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Come si originano i tessuti a livello embrionale

Con la fecondazione lo spermatozoo raggiunge la cellula uovo a livello della tuba di Falloppio formando lo zigote che è diploide. Questa nuova cellula dà origine a una serie di divisioni; dopo 14 giorni lo zigote sarà diventato blastocisti quindi si sarà spostato dalla tuba di Falloppio all'utero e alcune cellule saranno disposte nella parte più esterna dove avverrà l'impianto, cioè l'involucro del utero endometrio accoglierà la nuova cellula che prenderà il nome di gastrula.

La gastrula ha un'organizzazione particolare in quanto presenta tre foglietti embrionali:

  • l'endoderma, il più interno
  • il mesoderma, quello intermedio
  • l'ectoderma, quello più esterno, da cui prenderanno origine tutti i tessuti tranne le cellule germinali.

TESSUTO EPITELIALE

Caratteristiche:

  • Le cellule possono avere diversa

[continua il testo...]

Le cellule sono molto vicine tra loro quindi è un tessuto cioè privo di vasi sanguigni.

Le cellule sono polarizzate, cioè presentano due strutture: una apicale (superiore) e una inferiore (basso-laterale).

Ha terminazioni nervose.

Si nutre sfruttando il tessuto sottostante, ossia il connettivo.

Le cellule poggiano sulla membrana basale, che nella parte superiore è di origine epiteliale e nella parte inferiore di origine connettiva.

Specializzazioni dell'epitelio:

  • Presenza di cheratina soprattutto nelle cellule più distanti, per protegger da abrasioni.
  • Sulla struttura apicale, i microvilli, rilievi che sporgono per agevolare il processo di assorbimento, e ciglia e flagelli, prive di proteine con la funzione di agevolare il movimento.
  • Sulla superficie basso laterale presentano strutture/giunzioni per far aderire le cellule l'una all'altra. Giunzioni aderenti tra le membrane.

plasmatiche delle due cellule si forma un ponte di proteine per tenerle serrate e resistere alle sollecitazioni laterali Occludenti tipica dei desmosomi, è una giunzione ancor più serrata della precedente e si crea in una zona ben localizzata (come bottone a clip) Gap tra le due membrane si creano ponti proteici che mettono in comunicazione i due citoplasmi per far passare acqua e ioni, senza andare nello spazio extracellulare.

Membrana basale è lo strato che divide il tessuto epiteliale da quello connettivo sottostante. Se vista con attenzione presenta 3 strati: 2 superiori di derivazione epiteliale (lamina basale) e 1 inferiore di origine connettivale (lamina reticolare)

EPITELI Possono derivare da tutti e 3 i foglietti embrionali:

3 tipi ECTO: cute, bocca,

Funzioni:

  • -rivestimento naso
  • -assorbimento MESO: rivestimento
  • -ghiandolare -secrezione vasi e sierose
  • -sensoriale (che non faremo)

Pag. 4 protezione respiratorio e digerente,

pancreas eEpiteli di rivestimento: riveste superficie esternadell’organismo o superficeinterna di organi cavi PAVIMENTOSO: celluleschiacciate, nuclei centrali con Classificazione: forma discoidale-forma delle cellule CUBICO: larghezza e altezza sono-numero di strati che le ugualicelluleformano nello spazio COLONNARE: altezza superalarghezza, i nuclei di forma tondasemplice o monostratificato:- o ovaleun solo strato di cellule, tuttevicine (principalmentefunzioni di scambio)-composto o pluristratificato:più strati cellule (funzione diprotezione) Vi sono poi delle eccezioni: PSEUDOSTRATIFICATO DI TRANSIZIONE Presenta diversa morfologia a secondaAssomiglia al pluristratificato che l’organo sarà vuoto o pienoma non si capisce le cellule Si trova nell’ultima parte dell’apparatoche forma hanno. escretore Si trova nell’apparatorespiratorio e tutte le cellulehanno contatto con la laminabasale, perciò è semplice Un esempio di tessutoepiteliale di rivestimento è l'epidermide. È pavimentoso composto. Le cellule dello strato più profondo entrano in contatto con la lamina basale e sono più sviluppate in altezza. Le cellule degli stati superficiali sono appiattite e distanti perché hanno subito un processo di morte; si sono riempite di una proteina, che gli fornisce maggior resistenza e quindi funzione di rivestimento, anche da processi abrasivi. È corneificato. Per questo motivo si dice che lo strato corneo sarà più spesso nelle parti più soggette ad abrasioni, come l'interno del gomito o del ginocchio. A contatto con la membrana basale troviamo delle cellule totipotenti capaci di rigenerarsi; intervallati invece troviamo i melanociti che danno colore alla nostra epidermide. Altre cellule presenti sono quelle del Langherans che sono dei macrofagi e svolgono quindi funzione immunologica: controllano che a livello della cute non penetrino batteri.
  1. Caratteristiche:
    • svolgono funzione di secrezione
    • mancano di vasi sanguigni Pag. 6
    • poggiano sulla membrana basale
    • le cellule sono a mutuo contatto
    • i prodotti della secrezione hanno funzione di lubrificare
  2. Come si formano:
  3. nell'epitelio di rivestimento si forma un'invaginazione che diventa sempre più profonda fino a formare una delle due strutture:

    • GHIANDOLA ENDOCRINA
    • GHIANDOLA ESOCRINA

    Si distacca dall'epitelio e la secrezione avviene nei vasi sanguigni e il secreto, una parte profonda ADENOMERO, prende il nome di ormone. Superiormente c'è il DOTTO che è il canale attraverso cui esce il secreto.

    GHIANDOLA ANFICRINA: in un organo convivono ghiandole endocrine e ghiandole esocrine

  4. Classificazione ghiandola endocrina
  5. Criterio: organizzazione delle cellule che la compongono

    • A follicoli, struttura alveolare chiusa su sé stessa e ha una cavità centrale es. tiroide
    • A cordoni, non ci sono cavità le cellule sono a

mutuo contatto in lunghezza es.

fegatoClassificazione ghiandole esocrineCriterio: numero di cellule che lo compongono

  • Unicellulari
  • Pluricellulari intraepiteliale o extraepiteliale (se si localizza nell'epitelio ed è capace di raggiungere il connettivo) INTRAMURALE: il secreto rimane all'interno dell'organo che lo ha

L'unità secernente prodottosi trova EXTRAMURALE: il secreto nell'epitelio attraverso i dotti può essere portato fuori (es. bile per il fegato)

Criterio: numero delle ramificazioni degli adenomi

  • semplici
  • ramificato

Criterio: numero delle ramificazioni del dotto escretore

  • semplici
  • composte

Criterio: forma della porzione secernente

  • Tubulare
  • acinosa
  • alveolare

Criterio: modalità di eliminazione del secreto

Criterio: natura chimica del secreto

  • Sierosa (fluido, ricco di acqua, enzimi e Sali minerali)
  • Mucosa (denso)
  • Mista (secreto sieroso e mucoso)

TESSUTO CONNETTIVOFunzioni: Pag. 8-trofica,

cioè di nutrizione per sé stesso e verso il tessuto epiteliale di difesa, grazie alle cellule immunologiche di riserva di metaboliti. Le cellule hanno tutte origini mesodermiche. 3 elementi costitutivi: Quelle fisse sono i fibroblasti (dette anche ubiquitarie) e hanno la funzione di produrre sostanza fondamentale e una popolazione cellulare formare fibre. Poi troviamo anche macrofagi, adipociti e mastociti. 3 tipi di fibra: una componente fibrosa - collagene, proteine distribuite parallelamente - elastiche, assemblarsi di proteine di elastina - reticolare, collagene disposto a rete, disordinato. Matrice amorfa e gelatinosa, costituita da acqua, ioni e sostanza fondamentale glicoproteine. Classificazione: Propriamente detti: hanno popolazione cellulare omogenea, varie fibre e sostanza fondamentale amorfa. Liquidi: popolazione cellulare tipica, no fibre, sostanza acquosa. Di sostegno: pochi tipi cellulari, fibre e sostanza fondamentale formano una matrice compatta. tessuto adiposo. IlIl tessuto connettivo specializzato costituito da adipociti, contenenti una grande quantità di grassi (trigliceridi). Distinguiamo il: - bianco, quello predominante, che svolge funzione di riserva/deposito e un ruolo di sostegno/struttura; gli adipociti sono voluminosi - bruno, ha principalmente funzione di produrre energia infatti è più abbondante nei neonati (fino ai 2 anni) poiché svolge funzione di termoregolazione tra l'ambiente dell'utero materno all'ambiente esterno; trasforma quindi gli acidi grassi in calore grazie alla termogenina. Gli adipociti sono più piccoli, sempre unico nucleo ma presenza di numerosi vacuoli. Il sangue fa parte dei tessuti connettivi liquidi; corrisponde a circa 7-8% del peso corporeo (70 kg circa 5 L). le fibre sono assenti e la composizione è strutturata: - 55% PLASMA componente liquida che contiene acqua, proteine, lipidi, glucosio e amminoacidi - 46% PARTE CORPUSCOLARE di cui 99% GLOBULI ROSSI 1%

GLOBULI BIANCHI:

  1. FISSE: fibroblasti, cellule ubiquitarie
  2. LASSO: più abbondante nell'organismo e con funzione di produrre sostanza, funge da riempimento e riserva di fluidi e fondamentale per le fibre, adipociti con funzione di deposito, melanociti
  3. DENSO: le fibre collagene sono raggruppate
  4. MIGRANTI: macrofagi, linfociti, granulociti in fasci (epidermide, nervi, ossa)

Hanno tutte origine mesodermica, quindi una cellula mesenchimale capace di differenziarsi in tutte le cellule del connettivo Pag. 9

Emopoiesi:

Si definisce il processo con cui tutte le cellule del sangue vengono sintetizzate a partire dal midollo osseo.

Le cellule del sangue:

Lo studio delle cellule del sangue viene eseguito in provetta viola, contenente EDTA che blocca la cascata coagulativa e quindi resta fluido; si pone una goccia su vetrino e con un vetrino copri-oggetti si esegue un trascinamento della goccia che, sottoposta a colorazione, sarà osservata al microscopio. Dall'osservazione vedremo:

GLOBULI ROSSI o ERITROCITI,

che occupano la maggior parte della cellula, hanno una forma a lente biconcava, un diametro di circa 7 μm e sopravvivono circa 120 giorni. Hanno la funzione di compiere gli scambi gassosi. Durante il processo di sintesi, dal midollo osseo, si perde il nucleo e negli ultimi passaggi diventa contenitore di una proteina emoglobina; sedurante l'oss
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossellacovi00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Dragone Teresa.