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Assistenza neonato primo giorno di vita

Obiettivo: promozione ed adattamento salute del neonato

Diagnosi precoce di alterazione dei processi fisiologici.

I controlli all'arrivo del neonato in neonatologia sono:

  • Dati identificativi
  • Esame obiettivo
  • Colorito cutaneo
  • Rilevazione FR
  • Rilevazione FC
  • Rilevazione TC
  • Rilevazione PC
  • Comportamento
  • Alimentazione
  • Emissione di meconio
  • Emissione di urine
  • Calo fisiologico
  • Cura del moncone ombelicale
  • Igiene del neonato

Il neonato lascia la sezione di neonatologia se NON PRESENTA:

  • Vomito a getto
  • Addome globoso
  • Fontanella convessa
  • Ittero importante
  • E se il peso è superiore a 2500g

MONCONE OMBELICALE

Obiettivo quello di favorire la mummificazione del tralcio ombelicale, prevenzione delle infezioni della cicatrice ombelicale.

Il medico e l'infermiere sono responsabili del controllo e della gestione della medicazione.

MATERIALE:

Garze sterili

Disinfettante alcolico

CLOREXIDINA gluconato

CLOREXIDINA in polvere

Retelast 7-8

Forbici arrotondate

Filo di CATGUT n. 0

La prima legatura del moncone avviene in sala parto, e inseguito quotidianamente, ogni volta che si cambia il pannolino al neonato, dopo il bagnetto.

Se la cute è arrossata o secernente si avvisa il medico per prescrizione di farmaci per uso topico.

Alla dimissione educare la mamma per quanto riguarda la medicazione del moncone ombelicale.

ALIMENTAZIONE NEONATO PRETERMINE

Avviene per suzione al seno o al biberon, in prematuri inetà gestazionale maggiore di 32 settimane e peso corporeo maggiore di 1500g, riflesso di suzione e deglutizione validi.

Nutrizione per GAVAGE: nei prematuri con scarso riflesso di suzione e di deglutizione; nei prematuri con scarsa assunzione limitata per via orale, nei neonati con tachipnea importante.

TECNICA: neonato supino con testa rivolta da un lato, segnare sul sondino lunghezza (bocca, naso, orecchio, processo xifoideo),

Verifica il posizionamento corretto del sondino, far scendere per gravità o 10 cm dalla testa del neonato, illatte nello stomaco (NO pressione con lo stantuffo).

La somministrazione per GAVAGE può essere:

  • INTERMITTENTE permette la verifica della presenza del ristagno gastrico;
  • CONTINUA permette la somministrazione di quantità elevate di latte.

Valutare e monitorare:

  • Tipo e quantità alimento somministrato
  • Orario pasto
  • Quantità del ristagno gastrico
  • Bilancio idrico
  • Velocità infusione
  • Vomito
  • Numero scariche
  • Peso corporeo
  • Esami ematochimici

Complicanze sono perforazione esofago, parziale ostruzione di una narice o malposizione del sondino intrachea.

ALIMENTAZIONE NASO DUODENALE E NASOGASTRICA CONTINUA

Neonato con peso corporeo molto basso, con respiratore, problemi di reflusso.

Complicanze sono:

  • Perforazione intestinale
  • Enterocolite necrotizzante

Controllo e osservazione del neonato

alimentato per GAVAGE o con nutrizione naso gastrica o naso duodenale continua. Monitorare e registrare come in precedenza. MORBO CELIACO Intolleranza permanente al glutine, proteina contenuta nel frumento, nell'avena, nel segale, nell'orzo. Le sedi più interessate sono:
  • Prima porzione dell'intestino
  • Digiuno
  • Duodeno
I sintomi sono:
  • Esordio 6^-12^ mese di vita
  • Rifiuto del cibo
  • Addome globoso
  • Arresto della crescita
Manifestazioni cliniche:
  • Diarrea
  • Edemi
  • Alterazioni dell'umore
  • Sonno agitato addome globoso
  • Anemia
  • Enuresi
  • Dimagrimento
La diagnosi si basa su:
  • Esami ematochimici
  • Biopsia intestinale
  • Test assorbimento dello XILOSIO
  • Valutazione dei parametri auxologici (peso e altezza)
  • Ricerca parassiti, grassi fecali e loro bilancio
  • Ricerca anticorpi antiglutine
La terapia si basa sull'astensione di assunzione di cibi che contengono il glutine.

glutine. L'infermiere deve essere in grado di:

  • Riconoscere i sintomi del morbo celiaco e saper intervenire in modo corretto
  • Collaborare nella fase diagnostica della malattia
  • Assistere un bambino affetto da morbo celiaco

Importante l'educazione sanitaria al bambino e alla famiglia:

  • Convincere la famiglia che la dieta del celiaco è permanente
  • Che la dieta permanente deve essere varia e rigorosa

IRA (INSUFF. RENALE ACUTA)

Diminuzione rapida della funzione renale con incapacità di espellere i prodotti di rifiuto del metabolismo e di mantenere l'equilibrio idroelettrolitico.

Le cause sono:

  • PRE RENALI: diminuzione del volume ematico dovuta da emorragie, traumi, ustioni, trattamento infusione di sangue o liquidi per ripristinare il livello ematico.
  • RENALI: danno al neurone, trattamento con diuretici e dialisi
  • POST RENALI: ostruzione delle vie urinarie, trattamento rimozione o esecuzione di una derivazione chirurgica.

Assistenza

reni. Esistono due tipi di dialisi:• Emodialisi: il sangue viene prelevato dal paziente,filtrato attraverso una macchina chiamata emodializzatoreche rimuove le sostanze di scarto, e poi reinfuso nelcorpo.• Dialisi peritoneale: un liquido speciale vieneinserito nella cavità addominale del paziente attraversoun catetere. Il liquido assorbe le sostanze di scarto epoi viene drenato.Il trattamento con dialisi richiede una frequenza regolare,generalmente tre volte a settimana, e può essereeffettuato in ospedale o a casa del paziente. L'obiettivoè mantenere l'equilibrio dei liquidi e dei soluti nelcorpo, ridurre i sintomi dell'insufficienza renale eprolungare la sopravvivenza del paziente.TRAPIANTO DI RENEIl trapianto di rene è considerato il trattamento dialternativa più efficace per l'insufficienza renalecronica. Consiste nel sostituire un rene malato con unorene sano proveniente da un donatore vivente o da undonatore deceduto compatibile. Il trapianto di reneoffre numerosi vantaggi, tra cui una migliore qualità dellavita, una maggiore sopravvivenza e la possibilità dieliminare la necessità di dialisi. Tuttavia, è un interventoimportante che richiede una rigorosa valutazione epreparazione del paziente, nonché un'adeguata terapiaimmunosoppressiva per prevenire il rigetto del rene.

reni, ma grazie ad un rene artificiale (emodialisi) o usando la capacità di filtrazione del peritoneo (dialisi peritoneale).

Emodialisi: tramite un accesso venoso adeguato, il sangue passa attraverso un apparecchio di dialisi detto rene artificiale. Esso è suddiviso in due compartimenti da una parte fluisce il sangue e dall'altra fluisce il dialisato (che scorre nel senso opposto), suddivisi da una membrana permeabile, attraverso di essa passano l'acqua e i prodotti del catabolismo nel dialisato e il sangue depurato passa al bambino.

Assistenza infermieristica:

  • Rilevazione della PA nel braccio libero dalla fistola
  • Rilevazione del peso corporeo, FC, FR, e la presenza del soffio
  • Medicazione dello shunt con procedure sterili
  • Monitorare gli squilibri elettrolitici, cefalea, vomito, nausea, alterazioni della FR, crampi, convulsioni, vertigini, alterazioni del sensorio, edema, rantoli, dolore al torace, dispnea, cianosi.

DIALISI PERITONEALE

Diffusione notevole,

funge da filtro la membrana peritoneale. Attraverso un catetere ancorato ai tessuti sottocutanei, viene infusa nella cavità peritoneale il liquido dialitico, il quale dopo alcune ore viene rimosso.

Pre catetere peritoneale

  • Digiuno 6-8 ore precedenti all'inserimento del catetere
  • Clistere evacuativo
  • Inserimento del cvc

Post catetere peritoneale

  • Posizionare il bambino su letto bilancia
  • Monitoraggio della diuresi e dei parametri vitali
  • Digiuno (il bambino potrà alimentarsi dopo la ripresa della peristalsi)
  • Dopo 2-3 giorni rimozione del cv

GLOMERULONEFRITI

Processo infiammatorio che colpisce il parenchima renale, soprattutto i glomeruli.

Segni:

  • Ematuria
  • Proteinuria
  • Edema
  • Oliguria
  • Aumento della PA e FCG.

ACUTA POST PNEUMOCOCCICA

Sintomi:

  • Ematuria
  • Oliguria
  • Ipertensione
  • Edema

Colpisce i bambini di sesso maschile tra i 5 e i 10 anni di età, insorge dopo 1-2 settimane dopo.

dall'insorgenza della faringite oppure un'eruzione cutanea.

Trattamento:

  • Diuretici
  • Antistreptococcica
  • Dieta

Assistenza infermieristica:

  • Valutazione dello stato generale del bambino
  • se presenza di edemi
  • la PA, FC e FR ogni 4-6 ore e sensorio
  • Esecuzione degli esami ematochimici (azotemia, creatinina, acido urico, per la valutazione della funzionalità renale)
  • Controllo frequente del peso corporeo
  • attento della diuresi
  • Effettuare stick urine
  • bilancio idrico
  • Raccolta campioni urine per valutare colore ed aspetto
  • Controllo della dieta del bambino

Trattamento:

  • Mantenimento degli squilibri idroelettrolitici
  • dell'ipertensione
  • dell'IR
  • dieta iposodica e idrica

Nella fase acuta monitoraggio della patologia e prevenzione delle complicanze.

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

Rene: pielonefriti

Pelvi: pielite

Vescica: cistite

Uretra:

uretrite La causa principale delle infezioni delle vie urinarie è E.COLI Segni: - Febbre - Dolore al fianco - Difficoltà ad urinare Diagnosi: - Urocoltura - VES, PCR, LEUCOCITI - Eco addome, scintigrafia, esami radiologici Terapia: - Somministrazione di antibiotici Assistenza infermieristica: - Prelievo campione per esame urine, urocoltura - Controllo se enuresi notturna - Esecuzione del peso specifico - Preparare il bambino alle indagini diagnostiche Assistenza infermieristica al bambino con problemi urinari: - Valutazione dello stato generale del bambino - Valutazione della presenza edemi - Rilevare la PA - Rilevare la FC - Rilevare il PC - Rilevare la TC - Rilevare la diuresi - Esecuzione del bilancio idrico - Raccolta corretta di campioni di urina - Esecuzione stick urine e prelievi ematochimici - Somministrare in modo corretto la terapia - Occuparsi della dieta del bambinobambino• Preparare
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
43 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede1981 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Bascapè Barbara.