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La Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione di un nuovo ordine internazionale

La seconda Guerra Mondiale (1939-1945) vide due principali schieramenti:

  • L'Asse: Germania + Italia + Giappone -> vittoria sull'Europa ma non contro GB; incontrò anche forze di resistenza da parte di paesi come Norvegia e Francia
  • Alleati: Francia + GB + USA + URSS

La causa principale della guerra fu l'affanno espansionistico delle potenze fasciste, che intendevano garantirsi l'egemonia nelle rispettive aree di influenza.

  • Germania -> controllo Europa Est perché rifornimenti di alimenti e materie prime
  • Italia -> impero africano e recuperare dominio sulla costa orientale del Mar Adriatico (Libia, Etiopia e Eritrea)
  • Giappone -> voleva tutelare la potenza sulla Manciuria e la supremazia sul Pacifico orientale

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URSS paese gravemente colpito dalla guerra a causa del gelido inverno

Germania perde Caucaso contro URSS ->

organizza la controffensiva, combatte dura battaglia contro GB (nel nord dell'Africa -> battaglia di el Alamein, vittoria della Germania) Si apre terzo fronte (SCRIVERE TUTTI I FRONTI DI GUERRA) per conquista della Sicilia (1943) La Seconda Guerra Mondiale fu la più distruttiva e costosa di qualsiasi conflitto precedente sia per durata, ampiezza dello scenario e per il più alto potere di distruzione reso possibile dai progressi tecnologici. Il conflitto comportò perdite umane per 40 milioni di morti, 15 milioni di feriti/invalidi (tre volte le perdite della Grande Guerra) e una popolazione nettamente superiore di civili. Metà delle vittime si riconducono alla Russia, che insieme a Polonia e Germania fu uno dei paesi più colpiti. Si verificarono a fine guerra massicci spostamenti di popolazioni, soprattutto tedeschi, polacchi e giapponesi. Ci sono disaccordi sul costo della guerra: le stime vanno da 730 a 3.000 milioni di dollari, ma in ogni caso si.

parla di un costo più che triplo di quello della 1G.M.. Le perdite materiali furono diverse a seconda dei paesi: in linea generale furono colpiti maggiormente i paesi dell'Europa centrorientale.

Tutti gli stati belligeranti, fatta eccezione per quelli neutrali (Spagna, Svizzera e Svezia) e la GB, persero reddito, eroso soprattutto dalle imposte maggiori, necessarie a supportare le spese belliche: in Polonia e Austria il calo fu del 50% mentre in Italia, Francia, Olanda e Finlandia del 40%.

Nell'industria i danni si concentrarono nei settori chiave quale l'energia, il carbone e l'acciaio; in agricoltura i problemi principali erano la mancanza di fertilizzanti e la perdita del bestiame da lavoro.

Ci furono mutamenti anche nel commercio:

  • interruzione delle relazioni mercantili tra i paesi belligeranti
  • interferenza tedesca negli scambi dei paesi occupati
  • vantaggi per i paesi neutrali

Anche il mercato del lavoro risentì della guerra: molti paesi ricorsero

Pesantemente allamanodopera femminile, ai lavoratori stranieri più o meno forzati e i paesi occupati soffrirono unapesante disoccupazione a causa della mancanza delle materie prime e difficoltà di trasporto.

La guerra ha anche alcune ricadute in termini di innovazioni tecnologiche, che acquisterannoimportanza economica solamente in seguito: la maggior parte della ricerca si concentròsull'energia nucleare (—> vantaggi in ambito civile ma ingenti spese e elevata pericolosità) esull'aviazione (radar, motori a reazione, prestazione degli aerei).

La fine del conflitto diede luogo alla costituzione di un nuovo ordine mondiale basatosull'egemonia delle due potenze vincitrici: da una parte USA e dall'altra URSS.

L'Europa, rasa al suolo dopo 5 anni di guerra, viene divisa in due sfere d'influenza:

  • Blocco COMUNISTA: i territori occupati dall'esercito sovietico costituirono repubblichepopolari sotto il controllo dei
partiti comunisti e dell'URSS stessa, seguendo il modello di Stalin - blocco CAPITALISTA: i paesi sotto la protezione angloamericana ricostruirono le loro istituzioni su basi democratiche. I due blocchi non potevano convivere facilmente: la volontà di ampliare l'influenza dell'uno a discapito dell'altro e la paura di essere vittima di un attacco atomico del blocco nemico diede luogo a una dinamica di scontri strategici e alla corsa degli armamenti: la Guerra Fredda. Si verificarono diversi contrasti tra i due blocchi: 1. Berlino 1948 = la capitale tedesca, facente parte della sfera di occupazione sovietica, venne divisa in 4 parti: Francia, GB, USA -> Germania Ovest (BONN) e URSS -> Germania Est (BERLINO EST). La questione era problematica registrando fughe di cittadini da Berlino Est a Berlino Ovest, tanto che l'URSS chiuse l'accesso alla città. Successivamente gli occidentali riunirono le loro zone di occupazione e crearono

La RFT (Repubblica Federale Tedesca), mentre l'occupazione russa si trasformava in RDT (Repubblica Democratica Tedesca).

Ripresa della guerra civile in Cina tra le forze comuniste (Mao Zedong) -> vittoria appoggiate dall'URSS e le forze del Kuomintang (partito nazionalista/popolare) sostenute dai paesi occidentali. Lo scontro si concluse con la divisione del paese in 2 parti: Corea del Nord (comunista) e Corea del Sud (filoccidentale), divisione che tuttora persiste.

Altri scontri ideologici e diplomatici seguirono come prova di forza fino all'inizio delle riforme in Russia nell'ambito di:

  1. Processo di decolonizzazione
  2. Sviluppo dell'arsenale atomico

IL NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE: BRETTON WOODS E IL GATT

La crisi degli anni '30 aveva fatto capire che senza un qualche tipo di sistema permanente di cooperazione internazionale c'era il pericolo che la crisi di un paese potesse convertirsi in una depressione generale con conseguenze gravissime.

Con queste premesse nel 1944 si riunì a Bretton Woods una conferenza internazionale per risolvere la questione, a cui parteciparono 45 paesi, anche URSS ma senza aderire agli organismi che furono creati. Il punto di partenza era la libertà di commercio e dei movimenti di capitale o in altre parole la fine del nazionalismo economico. Gli accordi raggiunti rispondono a 3 principi fondamentali: 1. Riconoscimento del dollaro americano come unica moneta convertibile in oro e pertanto come unica valuta internazionale—> significava l'adozione di una versione limitata del sistema aureo: il dollaro diventava l'unica moneta convertibile in oro, e di conseguenza quella preferita per essere usata come riserva dalle banche di emissione o mezzo di pagamento internazionale. 2. Adozione di tassi di cambio fissi tra le diverse monete—> lo scopo era quello di stabilire la fiducia in ciascuna delle monete, condizione indispensabile per la riorganizzazione del commercio.

E del sistema dei pagamenti internazionali.

3. Istituzione di meccanismi di cooperazione monetaria

Tra gli strumenti ideati per sostenere il nuovo sistema dei pagamenti vi sono:

  • Fondo Monetario Internazionale (FMI) - Il suo scopo doveva essere erogare credito ai paesi con problemi per permettere gli aggiustamenti necessari in un periodo di tempo più lungo e in condizioni più favorevoli ed evitare attacchi speculativi sui cambi.

Come funzionava? Ogni paese depositava nel FMI una quota proporzionale al suo PIL, 1/4 in oro e il restante in moneta nazionale; i paesi con deficit nella bilancia dei pagamenti potevano ottenere divise (dollari) in cambio della loro moneta, che restava nel fondo ma si dovevano impegnare a ricomprarla in futuro, cambiandola cioè con divise. Ciò veniva fatto per evitare che l'eccesso di offerta monetaria di un paese sui mercati ne facesse cadere la quotazione. L'ottenimento di crediti in divise da parte dei vari paesi era

automatico fino all'importo depositato e con l'accordo del FMI poteva arrivare al doppio. Presto il FMI cominciò a imporre condizioni ai paesi che ricorrevano ripetutamente ai suoi crediti, come imposizione di politiche restrittive e politiche di equilibrio di bilancio, che generalmente hanno un alto costo sociale.
  • Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS) - Nota come Banca Mondiale, nasce per facilitare la ricostruzione dei paesi colpiti dalla guerra attraverso la concessione di prestiti a lungo termine. Successivamente verrà limitata a paesi a basso reddito, a condizioni molto favorevoli. Il varo del piano Marshall impedirà di fatto il perseguimento dei suoi fini istituzionali. I prestiti concessi, generalmente a paesi a basso reddito, saranno utilizzati soprattutto per la costruzione di infrastrutture o per altri progetti di sviluppo.
  • Organizzazione del Commercio Internazionale (ITO) - La finalità era di rimuovere
gliostacoli al commercio e controllare la politica commerciale dei vari paesi. L'obiettivo era duplice: - ridurre il più velocemente possibile gli alti livelli dei dazi doganali - evitare l'introduzione arbitraria di barriere al commercio estero da parte dei paesi associati Divenne operativo nel 1948, ma solo il documento che era stato elaborato come strumento preparatorio, il GATT, un accordo senza potere coercitivo come una specie di codice di buona condotta in materia di commercio internazionale basato su principi di: - non discriminazione - non contingentazione - riduzione dei dazi - divieto di dumping e cartelli Il GATT fu in grado di liberalizzare gli scambi e il ribasso generale dei dazi, ma non riuscì a impedire unioni doganali, contingentazione e il dumping, né tantomeno i cartelli intergovernativi come quello del petrolio (OPEC). Anche se non raggiunse gli obiettivi preposti, è comunque un esempio del nuovo clima di cooperazione creatosi dopo il

periodo delle 2 guerre e della difficoltà nella liberalizzazione del commercio. Venne sostituito nel 1994 dal WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), con maggiori competenze ma un funzionamento più precario.

LA RICOSTRUZIONE: EUROPA E GIAPPONE

La ricostruzione dell'Europa, la zona più colpita fu difficile (inflazione e caos finanziario) ma venne fatta rapidamente. Subito dopo la guerra il problema principale degli europei riguarda la sopravvivenza: pericolo di morire di fame e malattie ad essa legate. Nel 1943 inizia un primo programma di aiuti, finanziato in buona parte dagli USA attraverso l'UNRRA, provvedeva a fornire alimenti e altri generi di prima necessità fino alla ripresa progressiva delle attività economiche.

Oltre ad alleviare le esigenze immediate, però, era necessario capire come far fronte alle conseguenze economiche della guerra. Tutti erano concordi che le disposizioni adottate a Versailles dopo la 1 G.M. avevano avuto

effetti economici disastrosi, facilitando

Dettagli
A.A. 2019-2020
61 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia-grilli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Fumi Gianpiero.