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I LETTI DI ESSICCAMENTO
E’ il trattamento che rende meglio, però hanno dei limiti, i letti di essiccamento sono delle vasche in
cui noi depositiamo il fango digerito (non è putrescibile, no batteri attivi no puzza) questo fango lo
distribuisco nel letto che ha fatto con materiale granulare drenante (sabbia, ghiaia fine, ghiaia grossa)
, quindi si disidrata sia per il sole (se c’è) e sia per effetto gravitazionale, una volta disidrata si deve
mettere in un cassonetto usando delle pale (cassonetto perché ora è diventato un rifiuto), questo
processo ha dei limiti ovvero ha bisogno di spazio e non deve piovere altrimenti è tutto inutile.
essiccatori vanno benissimo nel nord Africa, c’è tanto spazio tanto sole e tanta manodopera
I letti
DISIDRATAZIONE MECCANICA
Lo scopo è eliminare l’acqua, il fango digerito passa attraverso un sistemi di rulli che man mano si
è forato, man mano che esercito una pressione sul fango l’acqua tende
avvicinano, il nastro di sotto
ad attraversare la membrana del nastro sottostante e fa diminuire il contenuto d’acqua, il fango
disidratato va nei cassonetti mentre l’acqua estratta va rinviata alla linea liquami.
FILTRO PRESSA
E’ come se fosse una fisarmonica e immaginiamo che la membrana è porosa di dimensioni
controllate, la membrana viene chiusa meccanicamente così che l’acqua è costretta ad uscire, è una
pressa che filtra, questo sistema ha un efficienza maggiore della nastropressa.
Per entrambi il problema è che si possono facilmente rompere, se succede il fango va nel surnatante
e dobbiamo rimandare tutto in testa alla linea fanghi
CENTRIFUGA
Implementa un moto turbolento e si sfrutta la forza centrifuga verso la parete filtrante, il processo è
molto efficace e occupa poco spazio ma consuma moltissima energia
Come ogni cosa si deve trovare il giusto compromesso fra costi e benefici.
RIFIUTI SOLIDI URBANI RSU
indispensabili per l’implementazione di un virtuoso sistema integrato di
Vediamo gli impianti
gestione dei rifiuti solidi (SIGRSU), stiamo cominciando a parlare di un'altra tipologia di rifiuti, fino
ad adesso abbiamo parlato di acque reflue (se l’acqua di scarto arriva tramite fognatura è acqua reflua
se invece la mettiamo in un camion e la portiamo al depuratore diventa un rifiuto liquido per legge
ed ha un codice CER), ora vogliamo parlare dei rifiuti solidi. l’esame si chiama impianti
Vogliamo parlare di tutti questi argomenti, vediamo filiere impiantistiche,
di trattamento sanitario ambientale di cui il depuratore fa parte ma ci sono tanti impianti che ricadono
in questa tipologia.
Partiamo con il definire i rifiuti solidi, noi quando immaginiamo un attività antropica (e non solo)
abbiamo bisogno di materie prime ed energia, questo vale sempre (anche uno studio di ingegneria),
ogni attività produrra rifiuti solidi reflui ed emissioni gassose
Anche uno studio di ingegneria funziona così, infatti ogni ufficio ha il cestino e quindi RS, ha un
bagno e quindi reflui, ha un riscaldamento quindi emissioni gassose, questo ragionamento vale per
tutte le attività pensiamo alle pizzerie ai ristoranti fino ad arrivare ad attività industriali queste sono
maggiormente interessate da queste considerazioni, ma queste considerazioni valgono sempre anche
per il depuratore abbiamo visto che anche il depuratore produce rifiuti. Vedremo che gli stessi
impianti che trattano rifiuti producono rifiuti, vedremo ad esempio l’impianto di compostaggio.
Da cosa nasce il rifiuto? È facile prevederlo ma non è banale identificarlo, vogliamo concentrarci ai
rifiuti solidi urbani ossia quelli che produciamo per sopravvivere e che derivano dalle nostre attività
casalinghe principalmente, infatti sicuramente dobbiamo mangiare e quando cuciniamo produciamo
sottoprodotti di scarto.
I sottoprodotti dipendono dalla tipologia di materie prime che compriamo e dagli imballaggi delle
materie prime, l’imballaggio è una parte molto grande dei RSU, più sono piccoli i nuclei familiari più
si usano porzioni mono uso e aumenta la produzione di RSU, infatti prima di mangiare devo cucinare
e quindi assemblare le materie prime quindi già sto producendo rifiuti che sono gli imballaggi, poi
abbiamo altri rifiuti che sono gli scarti, non mangiamo tutto quello che cuciniamo, tutti questi sprechi
non sempre vengono valorizzati, ad esempio potremmo usare gli scarti per fare un'altra ricetta.
Poi abbiamo altri rifiuti che sono legate alle nostre abitudini, ma anche l’evoluzione delle mode e
della tecnologia fa aumentare la produzione di rifiuti perché butteremo i vestiti vecchi per comprarne
di nuovi ad esempio.
Si è capito che la propensione al consumo è collegata con la produzione di rifiuti, più compriamo e
rifiuti, generalmente c’è anche una connessione fra il PIL e la
consumiamo più produciamo
produciamo rifiuti, tanto più in crisi economica siamo più stiamo attenti agli sprechi meno
acquistiamo meno consumiamo meno rifiuti solidi produciamo. I paesi che producono meno rifiuti
sono quelli più poveri perché consumano di meno e stanno più attenti agli sprechi, oppure dobbiamo
vedere dove c’è una progressione tecnologica tale per cui abbiamo una bassissima produzione di
rifiuti, ad esempio nelle navicelle spaziali hanno una produzione bassissima produzione di rifiuti e
cercano di recuperare al massimo i rifiuti (mangiano pillole). Attenzione rifiuti nulli vuol dire che
non c’è attività, non possiamo fare niente senza produrre rifiuti, quello che dobbiamo fare non è non
produrli, ma ridurre la produzione e recuperare quanto più è possibile.
L’ISPRA ha fatto un report sulla produzione di rifiuti solidi urbani
In italia si producono 29 milioni di tonnellate all’anno, questo vuol dire che mediamente ogni abitante
compresi anziani e bambini ogni giorno produciamo 1,3 kg di rifiuti al giorno.
La produzione di rifiuti cambia nel tempo, dal 2010 al 2013 c’è stata una riduzione in corrispondenza
della crisi economica, meno consumi e meno sprechi.
Le fasi operative sono
La prima fase che noi viviamo tutti i giorni è quella della raccolta, la raccolta è fondamentale, tutti i
comuni ormai hanno implementato la raccolta differenziata, la gestione dei RSU andrà bene se
implementiamo un sistema di informazione e comunicazione con i cittadini, se non viene fatta la
raccolta tutto quello che viene dopo è inutile. Sulla raccolta esistono diverse tecnologie come quella
porta a porta e questo dipende dal comune e dal tipo di rifiuti, quindi ci vuole un ingegnere per
progettare una tecnologia di raccolta e non solo ci deve essere un comunicatore che spiega a chi non
è competente come funziona la soluzione trovata dall’ingegnere. Un'altra fase importante è la
logistica e il trasporto, anche qui abbiamo un impatto ambientale, solo perché li trasportiamo stiamo
consumando carburante, con i mezzi pesanti si crea traffico e il traffico aumenta le emissioni e
abbassa la qualità della vita, quindi anche quando devono essere raccolti i rifiuti è importante.
Poi abbiamo gli impianti di trattamento o recupero, gli stessi impianti di trattamento o recupero
produrranno dei rifiuti, serve un sito per lo smaltimento finale dei rifiuti ovvero le discariche, qualche
anno fa i rifiuti andavano direttamente in discarica quindi la discarica era dei rifiuti solidi urbani, oggi
la discarica non può accettare i rifiuti solidi urbani ma accetterà i rifiuti speciali che derivano dagli
impianti di trattamento e valorizzazione dei rifiuti solidi urbani.
Cerchiamo di capire come funziona un SIGRSU (sistema integrato di gestione di rifiuti solidi urbani)
Abbiamo innanzitutto la produzione dei rifiuti, in particolare noi ci interessiamo dei rifiuti solidi
urbani (i rifiuti industriali non rientrano in questo ciclo), i rifiuti solidi urbani sono una parte di tutti
all’edilizia o alle attività commerciali.
i rifiuti pensiamo
I rifiuti solidi urbani sono soggetti ad una selezione da parte del cittadino (raccolta differenziata), sul
lato destro vanno i flussi differenziati significa vetro, carta, alluminio, organico ecc. sul lato sinistro
va il residuale ovvero il sacco di indifferenziato (non vuol dire che non c’è la raccolta differenziata,
vuol dire che è la parte di rifiuto che non è differenziato e questo fa parte della raccolta differenziata).
ad un ciclo che ha l’obiettivo principale di recuperare la materia,
I rifiuti differenziati vengono inviati
mentre il differenziato va in un altro ciclo che ha l’obiettivo principale di recuperare energia ma non
solo infatti dall’indifferenziato comunque si prova a recuperare materia.
Dal recupero di materia dobbiamo distinguer la parte secca e la parte umida, la parte secca (vetro,
plastica ecc.) vanno inviati al recupero di materia ovvero per produrre nuova materia prima da
reintrodurre nel mercato ovvero per produrre nuovi beni di consumo (riciclaggio). La sostanza che è
umida/organico recuperiamo materia ma noi la trasformiamo per cercare di produrre un'altra materia
prima ovvero un compost ammendante utilizzabile in agricoltura e questo ha un buon mercato.
L’impianto di compostaggio e il riciclaggio hanno degli scarti che devono essere inviati in discarica
(vediamo una sola casella ma non è detto che a discarica sia la stessa).
Sulla destra vediamo il percorso dell’indifferenziato da cui vogliamo recuperare energia,
nell’indifferenziato per quanto posso fare bene la raccolta differenziata ci sono degli elementi che
fanno ridurre la potenzialità energetica dei rifiuti, nell’indifferenziato dovremmo avere un contenuto
di acqua bassissimo ma per diversi motivi questo a volte non è così, sia perché la raccolta non è fatta
bene sia perché nell’indifferenziato ci si mettono rifiuti umidi (pensiamo ai pannolini), quindi l’umido
diminuisce il potere calorifico della materia (legno asciutto/bagnato).
Il primo impianto che troviamo a sinistra è l’impianto MBT (trattamento meccanici biologici), lo
scopo dell’impianto MBT è aumentare il potere calorifico dei rifiuti ovvero produrre un combustibile
infatti si produce il CSS combustibile secondario secco (una volta si chiamavano ecoballe) questo va
ad un altro impianto che è quello di termovalorizzazione quindi si brucia il CSS per produrre energia,
anche qui produciamo rifiuti ad esempio le ceneri (ricordiamoci lo schema di partenza, tutte le attività
producono rifiuti anche gli impianti per il trattamento di rifiuti producono rifiuti).
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO
Iniziamo dal FORSU ossia frazione organica da rifiuti solidi urbani, quindi la FORSU è inviata al
recupero di materia, recupero