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Equazione per la crescita sostenibile

PMDS = S( ) - [PM]T 1 + LDS/S = crescita sostenibile

Dove:

  • S = vendite
  • PM = ROS reddito operativo/vendite, ROE = utile netto/mezzi propri (equity)
  • L (leva finanziaria) = D/E (debiti/equity)
  • T = Total assets/S capitale investito/ricavi (capital turnover)

In base a questa equazione, la crescita è sostenibile (organico) quando vi è un certo rapporto tra profittabilità e tasso di rotazione del capitale.

Facciamo l'ipotesi che l'impresa non vuole indebitarsi, ossia L = 0, alimentando il proprio fatturato usando mezzi propri e possiede un PM = ROS = 0.15 (15%).

Ipotizziamo che T = 0.6 (60%).

0.15(1+0)DS = =0.33S ( ) ]0.6-[0.15 1+0

Questa impresa, grazie ad un risultato operativo molto elevato e un capital turnover non trascurabile, riesce ad alimentare una crescita del 33% (molto alta) in maniera sostenibile.

Se L = 0, T = 0.6 e PM = 0.05 (redditività più bassa) allora:

DS 0.05= =0.09S 0.6-0.05

Si passa quindi dal 33% al 9% e ciò

Dimostra che è importante avere una redditività elevata per poter alimentare una crescita, un tasso di crescita elevata. Più, a parità di altre condizioni, si abbassa la profittabilità e più diventa difficile alimentare un livello di crescita sostenibile elevato.

Se, a parità di PM = 0.05 e T= 0.06, si volesse avere una crescita più alta allora l'impresa si dovrà indebitare, ossia con L = 0.2 (debiti pari al 20% dei mezzi propri) è possibile avere una crescita maggiore, infatti:

0.05(1.2)DS = 0.11S 0.6-0.05(1.2)

Non è un grande aumento, ma è possibile aumentare il tasso di crescita sostenibile dal 9% all'11% se l'impresa si indebita. Più è alto l'indebitamento e più la crescita sarà elevata, ma al tempo stesso questo può portare a problemi di gestione del debito (es. pagamento di interessi alti da restituire alla scadenza).

Se L = 1 (per ogni

€ di mezzi propri si ha 1€ di debito), allora:0.05(1+1)DS = =0.2S 0.6−0.05(1+1)È possibile avere una crescita sostenuta del 20% se, nonostante un tasso di profitto(ROS) modesto e pari a 0.05, si riesce ad avere un indebitamento elevato. Questopotrà portare ad eccessivo indebitamento, scarsa capitalizzazione che poi nel lungotermine può avere effetti negativi per l’impresa.

Fonti della crescita

  • Graduale o rapido accrescimento valore del marchio (marchio riconosciuto grazie a reputazione migliore, copertura mediatica, passaparola, ecc.)
  • IP licensing
  • Crescita internazionale
  • Acquisizioni e fusioni (caso American Online – Time Warner)
  • Introduzione di nuovi prodotti
  • Crescita dei prezzi
  • Piani di raccolta e strategie di usicta - harvest plan and exit strategy

Un’impresa, che ha realizzato un certo livello di crescita e ha ottenuto risorse finanziarie dai proprietari e da investitori esterni, deve estrarre valore

Dagli investimenti effettuati e questo valore deve essere, in parte, restituito a chi ha investito nell'impresa.

Ci sono cinque metodi per raccogliere il valore creato dall'impresa:

  1. Vendite dell'impresa ad un'altra impresa (di solito più grande), come ad esempio Pixar che è stata acquisita da Time Warner
  2. IPO (offerta pubblica iniziale): prima quotazione in borsa di un'impresa, una startup dopo alcuni anni può essere portata sul mercato azionario; quando questo accade, arrivano nuovi soci e i primi investitori possono guadagnare dalla vendita delle proprie azioni sul mercato azionario e ottenere guadagni in conto capitale che sono un'uscita per gli investitori
  3. Utili distribuiti agli azionisti
  4. Vendita della proprietà dell'impresa a managers e dipendenti da parte del proprietario; architettura finanziaria complessa basata sull'indebitamento, viene costituito un fondo che sarà ripagato con un piano di rientro
  1. Trasferimento della proprietà dell'impresa ai familiari

Gli imprenditori vendono perché si ritirano o diversificano il proprio portafoglio degli assets, in alcuni casi vogliono entrare nuove iniziative o lanciare nuove imprese come i serial entrepreneur che lanciano diverse imprese per poi lasciarle crescere affidandole ad altri, trovando maggior interesse nella fase di creazione dell'impresa e non essendo più attratti nella fase successiva e si aspettano di uscire dall'impresa vendendola o attivando un IPO. Anche gli investitori sono interessati ad uscire (di solito non oltre 5-6 anni) e possono aspettarsi dei dividendi, prima di uscire, per avere un'adeguata remunerazione del proprio investimento effettuato oltre a poter realizzare un guadagno dalla vendita dei titoli (es. impresa quotata o venduta ad un'altra impresa). La vendita ad un'altra impresa è conveniente quando l'impresa ha successo.

spesso utilizzati dagli imprenditori per monetizzare il proprio investimento e realizzare profitti. Alcuni di questi meccanismi includono la vendita dell'azienda ad un acquirente interessato, la fusione con un'altra azienda, l'offerta pubblica iniziale (IPO) o il buyout da parte di un investitore. Tuttavia, è importante notare che gli imprenditori spesso aspettano troppo a lungo prima di decidere di uscire. Invece, sarebbe opportuno valutare le opportunità di uscita quando è possibile realizzare un valore significativo. Gli imprenditori possono essere affezionati all'aspetto industriale che sta dietro alla loro startup e preferiscono vendere ad acquirenti che hanno un interesse specifico nel settore. Le aste sono un mezzo di vendita raramente utilizzato, mentre le negoziazioni bilaterali con pochi potenziali acquirenti sono più comuni. In ogni caso, è importante utilizzare il business plan come strumento flessibile per concettualizzare il business model e adattarsi alle condizioni che si modificano nel tempo. La crescita dell'impresa è fondamentale, ma deve essere sostenibile. È necessario considerare i profitti, la leva finanziaria (rapporto debiti/equity, attività/vendite) e altre condizioni per garantire la sostenibilità dell'impresa nel tempo. L'impresa può indebitarsi, ma è fondamentale bilanciare le risorse interne ed esterne per evitare effetti negativi sulla sostenibilità dell'impresa nel lungo periodo. In conclusione, ci sono diversi meccanismi di uscita che gli imprenditori possono utilizzare per monetizzare il proprio investimento. Tuttavia, è importante valutare attentamente le opportunità di uscita e non aspettare troppo a lungo per massimizzare il valore dell'azienda.intesi come raccolta (harvesting) degli investimenti effettuati sia dall'imprenditore che dagli investitori, che permettono ai proprietari e agli investitori di realizzare i loro ritorni sull'investimento; se la startup si rivolge ad un investitore istituzionale ci sono aspettative e tempi precisi e rendimenti attesi che vanno rispettati, costringendo l'impresa a garantire un'uscita ai propri investiti con vincoli molto precisi Successione familiare? Il fallimento delle startup è molto frequente. Gli imprenditori devono sapere quando fermare una nuova avventura e non dovrebbero decidere sulla base dei sunk costs Spesso gli imprenditori ritardano l'uscita perché il fallimento dell'impresa viene visto spesso come un fallimento dell'imprenditore, tuttavia è l'impresa che è fallita, non le persone che ci lavorano dentro Gli imprenditori devono accettare l'idea del fallimento che potrà comportare perdite.ma anche una dimensione di "fallimento come apprendimento": imparare dagli errori e creare future imprese. 11/12 Lezione 36.1-36.2 Le fonti di finanziamento per un'impresa startup Le fonti sono un aspetto fondamentale che può condizionare la sopravvivenza della start up; i temi da trattare saranno i seguenti: (fonti di capitale) 39 il valuation process è un altro tema che riguarda il modo in cui i fornitori di capitale valutano quali sono i criteri utilizzati per valutare il finanziamento o finanziabilità di una start up. Queste sono informazioni fondamentali sia per chi deve investire sia per chi ha creato la start up. Iniziando da key questions for planning a funding strategy riguarda principalmente le domande fondamentali che ci si pone nella fase della raccolta del capitale finanziario; - gli aspetti più critici sono: il processo di raccolta vede che gli imprenditori aspettano a lungo prima di richiedere capitale esterno e questo spesso si trasformainizio della start up: in questa fase, la start up è ancora alle prime armi e ha bisogno di capitali per avviare le sue attività. È importante trovare investitori disposti a scommettere su un'idea ancora in fase embrionale. 2) Potenziale di crescita: i capitali raccolti devono essere sufficienti per sostenere la crescita della start up. È importante dimostrare agli investitori che la start up ha un potenziale di crescita significativo e che i capitali saranno utilizzati in modo efficace per raggiungere gli obiettivi di crescita. 3) Rischio: le start up sono considerate investimenti ad alto rischio. Gli investitori devono essere consapevoli dei rischi associati all'investimento in una start up e devono essere disposti a correre questo rischio. È importante presentare un piano di gestione del rischio convincente per rassicurare gli investitori. 4) Valutazione: la valutazione della start up è un aspetto cruciale nella raccolta di capitali. La start up deve essere in grado di dimostrare il proprio valore e convincere gli investitori che il loro investimento sarà redditizio nel lungo termine. In conclusione, le start up hanno bisogno di capitali per avviare le loro attività, sostenere la crescita, gestire il rischio e dimostrare il proprio valore agli investitori. La raccolta di capitali è una sfida per le start up, ma è fondamentale per il loro successo.sviluppo del business: se l'impresa si trova ancora in uno stadio seed (sta ancora provando i prodotti), oppure early stage, o late stage, quindi la fase di pianificazione dipende dallo stadio 2) tipo del business: product firm, technology firm, consulting firm, il tipo del business influenza i costi, i quali saranno diversi per ogni settore e comportano un fabbisogno di finanziamenti diverso. 3) consumo di cassa: quanta cassa viene utilizzata in poco tempo, è importante conoscere questo tasso di consumo di cassa, perché rischiano di trovarsi senza cassa disponibile (serve capacità di prevedere quando la cassa potrebbe finire), l'impresa deve uscire da quella che si chiama "valle della morte" (burn rate) che si verifica quando non c'è più cassa 4) disponibilità di chi ha fondato l'impresa a sopportare un tasso di crescita elevato e a condividere la crescita con altri, quindi è fondamentale valutare questa.

disponibilità.

  1. Gli stadi di sviluppo di un'impresa sono:
    1. All'inizio c'è solo un'idea, e la fattibilità del concetto di business arriva con una prova del prototipo che dimostra la realizzabilità dell'idea stessa che la rende concreta, fino ad arrivare alla commercializzazione dell'idea.
    2. Vediamo poi che ci sono diverse fonti di finanziamento possibili e ciascuna ha una rilevanza in una fase del ciclo di sviluppo; ovviamente il capitale messo a disposizione dai proprietari, famiglia e coloro che credono nell'idea della start up sa di rischiare molto e solo nelle fasi successive possono arrivare altri finanziamenti come fondi pubblici, e cominciano ad entrare nella fase in cui abbiamo già un prodotto, e arrivano i business angel.
Dettagli
A.A. 2020-2021
58 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessandra30unimib di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategic management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Torrisi Salvatore.