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INFIAMMAZIONE
Processo localizzato che si verifica nei tessuti viventi successivamente ad un danno, il danno può
essere causato da infezioni batteriche, caldo, freddo, irritazioni chimiche, traumi e reazioni
immunitarie.
L’area della cute infiammata è rossa, calda, gonfia e dolente (rubor, calor, tumor, dolor)
Per esprimere che un organo è infiammato si aggiunge –ite al nome dell’organo, ad esempio
peritoneo diventa peritonite, appendice diventa appendicite.
INFIAMMAZIONE ACUTA
perdura per un periodo di tempo breve, successivamente al danno si ha l’inizio dei fenomeni
vasculo-ematici della flogosi causato da una costrizione delle arteriole, dilatazione dei capillari in
cui il sangue defluisce nei capillari e poi si ha la dilatazione delle venule, i leucociti lasciano il
torrente circolatorio e vanno verso la periferia legandosi alle cellule endoteliali, sono i primi ad
arrivare nel focolaio infiammatorio e causa un’aumento della permiabilità delle venule a acqua e
proteine plasmatiche; la pressione oncotica spinge l’acqua all’interno del vaso mentre la pressione
sanguigna la spinge all’esterno e quest’acqua fuoriesce dalle venule e si va a accumulare negli
interstizi formando l’edema infiammatorio chiamato anche essudato, dopodichè avviene l’uscita
delle proteine plasmatiche che si accumulano tra gli spazi delle cellule endoteliali, questi spazi si
creano dalla contrazione di queste cellule causata da mediatori chimici.
ESSUDATO è la raccolta di materiale liquido e cellulare nel focolaio infiammatorio, può essere:
Sieroso: fluido chiaro ed è provocato da calore, radiazioni, infezioni virali, lievi traumi
Fibrinoso: contiene grandi quantità di fibrina, si ha nell’infiammazione del pericardio,
pleura e addome
Membranoso: materiale fibrinoso, fibropurolento, cellule necrotiche, muco
Emorragico: contiene numerosi globuli rossi insieme a altre cellule.
Mucoso: contiene quantità di muco o cellule epiteliali
Purulento: contiene leucociti, microrganismi piogeni, pus, detriti, proteine, è causato da
streptococchi, stafilococchi, neissarie, e coli, pneumococco, può avere una densità e un
agente diverso in base a l’agente che l’ha causato, se causato da stafilococco aureus è
giallastro, se pioaceneo è verdastro.
INFIAMMAZIONE CRONICA
Si ha dopo episodi di inf acuta, si presenta con febbre, attacchi di dolore, l’esame microscopico ha
segni della flogosi acuta, si hanno 2 tipi di infiammazione cronica:
1. ASPECIFICA: accumulo di cellule infiammatorie rappresentato da linfociti sensibilizzati,
plasmacellule, macrofagi
Infiltrazione del tessuto da parte dei linfociti, plasmacellule causa infezioni virali
(epatiti, infezioni croniche virali del snc), malattie autoimmuni (tiroide di