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La comprensione del mondo sociale e l'importanza delle domande
Molto spesso coloro che non fanno parte dei contesti di cui facciamo parte - fanno fatica a capire la natura delle informazioni scambiate in quel contesto - ambienti familiari o amicali - linguaggio che usiamo solo noi - l'aspetto del dare per scontato - no universalmente (es. "quante ne prendo?" - pizza venerdì sera - se entra un'altra persona non capisce di quello di cui stiamo parlando -> domanda intellegibile universalmente - bisogno di fare domande) - rende il mondo sociale difficile da comprendere se non si entra dentro, se non si fanno domande. -> Senso comune = corrisponde a quello che diamo per scontato - no bisogno di interrogarci perché parte integrante ambiente in cui cresciamo (senza interrogativi) 2. Conoscenza con interrogativi - dove? Come? Che cosa, chi?…. Informazioni di tipo descrittivo - Perché? - implica qualcosa in più - non basta esistenza degli interrogativi Indagine per fare quelle cose - indagini di ricerca
Sul campo, la conoscenza viene acquisita attraverso una riflessione teorica e l'esperienza di ricerca. Riflettere teoricamente non basta per acquisire conoscenza, è necessaria anche la parte sperimentale, la ricerca sul campo. La conoscenza viene acquisita sistematicamente, ogni scienziato adotta un insieme di procedure sistematiche nel tempo, che prevedono un approccio cronologico. L'indagine è fondata sull'empirismo, che combina la riflessione teorica con l'esperienza di ricerca sul campo attraverso una serie di metodi. La conoscenza può essere generata attraverso il coinvolgimento diretto del conoscente o il coinvolgimento indiretto. La conoscenza diretta si basa sull'immersione della persona nei processi e sull'esperienza con i propri sensi. La conoscenza indiretta è acquisita da fonti esterne, ma richiede l'affidabilità della fonte. Tutti possono essere insegnanti di tutti gli altri teoricamente, ognuno può contribuire alla conoscenza. Le conoscenze scientifiche sono sempre presenti, stanno da qualche parte, e dobbiamo andare alle fonti per trovarle.
Le conoscenze scientifiche sono considerate affidabili perché sono controllate dalla comunità scientifica, che si autoregola e segue una deontologia professionale. Gli scienziati si impegnano a preservare e diffondere una conoscenza accurata e affidabile.
La conoscenza scientifica è considerata affidabile perché è ottenuta attraverso l'uso di metodi rigorosi e controllati, utilizzati dagli scienziati. Questi metodi consentono di verificare e validare le informazioni scientifiche.
La verità, invece, appartiene alla dimensione metafisica e religiosa. La verità in queste sfere richiede un atto di fede e non può essere dimostrata in modo oggettivo. Nessuno può affermare con certezza che gli accadimenti del mondo sociale siano veri o falsi. Ciò non significa che questi accadimenti non avvengano, ma dobbiamo comprendere il concetto di verità all'interno del contesto sociale.
Esistono diverse forme di conoscenza, alcune delle quali possono essere fallaci o erronee. Un esempio di errore comune è il bias di conferma, che consiste nell'accettare acriticamente le informazioni che confermano le proprie convinzioni preesistenti.
La conoscenza derivante dal senso comune può essere completamente errata, poiché si basa su opinioni personali e non su metodi scientifici rigorosi.
La conoscenza scientifica si basa sull'empirismo, ovvero sull'osservazione e la sperimentazione. Per comprendere gli accadimenti del mondo sociale, è necessario analizzarli attraverso diverse prospettive o paradigmi, che possono essere considerati come "lenti" con spessori diversi. Questi paradigmi sono come grammatiche che ci aiutano a interpretare e comprendere il mondo sociale.
modi di intendere il mondo attraverso cui leggere il mondo
Quando osserviamo il mondo non lo osserviamo per la sua verità - ma in base a qualche meccanismo, lente, filtro anche inconsapevole, implicito, non necessariamente intenzionale - perché il mondo attrae ognuno di noi in modo diverso -> il nostro pensiero non ci restituisce un'immagine del mondo che osserviamo - agiscono filtri,... - noi siamo unici (Weber) - no questione etica o religiosa - ma lo siamo perché abbiamo fatto esperienze e abbiamo biografie totalmente diverse
Paradigma: insieme delle presupposizioni - conoscenze non scientifiche (Durkheim: patti sociali vanno trattati come cose - 2 corollari: evitare tecnicismi, psicologismi - secondo corollario: evitare le pre-nozioni, le presupposizioni - conoscenze di senso comune, non scientifiche - premesse conoscitive di fondo.)
Filtri attraverso cui scienza affronta la realtà - filtri influenzano il modo attraverso cui la scienza stessa accede
sui due precedenti ordini di questione. Per affrontare il primo ordine di questione, quello ontologico, è necessario interrogarsi sulla natura e sull'essenza della realtà sociale. Questo significa analizzare e comprendere quali sono gli elementi costitutivi della realtà sociale, come si relazionano tra loro e come influenzano il comportamento umano. Il secondo ordine di questione, quello epistemologico, riguarda il rapporto tra l'osservatore e l'oggetto osservato. In altre parole, si tratta di comprendere come l'osservatore può acquisire conoscenza sulla realtà sociale e come questa conoscenza può essere considerata valida e affidabile. Questo ordine di questione pone l'accento sulla soggettività dell'osservatore e sulla necessità di adottare un approccio critico e riflessivo nell'analisi della realtà sociale. Infine, il terzo ordine di questione, quello metodologico, riguarda le modalità con cui si può condurre la ricerca sociale per produrre conoscenza sulla realtà sociale. Questo ordine di questione si basa sui due precedenti e si occupa di definire quali strumenti, tecniche e metodi possono essere utilizzati per raccogliere dati e analizzare la realtà sociale in modo accurato e significativo. In conclusione, per studiare la realtà sociale è necessario considerare questi tre ordini di questione: ontologico, epistemologico e metodologico. Solo attraverso un'analisi approfondita e critica di questi aspetti è possibile produrre conoscenza valida e affidabile sulla realtà sociale.sulle risposte date• da interrogativi di tipo ontologico ed epistemologicoInterrogativo di fondo sul piano ontologico: qual è la natura, l'essenza delle cose che indaghiamo, della realtà sociale, cos'è la realtà sociale? Qual è la sua natura?
Interrogativo di tipo epistemologico - una volta definita la natura della realtà sociale - come faccio a descrivere, studiare la realtà sociale? Qual è il rapporto fra osservatore e realtà? Legame fra osservatore e realtà sociale - fatti della stessa materia, stesso modo -> gli scienziati del mondo sociale stanno dentro la realtà sociale che stanno osservando (se fossi positivista non la penserei così) - la realtà sociale è conoscibile? Si ma a quali condizioni? - la prima risposta la dà la risposta alla domanda ontologica - natura della realtà
Interrogativo metodo - come conoscere la realtà sociale?
Ontologia - branca
della filosofia che studia la natura dell'essere, in quanto tale Epistemologia - branca della filosofia che studia la riflessione sulla conoscenza scientifica - abbraccia anche la gnoseologia - riflessione sulla conoscenza in generale Metodologia - insieme sulle riflessioni sul metodo,.. Durkheim - definizione di realtà sociale - oggetto di studio degli scienziati sociali sono i fatti sociali - come se ci avesse detto che i fatti sociali compongono la realtà sociale -> la realtà sociale è un fatto sociale - i quali fatti sociali sono modi collettivi di essere, agire e pensare che sono esteriori e costrittivi (PARADIGMA POSITIVISTA) - concerto è un fatto collettivo - gli interessa il fatto collettivo, cosa fanno tutti Esteriori - già pronti, scelti, fatti Costrittivi - Terzo livello di interrogativi - insieme interrogativi metodologici Tripartizione è importante - capire che esiste una differenza concettuale tra le metateorie, le teorie,Metodi e tecniche
Il livello metateorico - riflettere quasi filosoficamente sulla natura degli oggetti
- Le teorie sostantivi - insieme di asserti che dicono qualcosa su specifici aspetti della realtà che
- vogliamo studiare: pandemia, il volontariato - teorie su specifici aspetti della realtà sociale
La metodologia
- Le scienze sociali non presentano una sola risposta alle domande poste - no sola risposta alla domanda ontologica - ci fa pensare che esistano diversi modi di intendere le realtà sociali e che non esista una realtà sociale - realtà sociale come dato oggettivo tutti d'accordo con la sua definizione
Esistono almeno due tipi di risposte alla domanda ontologica:
Durkheim: (nessuno dà definizione specifica di realtà sociale - gli studiosi offrono elaborazioni più complesse) - fine '800 Francia, offre prospettiva fatti sociali - realtà sociale è un insieme di fatti sociali - fatti
situazione e afferma che i fatti sociali sono il risultato delle azioni individuali - l'elemento centrale è l'espressione azioni individuali - i fenomeni sociali sono il prodotto delle scelte e delle interazioni degli individui - le scienze sociali devono occuparsi di comprendere le motivazioni e le dinamiche che guidano le azioni degli individui - la società è il risultato delle azioni e delle relazioni tra gli individui - gli individui hanno un ruolo attivo nella costruzione della società - i fatti sociali sono influenzati e possono essere modificati dalle azioni degli individui - ricostruire insieme delle azioni individuali che contribuiscono alla formazione della società - comprendere e conoscere l'individuo ci aiuta a prevedere e comprendere i fenomeni sociali.prospettiva Durkheim - e mette al centro dell'attenzione l'individuo e il suo agire, la sua agire - l'agire individuale - no fenomeni collettivi se non ci sono fenomeni individuali ->i fenomeni collettivi esistono come modo di rappresentare azioni individuali che sono anche collettivi - hanno senso per noi le azioni individuali che sono anche sociali -> schema weberiano -agire razionale e agire non razionale (abitudinaria e agire tradizionale- andare luogo di culto) -quando l'agire individuale diventa agire sociale? L'agire sociale è un agire dotato di senso intenzionato, rivolto agli altri - ed è intellegibile in base a quel senso -> conoscibile, si può conoscere in virtù del senso che le persone attribuiscono al loro agire sociale; l'azione è sociale anche quando le persone a cui ci riferiamo non ci sono Orientiamo il nostro comportamento rispetto a quello degli altri - bandwagon effect -> stiamo attenti
Per Max Weber la natura della realtà sociale è l'agire sociale, secondo Durkheim fatto di fatti sociali.
Seconda domanda - Weber - accedendo al senso, al significato che gli individui attribuiscono... - per Durkheim studiati i fatti sociali studiati (?) come se fossero cose - studiarlo nelle proprietà che lo definiscono.
Positivismo, post positivismo e interpretativismo.
Questione ontologica: realismo ingenuo - realtà conoscibile così com'è, ha proprietà sue che la definiscono, la realtà è lì non aspetta altro che essere conosciuta, la realtà esiste indipendentemente da chi la osserva. I: - la realtà non esiste indipendentemente da come la osservo, da io che ci sto dentro, io attraverso la ricerca contribuisco a fare la realtà così com'è, non sono esterno ad essa, la realtà ha delle proprietà che ho anche io - che senso ha.
Per distinguere tra osservatore e oggetto osservato, è importante considerare che la realtà non è totalmente esterna all'osservatore. Questi due elementi interagiscono tra loro, ma l'interazione è sottoposta a controlli.