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Le norme e il conformismo
Questa funzione delle norme è talmente importante che forti pressioni vengono esercitate sulle persone affinché si conformino ad esse (conformismo). Le norme formali sono tali quando vengono codificate e informali quando dipendono dalle reazioni di altre persone. Tutte le norme implicano sanzioni, cioè ricompense quando sono conformate e punizioni quando sono trasgredite.
A loro volta, le norme si suddividono in usi e costumi. Gli usi sono le abitudini della vita quotidiana (igiene, puntualità, saluto, etc.) e verso cui le sanzioni sono piuttosto blande. I costumi invece sono degli usi intenzionali che non dipendono dall'abitudine e in alcune situazioni sono quasi obbligatori. Per esempio, il buon costume impone a ogni cittadino di coprire i genitali e le natiche in luoghi pubblici. Quando sono coercitivi, tali costumi si chiamano "tabù", che sono delle potenti credenze sociali per cui le trasgressioni sono punite con pesanti sanzioni.
(emarginazione,stigmatizzazione). I valori di una società sono concetti astratti e generali che influenzano il contenuto delle norme. In linea di principio tutte le norme possono essere ricondotte a dei valori di fondo. Per es. nella catena di montaggio di una fabbrica il valore di base è l'efficienza mentre l'uso è la solidarietà. Etnocentrismo. È la tendenza di ogni società a giudicare le altre culture secondo criteri specifici della propria. Come osserva Linton una ragione dell'esistenza dell'etnocentrismo risiede nell'impossibilità di avere una concezione obiettiva della propria cultura. Da una parte l'etnocentrismo rafforza la fiducia della comunità nelle proprie tradizioni e nell'identità collettiva ma d'altro canto può alimentare il razzismo e a lungo andare, in mancanza di riforme, ristagnare la società. Relativismo culturale. È la posizione che riconosce.Che una cultura non può essere giudicata soggettivamente secondo i criteri di un'altra. Si oppone all'etnocentrismo. Quindi occorre comprendere le culture di altre società rimuovendo i preconcetti della propria, perché non esistono criteri universali cui appellarsi. Shate studia l'empatia che è il processo di assunzione del punto di vista dell'altro come dimensione di senso che ci permette di relativizzare. Si tratta di un comportamento metodologico che favorisce il relativismo: è positivo se permette di essere sensibili nei confronti di altre culture, ma è negativo se riduce ogni elemento della cultura a punti limitati, ovvero a elementi che possono essere discussi in base a una tolleranza eccessiva che perde la soglia di accettabilità (il principio del tutto discutibile). Il pluralismo favorisce il relativismo e viceversa ma si tratta di concetti diversi. Integrazione sociale. Tutte le caratteristiche culturali (norme, valori,
usi, etc.) tendono ad integrarsi in un insieme complesso, cioè completarsi le une con le altre. Nelle società tradizionali la cultura è molto integrata ma il tasso di mutamento è basso. Nelle società moderne, a causa del pluralismo dei gruppi sociali, il mutamento culturale avviene rapidamente, per cui l'integrazione risulta precaria e frammentata. Nelle società moderne ci sono dei gruppi sociali che non partecipano pienamente alla cultura dominante e si classificano in subculture e controculture. Una subcultura è una parte della cultura generale della società che possiede valori, norme e costumi propri e distinti. Esistono subculture di giovani, di poveri, di ricchi o di gruppi etnici. La gente di ogni subcultura tende ad assumere un atteggiamento etnocentrico verso le altre perché ciò influisce sull'immagine che l'individuo ha della società. A sua volta, una società può essere deviata o.Una controcultura è una subcultura che si trova in disaccordo radicale rispetto alla cultura dominante. Un'ampia controcultura genera tensioni e conflitti di valori nella società. Per esempio, il movimento del '68 (e quello del '77 con caratteri più marcati) riuscì ad integrare alcuni valori alla cultura dominante quali il divorzio e l'aborto.
I subsistemi si definiscono quelle società che sopravvivono grazie ad altre società. Parsone riconosce 4 subsistemi: sociale, culturale, personale e organico. Il sociale in particolare è caratterizzato dal concetto di ruolo e si scompone in altri subsistemi che sono:
- Economico: è una componente che svolge attività economiche dirette a soddisfare i bisogni fondamentali
- Politico: indica le istituzioni come partiti, la loro funzione è delineare la strada verso cui deve andare la società
- Agenzia di socializzazione: i
quando provengono da un gruppo che influenza il ruolo; opzionali in tutti gli altri casi.
Si suole fare differenza tra definitori di ruolo che stabiliscono le aspettative e detentori di ruolo che corrispondono alle aspettative. Il ruolo ideale rappresenta il suo valore in termini desiderabili ed è quindi nominativo, il ruolo reale rappresenta il suo valore in termini di essere ed è quindi pratico. I ruoli possono essere ascrittivi quando sono assegnati da terzi oppure acquisitivi quando sono scelti dal medesimo attore.
Mutamento di ruolo. Turner e Van Ghennep hanno studiato i riti di passaggio come mutamento di ruolo. Il mutamento del ruolo può produrre una crescita (per es. da studente a professionista) oppure una regressione (per es. da professionista a disoccupato).
Conflitto tra ruoli. Il role-test è l'insieme dei ruoli sincronici che può avere un individuo. Si genera un conflitto intra-ruolo quando le aspettative di più gruppi di riferimento
si scontrano verso unostesso ruolo (per es. il gruppo di studenti che chiede più clemenza agli esami e il gruppo dipresidenza che chiede più rigore all'insegnate). Si genera un conflitto inter-ruolo quando più ruolidiversi si scontrano fra loro (per es. il ruolo di capofamiglia contro il ruolo di lavoratore nel tempo dadedicare ai figli). I conflitti possono determinare varie reazioni nell'individuo:trasferimento di ruolo: quando il comportamento tipico di un ruolo viene trasferito-a un altro (per es. il calciatore che fa l'allenatore)segmentazione del ruolo: è il caso in cui se evitiamo di soddisfare le aspettative-legate alla posizione dominate del gruppo di riferimento consentendone rapporti positivi(per es. l'allenatore che tifa per un'altra squadra)distanza del ruolo: si riduce la componente normativa e si procede a una propria-interpretazione e ciò si verifica quando c'è una certa discrepanza traPrescrizioni del ruolo e comportamenti di fatto (per es. il presidente di una società sportiva all'ultimo posto in classifica che è ancora convinto della promozione). Riassunti di Sociologia by Italo da B. 7
Controllo sociale. Ogni società ha un sistema di controllo sociale che gestisce l'economia e l'equilibrio della società e che fornisce le indicazioni sul comportamento degli individui; questo sistema è l'insieme di tutte le azioni con cui la società interviene sugli individui per orientarli verso un comportamento che sia più conforme possibile alla cultura dominante. La necessità di giungere a un controllo sociale fa in modo che nel comportamento si manifesti sia una distribuzione dei compiti sia una divisione del lavoro. I principali fattori che costituiscono il sistema di controllo sociale sono le norme e i valori. Il sistema delle sanzioni serve a minimizzare i comportamenti devianti e massimizzare quelli.
conformi.Capitale sociale e società meridionale. Il capitale sociale (cfr. pagg. 34 e 35) è l'insieme delle relazioni che promuovono solidarietà e cooperazione. Nella realtà meridionale non si produce capitale sociale per i seguenti motivi:
- inadeguatezza dei ruoli
- alta tolleranza. La tolleranza è il margine di accettazione di un comportamento prima che scatti la sanzione, ed è direttamente proporzionale al rispetto delle norme, formali e informali.
- Sussiste un circolo vizioso in cui l'omertà è un valore sociale condiviso, inteso come solidarietà negativa (Donati)
La comunicazione
La comunicazione è una categoria fondamentale sociologica che consiste in uno scambio di messaggi tra mittente e destinatario.
mittente messaggio destinatario feedback
La comunicazione può essere intrasistemica cioè interna a una società o a un gruppo o intersistemica cioè fra società e gruppi diversi.
La comunicazione si esprime attraverso un linguaggio che nella società tradizionale è simbolico, cioè gli attori assegnano un simbolo in base a ciò che percepiscono che successivamente deve essere interpretato. Il linguaggio può essere verbale, cioè orale, non verbale, cioè tramite mimica, postura o gesti, e infine può essere paraverbale (orale con elementi alieni). La struttura di comunicazione garantisce la regolamentazione della comunicazione, essa è gerarchica nel linguaggio verbale dove parole e frasi seguono un ordine preciso, invece è minore nel linguaggio non verbale dove i gesti assumono carattere continuativo. I modelli di comunicazione sono diretti (face to face) e indiretti (mediatici). La trasmissione del messaggio si svolge attraverso 3 fasi che rimandano all'uso della lingua: grammatica (struttura), semiotica (attribuzione di senso) e prassi (attuazione attraverso un procedimento pratico). Il feedback.livello di controllo può avvenire attraverso diversi strumenti e tecniche. Uno dei principali è l'utilizzo di codici e segnali convenzionali, come ad esempio il linguaggio verbale e non verbale. Il linguaggio verbale comprende le parole, le frasi e le regole grammaticali utilizzate per esprimere un messaggio. Il linguaggio non verbale, invece, include gesti, espressioni facciali, posture e tono di voce, che possono trasmettere significati aggiuntivi o complementari al messaggio verbale. Un altro strumento di controllo della comunicazione è la tecnologia. Grazie ai mezzi di comunicazione moderni, come il telefono, la televisione, internet e i social media, è possibile trasmettere e ricevere informazioni in modo rapido e efficace. Tuttavia, è importante tenere presente che la tecnologia può anche influenzare la comunicazione in modi negativi, ad esempio attraverso la distorsione o la manipolazione delle informazioni. Infine, il contesto in cui avviene la comunicazione può influenzare il suo livello di controllo. Ad esempio, in un contesto formale come un'azienda o un'istituzione, ci possono essere regole e protocolli specifici che regolano la comunicazione. Al contrario, in un contesto informale come una conversazione tra amici, le regole possono essere meno rigide e la comunicazione può essere più spontanea e libera. In conclusione, il controllo della comunicazione è fondamentale per garantire che il messaggio venga compreso correttamente. Utilizzando codici e segnali convenzionali, sfruttando la tecnologia e considerando il contesto, è possibile migliorare la qualità e l'efficacia della comunicazione.