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La memoria ROM

L'acronimo ROM deriva da Read Only Memory (memoria di sola lettura). La ROM fa parte della memoria centrale del computer e il suo contenuto non varia nel tempo.

Negli elaboratori esiste una particolare ROM (denominata BIOS ROM), predisposta dal costruttore della macchina, al cui interno si trova il firmware, routine software che avvia un insieme di istruzioni (software di boot) le quali consentono l'esecuzione delle funzioni di base dell'elaboratore, quali:

  • l'autodiagnostica (autotest) preposta a controllare, in fase di accensione, la funzionalità di ogni componente hardware;
  • il riconoscimento e la gestione delle periferiche di input e di output (BIOS, Basic Input/Output System);
  • il caricamento del nucleo del sistema operativo dal disco fisso a una zona della RAM affinché esso abbia il controllo dell'hardware e gestisca i programmi applicativi.

Le memorie di massa

Durante l'elaborazione, i dati risiedono nella RAM; al...

termine del lavoro, per conservare tali dati è necessario trasferirli in un dispositivo di memorizzazione altrimenti, con lo spegnimento del computer, essi andranno persi. Quando si opera su dati archiviati su dispositivi di memorizzazione si verifica un frequente scambio di informazioni fra questi, memoria RAM e viceversa: un file memorizzato, sul quale debbono essere eseguite delle modifiche, viene prelevato dalla memoria di massa in cui risiede e trasferito nella RAM per poi essere elaborato dalla CPU. Al termine delle operazioni, le modifiche apportate verranno registrate nella memoria di massa. Per memorie di massa si intendono i dispositivi magnetici (dischi), ottici (CD, DVD, BD) ed elettronici (chiavette USB, memory card) che permettono di memorizzare dati e programmi in modo permanente, per poterli riutilizzare e conservare, finché l'utente non decide di eliminarli. Tra i dispositivi magnetici vi sono anche i nastri, supporti mobili e riscrivibili di elevata

capacità impiegata solitamente per fare copie di backup. Sono gli unici dispositivi ad accesso sequenziale.

HARD DISK è una tipologia di dispositivo di memoria di massa che utilizza uno o più dischi magnetici per l'archiviazione dei dati. Il suo vero nome è hard disk drive (HDD), normalmente abbreviato in hard disk, raramente anche chiamato fixed disk drive (FDD). Traducendo il termine inglese viene anche denominato disco rigido o disco fisso.

Ha da poco tempo un serio concorrente, l'unità di memoria a stato solido (in acronimo SSD dal corrispondente termine inglese solid-state drive), dispositivo di memoria di massa basato su semiconduttore, che utilizza memoria allo stato solido (solid-state storage), in particolare memoria flash, per l'archiviazione dei dati.

Generalmente lo troviamo all'interno del computer ma esistono anche degli hard disk esterni, a supporto di quello interno, collegabili al computer mediante porte USB.

Il disco fisso è costituito da uno o più dischi in rapida rotazione, realizzati in alluminio o vetro, rivestiti di materiale ferromagnetico, e da due testine per ogni disco (una per lato), le quali durante il funzionamento "volano" alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del disco leggendo e scrivendo i dati.

Le localizzazioni di memoria sono:

  1. La traccia è il tratto rosso
  2. Il settore geometrico, in blu
  3. Il settore di traccia che è l'intersezione tra i due precedenti, il tratto della traccia che ricade solo nel settore che si vuole considerare
  4. Il Cluster che è un insieme di settori contigui

Le caratteristiche che determinano le prestazioni di un disco fisso sono:

  • la capacità (espressa in GB e TB) di archiviazione;
  • il tempo di accesso (espresso in millisecondi), ossia il tempo medio necessario per reperire un dato su disco ed è quello che maggiormente influenza le prestazioni di un disco fisso;
  • la velocità di

trasferimento (espressa in secondi), che rappresenta la quantità di dati che un disco è in grado di leggere o scrivere sul disco in un determinato tempo

MEMORY CARD

Una scheda di memoria o memory card è un dispositivo elettronico portatile di ridotte dimensioni in grado di immagazzinare dati in forma digitale e di mantenerli in memoria anche in assenza di alimentazione elettrica.

Rispetto ai classici dischi usati in passato hanno due vantaggi: la non influenzabilità da parte di campi magnetici e l'enorme capacità di memoria rispetto ai floppy.

FLASH MEMORY

Memoria a stato solido e non volatile, cioè una tipologia di memoria informatica in grado di mantenere le informazioni anche quando non viene alimentata (come anche la memory card, la ROM ecc.. la RAM invece è volatile).

È una EPROM (Electrically Erasable Programmable Read-Only Memory) e per le sue prestazioni può anche essere usata come memoria a lettura-scrittura.

La EPROM

È una memoria informatica di sola lettura cancellabile tramite raggi ultravioletti. Si tratta di un'evoluzione della PROM che, una volta programmata, non può più essere in generale modificata. La EPROM invece può essere totalmente cancellata, per un numero limitato ma consistente di volte, e riprogrammata a piacimento.

CHIAVE USB

Lo USB (Universal Serial Bus) è uno standard di comunicazione seriale che consente di collegare diverse periferiche ad un computer. Diverse periferiche supportano lo standard, dalle fotocamere digitali ai joystick, la maggiormente diffusa ed utilizzata è la chiave USB.

In questo modo è possibile connettere diverse periferiche usando una sola interfaccia standardizzata ed un solo tipo di connettore. Inoltre, lo standard USB ha la funzionalità plug-and-play: consente di collegare o scollegare i dispositivi senza dovere riavviare il computer. Un'interfaccia che abbia questa funzionalità si dice hot

swap o anche hot plug. Una chiave USB o pendrive o USB flash drive è una memoria di massa portatile di dimensioni molto contenute che si collega al computer mediante la comune porta USB. Nella chiave USB i dati sono memorizzati in una memoria flash, contenuta al suo interno. La memoria è limitata unicamente dalla densità delle memorie flash impiegate. Il costo del dispositivo aumenta in proporzione alla capacità di memorizzazione.

SCHEDA VIDEO

Componente hardware del computer, sotto forma di scheda elettronica che ha lo scopo di elaborazione del segnale video ovvero generare, a partire da un segnale elettrico in ingresso dal processore, un determinato segnale elettrico in uscita che possa essere poi inviato in input a video (display o monitor) per essere tradotto da quest'ultimo in segnale ottico visivo e mostrato all'utente. A seconda del tipo di computer questo dispositivo può essere più o meno potente: i primi modelli di scheda video potevano

Il testo fornito parla dell'evoluzione delle schede video nel corso del tempo. Inizialmente, le schede video erano in grado di mostrare solo testo. Successivamente, sono state introdotte schede video in grado di mostrare output grafici, come immagini non testuali. Più recentemente, sono state sviluppate schede video in grado di mostrare modelli tridimensionali texturizzati in movimento e in tempo reale.

Una scheda video contiene un integrato grafico (o più di uno) che gestisce una certa quantità di RAM dedicata a memorizzare i dati grafici da visualizzare. Questa RAM grafica è fisicamente presente sulla scheda stessa. Ogni locazione di RAM grafica contiene il colore di un pixel dello schermo, o di un carattere se la scheda sta visualizzando solo testo. Il chip grafico legge in sequenza le locazioni necessarie e pilota un convertitore digitale-analogico, chiamato RAMDAC, che genera il segnale video che sarà visualizzato dal monitor.

La quantità di RAM grafica equipaggiata nella scheda e la velocità massima del suo RAMDAC determinano la risoluzione

  1. massima raggiungibile e il numero di colori contemporaneamente visibili.

PERIFERICHE

La comunicazione tra uomo ed elaboratore per l'inserimento e l'emissione di dati avviene tramite dispositivi che traducono i dati digitali in formato comprensibile all'uomo (testo, immagini, suoni). In base alla loro funzione, tali dispositivi si distinguono in periferiche di input e periferiche di output. I diversi dispositivi digitali, che possono essere facilmente collegati a un computer, trattano i dati come valori 0 e 1.

INPUT

Le periferiche di input sono costituite da tutti quei dispositivi che consentono l'inserimento nel computer di dati e istruzioni.

  • La TASTIERA, denominata anche keyboard, è la periferica più diretta per comunicare con il computer: permette di inserire testo, numeri, comandi e, con l'uso di tasti speciali, di compiere determinate attività. La tastiera è composta da tasti funzione, gruppo alfanumerico, tasti di controllo e

tastierino numerico.

Il MOUSE è il dispositivo che, con un minimo spostamento sul piano del tavolo, fa muovere il puntatore (raffigurato in genere con una freccia bianca), consentendo così la selezione di comandi rappresentati da pulsanti o piccoli disegni (icone) che ne ricordano la funzione. Dispositivo analogo al mouse, ma con modalità di movimento diverse, è la trackball: per muovere il puntatore basta far ruotare la pallina che si trova nella parte superiore.

Il TRACKPAD, denominato anche touchpad, è un dispositivo di puntamento tipico dei PC portatili, utilizzato in sostituzione del mouse; si tratta di una piastrina rettangolare sensibile al tatto, che fa muovere il puntatore, dotata di due tasti con le stesse funzioni di quelli del mouse.

Lo SCANNER permette l'acquisizione di disegni, immagini, fotografie e testi in formato immagine. I programmi di riconoscimento dei caratteri (OCR, Optical Character Recognition) consentono

ditrasformare testi acquisiti come immagini in normali file di testo.

Scanner codice a barre: riconosce i codici a barre dei prodotti e riconosce il prezzo o quantità in magazzino

Scanner lettura QR code: permette il riconoscimento e apertura di determinate pagine web da parte di questo codice bidimensionale, ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema bianco di forma quadrata.

Scanner manuale: piccolo dispositivo usato per catturare le immagini cartacee, l'unica pecca era la poca precisione da parte del lavoratore e catturare immagini poco dritte.

Scanner da banco: dispositivo in cui vi si inseriva un documento di dimensione A4 e veniva catturata l'immagine tramite una luce punto per punto.

La WEBCAM (o telecamera digitale) permette di acquisire successioni di immagini in formato digitale e produrne filmati. Nei portatili il dispositivo è integrato nel monitor.

Il MICROFONO è un trasduttore di tipo elettro-meccanico,

In grado di riprodurre le onde di pressione sonora

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claudzilla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica statistica ed informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Rappazzo Gaetana.