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Epoca di taglio per l'insilamento
L'epoca di taglio rappresenta uno dei punti chiave dell'insilamento. Più avanzato è lo stadio di maturazione dell'erba, maggiore è la sua fibrosità e minori risultano il valore nutritivo e l'appetibilità del foraggio. Pertanto, il momento ottimale per il taglio è raggiunto quando il contenuto in sostanze nutritive della pianta, la produzione per ettaro e le condizioni per l'insilamento si trovano nel rapporto più favorevole.
L'epoca ottimale di taglio per l'insilamento è raggiunta:
- Prati polifiti: alla spigatura incipiente
- Prati di graminacee: all'inizio della fioritura
- Cereali autunno-vernini: alla maturazione latteo-cerosa della granella
- Mais intero: alla maturazione cerosa avanzata della granella
In genere, l'erba dopo il taglio viene lasciata essiccare parzialmente in campo sino a...
Raggiungere valori di sostanza secca pari al 35-40%, mentre tenori più elevati (50-60%) sembrano consigliabili solo per le leguminose.
Una parziale essiccazione dell'erba in campo dopo il taglio presenta molteplici aspetti positivi. In primo luogo, una limitata disponibilità di acqua, ostacolando il proliferare di batteri, permette di insilare essenze foraggere difficili, come le leguminose, e di contenere le perdite dovute alle fermentazioni e ai liquidi di percolazione, anche se contestualmente si verifica un aumento delle perdite di campo. In secondo luogo, la riduzione dell'umidità favorisce i lattobacilli rispetto ai clostridi e quindi influenza nel verso giusto la qualità degli insilati.
Anche la fase di compattamento è molto importante. L'obiettivo di tale operazione è quello di eliminare l'ossigeno; più rapida e completa sarà, meno rilevanti saranno le perdite dovute a fermentazioni dannose. Per ottenere
buonirisultati è necessario:
- trinciare a lunghezza ottimale: insilato mais 0,5cm – erba 1cm
- insilamento veloce e compattazione interna
- rapporto tra peso compattante e biomassa insilata per ora 1:3 o 1:4
- attenzione ai bordi e al rapporto superficie/volume
L'obiettivo della copertura e chiusura del silo è quello di isolare la massa insilata. Esistono diversi tipi di insilati:
Orizzontali
- trincea: tre pareti di elementi prefabbricati appoggiati al suolo; pavimento in calcestruzzo con leggera pendenza; copertura con teli di polietilene; carico e compressione con trattrice.
- platea: sono cumuli di foraggio pressato e coperto ottenuto su pavimento in cemento o direttamente sul terreno, sul quale è necessario stendere un telone di protezione.
Verticali
- torre: più adatti alla conservazione di granella, il cui costo di costruzione e manutenzione è particolarmente elevato
- plastica a estrazione dell'aria: utilizzati per piccole
Fermentazione anaerobica
Durante tale fase si creano le condizioni ideali per l'attività di microrganismiomo ed etero-fermentativi, che producono acido lattico. Questi sono in grado ditollerare valori di pH <3,8. Durante la fase anaerobica aumenta la solubilitàdelle proteine e la digeribilità degli amidi, il pH scende a valori inferiori a 4 e latemperatura appare fredda al tatto.
3. Conservazione (fase stabile)
I processi fermentativi si completano in 2-3 settimane, anche se in genere siaspettano almeno 45 giorni per aprire il silo. Se non vi sono infiltrazionid'aria, l'insilato dura per molto tempo (> 1 anno). Una volta aperto il silo, ilconsumo dell'insilato deve essere abbastanza veloce.
Insilamento delle leguminose
Le leguminose sono difficili da insilare perchè:
- sono ricche di proteine che si degradano in ammoniaca (composto basico) difficoltà ad abbassare il pH
- sono povere di zuccheri: poco "carburante"
Per i batteri lattici per produrre acido lattico, si riscontra una difficoltà ad abbassare il pH.
Tecnica da usare: