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Podestà e tribunali podestarili
In Italia nel 1200 si ebbe un grande sviluppo accompagnato però a livello cittadino da sanguinose lotte di fazione. Per prevenirle si decise nell'istituzione di un podestà. Nel 1100, Federico II detto il Barbarossa, aveva cercato di immettere una sua rappresentanza all'interno dei comuni attraverso un contratto di condotta di durata di un anno con una importante ma rateizzata retribuzione.
Questa volta il podestà non veniva però imposto dall'alto ma ingaggiato dalla cittadinanza attraverso un contratto di condotta. Il podestà era solitamente accompagnato, soprattutto nelle città più grandi, da una vera e propria equipe costituita da giudici e ferrovieri di cui era comunque diretto responsabile.
Costanza 1135. Non aveva il solo compito giudiziario ma era una figura complessa paragonabile all'odierno CITY MANAGER. Negli ultimi dieci giorni del suo incarico si aveva il processo di sindacato.
Il Processo di sindacato:
- la giunta comunale nominava dei sindaci rappresentanti dei cittadini
- i cittadini potevano fare denuncie, anche anonime, nei confronti del podestà e dell'equipe
- il sindacato giudicava
Nessun danno
Sentenza di responsabilità: Il podestà era comunque tenuto a lasciare la città per minimo 3 anni per evitare danno causato sulla stipendio del podestà e dell'equipe.
Tale processo divenne oggetto d'importanti trattati.
Tractatus de sindacatu - Paride del Pozzo
I Notai: Figura che nasce in Italia intorno al 1100, molto importante poiché in un mondo d'analfabeti i loro scritti hanno fama pubblica fino a prova di falso. Hanno il privilegio di concedere
l'’instrumentum quarentigiatum. Molto simile all’odierno titolo di debito, cioè la cambiale. Era uno strumento di garanzia che permetteva di procedere con l’esecutio parata, cioè la sentenza garantita dal notaio era subito esecutiva. I consilia si sviluppano con il processo romano canonico, sono i consigli dei giuristi detti anche consiglio di avvio. Sono di due tipi: Pro parte e Pro veritate (o sapientis). La Pro parte era richiesta da una delle due parti al giudice per poter sostenere la propria posizione in giudizio ed aveva carattere vincolante per il giudice. La Pro veritate, invece, non aveva carattere vincolante. Guglielmo Durante nel suo Speculum iudiciale fornisce una utilissima sintesi del processo romano canonico. Perché venivano richiesti i consilium sapientis? Non sempre i giudici erano dotti: a) Il giudice straniero non conosceva il diritto locale, in realtà gli statuti non erano così ampi. b) Per valorizzare i dottori della città venivameno il principio d'imparzialità) Per non rispondere di eventuali errori nel giudicato in sede di sindacato d)Tutte queste ipotesi potrebbero essere contraddette ma a loro volta s'integrano e potrebbero essere vere in epoche diverse. La presenza del consiglio di sapio ha portato due conseguenze molto importanti: - aumento del prestigio dei giuristi - penetrazione del diritto dotto nella pratica i consilia iniziano ad essere conservati In quanto il problema giuridico poteva riproporsi Ne furono fatte importanti raccolte ma l'opinione più I più preziosi sono quelli pro parte inaccreditata divenne quella di Bartolo da quanto motivati con abbondanza di Sassoferrato considerarata sempre giusta e argomentazione vincolante in ogni caso: opinio batoli. Le raccolte più importanti furono fatte da: Dino del Mugello Orlando da Ponte Tutte prodotte dopo il 1250 cioè dopo che entrambe i corpora iuri sono entrate nella pratica delle glosse. Non si sa bene quandoInizio l'usanza dei consilia, abbiamo però un Decretale d'Innocenzo III nel quale dice che: "IL GIUDICE NON DEVE PRONUNCIARE LA SUA SENTENZA SECONDO IL PARERE DI ALTRI" fu data un'interpretazione restrittiva di tale decretale, intendendo con "altri" le persone esterne al campo giuridico, e si continuò nella pratica.
Speculum iudiciale di Guglielmo Durante dice che: il papa non accettò ma allo stesso momento continuava trattarsi di una "CONSUETUDO GENERALIS IN" ITALIA.
Giovanni d'Andrea nella glossa ordinaria al liber sextus e alle clementine sterilizza ulteriormente il pensiero d'Innocenzo III.
Tractatus de consiilis habendis
Non ci si può però fidare pienamente di tali consilia in quanto:
- Sono distaccati dalla fattispecie concreta
- Non è facile distinguere i pro parte (non sempre veritiere poiché rafforzavano le argomentazioni a favore della parte richiedente; sono comunque i più)
innovativi poiché interpretano le norme fino al massimo grado) dai pro veritate (più rappresentative) in quanto raccolte tutte insieme Varietà d'interpretazioni = incertezza del diritto.
IV Il concetto di diritto comune non deriva però dalla cultura romana dove al massimo esisteva un DIRITTO NATURALE RICONOSCIUTO COMUNE DA TUTTE LE GENTI.
Nel medioevo è: . E nel sistema di diritto comune le fonti sono IL DIRITTO COMUNE A TUTTE LE GENTI così ordinate: STATUTO CONSUETUDINI DIRITTO COMUNE e DIRITTO LOCALE.
Il diritto canonico in questa epoca sovrasta il romano in quanto vi sono problemi di diverse risoluzioni: Nel mondo romano erano semplici interessi che diventavano illeciti solo nel momento in cui superavano una certa quota USURA.
Si tiene conto di un passo del vangelo che può essere interpretato in più modi: Per evitare l'usura s'inserì il "MUTUM DATEM NIHIL INDE SPERANTES" guarentigiato con il quale si S.
Geronimo = ciò che era dato doveva essere poneva nell'atto il limite restituito nulla di più. all'interesse
Altro istituto importante che legava il diritto civile con quello canonico all'epoca era il giuramento con il quale le cause laiche finivano nell'ambito ecclesiastico. In alcuni casi nacquero veri e propri accordi tra comune e chiesa.
Giurisdizioni speciali:
Giurisdizione Mercantile
- Si sviluppa separatamente dalla legislazione ordinaria; non trova fondamenta nel diritto romano ma utilizza norme che derivano dal diritto internazionale consuetudinario.
- Consolati sono o tribunali speciali sia marittimi che si formano nei porti
- In ogni porto ci possono essere più consolati, uno per ogni stato che gestisce li ipropri interessi; nei porti più piccoli può esistere un solo consolato dove però possono operare giudici di più nazionalità
- Sia commerciali in quanto il diritto marittimo non è che una branca
delcommerciale. Nella giurisdizione mercantile si vengono a creare anche degli istituti non esistenti nellegiurisdizioni ordinarie:
Lettere di cambio nelle quali ci si riconosceva debitori nei confronti di un altro mercante e siconsentiva ad un nostro debitore di saldare il debito presso il nostro creditore, ciò facendo si evitavadi portare con se soldi liquidi
All’interno delle città si sviluppano i ceti dei mercatores che danno origine alle corporazione e alleassociazioni di mestiere Nascita delle giurisdizioni CORPORATIVENascono le giurisdizioni e corporative cheINTER SUPRAgestiscono i rapporti tra le varie corporazioniNascita della istituzione corporativa A questa ci si rivolgeva nelMERCANZIAdelle corporazioni. grave caso di DENEGATA- presso questa si confrontavano gli interessi tra .GIUSTIZIA O PRESUNTA TALEcittadini e forestieri cioè nel caso in cui il- non era solo un tribunale, aveva il potere di fare mercante non avesse avutodelibere sulle materie di
La propria competenza credito dalle altre città si sarebbe dovuto rivolgere alla propria mercanzia per farsi riconoscere il credito e promuovere un'azione di rappresaglia.
Giurisdizione feudale
- Edictum de beneficiis - Corrado II il Salico 1037
Il feudo può essere sottratto al vassus per giusta causa e deve essere giudicato da pari.
Giurisdizione organizzata attorno al concedente e quindi unica e particolare.
Eccezione Veneziana
- Venezia è costituita solo dalle isolette della laguna nelle quali la popolazione si riparò all'arrivo dei longobardi, quindi costituisce una giurisdizione molto vicina a Bisanzio.
VI
Ha uno sviluppo particolare dal 1200:
- hanno il doge (evoluzione linguistica del romano dux)
- consilii quindi più di un console
- corte particolare, (ne placiti, ne romano canonico) composte da 40 saggi cittadini che giudicano con il supporto dello statuto
Rapporto tra consilium sapientis e res giudicata.
Sentenza non più impugnabile.
Quanto giunto all'ultimo stadio, l'analisi del rapporto tra consilium sapientis e res giudicata diviene particolarmente intenso nel 1300. Con il ritorno dei papi ad Avignone vi fu una duplice elezione a Roma, ciò comportò un grave scisma e l'instaurazione di un processo su quale fosse il papa da ritenersi valido e quale no. Durante tale processo furono richiesti numerosi consilia anche alle figure prevalenti del periodo come: Giovanni d'Andrea, Bartolo da Sassoferrato... È in questo periodo che Antonio De Butrio elabora la sua teoria secondo la quale: "I consilia sapientis non passano in giudicato", riprendendo spunto da Guglielmo Durante il quale aveva sviluppato un'idea in margine al Liber Extra. Dove vi è una direttiva papale che diede ragione ad una donna con sette testimoni che avevano fatto una ispectio corporis e che sostenevano la verginità della donna contro il marito che invece la negava. Tops che sostiene l'idea che...
Bisogna attribuire valore alle perizie tecniche. Durante aveva osservato che il detto d'esperti aveva più valore di una testimonianza normale. Se una causa era stata chiusa con una perizia e poi ne fosse stata trovata una più qualificata, il processo doveva riaprirsi rivedendosi la prima sentenza. Antonio da Butrio fece un ulteriore passo avanti: come la sentenza basata su una perizia, così anche quella emessa da un consilium sapientis andrà rivista se si trova un consilium migliore. Inizia la sua crisi. In quanto ogni giurista può dare un'interpretazione diversa e quindi la causa rimane sempre aperta. Incertezza del diritto. Risolvibile con:
- Communis opinio