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Manifestazioni e cause della disidratazione
Secchezza lingua ed ascellare TachicardiaOcchi infossati IpotensioneSenso debolezza estremità TachipneaAgitazione
Cause: perdite intra-post operatorie, emorragie internemaggiori- Rischio disidratazione: prevenire disidratazione in pz a rischio → correggere fr, rieducare e prevenire (infeduca, pz autogestisce)- Disidratazione (problema reale): risolvere la disidratazione e rimpiazzare nelle modalità corrette i liquidi(inf salvaguardia la vita, pz dipendente)
Manifestazioni di pz con disidratazione- Secchezza ascellare- Occhi infossati- Ipotensione ortostatica- Mucose secche a lv della bocca e del naso- Solchi longitudinali sulla lingua- Incremento del polso > 30 bpm- Secchezza della lingua- Senso di debolezza alle estremità- Confusione mentale- Insonnia, irritabilità, riduzione diuresi, possibile senso di sete
Possibili cause/fattori di rischio:1. ↑ perdite di liquidi non compensate: vomito, diarrea, febbre, ustioni, attività intensa e prolungata2.
- introito: mancanza senso sete, alterazioni stato mentale o motorio (riflesso deglutizione)
- Disturbi clinici: renali, cardiaci, diabete (glucosio che rimane in sangue x mancanza insulina richiama H₂Oquando è in rene)
- Farmaci: diuretici, lassativi
Interventi disidratazione
- Educare il pz/cg a mantenere o aumentare apporto di liquidi per os in base al fabbisogno idrico giornaliero:
- Calcolo fabbisogno idrico giornaliero (100-10 + 50-10 + 15/20 resto)
- 100 mL/kg per i primi 10 kg di peso
- 50 mL/kg per i successivi 10 kg
- 15 mL/kg per il peso rimanente (> 50 aa)
- 20 mL/kg per il peso rimanente (< 50 aa)
- Es. signora 60 kg di 45 anni: 2,3 L
- Offrire frequentemente piccoli sorsi di liquidi
- Garantire giri regolari e sistematici sptt in pz non autonomi nell'idratazione
- Assicurarsi che l'acqua sia a portata del pz
- Considerare le preferenze del pz
- Dieta ad elevato contenuto di liquidi come zuppa, minestra, frullati
- Monitorare l'introito di
- liquidi (es. numerare le bottiglie)
- Educare a scegliere liquidi ed elettroliti appropriati
- Educare a scegliere gli alimenti considerando il loro apporto di acqua ed elettroliti:
- Percentuale d'acqua Alimento
- 85% Frutta, ortaggi, latte
- 50-80% Carne, pesce, uova, formaggi freschi
- 60-65% Pasta e riso cotti
- 20-40% Pane e pizza
- < 10% Biscotti, fette biscottate, grissini, frutta secca
- Cibi ad ↑ Na: cibi in scatola, precotti, formaggi stagionati, insaccati, merendine e snack salati (es.cracker), alcune acque minerali, alcune verdure (es. carciofi, finocchi, sedano, spinaci)
- Cibi ad ↑ K: agrumi, banane, albicocche, ananas, pesche, ciliegie, kiwi, patate, frutta oleosa (es.mandorle, noci), frutta secca, legumi, verdure a foglia larga (lattuga, cappuccio, invidia), cacao, cioccolato, caffè
- Educare a riconoscere precocemente s&s di disidratazione
- Interventi per ↓ o risolvere i fattori di rischio o le cause che hanno determinato la disidratazione
- Lieve
disidratazione → liquidi per via ipodermica se non utilizzabile x os o necessario ↑ introito7. Grave disidratazione o squilibrio idroelettrolitico ( > 8-10%) o che pone a rischio di vita:o Somministrare per via infusoria Preferire cristalloidi (es. fisiologica) Rimpiazzo graduale per evitare rapide variazioni dell’osmolarità serica (rischio ↑ precaricose S/C; rischio che le cellule si gonfino troppo → rischio edema cereb)o Monitorare in&out con bilancio idrico: tramite il peso al mattino prima di colazione
Entrate (circa) Uscite (circa)
Liquidi (1000 mL) Urine (1200-1500 mL)
Cibo (1000 mL) Feci (100-200 mL)
Perspiratio sensibilis & insensibilis (1100 mL)
Acqua metabolica di ossidazione (300 mL) (cute 500-600, respiro 400-500)
Vomito, drenaggi+10 ml/h x ogni gr > 37°C
Totale: 2500 mL Totale 2500 mL + altre
Interpretazione:
Positivo Negativo
IN > OUT IN < OUT
Si accumulano liquidi nell’organismo Si perdono liquidi
dall'organismoSi vuole ottenere nel caso di Si vuole ottenere nel caso dipz disidratati che devono essere ritenzione idrica da scompenso, ascitereidratatiSe eccessivo Se eccessivopuò portare al sovraccarico rischio di disidratazione ed ipovolemiaBilancio idrico pari è in equilibrio → di controllo, nel postop, nel nefropatico cronico(controllare sempre il bilancio con il peso corporeo)Indicatori dell'evoluzione della disidratazione:
• Quantità di liquidi assunti
• Grado di aderenza di pz & cg
• Capacità di descrivere e riconoscere s&s di disidratazione
• Rinormalizzazione di peso e bilancio
• Assenza di s&s di disidratazione:
o Diuresi di 1 mL/kg/h e normocromiche
o Parametri vitali e biochimici nei range di normalità del pzo Turgore cutaneo alla valutazione della plicao Sudorazione ascellareo Mucose del cavo orale umide 18Eccesso di volume di liquidiEccesso = accumulo liquidi con ipervolemia (↑ pr idro →
Il senso di sete è dato dalla bocca impastata.
Applicare emollienti per labbra (burro cacao).
Offrire frequentemente piccoli sorsi d'acqua (in bicchieri piccoli perché beve ma poco).
Garantire giri regolari e sistematici.
Considerare le preferenze del paziente (quando e come bere).
Tecniche di distrazione (leggere, ascoltare musica).
Gomme da masticare o caramelle non zuccherate perché aumentano la salivazione (non zuccherate perché lo zucchero è iperosmolare → aumenta osmolarità cavo orale → aumenta il senso di sete).
NO risciacqui con collutorio a base alcolica perché secca le mucose e aumenta il senso di sete e cibi salati.
Assunzione di cibi a basso contenuto di Na a circa 2-3 g/die (se SC 0,5-1,5 g/die) quando (normalmente 8-10 g/die).
1 gr sale = 0,4 gr Na.
Cibi poveri di sale: contenuto di sale < 0,3g/100g (es. ricotta).
NO cibi ricchi di sale: > 1g/100g (es. insaccati e cibi preconfezionati, dolci, biscotti, pizza).
che contengono bicarbonato di Na) 19
Utilizzare spezie/aromi (cipolla, limone, alloro, chiodi di garofano..) per insaporire i cibi, no sale (nemmeno metterlo in tavola)
3. Riposo a letto in I e II giornata in fase acuta (prescrizione), poi gradualmente riprendere la mobilità (senno riposo oltre i 3 gg → solo danni tipo TVP, stipsi, lavoro cardio)
Non facendo attività fisica ha minor richiesta O₂ → cuore a riposo → mantenimento funzionalità anche se compromessa
Determina un riassorbimento degli edemi → favorito ritorno venoso (↑ precarico) → ↑ GC → ↑pressione di filtrazione glomerulare → ↑ diuresi
Migliora filtrazione glomerulare → ↑ diuresi
4. Motivare ad assumere con regolarità i farmaci: diuretici, tiazidici, risparmiatori di K (se non c'è rischio di iperkaliemia), ACE inibitori, nitroderivati
Furosemide: comodo perché funziona indipendentemente dalla portata
Bilancio idrico in situazioni di instabilità atteso negativo nelle prime ore → non superare 900 mL/die6. Monitorare il peso corporeo in fase post-acuta e di stabilizzazione: Avvisare il medico se aumento di 2 kg in 3 giorni (o se 700 gr/die se) Il calo max 500-900 gr/die in fase acuta Indicatori di risoluzione eccesso volume di liquidi: - Bilancio idrico negativo max 900 mL/die in fase acuta → poi in pari o entro 600 mL/die - Diuresi di almeno 1 mL/kg/h e normocromiche - No edemi declivi - No dispnea e rumori respiratori tipo crepitii - No segni di congestione del piccolo circolo e imbibizione polmonare - No improvvisi cambiamenti di peso > 700 gr/die o 2 kg/3 gg in fase di stabilizzazione - Vene giugulari piatte (indicatori di pressione normale/bassa) - PVC (Pressione Venosa Centrale) tra 3-10 cm H₂O: pressione rilevata nel tratto terminale della vena cava superiore e corrispondente alla pressione presente nell'atrio destro → misura la capacità delcuore destro di far fronte al precarico
Espresso in mmHg o cmH₂O (1 mm = 1,35 cmH₂O)
Rilevazione con CVC in vena di grosso calibro (vena succlavia o giugulare)
Il valore della PVC deve essere interpretato in relazione ad altri dati (polso, PAO, diuresi, etc.) e fatta più di una rilevazione per avere significato
Normale: 3-10 cm H₂O
PVC ↓ → perdite di volume (emorragie, vomito, diarrea), shock se vasodilatazione
PVC ↑ → sovraccarico di volume, insufficienza cardiaca dx, aumento della pressione intratoracica
Quando è utile misurarla:
Pz in terapia con farmaci inotropi
Pz ipotesi che non rispondono alla terapia
Ipovolemia