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Intensità di corrente Pag. 1
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CORRENTE

L’intensità di corrente è un’unità di misura, grandezza scalare, del SI, ma si può

dQ

anche indicare come .

dt

⃗ =N ⃗

Si definisca un vettore , ossia la densità superficiale di corrente, in

J q v d

∫ ⃗ ⃗ =i

modo che . Con N particelle che portano ciascuno una carica q, che

J ∙ d S ⃗

v

proseguono con una velocità di deriva . Nei calcoli che si fanno, si nota che

d

la velocità di deriva è dell’ordine di millimetri al secondo, allora come mai

quando si preme un interruttore, l’accensione avviene istantaneamente?

Questo perché la differenza di potenziale, e quindi la propagazione del campo

elettrico, che si viene a formare avviene a velocità quasi pari a quella della

luce. L’accensione dell’oggetto è data dalle cariche moventi già nell’oggetto

stesso. PRIMA LEGGE DI KIRCHOFF

Si ha una situazione del genere: J

Vi è una corrente entrante con densità e due correnti uscenti con densità

1

J J

rispettivamente e . Considerando che nel nodo (la palla) entrano delle

2 3

determinate cariche Q, che non cambiano (e quindi per definizione la corrente

totale lungo la linea chiusa nel nodo è 0), applicando la definizione di densità

superficiale di corrente si ha:

dQ ∯ ⃗ ⃗

= =−I + + =0

J ∙d S I I

1 2 3

dt

Assegnando opportunamente alle correnti entranti e alle correnti uscenti i

n

segni, abbiamo quindi ricavato una formula: , in un nodo (ossia una

=0

I i

i=1

parte circuitale in cui confluiscono più correnti). Che è proprio la prima legge di

Kirchoff, anche chiamata “legge dei nodi”, ossia la somma delle correnti

entranti è uguale alla somma delle correnti uscenti.

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Publisher
A.A. 2018-2019
2 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LightD di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica generale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Massarotti Paolo.