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La risposta alle infezioni avviene in diverse fasi
Il progresso temporale di un'infezione in individui sani o immunodepressi influisce sull'ambiente citochinico e sulla differenziazione delle cellule T CD4. Questa differenziazione dipende dagli effetti delle cellule T sulle APC (cellule presentanti l'antigene).
I sottogruppi di cellule T generano una risposta influenzando l'attivazione dei macrofagi, il reclutamento di neutrofili ed eosinofili e la produzione predominante di anticorpi. Il primo sottogruppo di cellule T effettori generato in risposta all'infezione è quello delle T 17.
In assenza di infezione si sviluppano le cellule T regolatorie. Le cellule dendritiche secernono IL-6 (e meno TGF-b), che, in assenza di IL-4, IFN-g o IL-12, induce la differenziazione in cellule T 17. Queste producono IL-17A e IL-17E. Il recettore per IL-17 è espresso su fibroblasti, cellule epiteliali e cheratinociti, le quali cellule vengono stimolate a...
produrre IL-6, chemochine(CXCL8 e CXCL2), G-CSF eGM-CSF-> chemiotassi neutrofilica e aumentodella produzione midollare di neutrofilie macrofagi.In assenza di infezione, le celluledendritiche captano antigeni self e dabatteri commensali in periferia.Le cellule dendritiche non solo induconoanergia nei linfociti T naive, mainducono attivamente la tolleranza versoquesti antigeni.La produzione alta di TGF-b e bassa diIL-6 induce le cellule CD4 a diventareT regolatorie (acquisite) le qualiinibiscono le cellule T 17, T 1 e T 2.
H H HDIFFERENZIAZIONE DELLE CELLULE T CD4VERSO CELLULE T 1 E T 2H HLe risposte mediate da cellule T 1 o T 2 insorgono in casoH Hdi infezioni prolungate e croniche, quando la rimozionecompleta del patogeno ha bisogno delle attività effettricispecializzate di queste sottopopolazioni.Nella progressione della risposta immunitaria, la produzionedi TGF-b e IL-6 si riduce e predominano le citochine cheinducono la differenziazione in T 1 o T 2.
H HDIFFERENZIAZIONE
DELLE CELLULE T CD4 VERSO CELLULE T 1
Le risposte mediate da cellule T 1 sono indotte da patogeni virali, e batterici e protozoari che possono sopravvivere all'interno di vescicole intracellulari del macrofago.
Nel caso dei virus, le cellule T 1 aiutano le cellule T CD8 che potranno così riconoscere le cellule infettate e distruggerle.
Le cellule T 1 inducono anche la produzione di alcune sottoclassi di IgG che possono neutralizzare i virus nel sangue e nei fluidi extracellulari.
Nel caso di micobatteri e protozoi (come Leishmania e Toxoplasma), il ruolo delle cellule T 1 è quello di attivare i macrofagi fino a renderli capaci di distruggere i microrganismi.
Le cellule CD4 naive stimolate in presenza di IL-12 e IFN-g tendono a diventare T 1.
Queste citochine inducono fattori di trascrizione che portano allo sviluppo di T 1 e inibiscono la proliferazione di T 2 (come l'IFN-g).
I segnali che stimolano le cellule dendritiche a produrre IL-12 sono chemochine prodotte da
macrofagi, da prostaglandine E2 prodotte nei siti di infiammazione e il legame dei TLR sulla superficie delle cellule dendritiche. Le cellule CD4 naive stimolate in presenza di IL-4 vengono indotte a differenziare in T2. IL-4 induce un segnale di feedback positivo per cui le stesse T2 ne diventano una fonte importante. La fonte primaria di IL-4 non è ancora ben conosciuta: cellule NK T, ma forse anche mastociti. I ligandi di TLR2 (lipoproteine batteriche e peptidoglicani) potrebbero indurre meno IL-12 e più IL-10 nelle cellule dendritiche. I ligandi di Notch prodotti da DCs stimolano le cellule T per la produzione di IL-4. I DIVERSI SOTTOGRUPPI DI CELLULE T CD4 REGOLANO LA DIFFERENZIAZIONE L'UNO DELL'ALTRO. LE CELLULE CD8 REGOLANO LA DIFFERENZIAZIONE DI CELLULE CD4. Le cellule CD8 possono rispondere all'antigene producendo citochine tipiche delle cellule T1 e T2. H-> cellule T1 e T2. C. Responsabili della forma lepromatosa o della forma tubercoloidedella.La forma lepromatosa è caratterizzata dalla predominanza delle cellule T2. Ciò è dovuto alle cellule CD8 che producono IL-10 e TGF-b che sopprimono la risposta T1. I pazienti con forma tubercoloide producono cellule T1, le cui citochine inducono le T1 che a loro volta attivano i macrofagi.