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Parlamento
Poiché questo provvedimento è essenziale così come è scritto per l'azione del governo, il suo testo non può essere emendato, i parlamentari possono solo dibatterlo ma non hanno facoltà di modificarlo. Questo solleva il tema dell'abuso, da parte di governi deboli in Parlamento, di strumenti quali la fiducia o i decreti per mantenere le proprie promesse e realizzare il proprio programma rispetto alle perigliose acque del confronto parlamentare.
Il Governo della Repubblica svolge funzioni amministrative (è a capo di strutture dell'amministrazione statale), politiche (non soltanto esegue ma suggerisce proposte di indirizzamento politico) e normative (primarie - adotta provvedimenti con forza di legge - e secondarie - adotta provvedimenti di regolamento).
I partiti politici
I partiti non rilevano importanza da un punto di vista istituzionale, sono qualcosa di esterno al Parlamento. Sono associazioni libere.
che hanno una copertura costituzionale in quanto strumentali all'esercizio delle libertà politiche del cittadino. Noi parliamo di partiti politici come la risultante di una eredità storica e di una serie di interventi volti a evitare il pericolo di nuove derive autoritarie. Il periodo fascista è caratterizzato da un'impostazione autoritaria che prevedeva il ruolo preminente del partito tale da annullare il principio della rappresentanza politica e porre nel nulla il principio democratico. Perciò, quando la nostra Assemblea Costituente si trova a dover disegnare l'assetto istituzionale, prende delle precauzioni: i partiti sono fondamentali per l'esercizio di libertà fondamentali, ma si trovano all'esterno dell'istituzione. Di conseguenza, all'interno delle istituzioni vi è il parlamentare (riferimento all'art. 67 e 68), il quale, secondo la Costituzione, "rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni".senza vincolo di mandato". Ciò vuol dire che il rappresentante non è tenuto a rispettare gli impegni assunti in precedenza, siccome svolge la funzione di rappresentanza in modo libero e assoluto. "...Rappresenta la Nazione..." significa che il Deputato rappresenta la comunità politica e quando io, elettore, esprimo la mia volontà eleggendo un soggetto, io in realtà non sto dando un mandato di diritto privato, bensì sto dando un incarico per decidere nell'interesse della Nazione. La rappresentanza politica non è di tipo privato, dal momento che conferisco un potere di decidere nella rappresentanza della Nazione. Quando si dice che l'eletto è il porta voce del cittadino, quest'ultimo viene inteso come "tutti i cittadini" non di "un cittadino singolo" che ha votato. Dal punto di vista materiale, come potrei, io elettore, pretendere che il mio rappresentante si adegui alla mia volontà?volontà quando insorgono delle circostanze non preventivate? Esempio: nel 2018 noi potevamo essere a conoscenza della politica daziale di Trump? Come dovrebbe comportarsi il mio rappresentante? Se ragiono in termini di tipo privato, quel rappresentante, laddove non abbia ricevuto un mandato, deve tornare dal suo portavoce e chiedere il da farsi. Perciò, il tema della rappresentanza ha una radice storico-concettuale e funzionale. C'è inoltre il problema storico del vincolo di mandato, perché quella garanzia non era presente sotto il regime fascista, in quanto il controllo del sistema da parte del partito impediva una libertà d'azione. Questa indipendenza non è del Deputato, bensì è la libertà d'azione del popolo sovrano. Posto che il popolo esercita la sua sovranità attraverso il voto, se quel voto ha un effetto non pieno perché chi viene eletto deve sottostare a decisioni che vengono da altre parti, quelsoggetto non è sovrano e, perciò, chi lo ha eletto non è sovrano. Se vado a limitare la libertà di azione dei rappresentanti, vado a limitare la sovranità della scelta dei rappresentati. Il divieto del vincolo di mandato, per il parlamentare, si ha poiché impersona sovranamente il popolo sovrano. Questo è tutela della sovranità ultima del corpo elettorale. Questa ratio sottostà a tutte le garanzie che il sistema prevede a favore dei parlamentari e del Parlamento. L'art.68 parla delle immunità parlamentari. Il primo comma afferma la tutela assoluta e perenne, nel senso che il parlamentare nell'esercizio delle proprie funzioni esprime un'opinione, non potrà mai rispondere né civilmente, né penalmente, né amministrativamente. Il tema è quando un parlamentare è nell'esercizio delle sue funzioni. In altri ordinamenti, la garanzia dell'immunità è."di sede" poiché le opinioni e i voti espressi in Parlamento sono coperte da questa garanzia. La nostra Costituzione è più ampia, siccome difende il parlamentare quando esercita le sue funzioni, indipendentemente dal luogo. Le opinioni espresse fuori dal Parlamento devono essere strumentalmente collegate all'attività presente in Parlamento. Qual è il rischio? Se la garanzia non operasse in modo perenne, i rappresentanti non si sentirebbe liberi di esprimere le proprie opinioni dato che rischierebbe di andare incontro, finito il proprio mandato, a un'azione giudiziaria. Si vuole garantire la libertà del Parlamento, cioè della sovranità delle decisioni assunte dallo stesso, come frutto dell'opera dei parlamentari. Nel secondo comma si affermano le libertà personali. Quando il soggetto parlamentare rischia di essere limitato nella sua sfera personale, la Magistratura deve chiedere l'autorizzazione al Parlamento.
altrimenti quest'ultimo rischierebbe di non funzionare in modo pieno. Questo opera anche per i fatti compiuti prima dell'avvio del mandato elettorale.
Qual è la ragione di proteggerli?
La motivazione è strumentale alla vita del Parlamento tanto che questa protezione non è assoluta, perché se arrivo alla sentenza di condanna irrevocabile, il parlamentare non è più coperto e viene dichiarato decaduto, finendo in prigione.
Per quale motivo?
Nel bilanciamento di interessi tra protezione dell'attività parlamentare e principio di uguaglianza, quando la responsabilità penale è certa, il principio dell'attività del Parlamento è inferiore.
Ma fino a quando non c'è certezza di colpevolezza, vale la flagranza di reato.
Ancora una volta la ratio riguarda la tutela della sovranità del popolo nella sovranità del Parlamento.
Art.66 "...ciascuna Camera giudica
dell'ineleggibilità e dell'incompatibilità... "Cosa significa? I parlamentari vengono giudicati secondo la Camera di appartenenza, dal momento che le due Camere sono autonome e indipendenti. Se il giudizio fosse demandato a entrambi i rami del Parlamento, i parlamentari non sarebbero sovrani, le Camere non sarebbero sovrane, dato che potrebbero essere limitate dall'altra Camera. Questo ha un peso nel funzionamento del Parlamento, secondo l'art.64, ogni Camera definisce sovranamente quelle che sono le proprie modalità di funzionamento, altrimenti la loro libertà non sarebbe garantita. Approva il regolamento a maggioranza assoluta, in modo tale da garantire la maggioranza e la minoranza. L'altra garanzia per il Parlamento è l'auto giustizia, significa che le Camere hanno una riserva di giurisdizione nella decisione degli affari interni. Tutte le problematiche e la sicurezza pubblica del Parlamento è demandata alle
Due Camere. La polizia entra in Parlamento solo se i Presidenti delle due Camere hanno autorizzato l'entrata.
Il Presidente della Repubblica
24-25-30/10/2019
Le funzioni del capo dello stato sono descritte dall'articolo 83 all'articolo 91 della Costituzione.
Articolo 87: il Presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale e ricalca la figura del monarca nello Statuto Albertino, esercita cioè funzioni di garanzia o di contropotere, alle quali sono affiancati degli strumenti utili a evitare nuove derive autoritarie. Il suo non è, però, un ruolo disciplinato in ogni suo minimo aspetto, così come non lo era quello delle altre istituzioni dello Stato, al fine di consentire alla comunità politica di trovare il suo assetto più consono al contesto storico. Una seconda preoccupazione dei padri costituenti era quella di impedire che un Presidente esercitasse dei poteri di garanzia attiva (secondo la dottrina Schmidt, che
Prefigurava un capo dello stato "custode della Costituzione") troppo autonomi e diretti e, quindi, pericolosamente decisionisti (una posizione presente nella Costituzione di Weimar che legittimò, però, la successione di Hitler a Hindenburg). Per questo, l'Assemblea Costituente disegnò la Presidenza della Repubblica come un organo dai poteri a fisarmonica, che si espandono e ritraggono a seconda della realtà politica del momento. Si tratta, dunque, di un potere neutro che prevede un ruolo di intervento quando la situazione è in stallo e di blocco quando il sistema rischia di funzionare in modo distorto rispetto alla volontà dei costituenti, è sia un arbitro che controlla la correttezza del funzionamento delle istituzioni, sia un propulsore che smuove il sistema quando questo va in stallo.
Articolo 84: può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino di almeno 50 anni e che abbia il pieno godimento dei diritti.
civili e politici, deve essere cioè un soggetto dotato di una certa "senioritas" – una maggiore anzianità da cui derivi una maggiore saggezza – e che sia in grado di rappresentare pienamente la Nazione possedendo gli strumenti della cittadinanza nella loro interezza. La sua è una carica incompatibile con qualsiasi altra carica, pubblica o privata, per evitare che si presenti un potenziale conflitto di interessi che metta in dubbio l'assunto che la voce del Capo dello Stato è quella della nazione e dei suoi interessi esclusivi e non risponde agli interessi di alcun ente pubblico o privato. Il suo assegno e la sua dotazione sono determinati per legge al fine di affrancarlo dalle pressioni dell'esecutivo e porre l'esercizio amministrativo delle proprie competenze sotto il suo controllo, svincolando questa parte della Pubblica Amministrazione dai ministeri e dai dipartimenti dell'esecutivo, questo perché il Presidente deveto in seduta comune dei suoi membri. Il Presidente ha il compito di rappresentare l'Unione Europea a livello internazionale e di garantire il corretto funzionamento delle istituzioni europee. Inoltre, il Presidente presiede le riunioni del Consiglio Europeo e svolge un ruolo di mediazione tra gli Stati membri. Il suo mandato dura cinque anni e può essere rinnovato una sola volta. L'Unione Europea è un'organizzazione internazionale composta da 27 Stati membri, che si sono uniti per promuovere la pace, la stabilità e il benessere dei loro cittadini. L'Unione Europea ha competenze in diversi settori, tra cui l'economia, l'ambiente, la sicurezza e la giustizia. Le decisioni dell'Unione Europea vengono prese in modo democratico, attraverso il processo legislativo che coinvolge il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione Europea. Il Parlamento Europeo è l'organo legislativo dell'Unione Europea, composto da 705 membri eletti dai cittadini europei. Il Parlamento Europeo ha il potere di adottare leggi europee, di approvare il bilancio dell'Unione Europea e di controllare l'operato della Commissione Europea. Inoltre, il Parlamento Europeo svolge un ruolo di rappresentanza dei cittadini europei e di controllo democratico delle istituzioni europee. Il Consiglio dell'Unione Europea è l'organo che rappresenta gli Stati membri dell'Unione Europea. Il Consiglio dell'Unione Europea ha il potere di adottare leggi europee, di coordinare le politiche degli Stati membri e di prendere decisioni in materia di politica estera e di sicurezza comune. Il Consiglio dell'Unione Europea è composto dai ministri dei governi nazionali degli Stati membri, che si riuniscono in base alle diverse aree di competenza. La Commissione Europea è l'organo esecutivo dell'Unione Europea, composto da un commissario per ogni Stato membro. La Commissione Europea ha il compito di proporre nuove leggi europee, di attuare le decisioni prese dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea, e di vigilare sull'applicazione delle norme europee negli Stati membri. La Commissione Europea svolge anche un ruolo di rappresentanza dell'interesse generale dell'Unione Europea. In conclusione, l'Unione Europea è un'organizzazione internazionale complessa, che si basa su un sistema di istituzioni democratiche. Il Presidente, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione svolgono ruoli diversi ma complementari, al fine di garantire il corretto funzionamento dell'Unione Europea e di promuovere gli interessi dei cittadini europei.