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IN TUTTI QUESTI ESEMPI DI ASSOCIAZIONI CLINICAMENTE VANTAGGIOSE, il è
che i vari farmaci ( due o più se parliamo dei cocktail dei farmaci
antineoplastici) devono agire con meccanismi diversi , non posso avere farmaci che
agiscono con lo stesso meccanismo(che non vuol dire “effetto”! ) cioè i due farmaci
devono agire su target diversi, es : paracetamolo che è un fans e codeina che è oppioide
entrambi danno analgesia , non avrebbe senso somministrare 2 fans insieme, perché
agiscono con lo stesso meccanismo. I due fans possono avere potenza diversa, o
farmacocinetica diversa, ma agiscono con lo stesso meccanismo d’azione!Paracetamolo e
codeina invece agiscono con due meccanismi diversi!
Ace inibitori e diuretici entrambi danno eff antiipertensivo ma con meccanismo diverso,
come gli altri farmaci accennati sopra.
Quindi ogni volta che parliamo di associazioni razionali clinicamente utili ci troviamo in
presenza di due farmaci o meglio due o più molecole bioattive, che agiscono con
meccanismi d’azione diversi.
Si preferisce parlare di “molecole bioattive” (invece di farmaci) perché se parlo di
levodopa carbidopa, in effetti la carbidopa non si può considerare un farmaco, poiché non
è dotata di azione medicamentosa, ma è bioattivo perché inibisce l’enzima. In
tossicologia il capitolo interazione viene applicato in tossicologia al grande capitolo degli
antidoti ( tutto quello che diremo sugli antidoti si basa sulle interazioni). Tutto cio’ che
studieremo negli antidoti si basa sul concetto di interazioni.
Per esempio: il naloxone è un antidoto e la sua efficacia come antidoto per gli… si basa
proprio su una interazione di tipo “farmacodinamico”.
Classificazione delle interazioni: effetto
Una volta la classificazione avveniva in base al tipo di che si otteneva cioè:
sinergismo, potenziamento, effetto additivo, …. e antagonismo.
Oggi invece è più utile classificarli in base al meccanismo d’azione. cioè : il meccanismo
con il quale avvengono queste interazioni e quindi possiamo parlare di
FARMACOCINETICO FARMACODINAMICO
INTERAZIONI DI TIPO e .
Nelle interazioni di tipo FARMACOCINETICO vuol dire che : dei 2 composti uno
influenza la farmacocinetica dell’altro , un esempio è quello della levodopa-carbidopa. Se
Uno ne influenza la farmacocinetica dell altro significa che ne influenza anche la
biodisponibilità
Nelle interazioni di tipo FARMACODINAMICO vuol dire che 2 composti vanno ad agire
su dei meccanismi che portano ad uno stesso effetto fisiologico. Essi possono agire sullo
stesso target o su target diversi , che comunque hanno un ruolo nello stesso effetto
naloxone
fisiologico. Per es nel caso del che è antidoto per overdose di eroina, stiamo
parlando di una interazione di tipo farmacodinamica, che coinvolge un unico (lo stesso)
target ovvero il recettore degli oppioidi, in cui il naloxone è antagoniste competitivo.
Ace inibitore con diuretici
Mentre, nell ‘esempio dell associazione utile “ “ il target non è
lo stesso ! In questo caso c’e’ sempre lo stesso effetto di tipo farmacodinamico, ma il
target di questi due farmaci non è lo stesso ! Ace inibitori e diuretici agiscono su
meccanismi diversi , ma che hanno un ruolo uguale , in quel complesso di effetti
fisiologici, che vanno a regolare la pressione sanguigna.
Quindi : In entrambi i due esempi si parla di interazione farmacodinamica(riguarda
soltanto la farmacodinamica), cioè: la contemporanea assunzione dei 2 farmaci modifica
uno la farmacodinamica dell’altro. in
Questi stessi concetti valgono in tossicologia, ma cambiano, pero’, le prospettive:
tossicologia non esiste l’associazione tossicologicamente vantaggiosa!
Qui questi concetti possiamo applicarli , per esempio , per capire perché, in un individuo,
la risposta ad un determinato agente tossico, è maggiore di quanto ci aspetteremmo!
Oppure perché , alle volte la risposta ad un determinato agente tossico è minore!Questo
succede perché , evidentemente ci sarà stata l esposizione ad un altro agente che ha
modificato la biodisponibilità del primo, oppure ne ha modificato l’effetto;
Quindi, ce ne interessiamo in tossicologia , per capire perche’ ci puo’ essere da parte dell
individuo una differente risposta ad una gente tossico, nello stesso individuo, allo stesso
agente, ma in due momenti diversi(cioe’ : un periodo in cui non si assume il secondo
componente e un momento in cui ci si espone all’altro componente
contemporaneamente , per esempio puo’ essere un componente presente in cio’ che
abitualmente mangiamo , o nell ambiente in cui viviamo , o un’ abitudine che abbiamo
(che in un determinato momento c e’ e in un altro no) Un esempio classico è quello del
fumo di sigaretta e dell amianto : il fumo di sigaretta aumenta il rischio di sviluppare il
(mesetelioma??) …pleurico da amianto , mentre se lo stesso soggetto non fuma piu’ tale
rischio diminuisce man mano che il tempo passa. Quindi individui che non fumano sono
meno soggetti a questo pericolo.
Come si analizzano le interazione di tipo farmacocinetiche in tossicologia?
Nello stesso modo in cui si analizzano in farmacoterapia! perché la fisiologia rimane la
stessa.
Quindi : se l’interazione è di tipo farmacocinetico, significa che: dei due composti, uno
modifica la farmacocinetica dell’altro .E nello specifico, significa che uno dei 2 composti
ha influito sui processi di ADME dell’altro (quindi ha influito o sull assorbimento, o sulla
distribuzione, o sul metabolismo, o sull escrezione dell altro composto). Oppure avrebbe
anche influenzato la capacità dell’altro agente di essere assorbito a livello di struttura
chimica (cioè a livello di caratteristiche chimico-fisiche)ne modifica,cioè le caratteristiche
chimico-ficiche-.
Per es, questo concetto lo possiamo vedere quando consideriamo il ruolo che può avere
dieta
la nell’influenzare la biodisponibiltà del farmaco o nel dare degli effetti tossici in un
determinato tipo di terapia. Per es : nella terapia con levodopa che è un aa aromatico,
assorbito tramite trasportatori nell’intestino, si devono evitare alimenti ricchi di aminoacidi
simili, perché possono essere trasportati dagli stessi carrier ed andare a influenzare la
biodisponibilità della levodopa.
Un altro esempio di interazione è quello che potrebbe avvenire nella terapia con
tiramina
inibitori delle MAO ed alimenti ricchi di (formaggio, vino rosso, cioccolato,
ecc…):quando si assume tiramina, questa non viene metabolizzata (e quindi inattivata) e
Pressione endocranica!
cio’ comporta il rischio dell’ aumento della
(( La tiramina stimola la secrezione di catecolamine (dopamina, adrenalina e noradrenalina) ed ha pertanto attività ipertensiva
(aumenta la pressione arteriosa) Nell'organismo umano, la viene metabolizzata dalle monoamminossidasi, enzimi deputati
alla neutralizzazione di neurotrasmettitori come adrenalina, dopamina, noradrenalina e serotonina. I MAO-inibitori, che
esibiscono proprietà antidepressive inibiscono queste monoamminossidasi; pertanto, un elevato apporto alimentare di
tiramina in soggetti trattati con farmaci anti-MAO , non essendo neutralizzate dalle MAO, può produrre sintomi))
alcuni componenti della dieta che assumiamo, possono influenzare : o la
Quindi
biodisponibilità di un determinato farmaco o indurre degli effetti avversi a causa di
interazioni con il farmaco,. di interazioni farmacodinamiche
Quando , invece , parliamo , le interazioni di cui ci
occupiamo di più sono quelle di tipo competitivo. Questo tipo di interazione riguardano
uno stesso recettore, cioè: entrambi i componenti dell’associazione agiscono sullo
stesso recettore.
Quindi distinguiamo : antagonisti recettoriali che possono essere competitivi o non
competitivi. Questa distinzione in competitivo e non competitivo dipende dal tipo di
interazione che c’è, cioè : nell’ interazione di tipo competitivo c’è un’ interazione di tipo
reversibile, nell’ interazione di tipo non competitivo, vuol dire che l interazione non è
reversibile.
Parlando di interazioni di tipo farmacocinetico, è vero che tutte possono avere un
ruolo , ma Alcuni meccanismi sono più frequenti, altri lo sono meno.
il che non fa riferimento alla gravità dell’interazione,cioè: le interazioni che sono più
frequenti, sono quelle che avvengono in fase di metabolismo (cioè , dei due
componenti : uno influenza il metabolismo dell’altro).
Invece, le alterazioni in fase di distribuzione sono molto meno frequenti. Questo però
non vuol dire che queste interazioni, pure se sono meno frequenti , siano meno gravi.
Se, per esempio, penso agli anticoagulanti orali, per es , il warfarin : questi farmaci ,
sono farmaci importanti ,perché regolano una funzione fisiologica, come la coagulazione
del sangue e l’effetto collaterale che è legato ad un sovradosaggio, è particolarmente
grave, tant’è che causa sanguinamento ed emorragie.
Per sovradosaggio intendiamo che :o ne abbiamo assunto di più di quanto era indicato
nello schema terapeutico . oppure per sovradossaggio possiamo anche intendere che: ne
abbiamo un quantitativo plasmatico , disponibile per l’effetto farmacologico , maggiore di
quello che noi volevamo. Infatti sappiamo che: la terapia con warfaRIN, dicumarolici,
hanno il problema che richiede costanti aggiustamenti di dosaggio (questo è uno dei limiti
della terapia con anticoagulanti orali) . Per fare cio’: il dosaggio va continuamente
aggiustato andando a monitorare il tempo di protrombina, cioè : quanto tempo è
necessario per la conversione della protrombina in trombina.
Perché l aggiustamento si deve fare costantemente? Perché questi farmaci sono
antagonisti della vitamina K ed il loro effetto non è solo funzione del quantitativo del
farmaco disponibile, ma è anche in funzione del quantitativo di vit k disponibile. Per cui :
le variazioni della dieta, l’assunzione di antibiotici che sterilizzano l’intestino, determinate
condizioni fisiologiche, potranno causare modifiche della quantità di vit k che è disponibile
per (…. ???).
Tutto questo ci chiarisce perché la terapia con questi farmaci va costantemente
monitorata.
Però C’è un’altra condizione importante, che comunque si verifica meno frequentemente,
che può portare ad una eccessiva azione dell’anticoagulante, e cioè :il fatto che questi
farmaci si legano molto le proteine plasmatiche circa il