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CONTRO:
Elevati WIP (work in progress): essendo capitale immobilizzato, non possono essere valorizzati in tempo reale, ma comportano perdite.
Elevati tempi di attraversamento.
Scarsa saturazione delle macchine.
Livello qualitativo poco costante.
Necessità di manodopera qualificata: deve saper stare al passo con i cambiamenti tecnologici.
Elevato consumo di risorse.
Difficoltà nel seguire i flussi produttivi.
Difficoltà nella pianificazione della produzione.
ENFASI SULLA CAPACITÀ TECNOLOGICA! Consigliabile a seguito di una domanda tendenzialmente variabile e per lotti di piccole dimensioni.
Per celle di fabbricazione: in questo schema produttivo le macchine sono disposte per omogeneità di prodotti lavorati (famiglie). In ogni cella ci sono quindi tutti i macchinari utili a produrre un prodotto, e queste possono essere definite solo dopo aver trovato il flusso di lavoro a monte di un prodotto: per fare
ciò si creano delle tabelle, sulle righe si mettono i processi e sulle colonne i prodotti, si vanno a sommare le colonne e a ordinarele in maniera crescente per poter individuare i gruppi, e quindi formare una cella nella quale si lavora una famiglia di prodotti (oppure si può fare analiticamente, andando a definire una matrice, della quale si trovano gli autovalori e gli autovettori). Nella produzione a celle di solito si evitano flussi intracellulari, ma ci sono delle eccezioni dovute alla capacità economica dell'impresa: se una macchina dovesse essere coinvolta in due celle, le possibilità sono o di duplicarla, comprandone quindi una per cella (per poter sfruttare una maggiore efficienza, dei minori costi di movimentazione e una grande semplicità di gestione della produzione, a fronte però di minor tasso di utilizzazione e maggiori costi di investimento e di esercizio soluzione ottimale se la macchina costa poco), o di condividerla.creando un flusso intracellulare (per ottimizzare gli spazi, minimizzare i costi di investimento e di esercizio e massimizzare il tasso di utilizzazione della macchina, a fronte però di minore efficienza, maggiori costi di movimentazione e difficoltà di gestione della produzione soluzione ottimale se la macchina costa molto). Le celle produttive dovranno inoltre essere mobili, poiché se cambia il prodotto bisogna poter riconfigurare il layout della cella stessa.PRO:
- WIP ridotti;
- Razionalizzazione dei flussi produttivi;
- Orientamento al cliente;
- Manodopera interfungibile e forme di organizzazione avanzate;
- Miglior utilizzo dello spazio;
- Maggior saturazione delle macchine;
- Riduzione del lavoro di trasporto e movimentazione.
CONTRO:
- Sbilanciamento dei carichi di lavoro tra le varie celle;
- Difficoltà nell'ottenere celle completamente autonome;
- Elevati costi di implementazione per la revisione del
layout;
§ Problemi a gestire mix;
§ Maggiore qualificazione del personale.
§BUON COMPROMESSO, SOTTO DETERMINATE CONDIZIONI!à
FMS (flexing manufacturing system) o FMC: robot antropomorfi;
Per linee di fabbricazione o a flusso (line transfer): sistema di produzione
caratterizzati dallo stesso processo tecnologico e da tempi di lavorazione
costanti in ciascuna lavorazione (da bilanciare in fase di progettazione).
PRO: Minimizzati i costi di produzione
§ Flussi di materiale lineari e razionali;
§ Minor costo di movimentazione dei materiali;
§ Minor tempo di attraversamento;
§ Minori WIP;
§ 5Semplificazione nella gestione della produzione;
§ Maggior efficienza nell’utilizzo degli spazi;
§ Incentivo per i gruppi ad aumentare la produttività;
§ Personale meno qualificato (alta ripetibilità) e meno numeroso;
§CONTRO:Campo di produzione limitato;
§ Forte dipendenza dai guasti delle macchine;
§ Estrema
integrazione e coordinamento dei vari componenti della produzione. I problemi di layout sorgono quando bisogna progettare uno stabilimento ex novo (green field), oppure migliorare una configurazione di partenza (partendo da un layout definito): si può quindi incorrere nel caso di costruire un nuovo stabilimento o modificare il processo produttivo (o sostituire parti d'impianto); per massimizzare l'efficienza del layout bisogna facilitare il processo produttivo razionalizzando l'occupazione delle aree e i flussi di materiale, ridurre i tempi morti e i colli di bottiglia, minimizzare il costo dei trasporti, ridurre gli investimenti, utilizzare la manodopera nel modo più razionale possibile, rendere le installazioni flessibili (tenendo conto di possibili futuri ampliamenti e di modifiche nel ciclo produttivo) e migliorare le condizioni di sicurezza e di comfort (isolamento da fattori nocivi, quali vibrazioni, rumori ed esalazioni). Un layout si definisce efficace
quando è caratterizzato da:- Flusso di materiali pianificato;
- Tempo di produzione stabile e facilmente determinabile;
- Ridotte quantità di materiale nel ciclo di produzione;
- Piani di ampliamento già predisposti;
- Minime distanze di trasporto del materiale in lavorazione;
- Minimizzazione dei trasporti manuali;
- Immagazzinamento organizzato.
- Generatore del servizio (servizio centrifugo, es. acqua potabile, elettricità, o un pannello solare che distribuisce l'energia accumulata) o punto di raccolta (servizio centripeto, es. fogne, sistemi di raccolta, o un pannello solare che accumula energia, o Facebook).
- Rete di distribuzione;
- Connessione tra impianto di servizio e utenza.
- Dell'entità servita:
- Servizi per i mezzi produttivi degli impianti;
- Servizi per le
Es. per soddisfare appieno il cliente si minimizzano i tempi di produzione, rendendo il processo efficace; se però viene a costare troppo, ciò implica ridurre la marginalità, e quindi la possibilità di futuri investimenti: bisogna quindi orientare la produzione sull'efficienza (buona strategia quando il mercato è stabile, mentre se è in crescita bisogna aumentare l'efficacia).
Es. organizzando la produzione secondo job shop uno stadio di lavorazione è più occupato di altri (collo di bottiglia), quindi ragionando in termini di efficacia si potrebbe...