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Il ruolo del plasma nel corpo umano

Contribuiscono all'eliminazione di cellule infettate da virus e cellule tumorali. Il plasma è la matrice extracellulare del sangue. Ha un elevato contenuto in acqua (circa 90%) e contiene una varietà di soluti: proteine (albumina, fibrinogeno, globuline), elementi inorganici (sodio, calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, rame) e sostanze come lipidi, zuccheri, sostanze azotate... Non è solo un mezzo fluido per il trasporto delle cellule nel sangue, infatti la sua composizione determina il ritmo degli scambi di sostanze tra il sangue e i tessuti, ed è di fondamentale importanza nel controllo di molteplici parametri fisiologici.

Il tessuto adiposo

Quando le cellule adipose sono numerose e riunite in lobi, formano un tessuto connettivo speciale, detto tessuto adiposo. Esso rappresenta una notevole riserva di materiali energetici e costituisce un sistema di rivestimento coibente che evita la dispersione del calore interno, fornendo quindi una protezione.

meccanicae di sostegno.
  • Tessuto adiposo di deposito: varia considerevolmente in relazione allo stato nutrizionale dell'organismo.
  • Tessuto adiposo di sostegno: meno soggetto a variazioni e non scompare mai completamente. Si trova in alcune articolazioni, nell'orbita, nella loggia renale, sulla pianta del piede e nel palmo della mano.
La cellula principale del tessuto adiposo è l'adipocita, il cui nucleo occupa una posizione periferica nella cellula, risultando schiacciato. La sua forma è in rapporto alle dimensioni della goccia lipidica. Il RER è poco rappresentato e si organizza in piccole cisterne disperse nel citoplasma. Possiede un apparato di Golgi di piccole dimensioni, i mitocondri non sono numerosi, anche se sono più abbondanti nella regione perinucleare rispetto alle regioni più periferiche. La gocciola lipidica si estende nella cellula a discapito del citoplasma ed è sprovvista di membrana, ma la sua espansione e

Il tessuto adiposo è costituito da cellule specializzate chiamate adipociti. Queste cellule sono caratterizzate dalla presenza di una grande quantità di lipidi all'interno del loro citoplasma, che conferisce loro un aspetto "adiposo". Gli adipociti sono circondati da una membrana cellulare e la loro forma e stabilità sono controllate da una fitta rete di filamenti intermedi (vimentina).

Esistono due tipologie di tessuto adiposo:

  • Il tessuto adiposo uniloculare (bianco) varia in relazione allo stato nutrizionale dell'organismo. Gli adipociti contengono una grossa goccia lipidica, che occupa la maggior parte del citoplasma e confina il nucleo e i restanti organelli in periferia. Questo tipo di tessuto adiposo ha diverse funzioni, tra cui la riserva di sostanze energetiche, funzioni di supporto, la riduzione della dispersione termica e la regolazione del metabolismo e dell'appetito (tramite la leptina, che inibisce l'appetito e aumenta il metabolismo). Il tessuto adiposo uniloculare è anche caratterizzato da un'abbondante vascolarizzazione, con numerosi capillari sanguigni. Riceve sia i lipidi esogeni (assunti con la dieta) sia i lipidi endogeni (sintetizzati nel fegato).
  • Il tessuto adiposo multiloculare (bruno) è costituito da cellule più piccole rispetto al tessuto adiposo bianco. I lipidi sono presenti in numerose microgocce disperse in tutto il citoplasma.

frammiste a un grande numero di mitocondri. Il nucleo è in posizione più centrale e i mitocondri possiedono una speciale proteina che consente di produrre energia non sotto forma di ATP ma di calore, che viene ceduto al sangue circolante mediante la ricca rete vascolare presente nel tessuto. Il tessuto adiposo bruno è presente in prevalenza nei roditori e negli animali ibernanti. Riveste una notevole importanza nella regolazione della temperatura nei neonati e nei bambini piccoli. Alla nascita i meccanismi di regolazione termica non sono ancora pienamente funzionanti: il grasso bruno assicura un meccanismo di rapido innalzamento della temperatura corporea. Con l'aumentare dell'età e delle dimensioni del corpo, la temperatura si stabilizza e l'importanza del grasso bruno si riduce, tanto da diventare molto scarso o totalmente assente.

Sistema endocrino

Le ghiandole endocrine secernono sostanze (ormoni) che agiscono su tessuti e organi posti a distanza.

Gli ormoni vengono riversati nel sangue che irrora la ghiandola e trasportati a destinazione attraverso la circolazione sanguigna.

Esistono 2 classi di ormoni:

  • Steroidei (derivati dal colesterolo): gonadi, ghiandole surrenali.
  • A base proteica (amine, peptidi e proteine): tiroide, ghiandola pituitaria, pancreas.

Ghiandole endocrine unicellulari:

  • Cellule della mucosa gastrointestinale
  • Tracheobronchiale
  • Vie urogenitali
  • Cute
  • Alcune strutture endocrine pluricellulari (es cellule C della tiroide)

Ormoni peptidici del sistema endocrino enterico (nello stomaco e nell'intestino tenue):

  • Gastrina e serotonina: stimolano la secrezione gastrica e la motilità intestinale
  • Colecistochinina: stimola la secrezione degli enzimi pancreatici
  • Secretina: stimola la secrezione di bicarbonato e degli enzimi da parte del pancreas
  • Motilina: aumenta la motilità intestinale

Ghiandole endocrine multicellulari:

  • Ghiandole a cordoni

Le ghiandole cellulari solide sono formate da elementi cellulari che si dispongono in strutture allungate, chiamate cordoni, avvolte da una membrana basale spessa. Questa membrana è attorniata da una fitta rete di capillari sanguigni e da tessuto connettivo. Alcuni esempi di ghiandole cellulari solide sono le surrene, l'ipofisi, l'epifisi e il pancreas endocrino (isole di Langerhans).

Le ghiandole interstiziali sono formate da gruppi cellulari isolati o raccolti in piccoli gruppi. Alcuni esempi di ghiandole interstiziali sono quelle presenti nel testicolo, nell'ovaio e nella mucosa gastro-intestinale.

Le ghiandole follicolari sono ghiandole organizzate in follicoli, che sono elementi tondeggianti contenenti secreto e circondati da cellule ghiandolari cubiche. Un esempio di ghiandola follicolare è la tiroide.

L'ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale (SNC) che controlla le funzioni del sistema nervoso autonomo e del sistema endocrino. Inferiormente all'ipotalamo si trova l'ipofisi, che si suddivide in due parti.

La neuroipofisi contiene neuroni secretori che terminano in una rete di capillari fenestrati.

Questa è solo una parte del testo fornito, ma spero che ti sia utile!

nervose amieliniche sostenute da cellule gliali (pituiciti) e da stroma connettivale ricco di piccoli vasi.

Ormoni secreti: ADH (vasopressina, induce il riassorbimento di acqua nel rene, riducendo il volume urinario) e ossitocina (induce la contrazione dellamuscolatura liscia dell'utero durante il parto e delle cellule mioepiteliali nellaghiandola mammaria durantel'allattamento).

Adenoipofisi = le sue cellule sono diverse come dimensioni, forma e capacità di colorazione.

La tiroide è formata da due grossi lobi. Ogni lobo è formato da follicoli contenenti un liquido denso, la colloide, ricco di tireoglobulina. Nella colloide si trovano gli ormoni triiodotironina (T3) e tiroxina (tetraiodotironina, T4).

Gli ormoni tiroidei possono essere:

  • Cellule follicolari (tireociti): T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina), aumentano il metabolismo, aumentano ossigeno e il consumo di ATP, aumentano la temperatura corporea, influenzano la crescita e il corretto

sviluppo del sistema nervoso.

  • Cellule parafollicolari (Cellule C): Calcitonina; regola il metabolismo del calcio, inibisce il riassorbimento osseo degli osteoclasti - Promuove il deposito di calcio nelle ossa

Le paratiroidi secernono Paratormone (antagonista della calcitonina tiroidea) e contribuiscono a:

  • Aumentare il rilascio di Ca2+ nel sangue favorendo la demineralizzazione ossea.
  • Stimolare il riassorbimento tubulare di Ca2+ nel rene.
  • Convertire la vitamina D nella sua forma attiva.

Le ghiandole surrenali sono appoggiate al polo superiore dei reni. Sono composte da due formazioni strutturalmente e funzionalmente diverse: corticale (zona glomerulare, zona fascicolata e zona reticolare. Ormoni steroidei: aldosterone, cortisolo, corticosterone, testosterone ed estradiolo) e midollare (di derivazione nervosa. Ormoni: adrenalina e noradrenalina). Predispongono organismo a sforzi psichici o fisici intensi favorendo quindi l'aumento di: battito e gittata cardiaca.

ventilazione polmonare, pressione sanguigna e recupero di energie (glucosio e acidi grassi)

Il pancreas svolge un ruolo fondamentale per l'organismo. Esso è formato da una parte esocrina (indispensabile per lo svolgimento della digestione del cibo) e una endocrina, che prende il nome di isole di Langerhans (non confondere con cellule di Langerhans della cute, che appartengono al sistema immunitario).

Le Isole di Langerhans si suddividono in:

  • Cellule A: (20%) producono Glucagone e contribuiscono all'aumento della glicemia (glicogenolisi epatica).
  • Cellule B: (70%) producono Insulina e contribuiscono alla diminuzione della glicemia (accumulo di glucosio nel fegato).
  • Cellule D: (5-10%) producono Somatostatina e regolano la secrezione di insulina e glucagone (effetto paracrino), inibiscono la secrezione di GH ipofisario.
  • Cellule PP: (1-2%) producono il peptide pancreatico (PP) e regolano la secrezione esocrina del pancreas.

Organi linfoidi Le risposte

Le cellule immunitarie si dividono in due categorie principali: naturali o innate, dotate di minor specificità e che non si modificano in caso di successive esposizioni (neutrofili, eosinofili, basofili, monociti, macrofagi, mastociti e cellule dendritiche), e acquisite, nelle quali si ha elevata specificità di riconoscimento e aumenta di efficacia nel corso di successive esposizioni (Linfociti B e Linfociti T).

Il sistema immunitario è localizzato in:

  • Organi linfoidi primari (circolo sanguigno, midollo emopoietico, timo).
  • Organi linfoidi secondari (sistema linfatico, milza, tessuti mucosali).

Il timo è un organo linfoepiteliale di forma piramidale, responsabile della maturazione delle cellule T. È presente nel feto fino alla pubertà e va incontro a graduale involuzione nell'adulto. Differisce dagli altri organi linfoidi poiché è di derivazione epiteliale, non combatte le infezioni, ma è un "centro di educazione delle cellule-T".

Il testo formattato con tag HTML sarebbe il seguente:

noncontiene cellule B e produce un ormone, la timosina, importante nella“programmazione” dei linfociti T.

La regione corticale è costituita da cellule epiteliali, linfociti T (timociti) emacrofagi. In corrispondenza dei vasi le cellule epiteliali formano unabarriera emato-timica. La regione midollare è costituita da cellule epiteliali, linfociti T (timociti), macrofagi,cellule dendritiche e corpuscoli di Hassall (cellule epiteliali reticolari, cheratinizzate).

Il sistema linfatico è un sistema di vasi (linfatici) anatomicamente distinti dai vasi sanguigni, ma in certi punticomunicanti con essi, che trasportano un fluido detto linfa. La linfa è un liquido di drenaggio dei fluidiinterstiziali nei tessuti di colore chiaro, con un alto contenuto di acqua e numerose sostanze in soluzione.

Prima di gettarsi nel sistema vascolare, i vasi linfatici passano attraverso i linfonodi portandovi molecoleantigeniche in grado di attivare una risposta.

  • Il sistema linfatico è parte integrante del sistema immunitario.
  • Ha il compito di difendere l'organismo da agenti patogeni come batteri, virus e cellule tumorali.
  • È costituito da una rete di vasi linfatici che si estende in tutto il corpo.
  • La linfa, un liquido trasparente, scorre attraverso questi vasi linfatici.
  • Il sistema linfatico include anche i linfonodi, che sono piccole ghiandole a forma di fagiolo che filtrano la linfa e producono cellule immunitarie chiamate linfociti.
  • I linfociti sono responsabili della risposta immunitaria del corpo.
  • Il sistema linfatico svolge anche un ruolo importante nel drenaggio dei fluidi corporei, rimuovendo l'acqua in eccesso e le tossine dai tessuti.
  • È inoltre coinvolto nel trasporto dei grassi assorbiti dall'intestino tenue verso il flusso sanguigno.
Dettagli
A.A. 2020-2021
28 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nobody_scuola_1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Erreni Marco.