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DIMOSTRAZIONE
L'idea di fondo è che q è "il più grande numero di gruppi di cardinalità b che posso tirar via".
Chiamo B = {k ∈ N : k x b ≤ a} => insiemi candidati quozienti ∈ (prendi insieme B fatto da N per cui k x b sia sempre ≤ a, zero ci sta sempre, il più grande k che c'è è il quoziente).
Esempio: a=26, b=3 B = {0,1,2,3,4,5,6,7,8} => B = {k ∈ N : k x b ≤ a} ∈ Scelgo q = massimo(B) r = a - q x b (a meno che ho raggruppato)
Devo assicurarmi che q esista, e cioè che:
- B ≠ ∅ per ogni scelta di a e b;
- B limitato a destra per ogni scelta di a e b.
Sicuramente B ≠ ∅ perché 0 ∈ B, indipendentemente da a e b, infatti ∅ ∈ 0 x b = 0 ≤ a.
Inoltre B è limitato a destra perché a ≥ k, per ogni k ∈ B.
Multipli e divisori
Definizioni
Dati a e b in N, se esiste k ∈ N per cui a = k x b ∈ allora diciamo che:
- a è multiplo
- a è divisibile per b
- b divide a (si scrive anche b|a)
- b è un divisore di a (o anche un fattore di a)
- Se d divide a (quindi a è multiplo di d) e divide anche b, allora d divide a+b.
- Se d divide a e divide anche b, allora d divide anche a-b.
- 10∶ 3
- 10∶ (−3)
- −10∶ 3
- −10∶ (−3)
- Può un quoziente essere nullo?
- Può un resto essere nullo?
- Può un resto essere ≥ b? Può essere negativo?
Altri modi per dire la stessa cosa (sinonimi):
Lo zero non si può dividere per zero ma può essere trattato in queste uguaglianze
Divisori e operazioni
Non è difficile mostrare le proprietà seguenti.
Divisori con somma, sottrazione e prodotto
Siano a, b, d e n numeri naturali.
Es: 24 multiplo di 3 e 9 è multiplo di 3 allora 24+9 (33) è multiplo di tre.
DIMOSTRAZIONE- a=d×k, b=d×j a+b=d×(k+j) => la somma è un certo numero di volte d⇒
Es di prima. 24-3 =21 anche lui multiplo di 3(qui dobbiamo o chiedere a - b ≥ 0 o estendere in Z la nozione di multiplo)
DIMOSTRAZIONE- a=d×k, b=d×j a-b=d×(k-j)⇒
a=d×k a×n=d×(k×n)⇒LA DIVISIONE IN Z
Quanto visto in N si può ripetere in Z, con qualche piccola accortezza.
Definizione di quoziente e resto di una divisione in Z
Dati a e b, con a Z e b Z \ {0}, il quoziente q e il resto r della divisione di a diviso b sono due∈ ∈numeri interi per cui
a=q×b+r
0 ≤ r < |b| (resto maggiore di zero e minore del modulo di b se no sarebbe maggiore di 0 emaggiore di -5 che non esiste)
Attenzione al resto!
L’unica differenza con la divisione in N è che, dato che b non può essere negativo, nonchiediamo più che 0 ≤ r < b, ma 0≤ r < |b|.
Alcune divisioni
Utilizziamo la definizione di divisione in Z per effettuare le seguenti divisioni:
1. Tutto positivo
10∶ 3 ha quoziente 3 e resto 1, infatti
10 = 3 × 3 + 1.
Nelle altre
1. Con divisore negativo
10∶ (-3) ha quoziente -3 e resto 1, infatti 10 = (-3) (-3) + 1. (Quoziente x -3 più resto)
2. Con dividendo negativo
-10∶ 3 ha quoziente -4 e resto 2, infatti -10 = (-4) 3 + 2. (q x 3 + r)
3. Divisore e dividendo negativi
-10∶ (-3) ha quoziente 4 e resto 2, infatti -10 = 4 (-3) + 2.
La divisione in Z
Attenzione! In Z nella divisione a b∶
1. Il resto è sempre ≥0 (e < |b|)
Se b<0, non ha senso chiedere 0≤ r
2. Se cambio il segno del divisore, semplicemente cambia il segno del quoziente.
Se vale a=q×b+r
allora vale anche a = (-q) × (-b) + r
quindi se q è il quoziente di a: b, -q è quello di a : (-b), e il resto resta uguale nelle due divisioni.
3. Se cambio il segno del dividendo, non è vero che basta cambiare il segno del
quoziente! Vale solo se r = 0 (no problem)
Infatti se a = q × b
allora -a = -q × b.
Se invece r > 0 e a = q x b + r
allora è vero anche -a = (-q) × b - r (anche r negativo ma devo farlo diventare positivo)
ma dobbiamo ricordare che il resto deve essere ≥ 0.
Cambio segno del dividendo, se r ≠ 0
Se a diviso b (a e b entrambi positivi) ha risultato (q,r)
con r > 0, allora non possiamo dire che -a diviso b ha risultato (-q,-r).
Dovremo lavorare sull'uguaglianza -a = (-q) × b - r
Vediamolo graficamente. Anzitutto sappiamo che a diviso b dà (q,r)
inoltre -a = -q × b - r (moltiplico per -1 entrambi i membri)
ma vogliamo ottenere -a come un multiplo di b più una quantità positiva, non meno una quantità positiva.
Il "trucco" è togliere una quantità pari a b da -q × b
A questo punto posso scrivere -a = -(q + 1) × b +
scriverea = q ̄ × b + r ̄ < q ̄ × b + b ≤ a
Il che è assurdo non può essere q ≠ q ̄.⇒Rimane come sola possibilità per la non unicità, che esista r ̄ ≠ r tale chea = q × b + r ̄0 ≤ r ̄ < bil che non è possibile dato cher=a−q×bper nostra definizione, e per quanto appena scrittor ̄ = a − q × b .
Questo conclude la dimostrazione.
Domande varie
sì, tutte le volte che b>a (quando sono positivi)
Esempio 22:35 ha q=0 e r = 22, infatti 22 = 0 × 35 + 22
sì, tutte le volte che a è un multiplo di b
Esempio 35:7 ha q=5 e r = 0, infatti 35=5×7
no, per definizione di quoziente e resto della divisione
Errori di interpretazione
Molti studenti si confondono con le espressioni equivalenti• a
è divisibile per b; b divide a; b è divisore di a e dicono che tutte queste espressioni sono sempre vere (al che non si capirebbe perché abbiamointrodotto una definizione!). Quando dico che a è divisibile per a dico che a è k volte b. Chiedere se un numero è divisibile per un altro non vuol dire chiedere se si può fare la divisione (che si può fare sempre) ma se a (numero) è k volte b. La conf