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2. IL VECCHIO E IL NUOVO ORDINE
La tarda Cina imperiale era un sistema corrotto e feudale; invece lo Stato imperiale cinese era
guidato dal riconoscimento dell'esistenza di obblighi reciproci tra gruppi sociali. L'influenza politica
dell'Occidente mutò la Cina verso la fine del 19 secolo, in seguito alle Guerre dell'Oppio. A inizio 20
secolo fu un periodo politico molto difficile per la Cina, in quanto con la Rivoluzione del 1911 crollò
il sistema imperiale e si istituì una nuova repubblica.
L'ETA' DELL'ORO: Fondamentali per gli imperatori erano le idee confuciane intorno alla struttura
dello Stato: la gerarchia era essenziale. I sudditi dovevano obbedire ai governanti, ma quest'ultimi
non erano liberi di fare quel che voleva, perchè il primo compito è aver cura del benessere del
popolo. Chen Hongmou fu uno dei pensatori dell'alta dinastia Qing (18 secolo), e qui la Cina
appariva pacifica e prospera, perfetto esempio di un impero ben governato che teneva al
benessere del popolo.
IL NUOVO MONDO: 18 secolo perfetto, 19 secolo disgrego della dinastia Qing per una serie di
crisi: la principale causa è l'avvento delle potenze imperiali occidentali che chiedevano alla Cina di
aprirsi alle loro pretese commerciali. L'imperialismo europeo portò a vari effetti: il governo cinese
sapendo la dipendenza che provoca l'oppio, ne vietò la vendita in Cina: fu visto come una
provocazione verso l'Asia -> prima Guerra dell'Oppio (1839-1842) portò alla disfatta del governo
Qing. Tra il 19 e il 20 secolo furono istituiti porti aperti al commercio con l'estero (Hong Kong fu
interamente colonizzata). Negli ultimi decenni dei Qing, costruirono armi militari secondo criteri
occidentali, ma le incursioni imperialiste continuarono e i tentativi di autorafforzamento ricevettero
un duro colpo durante la guerra cino-giapponese (1894-95): distruzione flotta Qing, perdita
influenza cinese su Corea e cessione di Taiwan al Giappone. Si parla poco di questo periodo dei
Qing perchè si pensa a una dinastia corrotta che si rifiutò di adattarsi a un mondo nuovo e venne
cosi abbattuta. Il rovesciamento di questo periodo diede luogo all'era moderna che portò alla
nascita del PCC, ma è evidente che molti passi verso la modernità sono stati fatti in tarda epoca
Qing. Nel 1900 gruppi di contadini ribelli chiamati Boxer volevano eliminare le influenze che
stavano distruggendo la Cina all'interno: gli stranieri e i cinesi cristiani; il governo li appoggiò, ma
furono sconfitti dalle potenze imperiali: quello dei Boxer fu l'ultimo tentativo prima della vittoria di
Mao di espellere gli stranieri fuori dalla Cina. Nonostante molte riforme, la dinastia crollò. La fine
della dinastia è stata improvvisa e senza relazione diretta con Sun Yatsen, il rivoluzionario
cantonese che voleva porre fine alla dinastia, che tentò più volte di insediare il governo. In pochi
giorni tutta la Cina era favorevole alla repubblica avanzando la candidatura di Sun alla presidenza.
Così il 12 febbraio 1912, l'ultimo imperatore Puyi di 6 anni abdicò.
LA CRISI DELLA REPUBBLICA: Repubblica di Cina fu proclamata nel 1912; nel 1949 Mao
annunciò l'istituzione della RPC. I 37 anni di repubblica vennero ripudiati dai comunisti come
un'epoca di insuccessi e promesse non mantenute. Molti aspetti erano da condannare: povertà,
corruzione, debolezza. Eppure, il caos favorì la nascita di nuove idee e nacque una forte rinascita
culturale, epoca molto feconda per la libertà di espressione e per la produzione culturale. Fu il
coinvolgimento della 1GM a dar luogo a uno degli eventi più importanti della storia moderna della
Cina: le dimostrazioni studentesche di Pechino del 4 Maggio 1919. Esse furono l'espressione di un
più ampio risentimento nazionale: la Cina si stava indebolendo sia all'interno, a causa degli
instabili governi militari, sia all'esterno, per l'assidua presenza dell'imperialismo straniero. Il PCC,
promotore della più grande rivoluzione contadina del mondo, ebbe esili radici urbane: nacque in
quel fermento del 4 maggio e molti dei suoi fondatori provenivano da Beijing Daxue: Chen Duxiu,
Li Dazhao e Mao Zedong.
SPEDIZIONE AL NORD: Dietro suggerimento sovietico, i nazionalisti (partito di Sun ormai morto)e
il PCC si prepararono nel 1926 alla "spedizione al Nord", dalla quale ci si aspettava la liberazione
della Cina da scissioni e dallo sfruttamento. Con addestramento sovietico, le l'esercito
rivoluzionario cinese si diresse verso nord, cercando di convincere i suoi oppositori ad accettare il
controllo dei nazionalisti. Il militare Chiang Kai-shek nel 1927 ottenne la grande ricompensa:
Shanghai. Egli uccise a Shanghai attivisti del PCC con immensa brutalità: uno dei più ampi scenari
di violenti conflitti in Cina. Il governo nazionalista di Chiang nacque nel sangue: molte analogie con
i comunisti di Mao : entrambi si dichiaravano rivoluzionari, ma poi entrambe le rivoluzioni si
arrestarono.
3. LA MODERNIZZAZIONE DELLA CINA
Storia politica cinese 20 secolo = piena di conflitti soprattutto tra nazionalisti (Chiang) e comunisti
(Mao). Si può interpretare il periodo che va dall'insediamento del governo nazionalista del 1928 a
oggi come un unico lungo periodo di modernizzazione da parte di 2 partiti che concordavano e
discordavano.
I NAZIONALISTI AL POTERE: Chiang si insediò al potere nel 1928, grazie al popolo e alla forza
militare. Il suo fu un governo incline a ricorrere alla violenza e non alla persuasione e parlava di
"diritti del popolo", ma sopprimeva pesantemente il dissenso politico. Molti meriti dati a Mao dopo,
in realtà sono merito dei nazionalisti che incrementarono le infrastrutture dei trasporti e rinegoziò
molti trattati che avevano guastato i rapporti tra Cina e potenze imperiali durante la Guerra
dell'Oppio. Le cause di alcune brutte realtà di inizio 20 secolo non erano comprese del tutto. Si
pensava che era per colpa dell'eccesso di popolazione e carenza di cibo. Invece erano piuttosto
spaventose le condizioni igienico sanitarie della prima metà del 900 a causare tassi di mortalità
tanto elevati, perchè il cibo c'era a sufficienza. I nazionalisti avevano una visione moderna:
volevano creare una cittadinanza consapevole di sè che sarebbe vissuta in un modo razionale,
scientifico. Per questo essi combatterono molto contro la superstizione e i costumi tradizionali
(considerati incompatibili con la Cina moderna). Nel 1934, mentre i comunisti erano impegnati
nella Lunga Marcia, Chiang diede avvio alla sua contrapposizione al comunismo con il Movimento
di Nuova Vita: intendeva rinnovare lo spirito della nazione tramite una versione modernizzata dei
tradizionali valori confuciani (etica, rettitudine, lealtà),voleva il made in China e che tutti vivessero
con vestiti puliti e nell'igiene. Scopo: creare cittadini con coscienza di sè e al servizio della nazione.
Ma come il comunismo, egli poneva l'accento sui valori collettivi. Ma perchè fallirono i suoi
programmi? Perchè l'impatto della modernità tecnologica si limitava alle città e servì poco per
cambiare la vita nelle campagne (dove vivono l'80% dei cinesi). Però fu la Guerra di resistenza
contro il Giappone nel 1937-1945 a compromettere la capacità di stabilire un governo stabile ai
nazionalisti. La Guerra devastò la Cina. Il Giappone invase la Cina nel 37e fu spietato (soprattutto
nello "stupro di Nanchino). Chiang piuttosto che collaborare con i giapponesi, si alleò con i
comunisti: fu accusato di tradimento. Il vero erede di Sun fu Wang Jingwei che creò un governo
che fu interamente sottocontrollo dei giapponesi nel 1940, ma egli morì nel 44. Nonostante la
vittoria della Cina nel 45, essa era sottoshock: non più disponibilità di cibo, che causò inflazione e
ciò portò nel 46-49 alla guerra civile tra comunisti e nazionalisti, e i comunisti qui ricevettero
maggior successi tra il popolo, poichè ai loro occhi i nazionalisti erano diventati non credibili. Mao
Zedong era invece diventato molto credibile perchè sosteneva una rivoluzione dei contadini.
Dunque nel 49 vinse il PCC, proclamando la RPC. E' stato instaurata non all'improvviso, ma di
conseguenza alle scelte fatte nel 45: la Cina stava per aver un governo comunista alleato con
URSS e ostile all'Occidente.
MAO AL POTERE: slogan:La politica al comando, adottato nel Grande balzo in avanti (58-62).
Mao aveva ben maggiore controllo sulla popolazione e non esitava a farne uso. Richiedeva una
partecipazione di massa, egli diceva che il paese era unito sotto un forte governo centrale. Si dice
che la Cina di Mao è isolata perchè non ci sono influenze dall'esterno: ma ora era esposta a un
altro tipo di influenza straniera: la supremazia dell'URSS nella Guerra fredda. Molti sovietici nel 50
ebbero un ruolo fondamentale nella formazione della Cina comunista. Il governo perseguiva la
lotta di classe. Tra il 49 e 50 fu redistribuito circa il 40% della terra, ne usufruì circa il 60% della
popolazione. I proprietari terrieri vennero perseguitati con la violenza. Il PCC verso il 55 si
allontanò dai sovietici, pensò all'autosufficienza con il Grande passo in Avanti: piano ambizioso,
voleva sfruttare le potenzialità dell'economia socialista per aumentare acciaio, carbone ed energia
elettrica. L'agricoltura doveva essere sempre più collettiva. Mao però voleva modernizzare
mediante la tecnologia industriale, si ridefinì il ruolo delle donne, erano lavoratrici come gli uomini.
Eppure il Balzo fu un grande fallimento, provocò una tremenda carestia e Mao ignorò il tutto. Tra il
66 e 76 Mao fece la Rivoluzione Culturale, ultimo suo tentativo di modernità: uno Stato
industrializzato che valorizzasse il lavoro agricolo e fosse immune dall'influenza borghese delle
città. La devozione personale per Mao era ormai fondamentale. Anni 70: profonde trasformazioni
nella politica cinese, poichè l'isolazionismo non funzionava più: riavvicinamento con gli USA:
riapertura verso Occidente. La rivoluzione finì e morì con essa anche Mao (1976).
GAIGE KAIFANG. RIFORMA E APERTURA: Successore è Deng Xiaoping: il suo programma era
sorprendente: "Cercare la verità nei fatti". Si rese conto che la xenofobia nella Riv. Culturale
danneggiò l'economia. "Le 4 Modernizzazioni" (che nella Riv.Cul allontanò la Cina da una vera
modernizzazione): agricoltura, industria, scienza-tecnologia, difesa nazionale. "E' glorioso
arricchirsi, e non importa se uno diventa ricco prima": si all'imprenditorialità. Nel 78 venne richiesta
la Quinta Modernizzazione, cioè la democra