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Analisi dell'obiettivo
Prima di tutto cerchiamo di focalizzare l'obiettivo che ci hanno commissionato, ad esempio, cercare un carteggio e-mail, oppure cercare delle JPG, oppure una ben determinata informazione, così da non perdere tempo in ricerche spasmodiche su cose inutili e fuori mandato.
Se cerchiamo tutto quello che riguarda i rapporti del sospettato con la Ciccio Ltd, dobbiamo cercare: e-mail, documenti e navigazioni sul sito della Ciccio Ltd.
Chiaramente in casi estremi, si potrebbe parlare di steganografia, ossia messaggi nascosti nelle immagini, oppure informazioni criptate, ma dipende dall'importanza dell'indagine e da cosa si cerca e quali sono i sospetti.
In ogni caso tutto si può fare... ad esempio lanciamo Autopsy e cerchiamo le keywords che possono ricondurre a files o spezzoni di files, che contengono qualcosa di pertinente al caso: Ciccio, indirizzo IP della Ciccio Ltd, sito internet, e-mail di Ciccio Ltd, money.
bank, ecc. ecc. Le keywords le cerchiamo sia in formato Ascii sia in formato Unicode e magari anche nello spazio nonallocato. Dai riferimenti uscenti da Autopsy possiamo salvare i contenuti dei files in rapporti testuali (magari da allegare) e poi montare l'immagine magari con un software come Mount Image Pro e poi andare a copiare i files da esaminare con software più GUI, ad esempio se becchiamo Posta Inviata.dbx lo possiamo dare in pasto a software come "Attachment Extractor for OE", che permette di visualizzare tutta la corrispondenza e gli allegati. In ogni caso possiamo aprire i files dbx con un editor testuale e fare l'analisi delle intestazioni delle e-mail per capire chi ha inviato effettivamente l'email ecc. Gli allegati li visualizzeremo con l'UUDecode che trasformerà i caratteri Ascii componenti l'allegato in formato binario. Senza andare in fondo alle varie ricerche possibili, alla fine dovremo:
- Consegnare tutte le prove trovate (masterizzate) e firmate con MD5 o SHA1
- Stilare un rapporto tecnico ed uno discorsivo (per il magistrato) sulle azioni compiute ed aggiornare i documenti di catena di custodia.
funzionario abbia modificato i contenuti”.Il non rispetto di queste migliori pratiche, però non può portare all’inutilizzabilità di quelle prove. Alcunadottrina ritiene invece l’inutilizzabilità di quella prova acquisita nel non rispetto delle linee guida tecniche.
Modi che permettono di acquisire una prova:
- sequestro: prendere il sistema e portarlo con se. Sorgono problemi, dove sta la prova? Ad esempiose c’è un programma che sta funzionando e lo spengo, “perdo” la prova. Problema della crittografiae password, se si spegne il computer aperto grazie alla crittografia si perde tutto.
- Acquisizione: utile è il fatto che ciò che si è acquisito si può copiare. Ciò è un grosso vantaggio. Lacopia perfetta dell’hard disk è utile anche perché nel cestino, o meglio, nelle cose cancellate sipossono trovare molti documenti anche vecchi, perché il computer
quando cancella non lo fa fisicamente, bensì toglie l'indirizzo3. Intercettazione: non sempre un dato è legato ad un supporto di memorizzazione. Arrivati a questo punto si ha in mano una prova informatica. Considerazioni di Puppo. Il computer è un oggetto che vive su due piani di realtà.
Ripresa lezioni. Problema utilizzabilità delle prove acquisite mediante strumenti informatici. Ci occuperemo di problemi connessi, cioè le prove scientifiche acquisite all'interno del processo. Il problema è che il nostro codice di procedura penale ha una lista tassativa di prove che si possono usare all'interno del processo. Sono introducibili anche le prove atipiche ex art. 189 cpp. Ovviamente queste prove non sono catalogabili. Interessante è anche la comparazione con l'America, negli anni 20 si ritiene la scienza infallibile e quindi le acquisizioni fatte per il processo non sono contestabili dal giudice, negli anni '70.
invece si cambia scenario e il giudice deve agire da filtro, "perché c'è scienza buona e scienza meno buona", il giudice quindi deve distinguere fra prove scientifiche valide e non valide. Ritorna la persuasione del giudice, il giudice dovrà utilizzare la procedura dialettica per capire quale argomentazione sta in piedi, ad esempio se c'è contestazione fra: - Ctu - Ctp 30 Argomentazione e dimostrazione non sono più distanti come un tempo. Caso Oj Simpons "la questione riguarda controversia sulla questione impronte digitali e Dna". C'è una ricerca dei migliori studiosi del campo da parte dei periti privati di Simpons e anche da parte della procura. Questo per avvalorare le tesi. Si preme per far pubblicare articoli scientifici rispettivamente per avvalorare tesi per incolpare, o assolvere Simpons. Questo per dire che la scienza non è oggettiva, o imparziale, e inoltre ritorna la dialettica anche inquesto caso. Non deve far scandalo che la scienza non garantisce la verità. Nulla garantisce la certezza del provvedimento, lo abbiamo visto anche nella logica. Però non va tutto relativizzato, o pensare come gli scettici. Il giudice si deve far persuadere, far spiegare dai periti quello che non sa. Scienza e retorica non sono poi così distanti. Altra considerazione su Boole. Dopo aver visto il pensiero dicotomico e il principio di identità. La formula x²=x parte dal principio di identità x=x, e a ben vedere è possibile nella prima formula solo l'utilizzo di 0 e 1 per rendere valida l'equazione. Oggi cercheremo di capire come questi ragionamenti partano da più lontano. Con Boole trova affermazione un pensiero molto antico che risale addirittura a Parmenide. (appunti) "L'uno e l'identico a sé di sé senza nessun rapporto con l'altro da sé". Questo modo di intendere le cose è
molto antico, perché può essere fatto risalire ad alcuni pensatori pre-socratici (pre-platonici) che sono Parmenide e Anassagora, VI e V secolo avanti Cristo. I filosofi neo-platonici hanno il modo identitario di intendere la realtà. Il neo-platonismo è una forma di pensiero che ha questa struttura, essere = 1 e non essere = molti. Il neo-platonismo dice che all'origine di tutte le cose c'è l'1 che ha creato la molteplicità, cioè la realtà. L'unità gode di caratteristiche positive, Elea è un paese vicino a Salerno ed è dove ha vissuto Parmenide. Parmenide ha scritto il proemio di un suo poema sulla natura. Parmenide racconta di una persona che desideroso di conoscere la verità attraversa tutti i luoghi dell'essere su un carro trainato da due cavalle, ed egli cerca ovunque (è la rappresentazione della topica, la ricerca dei luoghi del sapere). Questa persona arriva ai“confini dell’universo conosciuto”, il “limitare dell’essere” e trova la porta dei sentieri del giorno e della notte che si apre oltre i confini dell’essere. A sorvegliare questa porta c’è la dea della Giustizia, quindi la giustizia costudisce e sorveglia la porta. La Dea viene convinta dalle muse (retoriche). La porta si apre, la persona passa e vede una voragine scura, si potrebbe pensare che ciò sia il nulla, e che quindi l’universo sia sorretto dal nulla. Ma c’è una voce “è necessario che le cose siano”. Parmenide è molte volte chiamato il filosofo dell’identità. “Essere è e non essere non è”. Per gli allievi di Parmenide questo vuol dire esattamente quello che noi abbiamo visto sin qui. 2 Essere è l’identità assoluta di sé stesso a sé medesimo. Tutto ciò che non è identità assoluta è
al di fuori dell'essere. Quindi c'è l'identico a sé e quello che non è identico a sé. C'è l'identità da una parte e la differenza. Molti studi, fra cui uno studio di Platone, dimostrano che egli non volesse strutturare un principio di identità assoluta, mentre Zenone e Anassagora (uno dei primi "scienziati" moderni) avevano un visione assoluta di identità. Platone commette il "patricidio", dicendo che "l'essere è se stesso" e in "qualche misura" non è qualcos'altro. Essere e non essere non devono essere intesi in maniera assoluta, ma sempre in maniera relativa, non essere vuol dire non essere qualche cosa altro. In questa maniera Platone e Parmenide riescono ad evitare un pensiero di tipo identitario, cioè bivalente. 3 31 mentre la molteplicità esclusivamente di cose negative (ecco perché c'è il male,
Il negativo), perché il bene appartiene all'1. Questo modo di guardare le cose viene preso da San Tommaso. San Tommaso è importante perché forma tutto il sapere della modernità, tutti gli autori e filosofi conoscevano San Tommaso.
Su che base si forma il pensiero del giusnaturalismo moderno? L'individualismo, lo stato moderno nasce con l'idea dell'individuo, un modello del tutto moderno, nel passato invece non era così, la "societas" stava sopra, non c'era l'individualismo. La democrazia moderna funziona pensando che sia la somma degli individui.
Dietro l'idea di individuo sta il diagramma numero 3, tutte le visione del giusnaturalismo moderno non si discostano da questa ipotesi di partenza: Noi siamo individui, abbiamo diritti soggettivi. Individuo è ciò che non può essere ulteriormente diviso. Io sono me stesso perché non ho nulla da spartire con qualcuno che si oppone a me.
zia il principio di uguaglianza di tutti i cittadini. Questo principio implica che ogni individuo ha gli stessi diritti e le stesse opportunità, indipendentemente dalla propria origine sociale, etnica o religiosa. Inoltre, la modernità si caratterizza anche per l'affermazione dei diritti umani, come il diritto alla libertà di pensiero, di espressione e di associazione. La modernità ha portato anche ad una maggiore laicizzazione della società, separando la sfera religiosa da quella politica. Inoltre, la modernità ha favorito lo sviluppo della scienza e della tecnologia, che hanno contribuito al progresso e al benessere delle società.