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CONTROLLI PRESSO LE AZIENDE

Con la frequenza stabilita nel Piano di monitoraggio e controllo l'ARPA provvede a effettuare le ispezioni presso le aziende in AIA (ispezioni ordinarie).

L'ispezione prevede:

  • la visita in sito;
  • la verifica delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione;
  • la verifica dei documenti di autocontrollo e di tutte le comunicazioni che il gestore è tenuto a fare all'autorità competente, i campionamenti;
  • la verifica gestionale, il controllo dell'impianto (es. stato delle apparecchiature, manutenzione...).

Le risultanze dell'ispezione e le eventuali proposte (miglioramento e/o sanzionamento) per l'autorità competente sono contenute in un Rapporto di ispezione ambientale (RIA).

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA procedimento

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è un processo finalizzato ad integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi di sviluppo, per...

migliorare la qualità decisionale complessiva. In particolare gli obiettivi principali della VAS sono: - Garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente - Valutare gli effetti ambientali dei piani o dei programmi, prima della loro approvazione (ex ante), durante ed al termine del loro periodo di validità (in-itinere, ex post). pag. 22 AMBITO DI APPLICAZIONE L'ambito di applicazione obbligatorio della VAS comprende tutti i piani che possono avere effetti significativi sull'ambiente, quali per esempio quelli elaborati per la valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente, per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione del suolo. La VAS costituisce uno strumento di supporto alla decisione e tutto il processo di valutazione ruota intorno alla possibilità di

migliorare la qualità della decisione. La VAS non è una valutazione puntuale ma un processo che inizia con la progettazione del piano o programma e che dura per tutta la sua durata: avremo quindi una fase ex ante che accompagna tutto il processo di costruzione ed approvazione del piano ed una fase in itinere in cui il compito della VAS è quello di verificare in quale misura il piano è riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati. Tutto il procedimento è caratterizzato dalla partecipazione e dalla condivisione delle "parti interessate", nonché dall'informazione sulle decisioni assunte; elemento non accessorio ma fondamentale in quanto potenziando ed assicurando le forme di partecipazione si influisce sulla possibilità di ottenere risultati ambientali.

VERIFICA ASSOGGETTABILITÀ

La Vas è altresì obbligatoria, nel caso di possibile "impatto significativo sull'ambiente", da valutarsi tramite la

"verifica di assoggettabilità", nel caso di: a) "modifiche minori" di piani e programmi sottoposti alla Vas; b) Piani e programmi, rientranti tra le tipologie sottoposte obbligatoriamente alla VAS, i quali "determinano l'uso di piccole aree a livello locale". →→Verifica Assoggettabilità Rapporto Ambientale Consultazione →Valutazione Monitoraggio pag. 23

Ai fini dello svolgimento della eventuale fase di verifica di assoggettabilità, l'autorità procedente predispone un documento preliminare che illustra il piano o programma e che contiene le informazioni e i dati necessari all'accertamento degli impatti significativi sull'ambiente, secondo i criteri individuati in un apposito elenco della normativa.

L'autorità competente emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano/programma dagli ulteriori passaggi della Vas entro 90 giorni dalla trasmissione del rapporto preliminare.

“tenuto conto dei contributi pervenuti”.

RAPPORTO AMBIENTALE

Il rapporto ambientale deve “individuare, descrivere e valutare” gli impatti significativi su “ambiente e patrimonio culturale”, nonché le possibili alternative, che potrebbero derivare dall'attuazione del piano/programma.

Il rapporto ambientale deve essere redatto dal proponente (o dell'autorità procedente) ed essere compreso, assieme a una sintesi non tecnica dello stesso, nella proposta di piano/programma che viene comunicata all'autorità competente.

CONSULTAZIONE

La proposta di piano e programma, il rapporto ambientale e la sintesi non tecnica del rapporto ambientale vanno comunicati all'autorità competente e rimangono a disposizione del pubblico presso le sedi di entrambe le autorità (procedente e competente), che dovranno altresì pubblicarli sul proprio sito internet; chiunque fosse interessato può presentare osservazioni, entro 60

giorni dalla pubblicazione dell'avviso. pag. 24 VALUTAZIONE

Entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione delle osservazioni, l'autorità competente, dopo aver compiuto tutte le attività tecnico-istruttorie, in collaborazione con l'autorità procedente, deve esprimere il proprio parere motivato; viene esplicitamente previsto che, "ove necessario", l'autorità procedente deve procedere alla revisione del piano/programma, alla luce del parere motivato espresso, prima della presentazione del piano/programma per l'adozione/approvazione.

MONITORAGGIO

Il monitoraggio dell'attuazione del piano/programma serve per:

  1. Assicurare il controllo degli impatti significativi sull'ambiente;
  2. Verificare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati;
  3. Adottare le misure correttive, in caso di impatti non previsti, che dovranno essere "tempestive".

A tal fine viene espressamente previsto che il

Il piano/programma deve individuare le responsabilità e le risorse necessarie per la fase del monitoraggio.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA metodo di valutazione

La VAS dei Piani e di Programmi che hanno valenza ambientale richiede l'organizzazione e la raccolta degli elementi conoscitivi attraverso le quali individuare e presentare le informazioni sullo stato dell'ambiente e delle risorse naturali del territorio di riferimento e sulle interazioni positive e negative tra tali contesti e i principali settori di sviluppo. pag. 25

METODO DPSIR

Gli indicatori possono essere organizzati secondo un modello di causalità uomo-ambiente. Secondo questo modello prima le attività umane esercitano pressioni sull'ambiente, cambiandone lo stato, poi rispondono per adattare il sistema uomo-ambiente.

Lo schema DPSIR è oggi uno schema molto noto, utilizzato per classificare gli indicatori.

Il modello DPSIR, sviluppato in ambito dell'Agenzia Europea per l'Ambiente,

si basa su una struttura di relazioni causa/effetto che lega tra loro i seguenti elementi: pag. 26 Il modello DIPSIR permette di raccordare il sistema di conoscenza e, quindi, fornisce elementi utili per: a) aiutare a capire le cause e le dinamiche che hanno portato a determinare certi stati e qualità; b) capire gli effetti prodotti dagli interventi; c) valutare la necessità di pianificare nuovi interventi; d) stabilire infine priorità di attuazione tra interventi concorrenti. In senso più generale, i vari elementi del modello costituiscono i nodi di un percorso circolare di politica ambientale che comprende la percezione dei problemi, la formulazione dei provvedimenti politici, il monitoraggio dell'ambiente e la valutazione dell'efficacia dei provvedimenti adottati. Gli indicatori sono strumenti che permettono di descrivere sinteticamente fenomeni complessi. Attraverso gli indicatori Determinanti - Pressione - Stato - Impatto si possono quantificare i dati inmodo da renderli semplici e comprensibili, "fotografando" le condizioni attuali del sistema e comprendendo in quale direzione sta andando (miglioramenti, stazionario, ecc.), così da potere assumere delle decisioni corrette di politica ambientale. Anche le conseguenti azioni di risposta, che possono essere indirizzate su ciascuno degli elementi del sistema, sono descritte tramite appositi indicatori, al fine di verificarne l'efficienza e l'efficacia. In particolare, nell'ambito di un processo decisionale, un indicatore ambientale, dovrebbe essere utile a: pag. 27 Per svolgere bene queste tre funzioni l'indicatore deve essere: - Rilevante: deve misurare un aspetto significativo del sistema ambientale; - Affidabile: deve essere basato su dati accurati e verificabili; - Sensibile: deve essere in grado di rilevare anche piccole variazioni nel sistema; - Tempestivo: deve fornire informazioni in tempo reale o con una frequenza adeguata; - Semplice: deve essere di facile comprensione per tutti gli attori coinvolti; - Comparabile: deve permettere il confronto tra diverse situazioni o nel tempo; - Economico: deve essere realizzabile con costi contenuti. Allo stesso tempo, un indicatore deve risultare di facile comprensione per tutta la collettività, in modo tale da essere capace di informare la popolazione su piani e strategie di sviluppo sostenibile. L'ANALISI DEI DETERMINANTI ATTRAVERSO GLI INDICATORI I determinanti descrivono i fattori di fondo che influenzano una gamma di fenomeni ambientali. Essi possono essere di natura sociale, economica, politica o tecnologica e possono avere un impatto diretto o indiretto sull'ambiente. Gli indicatori ambientali permettono di misurare e monitorare l'andamento di questi determinanti, fornendo informazioni utili per comprendere le dinamiche del sistema e per valutare l'efficacia delle politiche ambientali adottate.

variabili pertinenti. Sono gli elementi a monte della catena DPSIR, quindi causa primaria degli effetti dell'attività umana sull'ambiente. Rispondono alla domanda: perché sta succedendo?

Obiettivo conoscitivo: individuare i settori o le attività economiche per l'integrazione delle considerazioni ambientali.

Obiettivo informativo: responsabilizzazione degli attori economici e sociali.

Esempio:

Determinante: agricoltura

Indicatore: Superficie agricola utilizzata (ha) pag. 28

L'ANALISI DELLE PRESSIONI ATTRAVERSO GLI INDICATORI

Gli indicatori di pressione descrivono le variabili che direttamente causano i problemi ambientali. Quantificano ciò che viene preso dall'ambiente (consumi di risorse naturali, occupazione di suolo) ed emesso nell'ambiente (emissioni e produzione di rifiuti). Si tratta in genere di indicatori di natura fisica.

Rispondono alle domande: ci sono cambiamenti?

Obiettivo conoscitivo: quantificare la dipendenza delle

Diverse attività economiche hanno un impatto sull'ambiente, sia in termini di risorse prelevate che di scarti prodotti.

Obiettivo informativo: responsabilizzazione degli attori economici e sociali.

Esempio Pressione: Utilizzo di pesticidi

Indicatore: Quantità di pesticidi utilizzati (kg/ha)

L'ANALISI DELLO STATO ATTRAVERSO GLI INDICATORI

Gli indicatori di stato descrivono la condizione attuale dell'ambiente e lo stato di salute delle sue diverse componenti. Sono in genere espressi da parametri fisici, biologici o chimici, che rendono possibile un giudizio qualitativo oltre che quantitativo.

Rispondono alla domanda: cosa sta succedendo?

Obiettivo conoscitivo: valutare gli effetti delle pressioni esercitate dalle attività umane sull'ambiente.

Obiettivo informativo: educare il pubblico e segnalare le

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A.A. 2020-2021
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/03 Ingegneria sanitaria-ambientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Foxy. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ingegneria sanitaria ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Ingegneria e Architettura Prof.