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I COMPLEMENTI DI LUOGO CON I NOMI PROPRI DI CITTA' DELLA SECONDA DECLINAZIONE

I nomi propri di città e piccola isola singolari esprimono lo stato in luogo con la terminazione in -i = locativo.

Sum Mediolani = Mi trovo a Milano

I pluralia tantum esprimono lo stato in luogo con l'ablativo semplice.

Vivo Delphis = vivo a Delfi

Tutti i nomi di città esprimono il moto a luogo con l'accusativo semplice

Contendo Mediolanum = Mi dirigo a Milano

Il moto da luogo = ablativo semplice e il moto per luogo = per + accusativo.

Altre declinazioni no distinzione tra singolare e plurale.

Schema = ablativo semplice / accusativo semplice / ablativo semplice / per + accusativo

GLI AGGETTIVI DELLA PRIMA CLASSE

Gli aggettivi in latino si dividono in due classi.

La prima classe:

  1. Gli aggettivi femminili seguono la prima declinazione.
  2. Gli aggettivi maschili e neutri seguono la seconda declinazione.

Si dividono in due gruppi.

Aggettivi uscente al nominativo in -us, -a, -um

Aggettivi uscenti in -er, -(e)ra, -(e)rum = pulcher

In questo caso la -e può essere mantenuta o persa: per saperlo basta vedere se essa è presente o meno al nominativo femminile singolare (miser-a / pulchr-a).

LA CONCORDANZA DELL'AGGETTIVO

In latino l'aggettivo concorda sempre in genere, numero e caso con il nome a cui è riferito.

Amicus carus = il caro amico

Amicis caris = ai cari amici

Amicorum carorum = dei cari amici

NB: la concordanza tra nome e aggettivo non implica per forza di cosa l'identità di uscite.

ES: agricola sedulus

In questo caso agricola è un nome della prima declinazione, ma non è femminile, bensì maschile: dunque, l'aggettivo sarà maschile, declinato secondo la seconda declinazione e avrà uscita diversa.

Così anche al contrario: nome femminile della seconda declinazione + aggettivo femminile della prima.

LEZIONE 14 - 5 novembre - Presente e infinito passivo -

Complemento d'agente

INDICATIVO PRESENTE PASSIVO

Con i verbi passivi il soggetto subisce l'azione. Rispetto all'indicativo presente attivo cambia solo la desinenza.

Indicativo presente:

Forma alternativa di laudaris è laudare. Forma alternativa di moneris è monere.

Accento sulla e.

Forma alternativa di legeris è legere.

LA FORMA PASSIVA IMPERSONALE

In latino la forma passiva può essere ottenuta solo con i verbi transitivi, con gli intransitivi è possibile solo la forma passiva impersonale espressa con la terza persona singolare, da tradurre in italiano con il "si" passivante:

In villam remeantur = Si ritorna nella fattoria

L'INFINITO PRESENTE PASSIVO

L'infinito presente si forma secondo il seguente schema:

COMPLEMENTO DI AGENTE E DI CAUSA EFFICIENTE

Nella forma passiva il soggetto diventa il complemento di agente (e il complemento oggetto diventa soggetto).

NB: il complemento d'agente può mancare (I campi sono

coltivati).Se l'azione è compiuta da un essere animato = complemento d'agente.Se l'azione è compiuta da un essere inanimato = complemento di causa efficiente.Il complemento d'agente si esprime con: a/ab + ablativo.Dianae statua ab incolis Romae colitur = La statua di Diana è venerata dagli abitanti di RomaIl complemento di causa efficiente si esprime con: ablativo semplice.Dei providentia terra administratur = La terra è governata dalla provvidenza divina ( = di Dio)LEZIONE 15 - 10 novembre – Imperfetto e futuro passivoIMPERFETTO PASSIVOFUTURO SEMPLICELEZIONE 16 – 12 novembre – La terza declinazione: primo gruppoLa terza declinazione comprende la maggior parte dei sostantivi latini.Si caratterizza per il genitivo singolare in -is. Il nominativo ha varie uscite.I nomi maschili e femminili hanno declinazione uguale; i neutri presentano uscite proprie nei casi diretti, uguali fraloro.Tre casi hanno forme

alternative:
  • L'ablativo singolare in -e / -i.
  • Il genitivo plurale in -um/-ium
  • I casi diretti del neutro plurale in -a / -ia.
I nomi della terza declinazione si dividono in tre gruppi. Per capire a quale gruppo un nome fa parte è utile suddividerli in due grandi categorie:
  1. Parisillabi = stesso numero di sillabe tra nominativo e genitivo singolare. Ci-vis / Ci-vis
  2. Imparisillabi = diverso numero di sillabe. Lex / le-go
Le desinenze: Per declinare un nome bisogna ricavare il tema, la porzione della parola che non cambia nel corso della flessione (senon al nominativo singolare), togliendo dal genitivo singolare la desinenza -is: orator-is = orator

I GRUPPO = nomi maschili, femminili e neutri imparisillabi con una sola consonante prima dell'uscita -is del genitivo→singolare. Hanno l'ablativo singolare in -e; l'ablativo plurale in -um; i casi diretti plurali del neutro in -a niente i. Accento sulla prima i (come omino).

NB: un nome della

terza accompagnato da un aggettivo avrà uscita diversa (pur concordando in genere, numero ecaso). Infatti: nome terza declinazione – aggettivo prima o seconda.

NB: ci sono nomi in questo gruppo che sembrano parisillabi ma che anticamente erano imparisillabi:

  • canis, canis
  • iuvenis, iuvenis
  • panis, panis
  • mensis, mensis
  • senex, senis
  • vates, vatis

NB: pater, patris / mater, matris / frater, fratis sono della terza declinazione e non della seconda.

LEZIONE 17 – 17 novembre – La terza declinazione: secondo gruppo

IL SECONDO GRUPPO

I nomi compresi sono parisillabi maschili e femminili e imparisillabi maschili, femminili e neutri con due consonanti prima dell’uscita in -is del genitivo singolare.

Si caratterizzano per:

  1. L’ablativo singolare in -e.
  2. Il genitivo plurale in -ium.
  3. Il nominativo, accusativo e vocativo plurale neutro in -a.

Appartengono al secondo gruppo anche alcuni sostantivi imparisillabi con una sola consonante prima dell’uscita -is, quasi

tutti monosillabici al nominativo: lis, litis mas, maris dos, dotis mus, muris faux, faucis nix, nivis fraus, fraudis optimates, optimatium ius, iuris Penates, Penatium

In questo caso è più facile trovare il nominativo: spesso è identico alla forma del genitivo.

Caso diverso: caedes, caedis

I nomi neutri sono pochi: os, ossis lac, lactis mel, mellis

LEZIONE 18 – 19 novembre – La terza declinazione: terzo gruppo

TERZO GRUPPO

Comprende nomi neutri che al nominativo singolare terminano in -e, -al, -ar.

Essi presentano:

L’ablativo singolare in -i

Il genitivo plurale in -ium

Il nominativo, accusativo e vocativo plurale in -ia

ESERCIZI

ESERCIZIO – versione Elogio dell’Italia antica – pagina 41

Gli abitanti dell’Italia sono per lo più contadini e marinai. L’agricoltura è cara agli abitanti della penisola. La vita degli agricoltori è maestra di parsimonia e di diligenza: così gli agricoltori

arricchiscono l'Italia. Nella penisola ci sono moltee famose colonie greche: talvolta infatti l'Italia viene chiamata Magna Grecia. Le coste dell'Italia, soprattutto delleisole di Sicilia e di Sardegna, sono terre di viti, olive e castagne, rose e viole. La fama dei poeti e delle lettere di Romae dell'Italia è straordinaria.

ESERCIZIO – versione La colomba e la formica – pagina 58

Nell'acqua del ruscello la colomba lava le penne e vede una piccola formica. La formica è trascinata nell'acquatorrente, non riesce a nuotare e invoca aiuto.

La colomba allora porge uno stelo alla formica e salva la bestiola. Ma in mezzo all'erba, sula riva del ruscello, unagricoltore vede la colomba, egli sceglie e prepara la freccia. Tuttavia la formica, grata alla colomba, morde il piededell'agricoltore: la freccia cade in terra e la colomba rapidamente vola. Così la colomba è salvata dalla formica.

ESERCIZIO 23 pagina

56Servae dominae villam per lampam illuminant. Nautae cum patentia procellae violentiae resistunt.Piratae cum animus ab insulae incolis antiquas sunt. Puellae in insulae ora pila lusent.Campaniae incolae cum industria et patientia terram colunt.Corneliae discipulae cum diligentia et cura patriae historiam studiant.In Tebe deae ab puellis per pompas in viis onorate sunt.

ESERCIZIO 13 pag. 83 – Versione Marinai e pirati

I marinai dell’Italia visitavano molte penisole e isole, non solo le grandi isole Sicilia e Sardegna, ma anche le piccoleisole Malta, Itaca, Ischia.Spesso giungevano nella provincia d’Africa e navigavano verso le terre lontane dell’Asia e dopo ritornavano a casadalle loro famiglie. Ma talvolta i pirati preparavano imboscate ai marinai e la vita dei marinai non era sicura.I pirati, soprattutto quelli di Illiria e di Cilicia, spaventavano gli abitanti delle coste della Grecia e dell’Italia,incendiavano le case e talvolta portavano via le

donne.Ma alla fine, Gneo Pompeo combatteva, scacciava e annientava i pirati con costanza e perizia; e così, dopo una rapida vittoria, otteneva la fama e la gloria. ESERCIZIO 16 pag. 96 – Versione Gli antichi abitanti della Sardegna Oggi la maestra narrerà l'antica vita degli abitanti della Sardegna e le allieve ascolteranno attente.

"Gli abitanti della Sardegna erano agricoltori e marinai. L'isola dell'Italia aveva belle coste e le ha anche ora. Le coste marittime della Sardegna producevano molti ulivi e nelle terre interne l'abbondanza di erba nutriva molti agnelli e capre. Gli abitanti della Sardegna fabbricavano anche una gran quantità di anfore e statue.

Nella amena isola della Sardegna c'erano molte ville romane. Tuttavia delle volte la ricchezza dell'isola attirava le insidie dei pirati. I pirati percorrevano le acque del mare e sconvolgevano gli abitanti a causa della ricchezza. Di conseguenza le coste del mare non

Erano sicure davanti ai pirati, i quali attaccavano improvvisamente e uccidevano gli abitanti. Spesso gli abitanti della Sardegna mettevano in fuga e uccidevano i pirati, ma gli attacchierano sempre duri e aspri: infatti i pirati talvolta occupavano e devastavano le coste e portavano via la ricchezza degli abitanti, dopo volgevano alla fuga verso altre terre.

ESERCIZIO 17 pag.110

  1. Gli antichi non solo veneravano gli dei con le parole, ma sacrificavano anche le vittime nei templi.
  2. L'ambasciatore ha un potere, obbediamo al potere dell'ambasciatore.
  3. Gli uomini delle truppe degli alleati ( = truppe alleate) combatteranno con animo, ma cadranno in battaglia.
  4. In guerra i pericoli non sempre sono visti con gli occhi.
  5. Il Nilo feconda le campagne dell'Egitto, alimenta il popolo con il grano.

ESERCIZIO 18 pag. 110

  1. Il capo radunava il consiglio del popolo e incitava gli uomini alla battaglia.
  2. Lucrezia, donna romana, è un esempio di donna saggia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
24 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher A.ri.anna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla lingua latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Zago Anna.