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2.2 ECONOMIA, AGRICOLTURA, INDUSTRIA E RISORSE AMBIENTALI
L'economia cinese è mutata molto negli ultimi 30 anni a partire dalla politica di riforma e apertura
del 78: obiettivi riassunti nelle Quattro modernizzazioni (agricoltura, industria, difesa, tecnologia-
scienza), aprendo così il "socialismo con caratteristiche cinesi". Nel 2001 ha registrato una crescita
del PIL del 9%, ma la Cina resta comunque un paese in via di sviluppo, considerando il grande
divario tra la popolazione di città e quella rurale. Sono soprattutto le aree costiere quelle più ricche.
La base tradizionale dell'economia cinese è l'agricoltura: a Nord si coltivano cereali, cotone, patate
e frutta. Il Sud invece è il regno del riso. La Cina deve nutrire il 22% della popolazione mondiale,
perciò il governo cerca terre da coltivare all'estero (con l'Africa soprattutto). L'industria è ai livelli
dei paesi sviluppati, è progredita dagli anni 50. Campo petrolifero, chimico, elettronico, nucleare e
aerospaziale. La Cina è ricca di risorse naturale, carbone, petrolio, gas naturale. In Cina vivono
specie uniche come il Panda Gigante.
2.3 LA POPOLAZIONE
E' la più numerosa al mondo, 1,3 miliardi di abitanti. Le zone più abitate sono le coste, mentre
l'occidente è poco abitato. Natura multietnica dei cinesi, gruppi etnici o minoranze etniche.
-> Politica del figlio unico = politica del 1979, si vietò di avere più di un figlio. Dagli anni 50,
controllo delle nascite. Dal 90 si prevedono sanzioni per coppie che hanno più di un figlio, ma ci
sono molte eccezioni: esclusi i contadini e genitori che non hanno fratelli. Oggi meno del 40% della
popolazione è sottoposta alla legge, quasi tutti abitano in città. Provoca un profondo squilibrio tra i
generi. Società patriarcale, è importante il culto degli antenati, che deve essere portato avanti dai
maschi, che devono rimanere nella casa paterna e prendersi cura dei genitori. Ciò portò all'aborto
selettivo. Crescente fenomeno di rapimento di donne, destinate alla "tratta di mogli". Effetti negativi
in economia che nella società, dunque questa politica oggi è molto meno rigida.
- GRUPPI ETNICI: Con "minzu" si riferisce alle etnie, lo Stato ne riconosce 56. Concetto introdotto
nel 49, l'etnia permette sulla carta di conservare la propria lingua e i propri costumi. Molte etnie
sono ben integrate agli Han, altri si oppongono come i tibetani e uiguri. Han sono i più numerosi,
anche all'interno di questo gruppo ci sono grandi differenze culturali e linguistiche. Ormai Han
indica tutto ciò che è cinese. Questa etnia si è sviluppata intorno al fiume Giallo e risale al 5000
a.C. La seconda etnia è la Zhuang, stanziata soprattutto nel Guangxi, tra loro c'è un discreto
numero di buddhisti e daoisti. Il terzo sono i Manciù, che designò la Manciuria che nel 17 secolo
fondò la dinastia Qing, sono quasi tutti nel Nord-ovest della Cina. La lingua mancese è quasi
estinta, ci sono elementi tipici di questa etnia che ora si attribuiscono ai cinesi, come il codino.
L'etnia Hui è nel Nord-ovest, sono musulmani "sinofoni". A differenza degli Uigari, che sono
turcofoni, gli Hui condividono la lingua e il sistema culturale degli Han, ma c'è una differenza di
religione perchè le donne degli Hui indossano il velo e gli uomini un cappello bianco o nero. Altra
etnia numerosa sono i Miao, sono anche in Vietnam, Usa e Thailandia. In Cina sono quasi tutti nel
Guangxi e tra loro hanno differenze anche nella lingua. Etnia Uiguri molti sono nel Xinjiang,
turcofona di religione islamica, discende da antiche tribù, con cultura molto diversa dagli Han. È
l'etnia più repressa dal governo e ciò causa movimenti, rivolte e terrorismo. I Mongoli che vivono in
Cina stranamente sono di più rispetto a quello che abitano nella Mongolia Esterna. I Tibetani sono
in Cina, India e Nepal. In Cina sono 5milioni ma non sono mai stati censiti ufficialmente. Per secoli
stato vassallo della Cina, nel 50 il Tibet venne invaso dall'esercito cinese. Punto strategico tra
India e Cina, esso è fonte di numerose risorse idriche e ancora sotto il controllo della RPC.
3. STORIA
Storia antica (da 1,7 milioni di anni fa al 19 secolo), storia moderna (dal 1840-prima guerra
dell'oppio al 1919-movimento del 4 maggio), storia contemporanea.
4. PENSIERO
Prendiamo in considerazione solo i sistemi filosofici della Cina Antica, quali Confucianesimo e
Daoismo, poichè loro due hanno dato forma alla cultura cinese: il primo attraverso la codificazione
delle regole sociali; il secondo attraverso la pratica della propria esistenza e di aspetti che
riguardano la sfera personale. Infine l'ultimo sistema filosofico è il Buddhismo, religione indiana
che arricchì la cultura cinese. I filosofi cinesi furono soprattutto maestri le cui opere sono spesso
messe sotto forma di aforismi e non in opere letterarie. I filosofi si riunivano nelle scuole,
considerate veri e propri clan, dove la conoscenza si tramandava da generazione in generazione.
Queste scuole di pensiero nacquero in antichità per necessità e da basi comuni: proporre un
modello di buon governo per ripristinare l'armonia sociale. Ecco il carattere pragmatico del
pensiero cinese, volto a inserirsi nel miglior modo possibile nell'ordine naturale delle cose. Più che
saper "cosa", è saper "come". L'agire è fondamentale, per questo le scuole proposero una via da
seguire, il DAO, che ha il fine di vivere sempre meglio la propria natura d'uomo in armonia con il
mondo. DAO è anche concepito come fonte dell'essere, legge naturale che regola il divenire
dell'universo attraverso l'alternanza di 2 elementi opposti e complementari: Yin e Yang. Considerati
soffi primordiali, sono necessari l'uno all'altro poichè il declino a favore dell'altro è garanzia di
equilibrio tra tutte le cose. Il principio che dà forma a ogni cosa, materiale e immateriale, è definito
QI, "flusso, soffio" o energia vitale. Movimento e trasformazione sono un altro elemento
fondamentale del pensiero cinese, in quanto la realtà è vista come un continuum che ritorna su se
stesso ciclicamente. Il concetto di QI è sviluppato dal Daoismo e è profondamente radicato nel
pensiero cinese, tanto che si ritrova in medicina, arti marziali, pittura, calligrafia. Focale è il
concetto di ZHONG, centro, inteso come un polo che, in una realtà in continuo movimento,
rappresenta un punto di riferimento, anche morale. Questo accade pure nell'organizzazione dello
spazio, dove il centro è il quinto punto cardinale. Infine ci sono i 5 elementi o le 5 fasi: metallo,
legno, terra, acqua e fuoco. Tali fasi si ripetono ciclicamente e sono legate all'emergere e al
dissiparsi di yin e yang.
-> Medicina tradizionale = i cinesi hanno sempre avuto molta attenzione per la cura del corpo. Il
metodo Bian Que consiste nell'osservare, odorare, interrogare il paziente e palpare. La medicina
cinese sta avendo successo in Occidente, perchè tiene in considerazione ogni elemento
contestuale che può influenzare la malattia del paziente.
4.1 CONFUCIANESIMO
Detto Rujia, scuola dei letterati o scuola confuciana. Conosciuta in Occidente nel 16 secolo grazie
ai gesuiti, il suo nome deriva dalla latinizzazione del "Maestro Kong" in Confucio. Egli nacque nel
551 a.C. e divenne ministro della giustizia. Lasciò dopo ogni carica e si dedicò all'insegnamento
raccogliendo sempre più discepoli. Proprio in questo periodo (60 anni)scrisse le sue opere, morì
nel 479 a.C. all'età di 72 anni. E' nei Dialoghi che si ritrovano gli insegnamenti di Confucio, messi
sotto forma di aforismi dai suoi allievi. Egli si pone come prosecutore della saggezza, fa una
riflessione sull'uomo, nel tentativo di trovare un modo, una via per permettere agli uomini di
realizzarsi come uomini e in armonia con gli altri. Importante l'apprendimento, la natura dell'uomo e
i riti. Le sue dottrine sono soprattutto di natura morale e sociale, poi ulteriormente sviluppate da
Mencio, in epoca Song, e dai pensatori neoconfuciani. Il Neoconfucianesimo cercò di unire
elementi di base del Confucianesimo, Daoismo e Buddhismo.
Punto di partenza dell'insegnamento di Confucio è XUE, studio, apprendimento: solo apprendendo
dagli antenati è possibile formarsi per servire la comunità e diventare un uomo di valore. Quindi
l'uomo migliora dall'apprendimento e dalle relazioni con gli altri, umana benevolenza, concetto che
si basa sulla reciprocità. Confucio individua 5 relazioni armoniose con gli altri: 1)quella naturale tra
padre e figlio -> Xiao, pietà filiale. Da questa relazione si realizzano tutte le altre:2)suddito/sovrano;
3)fratello maggiore/fratello minore; 4)moglie/marito; 5)amico/amico. Queste relazioni si basano su
XIN (fiducia), ZHONG (lealtà), YI (senso di giustizia o rettitudine), LI (riti, disciplina i propri
comportamenti in base a essi, intesi come atteggiamento spirituale). Il rito è un mezzo per educare
l'uomo, è un insieme di atti codificati che regolano i rapporti umani, preservando armonia (HE).
Importante la danza e la musica. Il sacro non è un dio, ma legato alla sfera etica e all'aderenza al
DAO. Il sovrano incarna REN e possiede DE (virtù), visto come eccellenza morale: egli deve
governare, stabilire l'ordine e rettificare i nomi (adeguando i nomi alla realtà, così l'uomo è
consapevole del proprio ruolo nel mondo e ne garantisce l'armonia).
La dottrina di Confucio fu fatta ideologia di Stato per secoli e per questo si dice che le culture di
stampo confuciano, come Giappone e Corea, diano più valore alla comunità che al singolo.
4.2 DAOISMO
Esso è la parte più genuina della cultura cinese. Le due dottrine non sono mai andate in conflitto,
poichè i cinesi hanno sempre seguito le norme confuciane in pubblico e le discipline daoiste in
privato. Utile distinguere tra la Scuola e la Religione daoista. Quest'ultima è molto influenzata dal
Buddhismo, non ha un unico libro ma un insieme di 5mila opere religiose e filosofiche, raccolte nel
DAOZANG, Canone Daoista (5 secolo). Un'influenza del Buddhismo è la suddivisione in tre del
Daozang, i tre livelli di iniziazione (esorcismi, rituali e tecniche di mediazione). Il pensiero però è
stato quasi sempre trasmesso oralmente. La filosofia daoista invece poggia su 3 testi: ZHUANGZI,
LAOZI, LIEZI. Guardiamo i primi due: Zhuangzi è veramente esistito, Laozi è avvolto nel mito. Due
testi molto diversi: il primo ruota intorno a paradosso, ironia e sen