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LEGIS ACTIO PER PIGNORIS CAPIONEM
! Actio usuale per i
• CREDITI PUBBLICI crediti avuti da
o Civitas Romana
! Municipium
! Colonia
!
CREDITI DI IMPOSTA dati in appalto a soggetti privati detti PUBLICANI
o Contro i debitori di canoni e corrispettivi (VECTIGALIA) di concessioni
! pubbliche
CREDITI PRIVILEGIATI aventi fondamento nel diritto amministrativo o nel diritto
o sacro
COME FUNZIONA? Consiste nel prendere possesso di una cosa del debitore a SCOPO DI
• COAZIONE AL PAGAMENTO e, quando questo manchi, di SODDISFACIMENTO
COME NACQUE? Dai MORES che consentivano l’uso della pignoris capio ai milites per la
• riscossione del loro stipendio loro dovuto e non corrisposto (AES MILITARE) e tra essi ai
cavalieri per la riscossione del denaro loro dovuto per l’acquisto del cavallo e dell’orzo
occorrente per l’alimentazione
PERCHÉ È LEGES? Anche se i VETERES non la consideravano actio, la si può considerare
• tale in presenza dei CERTA VERBA che la rendono un formulario solenne
Processo PER FORMULAS (II sec. a.C.-‐ III sec. d.C.) Risoluzione LAICA
! PROBLEMI DEL PROCESSO PER LEGIS ACTIONES: in un territorio sempre più grande, i rapporti tra i cittadini
• stranieri e romani si fece sempre più intenso e il processo per legis actiones rallentava e bloccava
enormemente gli stessi rapporti per i quali era da tempo intervenuto il PRAETOR PEREGRINUS
Rigido formalismo
o Vincolava le parti e il magistrato a dichiarazioni predeterminate e immutabili
!
Costo del procedimento
o Processo per soli cittadini romani
o Soltanto per pretese riconosciute dal IUS CIVILE
!
LEGIS ACTIONES ABOLITE, A PARTE
• IN IURE CESSIO
o MANUMISSIO VINDICTA
o In due casi è ammesso servirsi delle legis actiones:
o per danno temuto
! nel caso che si debba svolgere un processo innanzi ai centumviri
! quella relativa ai processi di EREDITÀ che si svolgevano nel rito della legis actio
• sacramento davanti al tribunale dei centumviri
REGOLAMENTAZIONE LEGISLATIVA
• LEX XII TABULARUM
o LEX AEBUTIA (130 a.C. avrebbe dovuto sostituire la legis actio per condictionem)
o LEX IULIA IUDICIORUM PRIVATORUM (contenente disposizioni minuziose sull’esecuzione delle
o sentenze, e altre materie di interesse processuale di cui l’editto pretorio non si occupava) 30 a.C.
ORATIO DIVI MARCI (II sec. d.C.) (istituto dell’appello)
o
CARATTERI GENERALI DEL PROCESSO FORMULARE
• PROCESSO DI COGNIZIONE: STADIO IN IURE
o MAGISTRATO: mantiene la propria funzione giurisdizionale di sovrintendenza autoritativa, che si
! estrinseca nel potere di emettere provvedimenti a carattere decisorio; formulava le regole di
diritto alla luce delle quali doveva essere risolto ciascun caso
Accoglieva la domanda
• DARE IUDICIUM: atto di natura decretale, espressione di potere di comando nel
o caso concreto (tutte le azioni concesse caso per caso, al di fuori delle promesse
generali scritte nell’editto, sono dette ACTIONES EX DECRETO, azioni da decreto);
EMANA dunque la formula
FORMULA o IUDICIUM: documento SCRITTO nel quale
!
DARE IUDICEM: nomina il giudice, scelto dalle parti in albo curato dallo stesso
o magistrato o scelto da lui stesso nel caso in cui le parti non fossero arrivate ad un
accordo
IUSSUS IUDICANDI: conferimento al giudice del compito di emettere il
! giudizio (potere di interesse pubblico)è incaricato di condannare il
convenuto CON LE NORME (DECRETA) STABILITE DAL MAGISTRATO se la
pretesa dell’attore apparirà fondata e di assolverlo in caso contrario
è fissata la pretesa dell’attore
o CONCEPTA VERBA: sono fissate le regole di diritto dal pretore (qui nasce il ius
o honorarium) che il giudice deve seguire
Rifiutava la domanda
• DENEGATIO ACTIONIS: diniego del giudizio per inammissibilità e improcedibilità
o dell’azione che equivaleva al rifiuto di nominare il giudice. Questa Actio era usata
La ragione gli risultava non essere tra quelle riconosciute
! La ragione fatta valere era fra quelle riconosciute, ma riteneva che la sua
! realizzazione avrebbe condotto a conseguenze inique
1. Sui iuris, minore di 25 anni, citato in giudizio da persona che aveva
approfittato della sua inesperienza, convincendolo ad assumere un
obbligo gravoso senza un proporzionato vantaggio
2. Modus del negozio sbagliato anche se iuris civilis giusto
PROCESSO DI COGNIZIONE: STADIO IN IUDICIO: In diritto romano il processo di cognizione può essere
o definito come quel giudizio in cui il giudice è chiamato ad accertare la situazione di fatto esistente tra le
parti in controversia
TIPOLOGIE
! IUDICIA QUAE IMPERIO CONTINENTUR devono essere decisi entro l’anno di carica del
• magistrato che ha presieduto alla fase in iure
IUDICIA LEGITIMA a Roma, tra cittadini romani, davanti ad un giudice unico; devono
• essere decisi entro 18 mesi dalla litis contestatio
CARATTERISTICHE
! Assenza di Solennità (non è nemmeno necessaria la presenza delle parti)
• Svolgimento ORALE
• L’onere della PROVA spetta all’attore, e per le EXCEPTIONES al convenuto
• PROBATIONES ARTIFICIALES (logica-‐retorica)
o PROBATIONES INARTIFICIALES (prova oggettiva-‐oggettivabile)
o
GIUDICE: doveva limitarsi a INDAGINI SUL FATTO perché il diritto