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Compensazioni e economie di scala

Le compensazioni che eccedono ciò che è strettamente necessario al funzionamento e alla sopravvivenza dell'impresa sono indicative della debolezza organizzativa.

Le curve di reazione sono tutte vere.

Le determinanti della concentrazione sono tutte vere.

Le economie di scala emergono quando all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo.

Le economie di scala possono essere tutte le alternative sono corrette.

Le economie di scala possono scoraggiare l'ingresso soltanto se le imprese con dimensioni elevate possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore.

Le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono realizzare un profitto o una perdita.

Le transazioni tra P/A vengono realizzate all'interno della struttura aziendale, almeno fino al punto in cui il costo marginale associato alla gestione interna non supera il costo marginale associato all'acquisto esterno.

sia uguale al costo marginale di gestione via mercatole unità produttive che operano all'interno del distretto a fronte delle loro dimensioni sono: - molto flessibili le unità produttive che operano all'interno del distretto sono: - piccole- medie l'eccezionale onerosità del processo di innovazione porta a sostenere che solo le imprese che riescono a sfruttare: le economie di scala in questo processo possono accedere all'innovazione L'elasticità incrociata della domanda misura - la sensibilità di un bene A al variare del prezzo di un bene B L'elemento che determina il vantaggio competitivo in termini di sviluppo di un distretto industriale sono: - le economie esterne L'entrata imitativa e l'entrata innovativa sono - Due modelli dinamici di entrata nel mercato L'esistenza di barriere all'entrata in un mercato permette all'incumbent di: - ottenere un vantaggio competitivo rispetto

Qualunque soggetto che volesse accedere al mercato

L'esistenza di extraprofit nel breve periodo in concorrenza perfetta

  • comporta - l'ingresso di nuove imprese
  • l'esistenza di minaccia di un nuovo entrante: - rende più efficiente

L'impresa presente

L'esistenza di switching costs determina dispersione di prezzo? - solo a

condizione di possedere dei vantaggi di ricavo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso - 0 - 1 - solo nel lungo periodo se l'impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo

L'esistenza di switching costs determina la dispersione, legata, in certa misura al:

  • potere di mercato che le singole imprese possono esercitare

L'extraprofitto del monopolista rappresenta:

  • un profitto superiore a quello normale proprio del mercato di concorrenza perfetta

L'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca - si limita a rispondere

agli stimoli esogeni. L'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca si limita a rispondere agli stimoli esogeni. L'imprenditore shumpeteriano, invece, è dinamico e innesca il processo di cambiamento. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo realizza soltanto un profitto normale. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale. L'impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta si confronta con una domanda perfettamente elastica. L'impresa in concorrenza monopolistica raggiunge il massimo profitto quando il suo costo marginale è uguale al suo ricavo marginale.

profitto

  • quando: - MR=MCL'impresa realizza una perdita se: - P<ATC

l'indice di lerner assume valori: - compresi tra zero e uno

l'indice di Lerner è misurato come - P-MC/P

l'indice HH - si basa sul rapporto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore

L'indice HH si basa - sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese del settore

l'instabilità dell'equilibrio del modello di Edgeworth è data dal fatto: - che le imprese sono tentate di alzare il prezzo senza perdere tutti i clienti

L'oligopolio è - caratterizzato dalla presenza di poche imprese dal lato dell'offerta

L'oligopolio è caratterizzato da: - pochi grandi produttori

L'oligopolio è una forma di mercato - Caratterizzata dalla presenza di poche imprese che producono un bene omogeneo o differenziato

l'oligopolio può essere - entrambe le risposte sono

corrette

L'osservazione della realtà ci mostra: - tutte vere

L'osservazione della realtà ci mostra: - una forte instabilità dei cartelli e

pochi casi di successo di questo tipo di accordo. Mutuando il principio della razionalità limitata di Simon: - la teoria dei costi di transazione ammette che i soggetti assumono decisioni con deficit di informazione

in genere se un bene ha pochi sostituti: - l'elasticità è molto bassa

nei distretti è determinante: - l'elemento sociale e culturale

nei modelli di leadership di prezzo si assume l'esistenza di un'impresa dominante - nessuna delle precedenti risposte

nei modelli di leadership di prezzo: - le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda perfettamente elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader.

Nei paesi industrializzati quanto dura normalmente un brevetto - 20 anni

Nel 2001 il Decreto Legislativo 228 ha

  • Identificato due nuove tipologie di distretto: Rurale e agroalimentare
  • Nel breve periodo in un mercato concorrenziale le imprese possono realizzare o un profitto o una perdita
  • Nel breve periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare un extra profitto o una perdita
  • Nel caso di beni a domanda elastica: Ed>1
  • Nel caso di oligopolio non cooperativo, le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, assumono decisioni in modo indipendente, senza cercare accordi più o meno palesi
  • Nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala, tutte false
  • Nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala, il potenziale entrante si trova costretto a credere riuscirà ad entrare nel mercato almeno che non sopporti ingenti perdite
di scala:
  • il potenziale entrate dovrebbe praticare un prezzo non più profittevole nel caso in cui aderiscono al cartello solo alcune imprese:
  • può emergere free riding nel caso sia presente una sola impresa su mercato, la contendibilità
  • garantisce: un limite al potere monopolista
  • Nel lungo periodo in un mercato di concorrenza perfetta: P=ATCmin
  • nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un profitto normale
  • nel mercato di concorrenza perfetta gli operatori sono: price taker
  • nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato: non esiste eccesso di offerta e di domanda
  • Nel mercato in concorrenza perfetta, in corrispondenza del prezzo determinato dal mercato - non esiste eccesso di offerta e di domanda
  • Nel modello della leadership di prezzo dominante - Si assume che il settore

Nel modello di Bertrand - l'impresa si preoccupa di fissare un prezzo di vendita, senza che ciò importi cambiamenti strategici da parte dei concorrenti

nel modello di Bertrand: - i consumatori effettuano le scelte di acquisto solo sulla base del prezzo

nel modello di Bertrand: - la competizione sul prezzo sembra costringere le imprese a ridurre continuamente il prezzo di vendita

nel modello di Bertrand: - l'impresa si preoccupa di fissare il prezzo di vendita, senza che ciò comporti cambiamenti di strategia da parte dei concorrenti

nel modello di Bertrand: - tutte vere

nel modello di Cournot le imprese si confrontano con: - un costo marginale nullo

nel modello di Cournot le imprese: decidono in modo simultaneo le proprie strategie

nel modello di Cournot quante imprese sono presenti sul mercato? - 2 imprese

individuiamo una sequenza di azioni dove:

  • tutte verenel modello di Edgeworth:
    • nel caso di prezzi particolarmente bassi, questa limitazione impedisce di soddisfare l'intero mercato riducendo ulteriormente il prezzo
  • nel modello di Edgeworth:
    • si introduce un vincolo di capacità produttiva
  • Nel modello di Stackelberg:
    • L'impresa leader sceglie la quantità da produrre che non potrà più essere modificata
  • nel modello di Stackelberg:
    • l'impresa A fissa la quantità da vendere in considerazione della più probabile reazione di B
  • nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta:
    • gli investimenti in impianti
    • la politica dei prezzi
    • la ricerca e l'innovazione
    • la strategia di prodotto
  • nella collusione:
    • dato il numero
ristretto di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio nella fase di maturità: - il livello di concentrazione è più elevato nella realtà impresa e mercato non si trovano mai in forma pura: - il primo per funzionare ha bisogno di un minimo di organizzazione, così come ogni impresa ha bisogno di un minimo di casualità nell'analisi dell'oligopolio non cooperativo è possibile individuare: - entrambe le risposte sono corrette Nell'oligopolio esistono barriere all'ingressi e/o all'uscita? - si, ma non sono insuperabili per applicare il metodo del cost plus pricing le imprese devono conoscere soltanto: - il costo medio variabile Per l'impresa concorrenziale,
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Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pieraro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Imprese e mercati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Patisso Luigi.
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