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Una distribuzione statistica può essere sintetizzata mediante l’uso di :
• Indici di posizione
• Indici di variabilità/mutabilità Indici di Posizione
tra gli indici di posizione troviamo :
• Moda(Mod): è la modalità a cui corrisponde la max frequenza,sia per variabili qualitative
che quantitative,non risente di valori anomali
• Mediana(Med):è quel valore che divide una distribuzione ordinata in senso non
decrescente in 2 parti uguali,lasciando lo stesso numero di termini a destra e sinistra del
valore mediano
Per il calcolo della mediana si distinguono 3 casi:
distribuzione per unità: se il numero(n) di termini è dispari allora Med=Xn+1/2, altrimenti se
pari Med = (Xn/2+Xn/2+1)/2
distribuzione per frequenze: dopo aver calcolato le frequenze Cumulate(Ni) e Cumulate
relative(Fi),il valore mediano è il primo valore di Fi che è maggiore o uguale a 0,5 .
distribuzione per classi: dopo aver calcolato Ni e Fi, si prende il primo valore di Fi che è
maggiore o uguale a 0,5 . A questo punto si applica la segunte formula:
limite inferiore(della classe per cui Fi≥0,5)+(limite superiore-limite inferiore)*(0,5-Fi-
1)/(Fi-Fi-1)
dove( Fi-1)= è il valore immediatamente precedente a Fi≥0,5
• Quartili:si distinguono in 1° quartile(Q1),2°quartile(Q2)=Med, 3°quartile(Q3)
Per il calcolo di Q1 e Q3 si distinguono 2 casi:
n dispari Q1=Xn+1/4 ; Q3= (Xn+1/4)*3
n pari Q3=Xn/4; Q3= (Xn/4) )*3
distribuzione per frequenze: dopo aver calcolato le frequenze Cumulate(Ni) e
Cumulate relative(Fi),Q1 è il primo valore di Fi che è ≥ a 0,25,mentre Q3 è il primo
valore ad essere ≥ 0,75
distribuzione per classi: dopo aver calcolato Ni e Fi, si prendeper Q1 il primo valore di Fi
che è ≥ 0,25 mentre per Q3 il primo valore ad essere ≥0,75 . A questo punto si applica la
segunte formula:
per Q1 : limite inferiore(della classe per cui Fi≥0,25)+(limite superiore-limite
inferiore)*(0,25-Fi-1)/(Fi-Fi-1)
dove( Fi-1)= è il valore immediatamente precedente a Fi≥0,25
per Q3 : limite inferiore(della classe per cui Fi≥0,75)+(limite superiore-limite
inferiore)*(0,75-Fi-1)/(Fi-Fi-1)
dove( Fi-1)= è il valore immediatamente precedente a Fi≥0,75
INDICI DI VARIABILITA’
La variabilità è l’attitudine di un fenomeno quantitativo ad assumere differenti modalità.
Tale concetto si può spiegare attraverso 2 principi: uno di dispersione, il secondo di
disuguaglianza.
Il primo si riferisce ad un polo,si valuta la dispersione dei dati intorno ad un valore
compreso tra il valore più piccolo e più grande della distribuzione .Maggiore è questo valore
+ grande è la dispersione delle modalità. Il secondo principio si riferisce alle differenze tra
modalità:+è grande il totale delle differenze,maggiore è la differenza
Gli indici di variabilità si distinguono:
Assoluti (tra i più importanti) relativi (tra i più
importanti)
• devianza Coefficiente di
variazione
• varianza indice di
Gini/rapporto di conc
• scarto quadratico medio/deviazione standard etrazione
Devianza= è il numeratore della varianza
Varianza(Var) :è il quadrato dello scarto quadratico medio,definibile anche come il rapporto tra
Devianza fratto la numerosità del collettivo
Distribuzione per unità Var=∑xi^2/n-M^2 dove xi sono le modalià,n la numerosità,M la media della
distribuzione
Distribuzione per frequenze= =∑xi^2*ni/n- M^2
Proprietà:
se tutti i dati della distribuzione sono uguali allora sarà = 0
la varianza è invariante rispetto ad un cambiamento d’origine
la devianza si può scomporre in devianza di Regressione(componente lineare) e dei
residui(componente non lineare)
Scarto quadratico medio/deviazione standard =è la radice quadratica della media aritmetica dei
quadrati degli scarti dalla media
Distribuzione per unità = √(∑xi-M)^2/n
Distribuzione per frequenze= √(∑xi-M)^2*ni/n
Coefficiente di Variazione : misura la variazione media del fenomeno in rapporto alla media,esso
è un numero puro, è influenzato dalla media,più è vicina allo 0 più il coefficiente è inattendibile
CV= deviazione standard/modulo della media
Indice di Gini(R)
Misura lo scostamento relativo della spezzata di Lorenz dalla retta di equidistribuzione,ed è uguale
al rapporto fra la somma dei segmenti di distanza del segmento di equidistribuzione dalla spezzata
e la somma delle ascisse della retta, esclusal’ultima
R= ∑*(pi-qi)/∑*pi *∑(n-1) pi=freq cumulate relative
Con R compreso tra 0 e 1