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CAUSE SISTEMICHE:
SEPSI; POLMONITI; FLEBITI DI ALTRI DISTRETTI E TROMBOFLEBITI MIGRANTI; IPERCOAGUABILITA’ (policitemia-
piastrinosi-drepanocitosi-iperomocistinemia-deficit AT-III e prot C ed S-paraneoplastica-malattia cardiaca a basso
flusso)
Ischemia acuta d’origine VENOSA
Trombosi vene mesenteriche 5-10%
Trombosi venosa mesenterica (TVM) Acuta
Subacuta
Cronica
Più frequente nei maschi in età giovanile
Eziologia
• Stati di ipercoagulabilità congenita o acquisita
– Deficit proteina C o S
– Presenza di fattore di Leyden (V modificato)
– Anomalia genetica del fattore II
– Sindromi mieloproliferative
– Uso contraccettivi
• Condizioni paraneoplastiche
• Ipertensione portale
• Traumi
• Interventi sull’addome
• Processi infiammatori acuti o cronici
Sepsi addominali (appendicite, diverticolite, ascesso
pelvico, pancreatiti acute o croniche etc.)
• Trombosi segmentaria VOLVOLO
DIAGNOSI
Rx addome diretto: non utile se non nelle forme conclamate con distensione anse.
Angiografia
Ecodoppler
RM
AngioTC: accuratezza diagnostica del 90%
Laparoscopia: presenza di liquido peritoneale siero ematico, intestino a pareti ispessite e cianotiche
TERAPIA
Chirurgica (resezione delle anse necrotiche anche con polsi arteriosi presenti)
Angiografica con trombolisi intrarteriosa
Trombolisi intravenosa transepatica.
Trombolisi sistemica
ISCHEMIA MESENTERICA ACUTA
Eziopatogenesi NON OCCLUSIVA
40%
ISCHEMIA FUNZIONALE IN SEGUITO A STATI DI SHOCK A BASSA PORTATA
SHOCK CARDIOGENO (CARDIOMIOPATIE DILATATIVE-IMA-ARITMIE GRAVI)
SHOCK IPOVOLEMICO (EMORRAGIA-USTIONI-DISIDRATAZIONE
SUPPORTO AGGRESSIVO IN TERAPIA INTENSIVA CON UTILIZZO DI AMINE VASOATTIVE PER IL SUPPORTO
DI CIRCOLO FISIOPATOLOGIA
DELL’ISCHEMIA MESENTERICA
L’intestino tollera senza alterazioni visibili una riduzione del 75% del flusso ematico mesenterico per 12 ore
• consecutive, poi compare il danno ischemico.
Il danno tissutale dipende dall’ipossia ma, se questa non è definitiva, anche dalla successiva riperfusione.
• ISCHEMIA MESENTERICA ACUTA
FISIOPATOLOGIA
La mucosa è la prima a soffrire dell’insulto ischemico : dopo pochi minuti di ischemia viene compromessa la funzione
di barriera della mucosa.Nei primi 50minuti avviene la morte dell’enterocita.Varie sostanze endogene rivestono un
ruolo importante nella patogenesi dell’ischemia intestinale e nella sindrome da riperfusione (endotossine batteriche,
PAF, radicali liberi ossigenati, accumulo di xantina ossidasi, derivati dell’acido arachidonico) .Nelle prime 3 ore
l’ischemia comporta una grave alterazione del microcircolo con edema interstiziale ed infarcimento venoso da
aumentata permeabilità capillare. 4° ora necrosi della mucosa e grave compromissione di tutta la parete intestinale
con traslocazione massiva di materiale tossi-infettivo e perdita di fluidi e sangue nel lume intestinale.
La necrosi della parete che segue all’ischemia protratta diventa transmurale e si complica con:
ascite corpuscolata
» peritonite diffusa
» ileo paralitico
» shock settico
» insufficienza multi organo
» Shock da riperfusione
Dopo lungo periodo di ischemia alla riperfusione si ha l’immissione in circolo di radicali liberi derivanti dal metabolismo
anaerobio. Possono condurre all’arresto cardiaco e/o MOFS. Nei casi con danno ischemico apparentemente meno
grave (es shock a basse resistenze):
Ridistribuzione del sangue dalla mucosa agli strati della muscolare
• Ipossia del villo
• Rottura delle giunzioni tra enterociti nella fase riperfusiva
• Aumento della permeabilita e perdita della funzione di barriera intestinale
• Effetti tossici sistemici da traslocazione batterica
• Attivazione citochine SIRS
• ISCHEMIA MESENTERICA ACUTA
SEQUENZA CLINICO METABOLICA
1. ACIDOSI LATTICA
2. IPOVOLEMIA ED EMOCONCENTRAZIONE
3. TOSSIEMIA CON ACCUMULO DI SOSTANZE VASOATTIVE E MIOCARDIODEPRESSORIE
4. BATTERIEMIA E TOSSIEMIA ENZIMATICA
5. INNESCO DELLA DIC
6. GRAVE STATO DI SHOCK-SETTICO-IPOVOLEMICO
Risposta sistemica all’ischemia
Acidosi metabolica
• Ipovolemia da sequestro liquidi nel lume e parete intestinale
• Perdita funzione barriera intestinale traslocazione batterica
•
SIRS SHOCK
•
IRA
• DIC MOF
• ARDS
• DIAGNOSI
La diagnosi precoce difficile (Si realizza solo nel 10-15%)
IMPORTANTE: ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO (sospetto
sospetto diagnostico)
diagnostico
Patologie cardiovascolari croniche : vasculopatie polidistrettuali; disturbi del ritmo; cardiopatia ischemica
Precedenti embolici in altri distretti: Stroke; Arti inferiori
Patologie cardiovascolari acute : IMA; insufficienza cardiaca;
Stati di ipotensione prolungata o utilizzo di farmaci vasopressori in terapia intensiva (ischemia funzionale-non
occlusiva)
Coagulopatie primitive e/o secondarie (soprattutto per gli infarti venosi su base trombotica)
Note di clinica:
Raramente si tratta di soggetti giovani ed in buona salute
Caratteristica è la sproporzione fra gravità del processo patologico e modestia del quadro clinico
Unico elemento soprattutto nelle fasi iniziali è il sintomo dolore che esordisce in modo iperacuto e non tende a
recedere.
Iniziamente il quadro gastro enterico consiste in uno spasmo diffuso che contribuisce allo svuotamento sotto forma
di diarrea e vomito. La sensibilità della mucosa all’ischemia può produrre diarrea ematica o evidenza di sangue
all’esplorazione rettale
Il mancato coinvolgimento iniziale della parete intestinale produce reperti obiettivi scarsi, quando si manifesta peritonismo è
tardi.
La situazione poi, più o meno improvvisamente precipita ed il quadro clinico si manifesta in tutta la sua drammaticità
Fase Pre-perforativa
Dolore addominale
intenso – spontaneo – continuo
Addome trattabile
Alterazioni alvo (diarrea e/o stipsi)
Sanguinamento occulto
Fase perforativa
Addome acuto con peritonite
Melena
Peristalsi assente
Shock ipovolemico /settico
Ischemia di breve durata con riperfusione
Quadro clinico assai variabile di difficile interpretazione.
Dolore addominale più o meno intenso e di durata variabile
Possibile quadro aspecifico di subocclusione
Melena e/o rettorragia
Laboratorio
Acidosi metabolica
• Leucocitosi neutrofila
• Elevazione transaminasi e della CPK
• Iperamilasemia
• Iperfisfatemia
• Addome in bianco
diagnosi di presunzione solo nel 20%
• nel 40-80% è assolutamente negativo
• a volte anse dilatate a “canne d’organo”
• a volte aria libera in addome
• Ecografia ed ecodoppler
Poco utili per una diagnosi diretta
Segni aspecifici: liquido libero in addome, anse ispessite
Difficile valutazione per meteorismo
Angio TAC
Indagine di prima scelta
(specie nell’infarto venoso)
Evidenzia: Ispessimento o dilatazione di anse intestinali
Trombi in arteria mesenterica
Trombosi vena mesenterica
Gas nel sistema portale
Liquido libero in addome
L’arteriografia selettiva è il FONDAMENTO DELLA DIAGNOSI e del trattamento iniziale delle forme occlusive e non occlusive
di ischemia mesenterica acuta. Prima iniezione di mdc in antero-posteriore permette di studiare l’aorta (aneurismi,
dissecazioni,emboli in altre arterie viscerali, lesioni ostruttive del tripode e della mesenterica inferiore e valutazione di circoli di
compenso). Posa in L-L per studio dell’origine della mesenterica superiore. Cateterismo selettivo della arteria mesenterica sup. x
studio completo del vaso e dei sui rami periferici ed i tempi tardivi per il settore venoso. INIEZIONE DI PAPAVERINA O
TOLAZOLINA A SCOPO VASODILATATORE SOPRATTUTTO IN CASO DI ARTERIOSPASMO PRESENTE
ELL’ETIOLOGIA NON OCCLUSIVA
ANGIOGRAFIA
1. OSTRUZIONE ARTERIOSA (EMBOLICA O TROMBOTICA)
2. TROMBOSI VENOSA
3. FORME NON OSTRUTTIVE
LA PROCEDURA ANGIOGRAFICA PERMETTE DI LASCIARE IN SEDE IN CATETERE ARTERIOSO E PROSEGUIRE
CON TRATTAMENTO VASODILATATORE PERIOPERATORIO ANCHE QUANDO E’ NECESSARIO OPERARE
ED EVENTUALMENTE TRA LAPAROTOMIA E SECOND-LOOK
linee guida per la richiesta di ANGIOGRAFIA con un quadro clinico sospetto per ischemia mesenterica:
ETA’: superiore ai 50 anni
ANAMNESI: Patologie cardiache
Malattia cardiaca valvolare o ischemica
Scompenso congestizio specie se da tempo in trattamento con digitale e diuretico
Aritmia cardiaca
Infarto miocardico recente
Ipovolemia o ipotensione di qualsiasi origine
Insufficienza celiaco mesenterica cronica diagnosticata
Precedenti embolici
Stati di ipercoagulabilità
CLINICA: Dolore addominale di causa ignota ad esordio improvviso e della durata di almeno 2-3 ore associato a scarsa
obiettivita addominale
LABORATORIO: Leucocitosi marcata; acidosi metabolica senza shock
RX ADDOME: Non patologie alternative
Ostacoli all’esecuzione dell’angiografia in emergenza anche quando indicata
PSICOLOGICI
Quando il sospetto diagnostico è poco definito, è spesso prevalente nel medico il timore di sottoporre il paziente ad indagine
invasiva inutile; anche perché in questa fase le condizioni del paziente sono ancora buone
LOGISTICI
Spesso non è a disposizione l’angiografista per diverse ragioni
Gestione Preoperatoria
Monitoraggio dei parametri vitali;
Cateterizzazione;
Accessi periferici e ripristino volemico;
Prelievo ematico (Emocromo, Transaminasi, Lipasi, Ionemia, Fosfati);
EGA con Lattati
Richiesta di Sangue e Plasma;
Richiesta ECG e Rx Torace
Interventi chirurgici • Embolectomia
• Tromboendoarteriectomia
• Resezione del tratto necrotico
• Ev. by pass aorto mesenterico
Talvolta ….
angioplastica per via percutanea con o senza stent
• Infusione endoarteriosa di vasodilatatori (PGE1 o prostacicline)
• Trombolisi da proseguire per non più di 12-24 ore per via sistemica o locale
• (se non vi sono segni di peritonite)
• NB.: rischio che la dissoluzione dell’embolo richieda un tempo superiore a quello sufficiente a provocare
l’infarto transmurale.
TRATTAMENTO CHIRURGICO:
Indicata per ripristinare il flusso arterioso intestinale dopo embolia o trombosi e per resecare l’intestino danneggiato
in modo irreversibile.
La rivascolarizz