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Il ruolo degli anticorpi nella difesa contro i batteri e i virus
Gli anticorpi, come IgG e IgA, agiscono da sibersaglio impedendo il legame tra la tossina e il recettore. Essi diffondono rapidamente dal sangue nei tessuti proteggendo le cellule residenti. IgA agiscono direttamente sulle superfici mucose impedendo l'adesione della tossina alle cellule epiteliali, per cui si parla di inhibizione per impedimento stericodi batteri Salmonella aderiscono alla superficie delle cellule bersaglio. Alcuni, come la Neisseriae gonorrhoeae, mediante adesine, sono internalizzati in vescicole cellulari esplicando l'azione patogenale, mentre sono, invece, la mucosa uro-genitale esplica la sua patogenicità senza penetrare nella cellula IgA. Le IgG e IgA ad alta affinità neutralizzano i virus. Le secrezioni sulle superfici mucose svolgono un ruolo protettivo nei confronti di questi batteri. L'ingresso dei virus può causare una risposta immunitaria rapida e specifica grazie alla produzione di anticorpi.all'interno delle cellule avviene l'endocitosi, un processo di interazione tra le proteine del capside virale e le specifiche proteine di superficie cellulare (involucro). Ad esempio, il virus dell'influenza interagisce con i residui di acido sialico presenti sulle catene oligosaccaridiche laterali delle glicoproteine espresse sulle cellule epiteliali della mucosa respiratoria. Una volta endocitato nella cellula, avviene l'integrazione tra il genoma virale e il genoma della cellula ospite. Gli anticorpi IgG e IgA neutralizzanti il virus agiscono inibendo il legame tra il virus e i recettori di superficie della cellula ospite. Gli anticorpi si legano al microbo alterando la sua superficie e impedendo il legame con i recettori della cellula bersaglio. In altri casi, gli anticorpi possono inibire l'interazione per effetto allosterico, alterando la conformazione del recettore della cellula bersaglio. Gli anticorpi ad alta affinità riescono a neutralizzare virus, batteri e tossine, senza però rimuovere gli agenti patogeni e i loro prodotti dall'organismo.E molti microrganismi non sono neutralizzati dagli anticorpi, per cui è necessario un altro meccanismo che possa distruggere l'agente patogeno. Ab, per cui è necessario un altro meccanismo che possa distruggere l'agente patogeno. Ab, per cui è necessario un altro meccanismo che possa distruggere l'agente patogeno.
I vaccini favoriscono la produzione di anticorpi. Gli effetti più importanti si ottengono grazie ai vaccini che stimolano la produzione di IgA, come il vaccino anti-poliomielite che stimola la produzione di IgA nelle mucose, i vaccini anti-tetano, anti-difterite e anti-epatite B che stimolano la produzione di IgG e IgM, i vaccini anti-pneumococco e anti-Haemophilus che stimolano la produzione di IgG e IgM.
L'attivazione della Via Classica del Sistema del Complemento si deve al legame tra la subunità C1q e il complesso Ag-Ab o immunocomplesso IC. L'Ab neutralizzante di classe IgG o IgM lega l'Ag e forma l'IC. La formazione dell'IC si deve al legame tra un Ab multivalente solubile di piccole dimensioni e tossine, detriti di microrganismi morti, ecc., come le endotossine batteriche e i virus.
Il legame tra C1q e i domini C2 delle IgG1 e IgG3, infatti la via classica può essere attivata dal legame tra C1q e i domini C2 delle IgG1 e IgG3.
Hcomplessate all'Ag legame tra C1q e i domini C3 delle IgM complessate all'Ag oppure dal .HIC contengono pochissime molecole di IgG per poter essere legate dai recettori FcγGli .IC solubili inducono la propria rimozione attivando il complemento attraverso il legameGli, infatti dall'con C1q attivazione della via classica del complemento opsonine C3bsi formano leC4b opsonizzano l'IC circolante legano ai recettori CR1 espressie che (legame covalente) e sisugli eritrociti veicolano l'IC nel fegato e nella milza macrofagi residentiche dove i (cellule diγlegano la porzione Fc delle IgG mediante i recettori Fc RI legano i fattori delKupffer) ecomplemento mediante il recettore CR1 rimuovere gli IC dalla superficie degli, in modo da ritornano in circoloeritrociti solubilizzare gli IC senza danneggiare gli eritrocitie, che .eccessiva formazione degli IC importante la loro rimozioneIn caso di è altrimenti tendono adepositarsi nella membrana
basale della parete dei piccoli vasi sanguigni, specie a livello dei legano il recettore CR1 sui podociti renali situati al di sotto dell'agglomeruli renali, dove membrana basale deposito di IC e complemento reazioni, formando un, a rischio di LES infiammatorie danni tissutali, come nel caso del (malattia infiammatoria autoimmune). Ab ad alta affinità non sono sempre capaci da soli di neutralizzare ed eliminare virus, Gli all'batteri e loro tossine dall'organismo attivazione di cellule, ma ciò avviene grazie recettore per l'Fc accessorie effettrici specifico per la porzione Fc degli Ab diche esprimono il, per cui l'isotipo determina quale cellula effettrice deve essere attivata. un determinato isotipo fagociti professionali macrofagi neutrofilicellule accessorie effettrici. Tra le abbiamo i cioè e cellule NK eosinofili cellule granulose basofile attivate, (secernono mediatori preformati), che sono legame recettore per Fc e la porzione Fc.degli Ab legati all'Agin seguito al tra il , con aggregazione dei recettori per Fc sulla superficie cellulare conseguente , oppure sono attivate da prodotti della cascata del complemento mediatori solubili , come i (il complemento può essere attivato dagli Ab).
recettori Fc appartengono alla superfamiglia delle Ig costituiti da numerose I (FcR) , sono subunità riconoscere isotipi anticorpali specifici catena α, tra cui la importante per , mentre le altre catene sono necessarie per il trasporto sulla superficie della cellula trasmissione e per la γ del segnale maggior parte dei segnali trasmessi sono mediati da una catena, infatti, la che è strutturalmente simile alla catena ζ del TCR.
funzione principale dei recettori Fc è l'attivazione delle cellule accessorie contro i Per cui lamicrorganismi.cellule dendritiche attraverso i recettori Fc sono capaci di fagocitare il complesso Ag-Ab Inoltre, le epresentare il peptide antigenico alle cellule T
recettori inibitori, mentre esistono anche recettori attivatori, come FcγRII-B. Opsonizzazione e la fagocitosi sono meccanismi complessi che richiedono cellule accessorie. I fagociti professionali come macrofagi e neutrofili esprimono sulla loro superficie i recettori per opsonine, in particolare i recettori per opsonine delle cellule NK, eosinofili, cellule granulose, basofile e mastociti. Le opsonine, rappresentate dagli anticorpi di classe IgG e dai frammenti delle proteine del complemento, in particolare C3b, rivestono completamente la superficie dei microrganismi. Queste opsonine vengono riconosciute e legate dai recettori per opsonine espressi sui fagociti, dove vengono attivate. I fagociti ingeriscono e distruggono il microrganismo opsonizzato. Tuttavia, alcuni microrganismi (batteri) non sono riconosciuti direttamente dai fagociti. Solo dopo l'opsonizzazione da parte degli anticorpi, i fagociti riconoscono la superficie del microrganismo e lo ingoiano.regione costante Fc dell'Ab: ilegato al batterio . fibronectina fibrinogeno proteina C reattivaInoltre, esistono opsonine naturali, come la , e (PCR)opsonizzazione aspecifica non mediata dagli Abresponsabili di una , cioè .Recettori per le opsonineI comprendono:recettori FcR espressi sulle cellule accessorie porzione Fc delle Ig , specifici per la .recettori per il complemento di tipo 1 frammento C3b espresso (CR1 o CD35) specifico per il ,sui macrofagi neutrofili linfociti B e T eritrociti cellule follicolari dendritiche, , ma anche su , e .Recettori Fc superfamiglia delle Ig specifici per la porzione FcI R appartengono alla , sonocellula accessoria che deve essere attivata durante la rispostadelle Ig e variano a seconda dellaimmunitaria recettori FcγR porzione Fc delle IgG, tra cui abbiamo i specifici per la , distinti in 3Fc RI II IIIγtipi, cioè , e .recettore Fc RI macrofagi neutrofiliαIl (CD64) è espresso sui e , edè costituito da una catena dominio Ig sito di riconoscimento e legame specifico per la porzione contenente un che funge da tenuteγFc delle IgG trasduzione del segnale intracellulare, e responsabili della ,2 catene insieme da ponti disolfuro contengonoomologhe alla catena ζ del complesso del TCR,, infattidomini ITAM nella coda citoplasmatica . legame ad alta aviditàL’ γattivazione dei fagociti recettori Fc RIsi verifica solo in seguito al traespressi sui fagociti complessi Ag-Ab legame tra i recettori FcR e l’Ab libero è ae , infatti ilbassa affinità non consente l’attivazione dei fagocitie .legame tra gli Ab e gli Ag multimerici o particelle multivalenti presentiInfatti, si ha prima il , dove si ha l’sulla superficie batterica o virale aggregazione o multimerizzazione degli Ab conopsonizzazione del microrganismo legame tra il recettore FcγRI presente sui, poi si ha ilfagociti porzione Fc delle IgG1 e IgG3
complessate agli Ag sulla superficie patogenae la , conattivazione dei fagociti catturano e internalizzano il microrganismo nei fagosomiche , cioè nellevescicole citoplasmatiche dei fagosomi fondono con i lisosomi fagolisosomi, che si , formando i .recettore invia segnali all’interno della cellulaIl (attivazione della tirosin chinasi Pp60 src,sintesi e secrezione di molecole ad attivitàlegame della tirosin-chinasi Syk) che favoriscono lamicrobicida o citolitica , cioè: catepsina G elastasi− , come ed .enzimi proteolitici lisosomiali radicali liberi dell’O attività− che favorisce la produzione di dotati dienzima ossidasi fagocitica 2citotossica per i microrganismi fagocitati . ossido− sintetasi inducibile del monossido d’azoto (iNOS) che favorisce la produzione dienzimanitrico attività microbicidaad .IFN- induce l’espressione di Fc RI sui macrofagi principale citochina responsabile delL’ γ γ ,
È il processo di attivazione dei macrofagi a stimolare direttamente l'attività microbicida dei fagociti. I batteri sono riconosciuti direttamente, ingeriti e distrutti dai fagociti professionali. Molti batteri dotati di capsula polisaccaridica sono resistenti alla fagocitosi, mentre i batteri in genere sono suscettibili alla fagocitosi quando sono rivestiti dagli anticorpi e dal complemento.