutturato per mantenere la forma del

neurone. È composto da NEUROTUBULI e NEUROFILAMENTE. I

microtubuli dell’assone sono i responsabili del trasporto assonico

perché nell’assone non vi è il reticolo endoplasmatico rugoso,

tuttavia, nell’assone è necessario che alcune proteine viaggino dal

soma verso la periferia e questo può avvenire mediante il trasporto

assonico e quindi mendiante i microtubuli del citoscheltro. Oltre alle

proteine, lungo l’assone viaggiano le vescicole sinaptiche

contenenti i neurotrasmettitori, le quali devono raggiungere la

periferia per liberare il contenuto (neurotrasmettitore) e creare la

sinapsi. Nell’assone non c’è il reticolo endoplasmatico rugoso ma ci

sono i mitocondri, l’apparato del Golgi e lisozomi. Sempre riguardo

il trasporto assonico, esso è bidirezionale : è anterogrado e

retrogrado. Alcuni elementi come i mitocondri, viaggiano sia verso

la periferia sia verso il soma. Dal soma verso la periferia viaggiano

le vescicole sinaptiche e proteine. Dalla periferia al soma, invece

viaggiano i corpi multivescicolari (corpi danneggiati che devono

essere degradati dai lisozomi). L’assone è come un’autostrada e la

bidirezionalità è resa possibile ed è ordinata dai microtubuli, i quali

viaggiano in associazione a delle proteine definite MOTORI

MOLECOLARI : cinesina o chinesina e dineina (le quali si attaccano

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al microtubulo, il quale si accresce da un lato e diminuisce

dall’altro). Viene anche distinto un trasporto assonico veloce e

lento

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
12 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Biby1992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Lama Gina.