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essere iniziata gradualmente tenendo in considerazione I valori basali di pressione arteriosa E
della presenza Omero complicanze. La terapia andrebbe iniziata con basse dosi di un singolo
farmaco, Che non si raggiungono i valori pressori desiderati si può scegliere se cambiare farmaco
(sempre a bassi dosaggi), aumentare la dose del primo, Oppure passare ad una terapia
combinata. Se anche questa seconda strategia fallisce si può passare ad una terapia a tre farmaci
o aumentare i dosaggi degli altri due. È molto importante considerare anche le reazioni avverse E
le preferenze per un determinato farmaco da parte del paziente per avere una buona compliance E
quindi il successo della terapia.
FARMACI DI PRIMA SCELTA
Tre farmaci di prima scelta delle terapie antipertensiva abbiamo diuretici, Betabloccanti, ACE-
inibitore, Calcio-antagonisti, antagonisti recettoriale dell'angiotensina due. Nella terapia di seconda
scelta troviamo diuretici betabloccanti, diuretici ACE-inibitori, Calcio-antagonisti e betabloccanti,
Calcio-antagonisti e ACE-inibitori O possono essere utilizzate se necessario altre combinazioni fino
ad un massimo di tre o quattro farmaci.
DIURETICI
L'unità funzionale del rene è il nefrone, Costituito dal corpuscolo di Malpighi E da un tumulo a
decorso tortuoso. Il corpuscolo di Malpighi contiene il glomerulo e la capsula di Bowman, Un
gomitolo di capillari sanguigni che originano da da un arteriola afferente E si riuniscono in una
differente contigua alla prima il tutto avvolto da una membrana doppia parete che la capsula il cui
foglietto interno si estrofette a formare il foglietto esterno. La parete capillare glomerulari È
probabile all'acqua, agli elettroliti E a piccole molecole. Le proteine non vengono filtrate,
Depressione è di circa 35 mmHg.
A livello del primo segmento del tubulo prossimale, sistemi di trasporto specifici sono deputati al
riassorbimento di bicarbonato di sodio, cloruro di sodio, amminoacidi, glucosio E altri soluti
organici. L'acqua è sempre subita passivamente. Nella membrana apicale delle cellule epiteliali del
tubulo prossimale si trova uno scambiatore NA+/H+ che consente il passaggio del sodio del lume
interno alla cellula. Si realizza pertanto un antiporto. A livello della membrana baso laterale la
pompa sodio potassio permette il passaggio di ioni sodio chi viene assorbito nell'interstizio.
L'anidride carbonica diffonde l'interno della cellula ove si reiterata ad opera della anidrasi
carbonica a formare acido carbonico. L'Ansa di Henle viene definita segmento diluente per via
dell'estrema impermeabilità all’acqua.
Classificazione dei diuretici:
- inibitori anidrasi carbonica
- diuretici dell’ansa (inibitori cotrasporto sodio potassio cloro)
- diuretici tiazidici (inibitori cotrasporto sodio cloro)
- diuretici risparmiatori di potassio (inibitori canali del sodio dell'epitelio renale e antagonisti diretti
dell'aldosterone)
- diuretici osmotici
INIBITORI ANIDRASI CARBONICA
Questa classe appartiene acetazolamide, diclofenamide, brinzolamide, e dorzolamide.
Agiscono quando l'equilibrio acido base inibendo l'attività dell'enzima anidrasi carbonica.
Determinano un incremento dell'eliminazione renale di ioni bicarbonato, Sodio potassio e acqua.
Escrezione urinaria di bicarbonato di sodio induce una diminuzione del bicarbonato plasmatico,
ciao potrebbe causare acidosi metabolica. L'effetto diuretico di tali farmaci risulta modesto e di
breve durata. Devono essere somministrati per brevi periodi Massimo cinque giorni. Si legano
fortemente alle proteine plasmatiche, discreto perlopiù modificato dopo 8/12 ore. Le principali
indicazioni terapeutiche sono il glaucoma, alcalosi metabolica, mal di montagna, ed epilessia.
Terapie prolungate con questi farmaci possono provocare uno stato di acidosi, I per calciatori a che
porta la formazione di calcoli renali. È possibile prevenire la p perdita di potassio somministrando
cloruro di potassio al paziente in trattamento con inibitori dell'anidrasi carbonica.