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OBBIETTIVO 4: La produzione delle norme giuridiche

REGOLE GIURIDICHE = regole da far rispettare da parte dell'intero gruppo sociale (colpendo le eventuali trasgressioni mediante le apposite sanzioni)

Queste regole:

  • non nascono spontaneamente (mediante la formazione di consuetudini)
  • non vengono imposte da autorità sovrumane (es: i dieci comandamenti)
  • non sono ricavate per deduzione da astratti principi di giustizia o dalla natura umana

Quindi, il DIRITTO non è un "diritto naturale" o un fatto di sola razionalità.

Quindi, le regole giuridiche vengono prodotte dal gruppo sociale in modo volontario e consapevole attraverso apposite procedure, cioè gli ATTI GIURIDICI NORMATIVI o atti fonte.

FONTE DEL DIRITTO = ogni atto (o fatto) idoneo a produrre norme giuridiche.

Un'eccezione è costituita dai paesi con sistemi di common law, di origine anglosassone, in cui la base del diritto è formata da regole e principi elaborati dai giudici.

attraverso le sentenze queste regole formano il diritto comune che viene integrato poi da norme legislative, prodotte consapevolmente. Ciascuno si inserisce in un sistema giuridico già costituito la questione della sua partecipazione alla formazione delle regole si pone soltanto in relazione alla modifica ed allo sviluppo del sistema giuridico, a partire dal momento in cui raggiunge la necessaria capacità fisica e giuridica. È raro che ogni singolo componente del gruppo possa realmente partecipare alla produzione delle regole giuridiche il compito di elaborare e introdurre le norme da seguire è affidato (mediante altre norme giuridiche) a determinate persone (o gruppi di persone), che rivestono quindi nel gruppo una posizione di autorità o di potere. I poteri di decidere regole giuridiche spettano ad ORGANI (es: Parlamento, Governo, Ministri...) In concreto però, sono sempre le persone fisiche ad agire e decidere (es: titolari di

uffici). Quindi: esistono vari tipi o categorie di norme giuridiche:

  • NORME PRESCRITTIVE = destinate a disciplinare il comportamento delle persone
  • NORME-SANZIONE = prevedono le sanzioni da infliggere ai trasgressori delle norme o comportamenti
  • NORME di ORGANIZZAZIONE dei PUBBLICI POTERI = stabiliscono quali autorità e persone abbiano il compito di giudicare le trasgressioni e di applicare le sanzioni
  • NORME sulla PRODUZIONE GIURIDICA = stabiliscono quali autorità e persone possono decidere la creazione di nuove norme o la modificazione o l'eliminazione di quelle esistenti e con quali procedure ciò debba accadere. Esse regolano la conformazione e la localizzazione dei poteri e quando riguardano il potere normativo più elevato hanno carattere "costituzionale" (sono importanti per la costituzione del gruppo sociale)

Le norme sulla produzione giuridica sono molto importanti perché:

  • consentono di rinnovare le norme del sistema giuridico,
  • Qualora sia necessario, forniscono un criterio sicuro per riconoscere le norme giuridiche del sistema e per distinguere le altre norme (morali, di prudenza, di cortesia...).

    In una comunità organizzata e indipendente, le norme giuridiche sono poste attraverso le apposite regole di produzione giuridica del sistema considerato. Le norme sulla produzione giuridica valgono come criteri di riconoscimento delle norme giuridiche appartenenti ad un determinato sistema.

    L'ordinamento giuridico è l'insieme delle norme giuridiche di un gruppo sociale, in modo che questo gruppo sociale appaia giuridicamente organizzato.

    Un ordinamento giuridico contiene varie norme: norme-precetto, norme-sanzione, norme-organizzative, norme sulla produzione di norme giuridiche, ma anche norme sulla produzione (cioè sul modo di formazione e sugli effetti) di altri atti giuridici (atti privati, pubblici, leggi, provvedimenti e sentenze).

    Esistono diversi ordinamenti in...

    corrispondenza della pluralità e diversità dei gruppi sociali

    principio della PLURALITÀ DEGLI ORDINAMENTI GIURIDICI

    Tipi di ordinamenti:

    • ORDINAMENTI STATALI = ordinamenti giuridici dei gruppi sociali indipendenti (=gruppi ai quali nessuna autorità può prescrivere regole vincolanti, se non con il loro consenso), cioè i gruppi organizzati nella forma dello STATO ( gruppi costituiti da un popolo e sovrani entro un determinato territorio)
    • ORDINAMENTO INTERNAZIONALE = è costituito dalle regole che disciplinano i comportamenti degli Stati stessi nei loro rapporti reciproci
    • ORDINAMENTO CANONICO = complesso delle norme proprie della Chiesa cattolica (anche la Chiesa è un gruppo sociale dotato di un proprio diritto ma non va confusa con lo Stato Città del Vaticano il quale, essendo un vero Stato, costituisce un ordinamento giuridico a se stante)

    Molti studiosi considerano ordinamento giuridico l’ordinamento di qualunque gruppo sociale organizzato.

    senza nessun ulteriore requisito (es: sindacati, mafia…) <p>Questa tesi porta al paradosso secondo cui il giurista non assume come diritto ciò che l'esperienza comune gli insegna. Due caratteristiche fondamentali degli ordinamenti giuridici veri e propri sono: </p> <ul> <li>il carattere pubblico (= palese e non segreto) dell'ordinamento</li> <li>l'affermazione del proprio ordinamento come ordinamento giuridico da parte dei componenti del gruppo</li> </ul> <p>Entrambe le caratteristiche mancano, ad esempio, in ordinamenti come quello mafioso che quindi non può essere considerato un ordinamento giuridico. Poiché esistono più ordinamenti giuridici può accedere che l'uno prescriva ciò che l'altro vieta la qualificazione dei comportamenti (e il loro valore come prescritti o vietati) non è mai assoluta ma sempre relativa ad un certo ordinamento è il principio della RELATIVITÀ DEI VALORI GIURIDICI. Ad esempio, il comportamento di</p>

    una persona, cittadina di due Stati che si trovano in guerra traloro, può essere ritenuto atto di fedeltà per uno e tradimento per l'altro. Situazioni di conflitto si pongono anche tra un ordinamento giuridico e "norme" derivanti da convinzioni politiche, morali o religiose, o da regole di deontologia professionale (quindi il trasgredire una legge può rappresentare un fatto di massima moralità).

    6. Diritto e giustizia

    Le norme giuridiche di una comunità organizzata e indipendente esistono e si riconoscono in quanto esse sono state realizzate da autorità prestabilite e attraverso particolari procedure tuttavia esiste la possibilità che la norma sia INGIUSTA da un punto di vista assoluto o morale. Anche la norma ingiusta fa parte delle norme giuridiche di quel sistema (se è stata prodotta nei modi stabiliti) il diritto è DIRITTO POSITIVO (= posto) e non diritto naturale.

    Il "diritto naturale"

    sostiene che: diritto e giustizia coincidono tutte, e solo, le norme sono norme giuridiche. Questa teoria può essere valida in gruppi sociali in cui non vi siano valutazioni differenti su cosa è giusto e cosa no o in cui si pensi che le norme siano poste da un Essere supremo; in questi casi è facile convincersi che si seguono certe norme perché esse sono giuste e che l'opera di precisazione da parte degli organi legislativi o giuridici è soltanto la formulazione e la traduzione dei principi di giustizia. Tuttavia nelle società moderne sarebbe difficile una situazione del genere e ci si limiterebbe a principi generalissimi e senza significato pratico. Quindi è più facile intendersi sui modi della formazione (e non sui contenuti) delle singole norme, cioè su quali autorità abbiano il potere di deciderle e sulle procedure utilizzate per deciderle. Inoltre ciò che appare "giusto" o“ingiusto” varia nel tempo col mutare di condizioni sociali, storiche o dei costumi. le norme giuridiche esistono e valgono non perché giuste, ma perché sono state poste nei modi stabiliti il diritto è diritto positivo. Tuttavia esistono dei testi normativi molto solenni che vengono accettati come “giusti” e posti a fondamento dell’intera normazione ed organizzazione della collettività (es: Costituzione italiana). Il carattere positivo del diritto comporta l’ancoraggio a determinate procedure di consacrazione della norma e costituisce perciò un fattore di certezza. Inoltre molte norme di “diritto positivo” sono la codificazione di regole elaborate dai giuristi e dai giudici come le più adatte alla disciplina dai fenomeni cui si riferiscono, secondo criteri di analisi razionale così è più facile credere che esse si sono imposte ai legislatori statali causando la comunanza di

    Regole ed istituti giuridici in ordinamenti che sono in teoria separati ed indipendenti tra loro. Poi, nessuna legge positiva può essere applicata se non viene prima "interpretata", cioè se il suo significato non viene individuato attraverso l'elaborazione dei giuristi. A sua volta, l'interpretazione si svolge secondo criteri e principi che non derivano da una specifica legislazione ma dalla tradizione o dall'elaborazione sistematica delle regole. Tuttavia essa non risente di valori sociali o morali. Parlare di DIRITTO POSITIVO vuol dire rifarsi ad un criterio di individuazione delle regole giuridiche stabilite e non certo manifestare una fede ingenua in un diritto posto completamente da un astratto legislatore.

    7. Diritto, consenso e forza

    Essendo impossibile individuare le norme giuridiche (necessarie ad assicurare il funzionamento di una società) secondo criteri di giustizia, risulta conveniente accordarsi sul modo di fare le

    normegiuridiche; inoltre i modi di fare le norme giuridiche sono stabiliti da altre norme giuridiche ( lenorme sulla produzione giuridica).Tuttavia non si può risalire indietro all’infinito e i criteri fondamentali, cioè le prime norme su comedebbano crearsi le norme giuridiche di una determinata comunità, non possono essere essi stessi“giuridici” in quanto posti secondo procedure previste da altre norme anch’esse “giuridiche” per lastessa ragione. i CRITERI FONDAMENTALI di legittimazione di certe autorità come autoritàmassime esistono, semplicemente e di fatto, in quanto essi sono riconosciuti nell’ambito di quelgruppo sociale (es: la Costituzione repubblicana è oggi accettata in Italia come supremo attoregolatore della vita associata e questo fatto è la sua legittimazione)I criteri secondo i quali un gruppo sociale riconosce ed accetta i principi supremi sulla produzionedelle norme

    ono solo quelle che riguardano il diritto civile, ma anche quelle che riguardano il diritto penale, il diritto amministrativo e il diritto del lavoro. Inoltre, le questioni giuridiche possono riguardare anche il diritto internazionale e il diritto dell'Unione Europea.
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A.A. 2008-2009
12 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Diritto Pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Olivi Marco.