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Fattore H e la regolazione del sistema del complemento

Il fattore H è una proteina di membrana che lega a C3b e impedisce il suo legame con il fattore B, prevenendo così la formazione della C3 convertasi alternativa. Inoltre, può allontanare un frammento Bb da una convertasi già formata o può prevenire la sua formazione.

Il fattore H ha un'elevata affinità per i residui di acido sialico delle glicoproteine presenti sulla superficie delle cellule normali dell'ospite. Questo favorisce il legame tra C3b e il fattore B, promuovendo la formazione della C3 convertasi.

Le superfici dei microrganismi, come Neisseriae meningitidis, Neisseria gonorrhoeae e Streptococcus, non presentano queste molecole regolatorie. Al contrario, le molecole di acido sialico favoriscono l'opsonizzazione e l'attivazione dei componenti terminali del complemento.

In realtà, alcuni batteri come S. pneumoniae e S. pyogenes possono legare il fattore H per resistere all'azione del complemento. Inoltre, nella via classica e alternativa del complemento, c'è un'enzima proteasica plasmatica che taglia il frammento C4b o C3b legato covalentemente alla cellula, impedendo l'attivazione del complemento sulla superficie della cellula normale. In caso di deficit del fattore I, si ha un'attivazione incontrollata del complemento, predisponendo alla comparsa di infezioni batteriche ricorrenti e danni alle piastrine ed eritrociti, infiammazione renale e sindrome uremico-emolitica.

convertasi già formata

via classica e alternativa

Inoltre, nella via classica si può avere la proteine di membrana DAF CR1 legano C3b e C4b legate sulla superficie delle cellule impedendo il legame tra C3b e il fattore B C4b e C2b, e tra C4b2a e C3bBb già formate. La formazione del complesso di attacco alla membrana MAC viene controllata da alcune proteine che hanno il compito di evitare la lisi delle cellule normali, in particolare:

  • La proteina plasmatica S o vitronectina lega al complesso C5b6,7 impedendone l'inserimento nel doppio strato fosfolipidico della membrana cellulare e il legame con il componente C8.
  • La proteina protettina o CD59, espressa sulle cellule ematiche, endoteliali ed epiteliali, blocca il legame del complesso C5b678 al componente C9 impedendo la formazione del MAC.
  • Le proteine DAF e CD59 legate alla membrana sono

plasmatica delle cellule endotelialied eritrociti residuo dimediante unglicofosfatidil-inositolo (PIG): in caso dimutazione del gene che codidica per l'enzimaresponsabile della sintesi di questo residuo ,non si halocalizzato sul cromosoma X ,l'espressione della proteina DAF e CD59 e si hala comparsa dell'emoglobinuria parossistica

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.