Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Internal e l’external approach to character 2 e romanzo di formazione Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

27.10 - Questione dell'internal e dell'external approach to character

La prima pagina di Tristram è caratterizzata dall'internal, siamo dentro il personaggio, la quale realtà è dell'io - lui racconta qualcosa che non ha vissuto, quando è stato concepito. È effettivamente un romanzo sperimentale, potremmo avere storie della stessa realtà che però risultano differenti.

Nel caso di Fielding, che usa l'external, il narratore onnisciente è stato paragonato al giudice che ascolta le versioni dei vari testimoni. Fielding dà in Tom Jones una versione delle cose, le idee, la prospettiva che un personaggio ha sull'altro, ma c'è anche la prospettiva del narratore che dà un giudizio alle cose.

Internal approach su Tristram sottolineato, è sottinteso che ciò che viene rappresentato è la realtà interna all'io -> romanzo psicologico (parte del realismo)

che è raccontare la realtà psicologica di come un individuo e la sua realtà interna. Tristram ha altre parti in cui il narratore, dimenticandosi di essere il narratore-personaggio fa il narratore e racconta due scenette con i due personaggi Uncle Toby e la vedova Wadman, sono scenette in cui la realtà interna dell'io che narra non viene pertinentizzata, ma viene pertinentizzato il racconto di una scenetta che si sta svolgendo e che viene raccontata con dettagli minuti, piccole sfumature di comportamento (Realismo) che è come se noi vedessimo questi personaggi. Tra questi racconti c'è l'approccio esterno, noi li vediamo muoversi come su un palco, tra queste scenette e la realtà interna dell'io non c'è dialogo, sono due direzioni parallele che non si incontrano mai. Sterne sa praticare bene l'una e l'altra, la maniera di Richardson e di Fielding, le mette insieme nello stesso romanzo, non

Si incrociano mai, ma i due le separano e c'è anche politica da Fielding a Richardson vista anche la parodia di Pamela, c'è il narratore esterno che dà giudizio del romanzo di Fielding, dicendo che Pamela è ipocrita. La realtà interna all'io di Emma viene presentata nel romanzo e come la realtà interna all'io di Emma e altre volte il narratore non ci dice se è solo la realtà interna all'io e quindi Emma si sta sbagliando o no, dall'altra parte abbiamo un narratore in terza persona che a volte ci informa di quello che Emma vede, altre ci dice cosa Emma vede, ma dice che Emma non vede tutto, non vede bene, non giudica bene, altre volte non ce lo dice. La relazione è tra lo sguardo di Emma e dà voce alla sua realtà interna e la realtà del mondo: Mr Elton e Harriet si stanno corteggiando, Emma vede che stanno nascendo qualcosa, ma noi abbiamo dei segnali che non è così.

-> Tra la realtà dell'io di Emma e la realtà del mondo non sono solo separati, ma si incrociano nel processo di formazione di Emma. Vediamo un'Emma che si sbaglia, che non vede, poi viene corretta, si sbaglia di nuovo, viene corretta, ci sono dei personaggi che vedono ed il processo della formazione di Emma è giocata sul fatto che Jane mette insieme i due modi di narrare. Quindi ci mette insieme un io che guarda un mondo e spesso la realtà dell'io predomina sul mondo, Emma nel romanzo però piano piano, riconosce questa realtà, ma influisce anche su questa. Quindi l'approccio interno ed esterno vengono messe insieme (realtà dell'io e del mondo) in una dimensione / dinamica dialettica. Watt dice che il romanzo del '700 aveva sperimentato velocemente e portato i due modi a perfezione separatamente: Fielding specialista della narrazione onnisciente, quindi il narratore è chiaramente Fielding, non si fa

il romanzo diventa un mix di narrazione in terza persona e narrazione in prima persona. Questo crea un effetto interessante, in quanto permette al lettore di entrare nella mente dei personaggi e di vedere la storia da diverse prospettive. Tom è un personaggio complesso, con una personalità ambigua. A volte sembra gentile e premuroso, altre volte si comporta in modo egoista e manipolatore. Jane, d'altra parte, è una donna forte e determinata, che lotta per i suoi sogni e non si lascia influenzare dagli altri. La loro relazione è complicata e piena di alti e bassi. Nel complesso, il romanzo offre una riflessione profonda sulla natura umana e sulle dinamiche delle relazioni interpersonali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mima00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Villari Enrica.