Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Immunologia - immunità adattativa Pag. 1
1 su 2
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IMMUNITÀ ADATTATIVA

Immunità Adattativa, Acquisita o Specifica a differenza dell’immunità innata non èL’ , ,genera nel corso della vita quando l’individuo entra in contattopreesistente all’infezione , ma sicon un agente patogeno intervento dei linfociticon .adatta all’infezione sviluppa dopo il contattoViene detta adattativa perché si , acquisita perché sicon l’Ag attivata una risposta immunitaria Ag-specificae specifica perché viene che consente anchesviluppo della memoria immunologicalo .espressione di recettori specifici per l’Ag sui linfociti Tall’La si deve sia (TCR) e suispecificitàlinfociti B capacità delle plasmacellule di produrre numerosi Ab Ag-specifici(BCR), sia alla .meccanismi di riarrangiamento oIl repertorio recettoriale e il repertorio anticorpale derivano daricombinazione genica nelle cellule somatiche capacità dei, a cui si deve la diversificazione,

Cioè, l'abilità dei linfociti e degli anticorpi di riconoscere antigeni diversi è dovuta ai recettori TCR e BCR che derivano da meccanismi di ricombinazione genica. In pratica, questo avviene nelle cellule somatiche che possiedono un vasto repertorio recettoriale, attraverso il quale viene generato un numero elevato di recettori che permette ai linfociti di riconoscere più di 10 antigeni diversi espressi nello stesso microrganismo o in microrganismi diversi appartenenti alla stessa classe.

I linfociti e gli anticorpi sono capaci di discriminare gli antigeni self, autologhi, presenti nei tessuti sani, grazie alla specificità dei loro recettori. In questo modo evitano di causare danni ai tessuti sani e la comparsa di malattie autoimmuni. Si parla quindi di tolleranza al self o non reattività verso antigeni self.

In alcuni casi, possono verificarsi fenomeni di cross-reattività, in cui gli anticorpi reagiscono sia contro l'antigene specifico che contro antigeni strutturalmente correlati o autologhi.

Inoltre, i linfociti attivati dall'antigene vanno incontro a iperproliferazione o espansione clonale.

In cui linfociti appartenenti allo stesso clone esprimono tutti lo stesso recettore Ag-specifico si differenzia da quello espresso dai linfociti di un altro clone. Sviluppa subito dopo la differenziazione dei linfociti attivati. La simemoria immunologicadurante la risposta immunitaria primaria, da cui originano i linfociti effettori e i linfociti di memoria. Le cellule effettrici linfociti attivati in seguito all'incontro con l'Ag aspettativaLe, cioè i, hanno unanon appena l'Ag viene rimosso dall'organismodi vita limitata, infatti, la maggior parte dellesistema immunitario ritornacellule effettrici va incontro a morte per apoptosi, per cui ilprogressivamente verso uno stato di riposo, detto risoluzione o omeostasi. Linfociti di memoria continuano a circolare nell'organismo riesposizione. Invece, i e in caso diallo stesso Ag risposta secondaria più rapida ed efficace rispetto alla rispostaforniscono una infezioniprimaria protezione.

immunitaria di lunga durata, conferendo una memoria immunologica molto utile in caso di malattie croniche o ricorrenti. Per cui la risposta anticorpale determina una immunità secondaria che si sviluppa dopo un periodo di latenza più breve e raggiunge un livello di produzione di anticorpi più alto, con un'affinità o forza di legame più elevata.

L'immunità può essere divisa in due tipi: immunità umorale e immunità cellulare o cellulo-mediata.

L'immunità umorale è mediata dai linfociti B e dagli anticorpi secreti dalle plasmacellule. Rappresenta il principale meccanismo di difesa contro i microbi extracellulari e le loro tossine, che possono infettare gli spazi interstiziali, il sangue, la linfa e le superfici epiteliali.

L'immunità cellulare o cellulo-mediata è mediata dai linfociti T e dalle citochine da essi secreti. Rappresenta il principale meccanismo di difesa contro i microrganismi intracellulari.

Possono sopravvivere nei fagociti e infettare le cellule nucleate. Inoltre, l'immunità acquisita viene distinta in immunità attiva che si sviluppa in seguito all'esposizione dell'organismo ad un Ag estraneo, e in immunità passiva indotta dalla somministrazione di vaccini che stimolano il sistema immunitario verso un Ag prima ancora che il soggetto entri in contatto con quell'Ag, come nel caso dei vaccini dell'età pediatrica come il vaccino antiinfluenzale, e del trasferimento di Ab da madre a feto attraverso la placenta durante la gravidanza o dall'allattamento al seno.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.