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IPERTENSIONE
La pressione arteriosa e la pressione esercitata dal sangue sui vasi. Un incremento della pressione arteriosa
può essere uno dei rischi modificabili delle malattie cardiovascolari.
• Il precarico è il ritorno venoso;
• il post carico e la tensione di parete ventricolare; La pressione arteriosa è regolata e controllati
istante per istante la sistema parasimpatico.
Organi bersaglio dell'ipertensione sono:
• Cuore con ipertrofia ventricolare, rischi
e insufficienza cardiaca;
• Encefalo con stroke;
• Rene con insufficienza renale cronica;
• Vasi con aneurismi.
Condizioni normali di pressione sono: sistolica
minore di 120 mm Hg; diastolica minore di 80 mm
Hg.
Condizioni di pre ipertensione sono: sistolica tra i 120 e i 139 mm Hg; diastolica tra gli 80 e gli 89 mm Hg.
Condizioni di ipertensione di stadio uno sono: sistolica tra i 140 e 159 mm Hg; diastolica tra i 90 e 99 mm Hg.
Condizioni di ipertensione stadio due soli: sistolica maggiori di 160 mm Hg; diastolica maggiore di 100 mm
Hg.
Diagnosi
Si diagnostica un'ipertensione primaria, ovvero essenziale del 92-94% dei casi e può essere una
predisposizione genetica del 25% oppure a variabili fattori di rischio tipo età sesso visita sedentarietà
alimentazione.
Si diagnostica invece un'ipertensione secondaria se il problema è renale, endocrino legato alla surrenale
oppure anomalie dell’aorta.
Trattamento
Variazione stili di vita
Si deve perdere peso, adottare una dieta, ridurre l'apporto di sodio, aumentare l'esercizio fisico, moderare il
consumo di alcol.
Farmaci
Diuretici tiazidici
I diuretici modulano il volume plasmatico, agendo sui reni.
Il nefrone è l'unità funzionale del rene ed è composto dal glomerulo più la componente tubulare. È l'unità
filtrante: passano dal plasma all'ultra filtrato molecole che hanno un peso minore di 60 KDa, cariche positive
o neutre, grazie all'endotelio capillare che ed fenestrato (microalbinuria: danno renale che si presenta con
albumina nelle urine, che pesa 67 KDa).
Tra l'arteria afferenti ed efferente c'è una differenza di pressione di 20 mm Hg. Se aumenta la differenza di
pressione c'è più filtrazione se invece diminuisce la differenza di pressione c'è meno filtrazione. Nel tratto
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tubulare ci sarà poi il riassorbimento con o senza trasportatori. L'acqua passa per diffusione semplice, altre
sostanze o ioni possono passare per diffusione canale mediata, carrier mediata, trasporto attivo primario,
secondario simporto o antiporto.
I diuretici modulano l'assorbimento di acqua: aumentano l'urina e portano a un minor ritorno venoso e un
decremento di pressione. Vanno ad agire su diversi meccanismi di trasporto:
TUBULO CONTORTO PROSSIMALE: Acetazolamide, Diclorfenamide, Metazolamide, va ad
inibire l’anidrasi carbonica. L'acido carbonico non viene
quindi trasformato in acqua e anidride carbonica
dall'enzima nel lume. Così facendo si sia una maggior
concentrazione di bicarbonato del lume. Dato che invece
le cellule usano un simporto bicarbonato e sodio per farli
rientrare entrambi nel sangue, questo sistema viene
bloccato perché non c'è più bicarbonato nelle cellule e
quindi il sodio non viene riassorbito, anzi sta proprio nel
lume perché l'anidrasi carbonica presente delle cellule
viene inibita e in questo caso non trasforma acqua e
anidride carbonica in acido carbonico. Così facendo non
si hanno protoni per fare l'antiporto con il sodio.
Indicazioni cliniche: glaucoma perché riduce la pressione
intraoculare agendo sull'enzima presente a livello dei
processi ciliari dell’occhio; ma di montagna per la presenza dell'enzima nei pressi carioidei cerebrali; alcalosi
metabolica.
Effetti collaterali: acidosi metabolica.
TRATTO DISCENDENTE:
In questo tratto ho solo il riassorbimento di acqua, infatti è su questo che agiscono i diuretici osmotici,
diminuendo il riassorbimento di acqua. Vengono usati nelle intossicazioni per aumentare la diuresi, nelle
ipertensioni endocraniche e intraoculari. Possono
portare a ed edema polmonare perché aumentano il
volume extracellulare e disidratazione. È controindicato
per i pazienti che sono soggetti a insufficienze
cardiache.
ANSA DI HENLE, TRATTO ASCENDENTE:
Vengono chiamati diuretici dell’ansa. Furosemide e
Torosemide. E agiscono sul simporto sodio potassio
2cloro, inibendolo. Porta un minor riassorbimento di
sodio, cloro, magnesio e calcio e una maggior
escrezione di potassio del dotto collettore.
Indicazioni cliniche: edema polmonare acuto/sufficienza
cardiaca, edemi periferici, iperkaliemia. 3
Effetti collaterali: alcalosi metabolica (ipokaliemia, ipocloremia), ipomagnesemia e ipokaliemia (aritmie),
ototossicità.
TUBULO CONTORTO DISTALE:
I diuretici tiazidici Idroclorotiazide e Clortalidone vanno ad inibire il
simporto sodio cloro. Portano all'effetto di una riduzione del
riassorbimento di sodio e cloro, maggior escrezione di potassio del dotto
collettore, maggior riassorbimento di calcio.
Indicazioni cliniche: ipertensione, insufficienza cardiaca, nefrolitiasi
(calcio-ossalato/fosfato).
Effetti collaterali: alcalosi metabolica, iponatriemia, ipokalemia (aritmie),
iperglicemia, dislipidemie.
Controindicazioni: iponatriemia, ipokalemia. DOTTO COLLETTORE:
Si usano dei diuretici risparmiatori di potassio per inibire
il riassorbimento di sodio e conseguentemente la
perdita elevata di potassio che è uno ione molto
importante per tenere a bada i rischi cardiovascolari.
Deve stare in un range tra i 3,5 e i 4,5 mEq/L. Vengono
usati per diminuire l’escrezione di potassio e il
riassorbimento di sodio.
Indicazioni cliniche: in associazione con natriuretici
ipertensione ed edemi.
Effetti collaterali: iperkaliemia.
Controindicazioni: iperkaliemia. Inibitori ACE e bloccanti recettore
Angiotensina
La renina e prodotta dalle cellule
juxtaglomerulari del rene. Quando aumenta la
pressione aumenta la secrezione della renina.
Essa catalizza la reazione che porta alla
formazione delle angiotensina 1 da
angiotensinogeno. In particolare la secrezione
di renina avviene quando diminuisce la
pressione nell’arteriola afferente, a seconda di
concentrazioni di sodio basse recepite dalla
macula densa, per controllo simpatico, oppure
viene inibita per feedback negativo dalla
angiotensina 2.
La reazione che porta la formazione di
angiotensina 2 da angiotensina 1 è catalizzata
dagli AngiotensinConvertingEnzyme ACE o da Chimasi.
Angiotensina 2 viene recepita da due recettori chiamati AT1 e AT2 che sono due recettori accoppiati a
proteine G.
Gli ACE provocano ipertensione perché,
oltre gli effetti delle angiotensina 2,
degrada la bradichinina in peptidi inattivi
(bradichinina utile per vasodilatare quindi
per abbassare la pressione). Per lavorare
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legano 2 ioni zinco. Captopril lega fortemente lo zinco come l’Enalaprilant ma anche il Lisinopril e il
Fosinopril.
Bloccando gli ACE essi provocano una diminuzione della produzione di angiotensina 2, una minore
degradazione della bradichinia e un minor rilascio di adrenalina (provocando vasodilatazione). Inoltre
aumentano il flusso renale e diminuiscono il rilascio di aldosterone (aumentando la diuresi) (aldosterone è
l'ormone che favorisce il riassorbimento di acqua dai tubuli renali).
Indicazioni cliniche: ipertensione, insufficienza cardiaca, nefropatie iniziali, post IMA.
Effetti collaterali: tosse, ipotensione, rash cutanei, angiodema, disgeusia (abbassamento senso di gusto).
Controindicazioni: ipoperfusione renale, gravidanza. I sartani (Losartan) invece agiscono sulla recettore
delle angiotensina 2. Sono molecole non peptidiche che minano la porzione C terminale delle angiotensina
2, antagonizzando il peptide endogeno sul recettore AT1.
Riescono a diminuire sia la pressione diastolica che quella sistolica.
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(Rischio relativo = un confronto fra il paziente non trattato con il paziente trattato .o. Il paziente trattato con
un farmaco contro uno trattato con un altro farmaco).
(Rischio assoluto = il rischio che a la popolazione in studio di andare incontro ad un evento).
Indicazioni cliniche dei Sartani: ipertensione, sufficienza cardiaca, post IMA (paziente colpito da infarto
miocardico acuto), nefropatie iniziali.
Effetti collaterali: ipotensione, rash cutanei, angiodema.
Controindicazioni: ipoperfusione renale, gravidanza.
Beta-bloccanti
Vogliamo darà modulare il recettore beta adrenergico. Questo recettore è del tipo Gs, va quindi a attivare
l'adenilato ciclasi portando quindi alla formazione di cAMP. Esso attiva la PKA che innalzerà i valori di calcio
presenti nella cellula. I recettori di tipo uno sono presenti nel cuore, nel rene, nell'occhio e causano un
aumento della frequenza contrattilità e velocità di conduzione, rilascio di renina, contrazione del muscolo
radiale. Quelli di tipo due stanno nel cuore, vasi, cellule lisce muscolari, cellule muscolari scheletriche,
fegato, cellule beta del pancreas e causano aumento frequenza contrattilità e velocità di conduzione,
dilatazione, rilassamento, glicogenolisi, glicogenolisi e gluconeogenesi, secrezione di insulina. Quelli di tipo
tre stanno degli adipociti e causano lipolisi.
I bloccanti sono antagonisti competitivi e sono diversi tra loro. Vengono divisi a seconda di:
• Selettività recettoriale
• Attività simpaticomimetica intrinseca: stimolano l'accumulo di cAMP e abbassano la concentrazione
di adrenalina. Sono degli agonisti parziali AP. 6
• Lipofilia
Come agiscono?
Senza attività simpaticomimetica intrinseca: ad uso acuto abbassano la gittata e la frequenza cardiaca
anche se c'è un aumento transiente delle resistenze periferiche; ad uso cronico abbassa il rilascio di renina
non cambiando le resistenze periferiche.
Con attività simpaticomimetica intrinseca: dipende dall'attività simpatica che hanno. Alcuni hanno un’attività
alfa antagonista, altri hanno vita agonista beta due e tre, altre ancora aumentano la produzione di NO, altri
bloccano l'aumento di calcio, e altri infine sono antiossidanti.
FARMACODINAMICA Indicazioni cliniche: ipertensione, insufficienza cardiaca,
aritmie ventricolari ipercinetiche, glaucoma, ACS
(sindrome coronarica acuta).
Effetti collaterali: ipotensione, bradicardia, broncospasmo,
astenia, depressione, insonnia, allucinazioni, impotenza,
dislipidemie, aumento di peso, insulino resistenza e di
abete, sindrome di Raynaud (crisi accessionali
di cianosi delle dita la cui ripetizione nel tempo conduce a
fatti distrofici ed eventualmente a fenomeni gangren