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Sistema informativo aziendale: insieme di elementi interconnessi che raccolgono,
elaborano, scambiano e archiviano dati con lo scopo di produrre e distribuire
informazioni nel momento o luogo adatto a coloro che ne hanno bisogno.
Cinque componenti del sistema informativo
1. Il patrimonio di dati, costituito dalle basi “anagrafiche” di dati posseduto
dall’azienda;
2. Le procedure, le quali potrebbero ad esempio riguardare l’acquisizione dei dati
personali dei clienti;
3. Le persone, ad esempio gli addetti al rilevamento delle giacenze di magazzino;
4. I mezzi, ad esempio i registratori di cassa, i computer;
5. I principi generali, ad esempio le soluzioni adottate scegliendo tra politiche di
accentramento o decentramento.
I destinatari del sistema sono tutti i possibili portatori di interesse in un’azienda,
ognuno per scopi differenti: al top management spettano le attività strategiche e il
processo di decisione nel medio/lungo termine; il middle management presidia in
genere le attività di tipo tattico, in contatto con l’amministrazione dell’azienda; gli
utenti operativi hanno invece compiti esecutivi e seguono delle regole precise.
Sistema Informativo Direzionale (SID): complesso di supporti informativi predisposti
per agevolare lo svolgimento delle attività direzionali.
Sottosistema direzionale
Knowledge Management (KM): gestione della conoscenza, attuata tramite 2
approcci, quello supportato dall’ICT e quello fondato sulla conoscenza tacita, il
know-how. Sono molto difficili da identificare in un’azienda.
Business Intelligence (BI): consente una ricerca intelligente di dati e info con lo
scopo di conoscere le cause che determinano i fenomeni d’interesse dell’impresa.
Composto da software che permettono a top e middle management di avere
informazioni aggregate necessarie per prendere decisioni corrette.
Data Warehouse (DW): database di interesse direzionale formato da tabelle dei fatti,
riguardanti indicatori di interesse aziendale, e tabelle delle chiavi, riguardanti le
dimensioni su cui possono essere analizzati i fatti.
Data Mining (DM): tecnologie che permettono di evidenziare correlazioni dirette,
inverse o indirette in un gruppo omogeneo di dati o tra più gruppi.
Sottosistema operativo
Sistemi ERP: classici sistemi gestionali nati in campo produttivo, amministrativo e di
controllo estesi poi a tutte le aree. Essi coprono con un forte livello di integrazione le
esigenze informative di varie aree aziendali. Sono sistemi standard per tutte le
aziende e rappresentano il cuore del sistema informativo aziendale.
Sistemi SCM: supportano l’intera gestione della catena di fornitura e sono focalizzati
sulla pianificazione degli acquisti della produzione e della logistica.
Sistemi CRM: supportano i processi di contatto con il cliente, tipicamente i processi
di marketing, vendita a customer service.
CAPITOLO 3 – IL WWW E LA RICERCA DI INFORMAZIONI
WorldWideWeb: servizio di internet che permette la fruizione di diversi tipi di
contenuti attraverso una struttura ipertestuale.
Browser: strumento necessario per fruire dei servizi del web in grado di interpretare i
codici HTML.
ICANN (internet corporation for assigned names and numbers): ente internazionale
che ha il compito di assegnare gli indirizzi IP e svolgere il ruolo di identificatore di
gestione di nomi a dominio di primo livello. Con esso collaborano governi ed enti
internazionali.
IETF (Internet engineering task force): sovrintende all’evoluzione dei protocolli
TCP/IP, sviluppandoli in cooperazione con il W3C e l’ISO/IEC.
W3C (Worldwideweb consortium): sviluppa standard di evoluzione del web come
l’HTML e l’XHTML. A livello locale è diviso in società chiamate Registar, che
controllano la registrazione dei domini.
Principali player nel web: Google, Yahoo!, Facebook, Microsoft, AOL.
Directory: presentano elenchi di siti coerenti con la classificazione adottata,
utilizzando una suddivisione gerarchica secondo specifici argomenti.
Banche dati: radunano informazioni, spesso di natura quantitativa, elaborate ed
organizzate da esseri umani.
Motori di ricerca: siti internet che hanno il compito di ricercare nella rete tutte le
pagine con contenuti i termini richiesti dall’utente.
1. Motori orizzontali: non hanno specificità settoriale e permettono di ricercare
informazioni in qualsiasi pagina web.
2. Motori verticali per argomento: specializzati in tematiche determinate.
3. Motori verticali per tipologia di contenuto: limitano la ricerca a determinati
formati
come video o foto.
4. Meta motori di ricerca: motori che aggregano la ricerca di altri motori
rendendola
più completa.
Funzionamento di un motore di ricerca: analisi!indicizzazione!risposta
Per l’analisi entra in gioco il crawler, o spider, un software che sonda la rete e riporta
dei dati al motore di ricerca. Si passa poi all’indicizzazione, dove l’indicizzatore ha il
compito di aggiornare il catalogo delle pagine Web con le nuove informazioni. Nella
terza fase entra in gioco l’algoritmo di ricerca che esegue la ricerca tra le pagine
indicizzate del motore. L’elenco dei risultati prende il nome di SERP (search engine
results page).
Per determinare i risultati più rilevanti si utilizza un algoritmo di page rank, il quale
in base a determinati criteri classifica le pagine in base alla pertinenza con i termini di
ricerca.
Google è diventata famosa per il suo algoritmo PageRank, il quale cataloga le pagine
secondo 2 criteri: sulla base del numero di occorrenze di un certo termine e dal punto
di vista puramente topografico, cioè in base a quanti link entranti possiede una
pagina.
SEO (search engine optimisation): tutte quelle attività finalizzate ad aumentare il
volume di traffico che un sito web riceve dai motori di ricerca; è parte del SEM
(earch engine marketing).
Si basa su diverse tecniche:
1. Ottenere link esterni verso il proprio sito (inbound link), per riuscire a saltare
tra i primi posti del page ranking;
2. Far leva sui social media, utilizzandoli come canale pubblicitario o per il
passaparola;
3. Comprendere quali parti della pagine vengono mostrate come snippet;
4. Lavorare sui meta tag, cioè su delle informazioni nascoste ai normali utenti che
servono per descrivere il contenuto di una pagina web;
5. Ottimizzare il codice HTML, l’URL e le immagini.
CPM (Cost per mille): meccanismo di pricing per i banner legato al numero di volte
che il link della pubblicità appare agli utenti.
CPC (cost per click): costo associato alla quantità di link fatti dagli utenti sul banner
o lin. CPA (cost per action): modello di pricing che associa un certo prezzo ad
un’azione eseguita
dall’utente.
Marketing Virale: si basa sull’idea di far veicolare il messaggio pubblicitario
attraverso le azioni svolte dagli utenti stessi (passaparola digitale).
Social media marketing: strategia di marketing basata sui social media che fa leva su
tali spazi di aggregazione per diffondere interesse su un prodotto.
Scambio di banner: siti si accordano nello scambiarsi spazi pubblicitari. Generazione
di news (newsmaking): mettere online notizie che possono attirare
l’attenzione dell’utente verso il nostro prodotto.
CTR (click through rate): analisi che permette di indagare il tasso di conversione tra
visualizzazione di un determinato messaggio e i click per l’accesso alla fonte del
messaggio.
Google Insights: permette di vedere lo storico del volume di ricerca su determinate
keyword e di paragonarle ad altre.
CAPITOLO 4 – IL WEB 2.0
Web 2.0: una seconda generazione di applicazioni e servizi accessibili via Web che
abilitano ed enfatizzano uno spiccato livello di interazione
User generated content (UGC): contenuti web creati direttamente dai propri utenti in
diversi formati e con diverse finalità. Gli incentivi per attuare l’UGC sono di natura
economica o emotiva, ma per la maggiorparte gli utenti seguono fattori emotivi.
Piattaforma di esecuzione: l’insieme di teconologie che permette di eseguire un
programma software.
Piattaforma di sviluppo: l’insieme delle tecnologie utilizzate per creare nuove
applicazioni. Web application programming interface (API): applicazioni che
consentono di combinare
tra loro le componenti applicative per creare nuove applicazioni chiamate mashup.
Perpetual Beta: processo con il quale un prodotto beta, al crescere dell’utenza viene
progressivamente migliorato e testato, tanto rapidamente da far cadere la distinzione
tra versione test e di produzione.
Folksonomy: categorizzazione spontanea dei contenuti da parte degli utenti. Si basa
sulla pratica del tagging, cioè attribuire una o più parole chiave a un contenuto.
Tag Cloud: applicazioni che consentono di visualizzare graficamente tutte le parole
chiave associate ad un contenuto.
Web semantico: trasformazione del WWW in un ambiente dove i documenti
pubblicati siano associati ad informazioni e dati che ne specificano il contesto
semantico in un formato adatto all’interrogazione e all’elaborazione di software.
Social media: strumenti e servizi nati in contrapposizione a quelli che vengono
definiti media industriali e che consentono alla gente di utilizzare il web come punto
di confronto personale e lavorativo.
Modelli di business in internet:
1. Direct: vendita diretta (Apple Store, Dell computers);
2. Retail: distribuzione commerciale applicata al web (Amazon, Esselunga);
3. Merchant: vende prodotti di vari produttori e percepisce una quota (iTunes,
Expedia);
4. Subscription: servizi accessibili previo abbonamento (Netflix, Gazzetta
mobile);
5. Brokerage: piattaforma che mette in contatto venditori e compratori (Ebay).
Long Tail: fenomeno attraverso il quale i rivenditori web possono permettersi di
vendere anche prodotti di nicchia che negozi tradizionali non avrebbero vantaggio a
vendere.
Digital Natives: persone che crescono utilizzando le tecnologie del Web 2.0
rendendole parte integrante e fondamentale del loro stile di vita.
Rich Internet Applications (RIA): applicazioni web che forniscono un’esperienza
utente simile alle applicazioni desktop. Tutta la gestione dell’interfaccia viene svolta
attraverso il browser mentre i dati risiedono sul server.
Really simple syndications (RSS): formato standard per la distribuzione di contenuti
Web. I contenuti RSS vengono visualizzati ed aggiornati da specifici programmi
chiamati reader.
Forum: spazio online nel quale gli utenti discutono su vari argomenti e condividono
risorse attorno a problemi tecnici o della vita quotidiana. Il forum è stato il precursore
del Web 2.0, essendo stato il